Suchergebnisse
Filter
Format
Medientyp
Sprache
Weitere Sprachen
Jahre
2216 Ergebnisse
Sortierung:
Resisting and reinterpreting displacement in Casablanca
Forthcoming article, included in the special issue of the peer-reviewed journal 'Studi Magrebini' based on the panel 'Ordinary people, resistance and the politicization of urban spaces and environment in the MENA region' at the 2019 annual conference of the Societa' degli Studi del Medio Oriente, Turin, Jan 31th-Feb 1st. The panel coordinators were Prof. Renata Pepicelli and Dr. Azzurra Sarnataro. ; This project has received funding from the European Union's Horizon 2020 research and innovation programme under the Marie Skłodowska-Curie grant agreement No 752547.
BASE
Resistenze e reinterpretazioni del displacement a Casablanca
Forthcoming article, included in the special issue of the peer-reviewed journal 'Studi Magrebini' based on the panel 'Ordinary people, resistance and the politicization of urban spaces and environment in the MENA region' at the 2019 annual conference of the Societa' degli Studi del Medio Oriente, Turin, Jan 31th-Feb 1st. The panel coordinators were Prof. Renata Pepicelli and Dr. Azzurra Sarnataro. ; This project has received funding from the European Union's Horizon 2020 research and innovation programme under the Marie Skłodowska-Curie grant agreement No 752547.
BASE
Resisting and reinterpreting displacement in Casablanca
Forthcoming article, included in the special issue of the peer-reviewed journal 'Studi Magrebini' based on the panel 'Ordinary people, resistance and the politicization of urban spaces and environment in the MENA region' at the 2019 annual conference of the Societa' degli Studi del Medio Oriente, Turin, Jan 31th-Feb 1st. The panel coordinators were Prof. Renata Pepicelli and Dr. Azzurra Sarnataro. ; This project has received funding from the European Union's Horizon 2020 research and innovation programme under the Marie Skłodowska-Curie grant agreement No 752547.
BASE
Mosaico/Mosaic
La tesi oggetto di discussione è che lo sviluppo di forme di Economia sociale e solidale nella regione EU-MENA sia indispensabile a: comporre il conflitto di rappresentanza tra istituzioni pubbliche e società civile; innalzare i livelli di benessere delle persone più colpite dagli effetti negativi del cambiamento climatico; gestire gli impatti negativi ed imprevisti della globalizzazione. La tesi proposta ha una natura transcalare, dunque se ne illustrano le implicazioni geopolitiche con riferimento alla posizione dell'Italia, al posizionamento europeo a livello internazionale e all'evoluzione dello scenario globale prospettata dall'Agenda 2030 delle Nazioni Unite. ; This paper illustrates how the empowerment of the Social and Solidarity Economy in the EU-MENA region might be of the utmost importance to: narrow, when existing, the political gap among public institutions and the civil society; raise the wellbeing of those most affected by the negative impacts of climate change; manage the negative and unpredictable impacts of globalization. This hypothesis has a multilevel nature, and the main geopolitical implications are discussed with respect to the Italian position within the Euro-Mediterranean region, the EU external policy and the evolution of the global scenario fostered by the UN 2030 Agenda.
BASE
Risposte internazionali alla diffusione delle Rivolte Arabe del 2011 nello scacchiere strategico dell'area MENA
Il 17 dicembre 2010 in Tunisia il ventiseienne Mohammed Bouazizi si cosparse di benzina e s'immolò nel fuoco. Questo fu il detonatore da cui scaturì un'esplosione di malcontento popolare dalle forme incontenibili: dal Maghreb al Mashreq fino al Golfo Persico, un'ondata di rivolte investì, agli esordi del 2011, gran parte del mondo arabo. Sebbene tale fenomeno, ribattezzato "Primavera Araba", abbia assunto caratteristiche ed esiti peculiari in ciascun Paese, è stato possibile identificare comuni caratteristiche alla base delle diverse "Primavere": l'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità causati della crisi globale, il progressivo rafforzamento dell'autoritarismo, la persistenza di strutture sociali di tipo piramidale, la diffusa disoccupazione e il deterioramento delle condizioni economiche, hanno esasperato la popolazione sfociando in mobilitazioni di massa a forte partecipazione giovanile. Alcune componenti, come quelle islamiste, sono subentrate nelle rivolte solo in un secondo momento, quando hanno compreso di poterne trarre vantaggio. La destabilizzazione di una regione, che per posizione e risorse ha una forte rilevanza geo-strategica ed economica, ha chiamato in causa le potenze internazionali che hanno deciso se e come intervenire nei Paesi coinvolti in funzione dell'esigenza di proteggere o incrementare i propri interessi nell'area, soprattutto per quanto concerne il controllo delle risorse e le rotte commerciali degli idrocarburi. In alcuni Paesi si è inoltre cercato di dare ai movimenti di protesta una lettura religiosa e settaria, inquadrandoli nella secolare rivalità tra sciiti e sunniti che spacca il mondo arabo. Le rivolte sono state perciò imbrigliate nella lotta di potere tra la fazione sunnita guidata dai Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo e la fazione sciita capeggiata dall'Iran. Ciò spiega le differenze nell'attivismo degli attori internazionali nei vari contesti delle rivolte: mobilitazione contro-rivoluzionaria nei paesi del Golfo e sostegno ai ribelli nel Nord Africa dove la caduta di alcuni regimi aveva aperto nuove opportunità. Gli Stati Uniti, alle prese con una sovraesposizione geo-stategica e finanziaria senza precedenti, hanno dovuto ripensare la propria politica estera, aprendo la possibilità di dialogare apertamente con nuovi interlocutori islamici e delegando alcuni interventi diretti ai partner internazionali. Le democrazie occidentali, dopo qualche esitazione, hanno voltato le spalle a regimi che avevano fino ad allora considerato "moderati" e sulle quali violenze e violazioni dei diritti umani si era sempre taciuto. Guardando alle risposte venute dall'Occidente, dalla Russia, dalla Cina e dalle potenze regionali (Arabia Saudita, Qatar, Turchia e Iran) davanti ai popoli in rivolta che affrontavano la forza repressiva dei propri regimi, è chiaro che diversi pesi e diverse misure sono stati applicati nei diversi Paesi coinvolti a seconda degli interessi in gioco. I giovani della "Primavera Araba" hanno così dovuto fare i conti con una molteplicità di nuovi attori e nuovi interessi subentrati nelle dinamiche delle rivolte. Si dovrà però aspettare per vedere dove condurranno i processi avviati in quest'anno di ribellioni.
BASE
La regione
In: Annuario di diritto comparato e di studi legislativi = Yearbook of comparative law and legislative studies = Annuaire de droit comparé et d'études législatives / Istituto Italiano di Studi Legislativi, Consiglio Nazionale delle Ricerche; Ministerio di Grazia e Giustizia 20,3
In: Collana della ricostruzione dell' Annuario di diritto comparato e di studi legislativi 2,3
Migration - Region - Integration
In: Geschichte und Region 28. Jahrgang, Heft 2 (2019)
Menae patricii cum Thoma referendario De scientia politica dialogus: quae exstant in codice Vaticano palimpsesto
In: Scienze filologiche e letteratura 23
In: Pubblicazioni della Università Cattolica del Sacro Cuore
Region und Saison in der Tourismusgeschichte
In: Geschichte und Region 32. Jahrgang 2023, Heft 1
Burocrazia e ente regione: l'apparato amministrativo della regione siciliana
In: ISVI papers 7