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La ricerca mira a definire le condizioni di accesso alla cittadinanza e le procedure di controllo della mobilità affermatesi durante il Triennio 1796-1799, problemi storiografici saldamente connessi e approfonditi nella loro stretta interrelazione. L'attenzione è rivolta sia al dibattito politico riguardante la condizione giuridica da assegnare agli stranieri nella società del tempo sia alle procedure e ai dispositivi di controllo finalizzati ad inquadrarne permanenze e movimenti, in particolare passaporti, lasciapassare e carte di sicurezza. L'analisi muove da un piano lessicografico e concettuale per inoltrarsi successivamente sul terreno della legge e della prassi, allo scopo di rendere conto dell'intera trafila delle idee emerse nel corso della pubblica discussione della fine del Settecento e di rilevarne l'eventuale traduzione in agenti storici, ovvero di constatarne il compimento oppure di certificarne il naufragio, decretati ora dal peso delle contingenze ora dai rapporti di forza delineatisi a livello politico-amministrativo.

María Teresa León, autrice spagnola appartenente alla generazione del '27, vive il periodo della guerra civile schierandosi attivamente dalla parte dei repubblicani. Per questo, con la vittoria di Francisco Franco, si reca in un esilio volontario che la tenne lontana dalla sua terra per quasi quarant'anni. Questa tesi di laurea si concentra sulle opere dell'esilio, sia autobiografiche che finzionali, che riflettono la testimonianza dell'impegno sociale e politico dell'autrice circa la situazione di una Spagna che mai dimentica, e che relaziona sempre alla realtà dei paesi con cui ha modo di entrare in contatto.