Citizenship in Diverse Societies
In: Italian Political Science Review: Rivista italiana di scienza politica, Band 32, Heft 2, S. 367-371
ISSN: 0048-8402
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In: Italian Political Science Review: Rivista italiana di scienza politica, Band 32, Heft 2, S. 367-371
ISSN: 0048-8402
In: Il pensiero politico
In: Biblioteca 34
In: Italian Political Science Review: Rivista italiana di scienza politica, Band 32, Heft 2, S. 367-371
ISSN: 0048-8402
In: Scienze dell'educazione
The history of ethical and political thought and that of pedagogical ideas share some common aspects and themes. It is known, for example, that in classical Greece citizenship was closely connected with the sharing of a cosmos of values, attitudes and social practices centred around the idea of "virtue"; this connection, which im-plied the transmission of that cosmos of values and attitudes from one generation to the next, constitutes a central element in the history of Western culture and education. After an analysis of some of the main ancient and modern positions in this regard, this paper focuses on the principal pedagogical theories of the twentieth century; in fact, a wide-ranging debate regarding democracy and the "educational" needs that its stability and prosperity implies took place during the last century. It is possible to grasp harmonies and dissonances through diverging ideological options, which the "global" perspective as-sumed today by the main trends in contemporary political and educational theories tries to overcome. ; La storia del pensiero etico e politico e quella delle idee pedagogiche presentano alcuni aspetti e tematiche comuni, che emergono dal contesto culturale e valoriale delle singole epoche e società storiche. È risaputo che nella Grecia classica la cittadinanza era strettamente connessa con la condivisione di un cosmo di valori, atteggiamenti e pratiche sociali imperniate sull'idea di "virtù"; questa connessione, che implicava la trasmissione da una generazione all'altra di quel cosmo di valori e atteggiamenti, costituisce un elemento centrale nella storia della cultura e dell'educazione occidentali. Dopo un'analisi di alcune tra le principali posizioni antiche e moderne al riguardo, il testo si sofferma sulle prin-cipali teorie pedagogiche del Novecento; nel secolo scorso, infatti, si è sviluppato un ampio dibattito sulla democrazia e sulle esigenze "educative" che implica per la sua stessa stabilità e prosperità. È possibile cogliere armonie e dissonanze nella diversità delle ...
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This dataset contains the underlying data of the following article that has been accepted for publication in the Journal of Adolescent Research: Albanesi, C., Prati, G., Guarino A., Cicognani, E., (in press) SCHOOL CITIZENSHIP EDUCATION THROUGH YPAR: WHAT WORKS? A MIXED METHOD STUDY IN ITALY. Journal of Adolescent Research The dataset consists of quantitative and qualitative data. Longitudinal quantitative data were collected in Italy within Work Package 9 of the Horizon 2020 research project CATCH EyoU (Constructing AcTive CitizensHip with European YOUth: Policies, Practices, Challenges and Solutions). The sample consists of 56 Italian students who completed the fours waves. The dataset was used in the analysis of evaluation of the school intervention based on YPAR approach, considering school climate, quality of participation and peer norms. The four times of data collection are identified by the following letters: T1 (October 2016) = all variables with "A"; T2 (May 2017) = all variables with "KA"; T3 (October 2017) = all variables with "B"; T4 (May 2018) = all variables with "KB" The National report contains the evaluation of the overall school intervention, integrating qualitative and quantitative data. This data is made available for open access in compliance with H2020 Program regulation, following the guidelines stipulated by the Data Management Plan adopted by the CATCH-EyoU research project.
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In: Italian Political Science Review: Rivista italiana di scienza politica, Band 42, Heft 2, S. 307-309
ISSN: 0048-8402
Adapted from the source document.
La cittadinanza europea pone un problema definitorio: lo status di cittadino europeo dipende dall'essere cittadini di uno degli stati membri dell'UE. Tale dipendenza, che determina un legame di sovrapposizione, tende a mascherare la differenza delle due forme di cittadinanza. Il sentimento di appartenenza nazionale prevale, da un punto di vista soggettivo, rispetto alla comune appartenenza europea. Mediante un'analisi sociologica relazionale di stampo storico-culturale verranno individuati i caratteri peculiari della cittadinanza europea. L'affermazione positiva e non meramente suppletiva della cittadinanza europea, identifica un'identità collettiva connessa in modo inscindibile alle singole identità nazionali e ispirata da un «modello riflessivo» capace di accogliere in sé l'estraneo. L'analisi relazionale sarà poi integrata dallo studio delle rappresentazioni sociali che compongono la narrazione giornalistica italiana. Verranno analizzati gli articoli pubblicati nell'ultimo quarantennio da alcuni dei principali quotidiani nazionali («Corriere della Sera», «la Repubblica», «La Stampa»), giungendo a una sintesi concettuale dei patterns argomentativi predominanti che disegnano i contorni della cittadinanza europea nel contesto italiano. Lo studio della comunicazione giornalistica non si riduce a una descrizione quantitativa della ricorrenza con cui le tematiche europee vengono proposte nella stampa nazionale ma, attraverso un approfondimento contenutistico delle informazioni riportate nel corpo degli articoli, tenta di determinare quale rappresentazione del cittadino europeo viene veicolata dai media. L'intento del presente studio è quello di comprendere il substrato meta-concettuale che consente ai cittadini di relazionarsi alle istituzioni europee, dando forma a quel «senso di appartenenza» nodale per la realizzazione di un assetto governativo realmente democratico. ; European citizenship poses a definitory problem: the status of European citizen depends on being citizens of one of EU member states. This dependence, which determines a relationship of superposition, tends to mask the difference of the two forms of citizenship. The sense of national membership prevails, from a subjective point of view, with respect to the common membership of the EU. Through relational sociological analysis of historical and cultural mold, will locate the specific characteristics of European citizenship. The positive affirmation of European citizenship identifies a collective identity inseparably linked to the individual national identity, inspired by a «reflective model» capable of embracing the extraneous. Relational analysis will then be supplemented by the study of social representations that make up the Italian journalistic narrative. It will be analyzed articles published in the last four decades by some of the major national newspapers («Corriere della Sera», «La Repubblica», «La Stampa»), reaching a conceptual synthesis of the predominant argument patterns that draw the contours of European citizenship in the Italian context. The study of journalistic communication it is not reduced to a quantitative description of the recurrence wherewith European issues are proposed in the national press but, through a detailed study of the information contained in the body of articles, tries to determine which representation of the European citizen is conveyed by the media. The aim of the present study is to understand the meta-conceptual substrate which allows citizens to relate to European institutions, giving shape to that «sense of membership» nodal for the realization of a truly democratic governmental structure.
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Riassunto L'articolo esplora le condizioni in cui i migranti subalterni soggetti quotidianamente alle tecnologie e politiche securitarie sviluppano creano spazi e reti sociali per sostenere e rendere autonoma la loro mobilità. La ricerca etnografica condotta negli edifici dell'Ex Moi a Torino - occupato dal 2013 da parte di alcune centinaia di migranti - permette di interrogarsi sull'insieme di azioni che rendono possibile le condizioni della loro presenza locale al di fuori delle dinamiche assistenzialiste ed emergenziali del sistema di accoglienza. L'espressione "despite citizenship" si riferisce all'occupazione come un supporto infrastrutturale - sia materiale che immateriale - che permette il dispiegamento materiale di processi relazionali con la città e il perseguimento di un insieme di diritti che, pur sganciati dal perseguimento della cittadinanza formale, sono rivolti alla residenza, al lavoro e alle reti di informazioni e sostegno altrimenti negati.
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In: Italian Political Science Review: Rivista italiana di scienza politica, Band 43, Heft 2, S. 295-297
ISSN: 0048-8402
Riassunto L'articolo esplora le condizioni in cui i migranti subalterni soggetti quotidianamente alle tecnologie e politiche securitarie sviluppano creano spazi e reti sociali per sostenere e rendere autonoma la loro mobilità. La ricerca etnografica condotta negli edifici dell'Ex Moi a Torino - occupato dal 2013 da parte di alcune centinaia di migranti - permette di interrogarsi sull'insieme di azioni che rendono possibile le condizioni della loro presenza locale al di fuori delle dinamiche assistenzialiste ed emergenziali del sistema di accoglienza. L'espressione "despite citizenship" si riferisce all'occupazione come un supporto infrastrutturale - sia materiale che immateriale - che permette il dispiegamento materiale di processi relazionali con la città e il perseguimento di un insieme di diritti che, pur sganciati dal perseguimento della cittadinanza formale, sono rivolti alla residenza, al lavoro e alle reti di informazioni e sostegno altrimenti negati.
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This paper investigates the conditions for the implementation of the Europe 2020 strategy. The overall situation of the states belonging to the European Union presents many differences, determined by demographic, social, productive and economic changes. Moreover, every Country organizes its own welfare by grounding it on deeply-rooted and hardly equitable traditions.However, there is a hard push towards a unified model of "active welfare state" that is not centered on relief but on individual responsibility and remunerated employment. Such feature would act as a guarantee of its correct functioning, thus responding to the changing competitive balance determined by the process of globalization and the internationalization of markets, as well as by deep changes involving factors such as production systems, labour market, family structure, and demographics. The eventualsynergy between the "active welfare state" and the strategy advocated by Europe 2020 for a "smart," "sustainable," and "inclusive" growth, could pivot on lifelong learning provided to the active citizenship by encouraging the empowerment of individuals. The perspective, within which this latter improvement is achieved, draws on equality and parity, hence subtracting knowledge and learning from being manipulated by profit-making togetherwith vicious solidarity and social ties with the rules of market economy. ; L'articolo si interroga sulle condizioni per la realizzazione della strategia di Europa 2020. La situazione complessiva degli stati appartenenti all'unione presenta non poche difformità, determinate dalle trasformazioni demografiche, sociali, produttive ed economiche. Ogni nazione, inoltre, organizza il proprio welfare anche in base a tradizioni radicate e difficilmente omologabili.Tuttavia, vi è una importante spinta verso un modello unitario di stato sociale attivo – active welfare state – centrato non sull'assistenza ma sulla responsabilità individuale e sull'occupazione retribuita, come garanzia del suo funzionamento, in risposta ai mutati ...
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The purpose of this reflection, conducted from two different perspectives,one of philosophical-educational and one of a scientific-technological nature,is to investigate the concept of agora as a public space par excellence,recalling classical tradition.Symbol, and myth, of democracy based on speech and dialogue, today haslanded in technological places "places", with "virtual" implications sometimesobscure in purpose. In this current perspective, the two authors identifypositive and negative elements, strongly linked to the different culturalsubstratum and the different sensitivity to the knowledge of the past and thepresent. ; Lo scopo di questa riflessione, condotta da due diversi punti di vista, uno dicarattere filosofico-educativo ed uno di carattere scientifico-tecnologico, èdi indagare sul concetto di agorà, come spazio pubblico per eccellenza, conrichiamo alla tradizione classica.Simbolo, e mito, della democrazia fondata sul discorso e sul dialogo, oggiessa è approdata in "luoghi" a gestione tecnologica, con risvolti "virtuali" taloraoscuri negli scopi. In questa prospettiva attuale, i due autori individuanoelementi positivi e negativi, connessi con forza al diverso substrato culturalee alla differente sensibilità verso i saperi del passato e del presente.
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Migrant descendants associations have recently become widespread in Italy principally because of the restrictive regulations of Italian citizenship law. Their main claims focus on this issue: a redefinition of the law that takes into consideration the changed conditions of the country after migration flows. The reasons for their protests, which may explain their involvement in this special form of associations on the move, are basically the lack of recognition of equal opportunities, and exclusion from social and political participation. The paper aims to give a broad outline of second generation migrant associations in Italy, and the reasons for their protests; it also aims to understand their status in society and the sources of the choice of their mobilisation as movements. This will be examined through direct and indirect narrations (website forums and focus groups) and analyzed on a comparative basis. The objective is to stress the differences between the official voice of the movement and the opinions of young people not involved in the movements, and to highlight the different structural conditions of North and South and young's opinions concerning the issue of citizenship and the claims in order to examine the influences of these groups on social policies and to observe them as forms of "active citizenship from below." Le associazioni dei figli dei migranti si sono recentemente diffuse in Italia principalmente a causa delle norme restrittive della legge sulla cittadinanza italiana. Le loro principali affermazioni si concentrano sul seguente problema: la necessità di una ridefinizione della legge che tiene conto delle mutate condizioni del paese dopo i flussi migratori. Le ragioni delle loro proteste, che possono spiegare il loro coinvolgimento in questa speciale forma di 'associazioni in movimento', sono fondamentalmente la mancanza di riconoscimento delle pari opportunità e la loro esclusione dalla partecipazione sociale e politica. Il saggio mira a fornire una mappatura delle associazioni dei migranti di seconda generazione in Italia e i motivi delle loro proteste; mira anche a comprendere il loro status nella società e le fonti della scelta della loro mobilitazione come movimenti, esaminando tali posizioni attraverso narrazioni dirette e indirette (forum di siti Web e focus group) e analizzandole su base comparativa. L'obiettivo è anche sottolineare le differenze tra la voce ufficiale dei movimenti e le opinioni dei giovani non coinvolti nei movimenti, di evidenziare le diverse condizioni strutturali del Nord e del Sud e le opinioni dei giovani in merito alla questione della cittadinanza e alle rivendicazioni, al fine di esaminare le influenze di questi gruppi sulle politiche sociali e osservarle come forme di "cittadinanza attiva dal basso".
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In: EUI working papers., HEC 6 (2001)