We want cinema: sguardi di donne nel cinema italiano
In: Saggi
In: Nuovocinema
In: Pesaro 80
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In: Saggi
In: Nuovocinema
In: Pesaro 80
This study focuses on Soviet cinema articles published within the magazine Società between 1948 and 1950, with particular concern to: Sergio Eisenstein by Emilio Scarlatti and Il cinema democratico a Mariánské Lázne, Charlie Chaplin nella critica sovietica, Il festival cinematografico di Karlovy Vary by Glauco Viazzi. They represent the first cinema articles in the magazine demonstrating the close link between cinema and the Marxist-Leninist ideology which was the magazine's philosophical core. Italian cinema started to be a trending topic of discussion only in the late 1950 through Il 1913 e il cinema italiano by Umberto Barbaro. Subsequently, in 1952 the first study related to the Italian cinema of the time, which coincided with the sudden sunset of articles entirely dedicated to the cinema of the East in favor of an ever greater interest in the Italian film world.
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In: Soglie 1
Ho scelto di occuparmi, per la mia tesi, di tematiche storico politiche affrontate da vari registi nei loro film, nell'arco di tempo che va dagli anni '70 con i cosiddetti Anni di piombo durante i quali l'Italia ma anche l'Europa, ha dovuto confrontarsi con il terrorismo di matrice, appunto politica, fino agli anni '80 – '90, con le purtroppo tristemente note stragi e delitti di mafia e camorra, per arrivare ad episodi più recenti degli anni duemila. Si tratta di un lavoro storico – critico: il materiale storico alquanto abbondante, ha ispirato lavori e capolavori di registi che hanno messo a disposizione la loro arte per entrare in scottanti tematiche che hanno visto coinvolti politici, terroristi, servizi segreti e tanti altri personaggi pubblici. Obiettivo di questa tesi è prendere in esame e analizzare la produzione cinematografica e dunque gli autori che hanno affrontato tale periodo storico. Il lavoro sarà diviso in tre parti: nella prima tratterò il periodo aureo del cinema politico tra gli anni '60 e '70, soffermandomi in particolar modo su autori - registi come Elio Petri, Francesco Rosi, Giuseppe Ferrara, Carlo Lizzani, Giuliano Montaldo, Francesco Maselli e altri, con uno sguardo negli anni '80 fino alla fine della cosiddetta Prima Repubblica negli anni '90, durante la quale, viene completamente spazzata via una classe politica dirigente corrotta e dedita al malaffare. Nella seconda parte tratterò il cinema italiano degli anni '90 e 2000 fino ai giorni nostri, in cui il terrorismo perde la sua matrice politica e diventa terrorismo di mafia con le stragi mafiose dei primi anni '90 avvenute anche fuori dai confini della Sicilia. Pertanto la terza parte sarà un'analisi di film prodotti negli ultimi venticinque anni da autori che fanno riferimento ad episodi della cronaca italiana che hanno segnato storicamente il nostro Paese e che coinvolgono terrorismo, mafia, politica e bande criminali: tra questi I cento passi di Marco Tullio Giordana, Buongiorno, notte di Marco Bellocchio, Gomorra di Matteo Garrone. Analizzerò quindi, film che hanno avuto come soggetti le due massime figure della nostra Repubblica degli ultimi decenni: Silvio Berlusconi e Giulio Andreotti celate da nomi come ne Il Caimano di Nanni Moretti o Il Divo di Paolo Sorrentino. Il mio lavoro si pone come analisi di opere di registi che hanno tentato di confrontarsi con la storia più recente, scegliendo un lavoro investigativo e divulgativo tramite il mezzo cinematografico; autori che hanno tentato una via per poter dare delle risposte ad un popolo che è ancora in attesa di comprendere alcuni eventi degli ultimi decenni, per la maggior parte privi di mandanti e colpevoli.
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In: Alfnet [Alfanet] 19
Soft Cinema: Navigating the Database is the result of a theoretical and artistic research conducted by Lev Manovich and Andreas Kratky with the aim of investigating the possibilities of cinema in the era of new digital technologies. The semi-automatic process of film-making that drives Soft Cinema depicts important aspects regarding the functioning of the software, algorithms and electro-computational automation. The essay, by extending the theoretical reflection of the authors, shows how these aspects play a crucial role in the development of new digital technologies and their relationship with contemporary capitalism.
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L'obiettivo principale del lavoro concerne l'analisi della Film / Literacy – Education nell'era digitale. Adottando un approccio che ha come linea principale la comunicazione, la pedagogia, le tecnologie, i media digitali e il tema principale, ossia come considerare oggi le immagini e il cinema rispetto al tema più ampio dell'educazione; si è voluto approfondire lo studio delle modalità attraverso le quali il cinema e l'audiovisivo, oggigiorno, possono essere rivalorizzati come strumenti pedagogici. E questo, sia in ambito scolastico sia in ambito accademico seguendo come linea l'evoluzione mediale e digitale, i modelli didattici moderni, le relative politiche, nazionali ed europee, riguardanti la Media Education e la Film Literacy e tutto ciò che ha investito i diversi ambiti della conoscenza in questi settori (formazione, dispositivi, ruoli, risorse, web e piattaforme online). Quindi si è voluto inserire il discorso cinema e educazione nella sfera della complessità dell'ambiente comunicativo moderno, ambiente/spazio comunicativo inteso in senso ampio ed eterogeneo. Per concludere è stato realizzato un modello metodologicamente valido di ambiente di apprendimento didattico innovativo da proporre agli insegnanti e da realizzare a partire da lezioni di Media Education e Film Education in presenza e non o con l'aiuto di un tutor / e-tutor (sito/multi-piattaforma su modello blended learning) rivolto a più target di studenti ora al centro dell'agire didattico. Un contenitore aggregatore di contenuti in cui far convergere più materiali, più lavori, e guidati da un cinetutor e dall'insegnante adeguatamente formato che creerà insieme ai suoi discenti un prodotto educativo a tutti gli effetti sfruttando le tecnologie. Infine, sono stati proposti sondaggi e questionari ad insegnanti (di scuole di differente ordine e grado) e studenti universitari relativi a questo tema. Tutto partendo dall'esperienza nel contesto universitario per sviluppare la pratica della FILM EDUCATION.
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In: Saggi. Storia e scienze sociali