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Les partenaires de la France: France - Italie: un partenariat d'avenir
In: Déclarations communes entre la France et l'Italie
World Affairs Online
Le travailleur italien en France et la famille italienne en France. Il lavoratore italiano la famiglia italiana in Francia
In: Service social d'aide aux émigrants
How Taras Ševčenko Was Initially Received in Italy and France
The article analyzes when and how the figure and the poetry of Taras Ševčenko were presented in Italy and in France during the second half of the 19th century. The first serious contribution to the knowledge of Ševčenko's œuvre was made in Italy by Mixail Drahomanov: under the pseudonym "Ukraino", he wrote in 1873, on the pages of Angelo De Gubernatis' "Rivista europea" (1869-1876). Drahomanov's rich and long essay on the "Ruthenian" literary movement assessed the conception of Little-Russia/Ukraine in order to help the Italian public to understand the complexity of the Eastern Slavic world. In France, apparently, Ševčenko's name was known as early as 1862, but an appreciable evaluation took place only at the end of the 1870s. A primary role was played by the liberal-conservative "Revue des deux mondes", where Émile Durand published, notwithstanding some resistance from the editor, a very serious and inspired article on Ševčenko's life and works, thanks to the general interest in the Slavic world and its cultural and political developments shown by the French journal. All the authors dealing with Ukrainian culture in general and with Ševčenko in particular expressed the hope that knowledge about them could grow in the future: unfortu- nately, this did not happen in any appreciable measure and even now Ukraine and its major poet are little known in Western countries.
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Il medio oriente [some emphasis on France]
In: Affari esteri: rivista trimestrale, Band 6, S. 3-13
ISSN: 0001-964X
Les Italiens en France de 1914 à 1940
In: Collection de l'École Française de Rome 94
Le tour de la France par deux enfants
Ilustración: "Child driving a toycar". State Library of Queensland ; Nella letteratura ottocentesca per l'infanzia rientrano i cosiddetti "romans scolaires", che in Francia hanno segnato l'esigenza "democratica" di alfabetizzazione delle classi popolari. Questo genere di testi, sfruttando lo schema del "tour", cioè del viaggio come esperienza formativa, coniugano l'invenzione, quindi il piacere della lettura, con il disegno pedagogico. Tuttavia, Le tour de France par deux enfants di G. Bruno è qualcosa di più significativo: rappresenta il tentativo di riappropriazione da parte dei due bambini dello spazio francese, mutilato dell'Alsazia e della Lorena in seguito alla guerra franco-prussiana del 1870, attraverso un confronto continuo con la memoria dei luoghi e dei tempi che fornisce le basi dell'unità nazionale. ; Au XIXème siècle ce qu'on appelle les "romans scolaires", qui en France ont marqué l'exigence "démocratique" d'alphabétisation des classes populaires, font partie de la littérature pour l'enfance. Ce genre de textes, exploitant le schéma du "tour", c'est-à-dire du voyage comme expérience de formation, unissent l'invention, donc le plaisir de la lecture, au projet pédagogique. Toutefois, Le tour de France par deux enfants de G. Bruno est bien plus significatif: il représente la tentative de réappropriation de la part de deux enfants de l'espace français, mutilé après la guerre franco-prussienne de 1870 de l'Alsace et de la Lorraine, moyennant un dialogue continu avec la mémoire des lieux et des temps fournissant dans la diversité régionale les bases de l'unité nationale.
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Sociétés rurales du xxe siècle: France, Italie et Espagne
In: Collection de l'Ecole Française de Rome 331
Regards croisés France-Italie. Langues, écritures et cultures
International audience ; eum edizioni università di macerata Regards croisés France-Italie Langues, écritures et cultures Lo sguardo reciproco tra Italia e Francia nel corso dei secoli, accompagnato da entusia-smo ma anche da pregiudizi, dal fascino per le mode venute dal paese d'Oltralpe ma anche dal rifiuto dei costumi e della lingua del popolo vicino, riflette la rivalità latente tra due popoli accomunati da tratti religiosi e linguistici, da una simile matrice culturale di tipo umanistico, ma che tutto divide in senso politico, economico, sociale. Gli intensi scambi culturali ed economici tra i due paesi, testimoniati fin dal Medioevo da scrittori, viaggiatori, diplomatici, storici, traduttori, migranti, hanno preso e ancora oggi prendo-no a volte la forma di un'adesione incondizionata, mentre in altri casi si traducono in ostilità manifesta, in rivendicazione di una superiorità degli individui e/o della nazione. Le relazioni Italia-Francia non sono riducibili a meri trasferimento di mode, correnti o generi, a contatti politico-diplomatici, ma comportano ad ogni passaggio un sottile, eppure profondo e reciproco ripensamento del nostro essere nel mondo. Tuttavia, malgrado la frequenza degli scambi secolari, rimane pur sempre uno iato, un vuoto da colmare, un'irriducibile divergenza, che è al tempo stesso condizione della continuità e della fecondità del rapporto tra i due paesi. Donatella Bisconti è Maître de conférences all'Université Blaise Pascal di Clermont-Ferrand. Appartiene al centro di ricerca CNRS IHRIM (Institut d'Histoire des Représentations de la Modernité) UMR 5317. Collabora col CERLIM (Centre d'Etudes et de Recherches sur la Littérature Italienne Médiévale). Ha pubblicato saggi su Dante, Boccaccio, Alberti, sull'intertestualità poetica e sul poema cavalleresco nel XV secolo, si è occupata del circolo mediceo e lavora attualmente ad un progetto di ricerca relativo al linguaggio della polemica intellettuale tra il 1450 e il 1478. Daniela Fabiani è professore associato nel Dipartimento di Studi ...
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Regards croisés France-Italie. Langues, écritures et cultures
International audience ; eum edizioni università di macerata Regards croisés France-Italie Langues, écritures et cultures Lo sguardo reciproco tra Italia e Francia nel corso dei secoli, accompagnato da entusia-smo ma anche da pregiudizi, dal fascino per le mode venute dal paese d'Oltralpe ma anche dal rifiuto dei costumi e della lingua del popolo vicino, riflette la rivalità latente tra due popoli accomunati da tratti religiosi e linguistici, da una simile matrice culturale di tipo umanistico, ma che tutto divide in senso politico, economico, sociale. Gli intensi scambi culturali ed economici tra i due paesi, testimoniati fin dal Medioevo da scrittori, viaggiatori, diplomatici, storici, traduttori, migranti, hanno preso e ancora oggi prendo-no a volte la forma di un'adesione incondizionata, mentre in altri casi si traducono in ostilità manifesta, in rivendicazione di una superiorità degli individui e/o della nazione. Le relazioni Italia-Francia non sono riducibili a meri trasferimento di mode, correnti o generi, a contatti politico-diplomatici, ma comportano ad ogni passaggio un sottile, eppure profondo e reciproco ripensamento del nostro essere nel mondo. Tuttavia, malgrado la frequenza degli scambi secolari, rimane pur sempre uno iato, un vuoto da colmare, un'irriducibile divergenza, che è al tempo stesso condizione della continuità e della fecondità del rapporto tra i due paesi. Donatella Bisconti è Maître de conférences all'Université Blaise Pascal di Clermont-Ferrand. Appartiene al centro di ricerca CNRS IHRIM (Institut d'Histoire des Représentations de la Modernité) UMR 5317. Collabora col CERLIM (Centre d'Etudes et de Recherches sur la Littérature Italienne Médiévale). Ha pubblicato saggi su Dante, Boccaccio, Alberti, sull'intertestualità poetica e sul poema cavalleresco nel XV secolo, si è occupata del circolo mediceo e lavora attualmente ad un progetto di ricerca relativo al linguaggio della polemica intellettuale tra il 1450 e il 1478. Daniela Fabiani è professore associato nel Dipartimento di Studi Umanistici dell'Università di Macerata; è specialista della letteratura francese del XX e XXI secolo, in particolare del romanzo e della forma narrativa breve e attualmente si occupa di letteratura francofona dell'emigrazione. Ha pubblicato, tra l'altro, saggi su Julien Green
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Made in: matière première, produit fini, cultures ; Italie, France, Chine
In: Heuresis., [Sez.] 3.: Strumenti 46
Correspondance du nonce en France Giovanni Battista Castelli (1581 - 1583)
In: Acta nuntiaturae Gallicae 7