A manifesto on European criminal procedure law
In: Juridiska Fakultetens skriftserie 82
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Un'immagine dell'abuso del diritto è quella del fuoco sotto la cenere perché esprime il pericolo al quale espone legalità e colpevolezza. Sebbene l'ermeneutica penalistica sia vincolata, la materia tributaria rappresenta l'ultimo caso in cui forza normativa dei principi ed interpretazione teleologica hanno consentito incriminazioni in malam partem. Nemmeno la rilevanza costituzionale del bene consente di incriminare l'elusione oltre la riserva di legge: al giudice è vietato "creare un regime legale penale, in luogo di quello realizzato dalla legge". Il tema delle infrazioni di origine giurisprudenziale introduce una seconda accezione di legalità come concepita dall'art. 7 CEDU: la norma incriminatrice è valida allorquando - prescindendo dalla fonte - sia accessibile e prevedibile. Di fronte alla sentenza "Dolce e Gabbana" può affermarsi che incriminare l'elusione non è conforme alla legalità costituzionale, perché la commistione tra evasione ed elusione fiscale modifica il tipo in via interpretativa, né convenzionale perché le conseguenze non erano prevedibili quando furono realizzate le operazioni elusive. L'antagonismo delle concezioni di legalità trova soluzione avuto riguardo ai fini di garanzia. Se è contrario alla Costituzione accogliere un'idea di legalità-prevedibilità che prescinda dalla riserva di legge, la finalità di maggior garanzia possibile, esplicitata all'art. 53 della CEDU, non consente alternative alla sinergia: la legalità convenzionale sarà più garantista se integra quella costituzionale. La trasposizione sul piano interno della prevedibilità rileva sul distinto piano della colpevolezza, trova aggancio all'art. 5 c.p. e sposta la questione sulla conoscibilità dell'illecito. Alla rilevanza penale dell'abuso del diritto in materia tributaria ostava anche il principio di colpevolezza non potendosi muovere un rimprovero a fronte di un'ignoranza scusabile. L'affermata irrilevanza penale avrebbe dovuto spegnere definitivamente il fuoco dell'abuso del diritto, se non che alcune posizioni favorevoli al recupero in chiave di artificio espongono ancora il principio di legalità al pericolo di un fuoco sotto la cenere. ; Metaphorically speaking, the relationship between criminal liability and abuse of law may be described as a flame beneath ashes. In summary, a punishment based on the abuse of law is not consistent with the principle of legality recognized by the Italian Constitution: according to the Article 25, paragraph 2, in fact, no one may be punished except on the basis of a law enacted by the Parliament. Nevertheless, an infringement of the constitutional principle of legality occurred in the Dolce & Gabbana case where a criminal conviction for tax avoidance was pronounced by the Criminal Courts. In the lack of an express provision punishing tax avoidance, only tax evasion may be punished under Italian criminal law. Moreover, the punishment for tax avoidance was not foreseeable according to the principle of legality enshrined in Article 7 of the ECHR due to the fact that prior to the "Dolce & Gabbana" case tax avoidance was not qualified as an offence in the Italian case-law.
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In: Studies in comparative legal history
In: Strumenti
In: Scenari 5
Oggetto della ricerca è la rilevanza nell'ambito del diritto penale del principio di precauzione. Quest'ultimo deve la sua diffusione e popolarità al fatto di presentarsi come criterio guida al problema del rischio e dell'incertezza. L'esigenza di adottare scelte normative in condizioni di incertezza scientifica è infatti oggi ineludibile. Si cercherà in primo luogo di circoscrivere l'oggetto dell'indagine analizzando il rilievo che il principio di precauzione ha a livello legislativo e giurisprudenziale. Quindi si analizzeranno le problematiche che il ricorso allo stesso suscita con riferimento alla struttura classica del reato e legate al contesto di incertezza nel quale viene invocato. Tali problematiche si riferiscono alla possibilità o meno di dare rilevanza al modello del reato di pericolo, alla ricostruzione del nesso causale e all'influenza che il principio di precauzione può determinare nell'accertamento dell'elemento soggettivo delle colpa. Si concluderà l'analisi analizzando le diverse posizioni assunte dalla dottrina italiana circa l'opportunità o meno dell'intervento penale in contesti di incertezza scientifica, individuando, in caso di risposta affermativa, le modalità di intervento. ; The precautionary principle states that if an action or policy has a suspected risk of causing harm to the public or to the environment, in the absence of scientific consensus that the action or policy is harmful, the burden of proof that it is not harmful falls on those taking the action. This principle allows policy makers to make discretionary decisions in situations where there is the possibility of harm from taking a particular course or making a certain decision when extensive scientific knowledge on the matter is lacking. The principle implies that there is a social responsibility to protect the public from exposure to harm, when scientific investigation has found a plausible risk. In some legal systems, as in the law of the European Union, the application of the precautionary principle has been made a statutory requirement. Transposed in a criminal law context precautionary principle meets him with the characteristics of this branch of law. Criminal law is in fact a retrospective law and the classic type of crime (behaviour and event) clashes with a criminal policy time to avoid harmful events. The first stage of the research will be the analysis of actual characteristics of criminal law with particular regards to the meaning of that principle, according to the law and to the case law. The second proposal of the present project is to investigate whether the criminal intervention is feasible in case of scientific uncertainty, according to the different points of view of the Italian doctrine and I will try to identify a method of intervention, if it is possible.
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Dottorato di ricerca in Diritto dei mercati europei e globali. Crisi, diritti, regolazione ; Il presente lavoro affronta il tema delle trasformazioni del diritto penale economico indotte dalla recente crisi economico-finanziaria, con l'intento di evidenziare come e in quale misura il contesto di crisi abbia influito sulle decisioni (legislative e giudiziarie, politiche e tecniche) di gestione, tramite pena, dei conflitti sociali. Passando per lo studio dei rapporti che storicamente intercorrono tra crisi e diritto, l'analisi si è sviluppata attraverso una sistematizzazione per tipologia dei fenomeni criminali associati alla crisi economico-finanziaria. Lo studio della risposta punitiva ai vari comportamenti criminali legati alla crisi, ossia i comportamenti crisis-related (le frodi finanziarie che s'inseriscono nella spiegazione multifattoriale della crisi), i comportamenti compulsati dalla crisi (in particolare, i reati d'obbligo in materia fiscale) e, infine, quelli incentivati (criminalità organizzata e criminalità del profitto in senso ampio) dalla crisi stessa, ha fatto emergere una caratterizzazione altamente congiunturale dell'intervento penalistico, segnato da un generale riorientamento dal fatto al fenomeno. Il lavoro ha altresì preso in esame, per operare un confronto e saggiarli nel contesto d'interesse, alcuni paradigmi penalistici di "crisi" già reperibili in dottrina (segnatamente, il diritto penale di transizione, d'eccezione e di lotta), anch'essi caratterizzati da congiunturalità e orientamento al fenomeno, finendo tuttavia col constatarne l'incapacità di spiegare compiutamente le torsioni subite dal diritto penale economico in relazione al fenomeno della crisi attuale. ; The aim of the present work is to analyse the impact of the latest global financial crisis of 2007-09 on the economic criminal law. In particular, I investigate whether and how the context of crisis has affected the various (legislative and judicial, political and technical) justifications behind the use of penalty as a tool to manage social conflicts. To this end, the analysis suggests a classification of the unlawful phenomena associated with the economic-financial crisis by making use of a criminological systematization. The use of penalty is thus observed as responding to criminal behaviours which are either crisis-related (financial frauds included in the multifactorial explanation of the crisis), crisis-compelled (in particular tax crimes) or, finally, crisis-incentivized (organized crime and "profit" crime in the broad sense). From this standpoint, criminal intervention shows a highly conjunctural characterization and appears to be much more phenomenon-oriented than fact-oriented. In the final part of the thesis, some classical criminal law paradigms of crisis were tested within the framework of the economic crisis (namely, the "transitional justice", the "criminal law of exception" and the "criminal law of fight" paradigms), also characterized by conjuncturality and orientation to the phenomenon. However, none of them seems able to fully explain the torsions undergone by economic criminal law in relation to the experience of the crisis.
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Il presente lavoro trae origine dal dirompente ingresso della figura dell'abuso del diritto tributario sul palcoscenico penale, divenuto protagonista di una tra le più discusse rappresentazioni di cd. 'diritto penale giurisprudenziale' e portato per la prima volta in scena dal celebre filone interpretativo Dolce&Gabbana. Così, una volta introdotto il concetto generale di abuso del diritto, lo si distinguerà dalle nozioni di evasione fiscale e di risparmio (lecito) d'imposta; tre concetti fondamentali i cui rispettivi limiti e interazioni costituiranno uno dei fil rouge dell'analisi. Si darà conto, poi, dell'operato del 'diritto vivente' in materia: una stagione giurisprudenziale caratterizzata, come si vedrà, più da ombre che da luci, intrisa di frequenti contrasti applicativi (sia diacronici che sincronici) e portatrice – in conseguenza – di una forte imprevedibilità del giudizio penale per le condotte classificate come abusive. L'analisi della genesi e dell'ascesa della punibilità dell'abuso del diritto in materia fiscale costituirà poi un'occasione per proiettarsi in una più ampia riflessione sulla crisi di legalità che affligge ormai da decenni l'ordinamento penale, di cui il filone Dolce&Gabbana ne costituisce paradigmatico esempio. Dopo avere ricondotto il fenomeno dell'abuso del diritto nell'alveo della più ampia crisi che investe la scienza penale contemporanea, si tornerà ad apprezzare il dato legislativo, rappresentato dal nuovo art. 10-bis dello Statuto del contribuente. Infine, l'indagine toccherà l'interrogativo che permane, latente, sulla materia: esistono perduranti ipotesi penalmente rilevanti di condotte riconducibili al genus dell'abuso del diritto? Come si avrà modo di osservare, oltre a fornire una risposta diretta a tale interrogativo, la riflessione sarà un'occasione per procedere ad una ridefinizione – concettuale e terminologica – degli 'attori' che hanno da sempre recitato in questo complesso settore del diritto penale tributario. ; The PhD thesis draws its origin from the appearance of the tax abuse of right in criminal procedures and by becoming one of the main actors in one of the most controversial performances of cd. 'ciminal jurisprudential law', brought to our attention by the renowned interpretative branch of Dolce&Gabbana. Therefore, once introduced the general concept of tax abuse, it will be separated from the notions of tax evasion and tax savings (legal); these three fundamental concepts and their limits and interactions will be the leitmotiv of the analysis. Moreover, there will be a study on the action of the "living law": a jurisprudential season characterized, as it may be noticed, by light and shadow, full of application contrasts (diachronic and synchronic) and with a strong unpredictability on the criminal judgement for those behaviors assessed as violations. The analysis of the origin and the development of the punishability of the violation of the law in tax policy will allow a broader consideration on the crisis of the criminal law principles. After tracing back the phenomenon of violation in the broader trend that has struck contemporary criminal science, the study will concentrate on the law data represented by the new Article 10-bis of the l. 212/2000 The novelty represented by the legislative decree 128/2015 represents a fundamental achievement on the topic: not only it (finally) gives a fundamental definition of the concept of violation of law, but also the legislator has expressly stated expressis verbis the criminal irrelevance. However, the interpretation of the article 10-bis and of its interactions with the Criminal Tax Law has its own critical points. Therefore, this study will try to suggest a possible solution.
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L'indagine è dedicata all'esame della disciplina delle società a partecipazione pubblica ed, in particolare, delle società c.d. "legali", muovendo in prima battuta dall'interrogativo relativo alla rilevanza, a fini "qualificatori", dell'interesse pubblico quale profilo ordinante dell'azionariato pubblico da un punto di vista "politico-economico" – e dunque quale dato di rilevanza meta-postiva – ovvero quale elemento di qualificazione della fattispecie, in senso proprio, delle società medesime. Le riflessioni che ne seguono si sviluppano, in primo luogo, tenendo conto del progressivo affievolimento, nel nostro ordinamento, della distinzione tra "pubblico" e "privato" quali "insiemi regole" il cui presupposto di applicazione è da ravvisare nella "qualità" e nella natura del soggetto agente nei rapporti di diritto privato. Previa analisi diacronica della traiettoria seguita dal legislatore in materia di società pubbliche e previa illustrazione del panorama normativo odierno delle società a statuto singolare, l'indagine si sofferma (i) dapprima, sulla esposizione, in chiave critica, dell'orientamento caratteristico della giurisprudenza e della dottrina amministrativa, nelle quali è invalsa – ai fini dell'individuazione della disciplina applicabile – la tendenza a riqualificare le società di che trattasi, con assimilazione di esse agli enti pubblici; e (ii) in un secondo momento, ferma la ritenuta non omologabilità delle richiamate tesi "riqualificatorie", si è ritenuto di poter individuare il proprium delle c.d. società legali, a fattispecie esclusiva, negli effetti determinati dalla costituzione legale, da intendere quale sottrazione alla disponibilità delle parti della libera attuazione del programma associativo, nella quale sottrazione è dato ravvisare - anche per effetto dell'interpretazione analogica dell'art. 2451 cod. civ. - l'interesse pubblico sotteso alla costituzione della società medesima. Interesse, questo, al quale deve conformarsi, in termini di coerenza e congruità, in concreto, l'attività sociale e, dunque, l'interpretazione della disciplina di diritto comune societario. ; This PhD thesis deals with the examination of rules regarding State-owned companies, especially the so-called "società legali", i.e. companies which specific statute is entirely (or in part) codified and regulated (for that company) by the Legislator or the Government. The starting point of the enquire is the question about the legal nature of these companies, since their qualification from a politic and economic point of view is important to understand if they have to follow or not special laws. In this framework, the identification of public interest for public shareholders is a decisive element. Reflections follow on the gradual fading of the distinction between "public law" and "private law" as rules whose application does depends on the "quality" and legal nature of the agent. After a diachronic analysis both of the historical evolution of State-owned companies which statute has been regulated by laws, and of legislative and regulatory framework of nowadays State-owned companies, the enquire focuses on jurisprudence and doctrine, underlining the difference between the thought of public and commercial law scholars. In particular, while public law scholars developed the tendency to re-qualify companies assimilating them to public authorities/public bodies, from the private law point of view there is the awareness that this assimilation is not approvable, since the core of the problem lies in the effects produced by the legal set of norms regulating the statute of the State-owned companies, to be understood as a subtraction to shareholders (both public and private ones) of free implementation of the company "programmed activity" as the result of the predominance of public interest, with which the company has to comply. ; Dottorato di ricerca in Diritto ed economia: interessi rilevanti e tutele (XXIV ciclo)
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In: EUI working papers in law, 94,6
World Affairs Online
COVER -- Occhiello -- Indice -- Premessa: le ragioni di un titolo -- I - Le politiche criminali in Italia tra riforme garantiste ed emergenze sicuritarie -- II - L'evoluzione e l'involuzione del modello -- III - Scenari -- Conclusioni: una effettiva e sostanziale separazione dei poteri -- Finito di stampare.
In: Il politico: rivista italiana di scienze politiche ; rivista quardrimestrale, Volume 75, Issue 3, p. 219-238
ISSN: 0032-325X
The analysis is focused on the results arising from the use of nationality as connecting factor in questions of applicable law to personal relations between spouses who are citizens of States having a non-unified legal system, characterized by the coexistence of different sub-systems of personal law referred to members belonging to diverse religious and ethnic communities, as several States in Africa and Asia regions. The issue will become more and more relevant in a close future before the Italian courts, giving the increasing migrations and the consequently growing number of marriages and divorces to which such composite systems of law should be applied. The Italian and foreign case-law show that the religious and customary laws are often based on principles that may infringe the very concept of international public order. Nevertheless, there are circumstances where the sole diversity of values and cultures should not constitute per se an obstacle for the application of foreign laws in Italy. This result could be aimed by applying a flexible judicial approach on a case by case analysis, maybe giving a special relevance to other connecting factors, instead of citizenship, already used in EU law and in international multilateral treaties in matrimonial matters (such as the closest connection and habitual residence). Adapted from the source document.
Dottorato di ricerca in Diritto dei mercati europei e globali. Crisi, diritti, regolazione ; La distinzione del pubblico dal privato rappresenta uno dei capisaldi della modernità giuridica. Una "grande dicotomia", di cui si trova traccia nei codici pre-Repubblicani, nella Costituzione, nelle leggi ordinarie e finanche nelle Convenzioni post-belliche. Nel quadro giuridico post-moderno, tuttavia, la distinzione del pubblico dal privato è divenuta vieppiù dispendiosa e gravida d'incertezze. Orfana dei capisaldi teorici ottocenteschi che la sorreggevano, sembra conservare un'efficacia puramente evocativa, apparendo ormai incapace di descrivere i confini e le ragioni della sua esistenza. Nel diritto penale, però, essa mantiene una forte centralità applicativa, operando (a tacer d'altro) da spartiacque tra il severo statuto penale della Pubblica amministrazione, e quello dedicato alle società di diritto privato. Lo studio che si propone, pertanto, ambisce a individuare le caratteristiche e la funzione che la distinzione del pubblico dal privato assolve nel diritto penale, eleggendo quale suo principale campo d'indagine i delitti a soggettività ristretta contenuti (anzitutto) nel Titolo II del codice Rocco. In buona sostanza, si cercherà di verificare a che condizioni, e secondo quali limiti, questa dicotomia possa conservare una sua validità teorica, e una qualche utilità pratica, nel sistema giuridico in cui ci si trova a operare. ; The Public-Private Law Divide represents one of the cornerstones of legal modernity. A "great dichotomy", traces of which can be found in the pre-Republican codes, in the Constitution, in the ordinary laws and even in the post-war Conventions. In the post-modern legal framework, however, the distinction of the public from the private has become increasingly expensive and fraught with uncertainty. Deprived of the nineteenth-century theoretical cornerstones that supported it, it seems to retain a purely evocative effectiveness, appearing by now incapable of describing the boundaries and the reasons for its existence. In criminal law, however, it maintains a strong applicative centrality, operating (moreover) as a watershed between the strict penal regime dedicated to the Public Administration, and the one dedicated to private companies. The proposed study, therefore, aims to identify the characteristics and the function that the distinction between public and private offenders absolves in the criminal law, electing as its main field of investigation the offenses contained (mainly) in Title II of the penal code. Basically, efforts will be made in this thesis to verify at what conditions, and according to what limits, this dichotomy can preserve its theoretical validity, and some practical use, in the juridical system in which it is most likely to operate.
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In: Annotated legal documents on Islam in Europe Volume18
General Introduction -- 1. Status of Religious Communities -- 2. Relations between the State and Islam -- 3. State Support for Islamic Religious Communities -- 4. Islamic Community -- 5. Muslims in Integration Law -- 6. Mosques and Prayer Houses -- 7. Burialand Cemeteries -- 8. Education and Schools -- 9. Further and Higher (Tertiary) Education -- 10. Islamic Chaplaincy in Public Institutions -- 11. Employment and Social Law -- 12. Islamic Slaughter and Food Regulation -- 13. Islamic Dress -- 14. Criminal Law -- 15. Concluding Remarks -- Bibliography -- Index.