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Aménagement linguistique de par en bas et sociétés arbëresh: colection linguistique formelle et dialectologie sociale
Le présent volume, résolument multilingue (français, italien, anglais, espagnol, arbëresh/albanais), tout comme la communauté linguistique étudiée, est à la fois le produit de l'intérêt des coordinateurs de l'ouvrage pour la langue arbëresh (ou albanais d'Italie), et l'aboutissement d'un projet de sociolinguistique sur l'aménagement linguistique ' de par en bas ' (ou bottom-up: par la société civile et le tissu associatif) de cette importante langue minoritaire du sud-est européen, déposé auprès du Conseil Scientifique de l'Université Paul-Valéry Montpellier 3 à l'automne 2019. Il a pour vocation d'ouvrir des perspectives et des pistes de réflexion future, opposant les processus de pulvérisation et de perdurance du lien socioculturel et de la langue arbëresh, sur son état des choses sociolinguistique et géopolitique, dans son contexte non seulement européen, mais mondial, car cette langue, historiquement transplantée depuis les Balkans vers l'Italie, a connu ces deux derniers siècles une diaspora dans la diaspora par l'émigration. Le cas arbëresh est métonymique d'une situation sociolinguistique historique qui déjoue bien des idées reçues sur les politiques linguistiques et la question des langues minoritaires. Un cas d'école ' à rebours ', que ce volume se propose d'explorer ' de par en bas '
Il romanzo "Dimri i vetmisë së madhe" di Ismail Kadare (Storia del testo e studio delle varianti)
Il volume presenta la storia del testo del romanzo Dimri i vetmisë së madhe (1973) di Ismail Kadare. I reali eventi storici narrati sulle controversie nel blocco comunista hanno posto in primo piano l'atteggiamento del partito comunista albanese. La critica ufficiale dell'epoca ha stigmatizzato l'opera per motivi che esulano dall'àmbito letterario. Il romanzo ha avuto quattro edizioni. La seconda (1977) con il titolo Dimri i madh è dovuta soprattutto ai severi richiami della critica letteraria, che considerava l'opera non conforme al canone del realismo socialista. Il rifacimento per l'edizione dell'Opera omnia (1983) segna un'altra tappa del suo iter con un aggiornamento dei fatti politici e conseguente rivisitazione dei personaggi. L'ultima rielaborazione, affrancata dalle censure del regime, che riprende il titolo della prima edizione, è pubblicata in piena libertà, in Francia (1999), con poche aggiunte che definiscono in modo più articolato la figura del dittatore. La rassegna contrastiva di tutte le edizioni mira anche a stabilire il testo alla base della pubblicazione di Parigi. I notevoli ampliamenti, le trasposizioni, nonché le eliminazioni della seconda edizione (1977), che hanno reso più compatta la struttura e più snello lo stile del romanzo, permangono fino alla quarta redazione (1999). I numerosi e significativi interventi linguistici costituiscono un lavorìo infaticabile di adesione alla norma letteraria, di riscoperta della ricchezza polisemica dei lemmi e di sostituzione dei forestierismi e, nel contempo, una diligente ricerca di eleganza stilistica.
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Il contributo lessicale di Francesco Maria da Lecce alla lingua albanese tra tradizione e innovazione
Il presente studio prende in esame il Dittionario italiano-albanese del frate francescano Francesco Maria Da Lecce (1702). Egli è il primo cultore di lingua albanese che inaugura la stagione dei dizionari bilingui di autori italiani. Con diligenza l'Autore registra il patrimonio lessicale albanese della fine del XVII sec. La sua opera diventa un prezioso documento linguistico che, in un contesto culturale di tarde e non copiose attestazioni scritte, assume un rilievo particolare per la storia della lingua albanese. In tal senso, egli è il prosecutore della tradizione, è l'anello congiuntivo con la linguistica e la lessicografia ottocentesche. L'indagine si sofferma particolarmente sui prestiti lessicali italiani nel seicento albanese. La valutazione degli italianismi del Da Lecce porta necessariamente alla individuazione di due tipologie di voci: la prima, riguarda i lemmi già attestati nei testi antichi (Buzuku, Budi, Bardhi e Bogdani); la seconda, le voci che risultano ad oggi attestate per la prima volta proprio nel dizionario del Da Lecce. Rintracciarle nel dizionario rappresenta una novità, poiché esso è rimasto inedito fino al 2009 (non è stato possibile agli albanologi consultarlo per i loro studi pubblicati nel XIX e XX secolo). Di tutte le occorrenze riportate si ripercorre la storia, segnalando la prima attestazione e accezione, e si rintracciano puntualmente gli interventi del Da Lecce. Rispetto ai recenti studi sugli italianismi nella lingua albanese, il presente saggio segnala nuovi apporti di àmbito botanico, storico, geologico, religioso, gastronomico, militare e inoltre nomi di oggetti e di professioni e uffici. Le considerazioni finali riguardano la vitalità degli italianismi rintracciati nel dizionario.
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Italianismi nella lingua albanese
Il presente lavoro prende in esame gli Italianismi nella lingua albanese. Le note introduttive al volume presentano un breve profilo linguistico dell'albanese, i momenti salienti della lessicografia albanese, con particolare riferimento ai dizionari bilingui che vedono l'italiano come lingua a confronto, e una rapida esposizione delle ricerche etimologiche nel campo dell'albanese, soffermandosi principalmente sugli studi sugli italianismi. Lo studio si pone l'obiettivo di aggiornare l'apporto lessicale italiano nella lingua albanese. Per questa ragione, il presente lavoro, impostato su un piano diacronico e sincronico, prende in rassegna studi principalmente etimologici, dizionari etimologici, vocabolari bilingui e monolingui, ufficiali normativi) e d'autore (non normativi), dizionari terminologici (musicali, meccanici, ecclesiastici, giuridici, economici, letterari, fisiologici, ecc.) e studi sulla terminologia della comunicazione, della stampa e della radiotelevisione, della cinematografia e della fotografia, dell'arte militare, ecc. Si fa ricorso al mezzo televisivo per lemmi usati comunemente ma non registrati nei dizionari. I riferimenti, pur circoscritti, ai quotidiani, testimoniano la vitalità dei lemmi rintracciati. La conoscenza diretta della lingua ha portato all'inserimento di voci che non hanno riferimenti bibliografici. Non mancano citazioni d'autore per dimostrare che le attestazioni nei dizionari non coincidono con la prima attestazione del lemma. Si attua il principio della concordanza fonologica, morfologica e semantica e si cerca di dare un panorama, pur sommario, delle dinamiche lessicali, rilevando la differenza tra lemma accolto e lemma vitale, poiché gli italianismi fanno stabilmente parte della contemporanea realtà linguistica albanese.
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