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Vivere la guerra: percorsi biografici e ruoli di genere tra Risorgimento e primo conflitto mondiale
In: Saggi 5
A challenge to the patriarchal system: Romantic love in Italy during the Risorgimento ; Una sfida al sistema patriarcale: l'amore romantico nell'Italia del Risorgimento
Biographies of many protagonists in the Italian Risorgimento, both women and men, often reveal a challenge to customs and values of the traditional society: now young people aim to choose their own destiny, particularly their private life. Love marriage,extramarital relatioships, oppose themselves to the traditional customs that entrust to the elderly the decisions on young people'sdestiny. For the young women patriots, to participate in the political struggle and in their own domestic conflict for personal freedom are one, as the cases mentioned in the article show. ; Le biografie di molti protagonisti del Risorgimento italiano, donne e uomini, rivelano spesso una sfida a costumi e valori della società tradizionale: ora le/i giovani rivendicano la scelta del proprio destino e, in particolare, della propria vita privata. Il matrimonio d'amore, le unioni extramatrimoniali, si contrappongono alla tradizione che affida alla razionalità e alla saggezza degli anziani le decisioni sui destini personali dei giovani. Per le giovani patriote, la partecipazione al conflitto politico e il proprio conflitto domestico per la libertà individuale sono tutt'uno, come mostrano gli esempi citati nell'articolo.
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Feminism and Islam in Morocco. Women laical activists, theologians, sermonizers, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2017 ; Sara Borrillo. Femminismi e Islam in Marocco. Attiviste laiche, teologhe, predicatrici, Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 2017
On the basis of a wide variety of printed sources as well as verbal accounts, Sara Borrillo analyzes the many forms of Moroccan women's agency today : from the laical militants, inspired by universal principles and international declarations of human rights, to feminist theologians, engaged in a critical review of sacred books that criticizes the traditional, patriarchal interpretations, up to the sermonizers supported by the Moroccan monarchy, promoting a «modernity without democracy» among women, particularly in the rural areas. ; Sulla base di un'ampia varietà di fonti a stampa e testimonianze orali, oltre che di una vastissima letteratura, Sara Borrillo analizza le molteplici forme di attivismo delle donne marocchine di oggi: dalle militanti laiche, ispirate a principi universali e alle dichiarazioni internazionali dei diritti umani, alle teologhe femministe, impegnate in un'interpretazione critica dei testi sacri che metta in discussione i contenuti patriarcali delle interpretazioni tradizionali, alle predicatrici che, sostenute dal regime marocchino, promuovono tra le donne una "modernità senza democrazia", in particolare nei ceti rurali.
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Nadia Maria Filippini, To beget, to give birth, to be born. A story from ancient times to the test-tube ; Nadia Maria Filippini, Generare, partorire, nascere, Una storia dall'antichità alla provetta, Roma, Viella, 2017
The volume, based on a wide review of historical, anthropological and sociological research and on numerous original sources, relates the story of human reproduction from ancient times to nowadays. The Author analyzes centuries of cultural representations of begetting, giving birth and being born, as well as policies to regulate and control human reproduction, up to the feminist claim to self-determination in the Seventies and to the new opportunities introduced in recent times by scientific and technological progress, such as IVF. ; Il volume, basato su una ricchissima rassegna di studi storici, antropologici e sociologici e su una molteplicità di fonti originali, traccia una storia del processo riproduttivo umano, delle sue rappresentazioni culturali e delle politiche volte a disciplinarlo e controllarlo, fino all'affermazione femminista di autodeterminazione negli anni Settanta e alle nuove prospettive introdotte dai progressi scientifici e tecnologici degli ultimi decenni, tra cui le pratiche di fecondazione assistita.
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Gegen sexismus- Gegen Rassismus. Two months after Colonia night ; Gegen Sexismus − Gegen Rassismus. Contro Il Sessismo − Contro Il Razzismo. Due mesi dopo la notte di Colonia
Two months later the thefts and sexual assaults on women carried out by groups of men in the German city of Cologne on New Year's Eve, the article focuses on the Media debate about the subject: from the Islamophobic interpretations to the opinions expressed by both Western and Islamic feminists. ; Due mesi dopo le aggressioni alle donne presso la stazione di Colonia, in Germania, durante la notte di San Silvestro, l'articolo fa il punto sulle polemiche e le strumentalizzazioni politiche seguite a quell'episodio, riportando anche le voci di femministe, sia occidentali che appartenenti al mondo islamico.
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Ambiente: politiche, conflitti, buone pratiche ; Enviroment: policies, conflicts, good practices
Un ciclo di incontri all'ex Asilo Filangieri di Napoli ; Meetings at "ex Asilo Filangieri", Napoli
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Gender: a battlefield ; Il genere: un campo di battaglia
The article focuses on the campaign against gender studies and LGBT rights conducted in France and Italy by the Catholic Church together with traditionalist movements and conservative politicians. They accuse that which they call the "gender theory" of corrupting the youth and undermining the traditional family as well as sexual customs and gender identities. ; L'articolo analizza la campagna di opinione contro i gender studies e i diritti LGBT condotta in Francia e in Italia da Chiesa cattolica, movimenti tradizionalisti ed esponenti politici conservatori, che accusano quella che chiamano la "teoria del genere" di deviare gli adolescenti e minare i costumi sessuali, la famiglia tradizionale e le identità di genere.
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Vivere la guerra: percorsi biografici e ruoli di genere tra Risorgimento e primo conflitto mondiale
[Italiano]:Attraverso i diversi saggi che lo compongono, il volume dà voce ad esperienze e percezioni soggettive di uomini e donne coinvolti in conflitti bellici tra periodo risorgimentale e Grande Guerra: fasi storiche caratterizzate da profondi elementi di continuità riguardo alla costruzione simbolica dell'identità nazionale, ma anche da altrettanto forti cesure. Il confronto tra contesti diversi si rivela prezioso per indagare il rapporto tra genere, nazione, guerra. Partendo da uno stereotipo ancora forte, benché messo in discussione da ricerche recenti, che associa le donne al desiderio di pace e gli uomini alla volontà di competizione e di conquista, ci siamo chiesti se dai testi analizzati emergesse una specifica percezione "di genere" delle guerre, e in che misura i conflitti bellici considerati abbiano prodotto crisi e a trasformazione nelle relazioni tra donne e uomini. Negli scritti di combattenti analizzati nel volume – borbonici e garibaldini sulla scena risorgimentale, volontari inglesi ed italiani del primo conflitto mondiale – "fare la guerra" assume significati molto diversi, in relazione allo schieramento cui si appartiene e alla personalità individuale; ma rappresenta tuttavia, sempre, un momento di confronto cruciale con i modelli di virilità dominanti. Gli scritti di Louise Colet, appassionata sostenitrice della causa italiana, le immagini di "angeli" e "furie" che emergono dalle memorie maschili del Risorgimento, accanto agli scritti di tante donne mobilitatesi nel 1914-18 – dall'inglese Vera Brittain, alle irredentiste e nazionaliste italiane, alla minoranza femminista che restò, controcorrente, fedele all'internazionalismo pacifista – ci ricordano che nell'Ottocento, così come nel terribile conflitto che apre il "secolo breve", la guerra investì e trasformò profondamente, oltre alla vita degli uomini chiamati al fronte, anche quella delle donne - benché la memoria "canonica" le abbia cancellate, presentando ogni guerra, in quanto tale, come teatro esclusivo della virilità./[English]: Through the various essays that compose it, the volume gives voice to subjective experiences and perceptions of men and women involved in military conflicts between the Risorgimento period and the Great War: historical phases characterized by deep elements of continuity regarding the symbolic construction of national identity, but also by equally strong watersheds. The comparison between different contexts is valuable in investigating the relationship between gender, nation, and war. Starting from a stereotype that is still strong, though it has been challenged by recent research − associating women with the desire for peace and men at the will of competition and conquest −, the volume inquired whether a specific "gender" perception of wars emerged from the texts analyzed, and to what extent these conflicts have prodded crisis and transformation in the relations between women and men. In the writings of fighters analyzed in the book − Bourbonists and Garibaldians on the Risorgimento scene, British and Italian volunteers in the First World War − "fighting the war" assumes very different meanings in relation to the side that was chosen and to the individual personality; however, it always represents a crucial moment of confrontation with dominant models of virility. The writings of Louise Colet − a passionate supporter of the Italian cause −, the images of "angels" and "fury" emerging from the male memories of the Risorgimento, alongside writings of so many women mobilized in 1914-18 − from Vera Brittain to Italian irredentists and nationalists, to the feminist minority who remained faithful to pacifist internationalism − remind us that in the nineteenth century, as in the terrible conflict that opens the "age of extremes", the war transformed profoundly, in addition to the lives of men called cannot, in fact, ignore the historical dimension that needs to inform any study that is to be done today on these works.
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Vivere la guerra: percorsi biografici e ruoli di genere tra Risorgimento e primo conflitto mondiale
Attraverso i diversi saggi che lo compongono, il volume dà voce ad esperienze e percezioni soggettive di uomini e donne coinvolti in conflitti bellici tra periodo risorgimentale e Grande Guerra: fasi storiche caratterizzate da profondi elementi di continuità riguardo alla costruzione simbolica dell'identità nazionale, ma anche da altrettanto forti cesure.Il confronto tra contesti diversi si rivela prezioso per indagare il rapporto tra genere, nazione, guerra. Partendo da uno stereotipo ancora forte, benché messo in discussione da ricerche recenti, che associa le donne al desiderio di pace e gli uomini alla volontà di competizione e di conquista, ci siamo chiesti se dai testi analizzati emergesse una specifica percezione "di genere" delle guerre, e in che misura i conflitti bellici considerati abbiano prodotto crisi e a trasformazione nelle relazioni tra donne e uomini.Negli scritti di combattenti analizzati nel volume – borbonici e garibaldini sulla scena risorgimentale, volontari inglesi ed italiani del primo conflitto mondiale – "fare la guerra" assume significati molto diversi, in relazione allo schieramento cui si appartiene e alla personalità individuale; ma rappresenta tuttavia, sempre, un momento di confronto cruciale con i modelli di virilità dominanti.Gli scritti di Louise Colet, appassionata sostenitrice della causa italiana, le immagini di "angeli" e "furie" che emergono dalle memorie maschili del Risorgimento, accanto agli scritti di tante donne mobilitatesi nel 1914-18 – dall'inglese Vera Brittain, alle irredentiste e nazionaliste italiane, alla minoranza femminista che restò, controcorrente, fedele all'internazionalismo pacifista – ci ricordano che nell'Ottocento, così come nel terribile conflitto che apre il "secolo breve", la guerra investì e trasformò profondamente, oltre alla vita degli uomini chiamati al fronte, anche quella delle donne - benché la memoria "canonica" le abbia cancellate, presentando ogni guerra, in quanto tale, come teatro esclusivo della virilità.
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Scritture femminili e Storia (Volume 2)
Questo volume raccoglie gli interventi presentati al Convegno "Scritture femminili e Storia (sec. XIX-XX)", organizzato nel maggio 2003 dal Dipartimento di discipline storiche, dal Dottorato in studi di genere e dal Polo delle scienze umane e sociali dell'Università di Napoli "Federico II", insieme alla Società napoletana di storia patria.
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Travestimenti e metamorfosi: percorsi dell'identità di genere tra epoche e culture
In: Frontiere innaturali 2
Introduzione a: Romanticism. From Antipatriarchal Movement to Male Dominance's Disguise ; Introduction: Romanticism. From Antipatriarchal Movement to Male Dominance's Disguise
Gli articoli presentati nella parte monografica del n.23 de "La camera blu" intendono, attraverso una prospettiva multidisciplinare–storica, etnografica, sociologica, letteraria–analizzare in che modoil Romanticismo, movimento, se pur contraddittoriamente, anti-patriarcale nelle sue origini sette-ottocentesche, sia stato poi 'normalizzato' all'epoca delle politiche capitaliste e nazionaliste dellaseconda metà del XIX secolo, fino a divenire uno strumento culturale funzionale alla subordinazione delle donne, allo sfruttamento del loro lavoro di cura, e alla legittimazione dellaviolenza maschile ; This issue of La camera blu. Journal of Women's and Gender Studies aims at adopting a multi-disciplinary perspective (historical, ethnographical, sociological, literary) in analyzing the way Romanticism, a movement – even if contradictorily – anti-patriarchal in its XVIIIth - XIXth centuries' origins, finished to be normalized, from the second XIXth century's capitalist and nationalist era. From then, romantic rhetorics becomes more and more a cultural tool aimed at increasing the subordinate role of women and the exploitation of her care work , as well at legitimizing gender violence.
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