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Balkanized Research in Ecological Engineering Revealed by a Bibliometric Analysis of Earthworms and Ecosystem Services
In: Environmental management: an international journal for decision makers, scientists, and environmental auditors, Volume 52, Issue 2, p. 309-320
ISSN: 1432-1009
Response of Wheat Root System and its Mineralization to Chemical Inputs, Plant Genotype and Phenotypic Plasticity
In: GEODER-D-22-00269
SSRN
Organic food "yes", organic food "no": a discussion between specialists with the Italian Parliament in the fray
International audience ; The SETA group (Agricultural Science and Technology) sent a letter to the Italian Parliament advising them not to adopt a legislative measure that favors organic and biodynamic agriculture compared to the conventional one. Another group of scientists thinks instead that the Italian government should favor organic and biodynamic agriculture and explains its reasons. The current article lists the SETA letter and the point of view of other Italian and international ecologists, economists, pedologists, ecologists, writers and artists, which are tendentially "protectors of nature" but not idealists. Nor are they so much in agreement with each other. Judge for yourself in scrolling through the Discussion chapter. The divergence leads to the "why" it is necessary to switch to organic farming not on the "need" to do so. There are also disappointments about the use of GMOs orthe costs of highly technological agriculture. The situation is such on planet Earth that it is necessary to involve the whole society to get out of it. In addition, politicians are also needed to structure the collective action that only if conceived by the whole society and not by individuals or by non-coordinated organizations can save our species. We are convinced that agriculture and soil are among the fundamental levers of this action.
BASE
Biologico "Si", biologico "No": una discussione tra specialisti con il Parlamento Italiano nel gioco
Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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Biologico "Si", biologico "No": una discussione tra specialisti con il Parlamento Italiano nel gioco
Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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Organic food "yes", organic food "no": a discussion between specialists with the Italian Parliament in the fray
International audience ; The SETA group (Agricultural Science and Technology) sent a letter to the Italian Parliament advising them not to adopt a legislative measure that favors organic and biodynamic agriculture compared to the conventional one. Another group of scientists thinks instead that the Italian government should favor organic and biodynamic agriculture and explains its reasons. The current article lists the SETA letter and the point of view of other Italian and international ecologists, economists, pedologists, ecologists, writers and artists, which are tendentially "protectors of nature" but not idealists. Nor are they so much in agreement with each other. Judge for yourself in scrolling through the Discussion chapter. The divergence leads to the "why" it is necessary to switch to organic farming not on the "need" to do so. There are also disappointments about the use of GMOs orthe costs of highly technological agriculture. The situation is such on planet Earth that it is necessary to involve the whole society to get out of it. In addition, politicians are also needed to structure the collective action that only if conceived by the whole society and not by individuals or by non-coordinated organizations can save our species. We are convinced that agriculture and soil are among the fundamental levers of this action.
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Biologico "Si", biologico "No": una discussione tra specialisti con il Parlamento Italiano nel gioco
Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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Organic food "yes", organic food "no": a discussion between specialists with the Italian Parliament in the fray
International audience ; The SETA group (Agricultural Science and Technology) sent a letter to the Italian Parliament advising them not to adopt a legislative measure that favors organic and biodynamic agriculture compared to the conventional one. Another group of scientists thinks instead that the Italian government should favor organic and biodynamic agriculture and explains its reasons. The current article lists the SETA letter and the point of view of other Italian and international ecologists, economists, pedologists, ecologists, writers and artists, which are tendentially "protectors of nature" but not idealists. Nor are they so much in agreement with each other. Judge for yourself in scrolling through the Discussion chapter. The divergence leads to the "why" it is necessary to switch to organic farming not on the "need" to do so. There are also disappointments about the use of GMOs orthe costs of highly technological agriculture. The situation is such on planet Earth that it is necessary to involve the whole society to get out of it. In addition, politicians are also needed to structure the collective action that only if conceived by the whole society and not by individuals or by non-coordinated organizations can save our species. We are convinced that agriculture and soil are among the fundamental levers of this action.
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Biologico "Si", biologico "No": una discussione tra specialisti con il Parlamento Italiano nel gioco
Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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Biologico "Si", biologico "No": una discussione tra specialisti con il Parlamento Italiano nel gioco
Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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Organic food "yes", organic food "no": a discussion between specialists with the Italian Parliament in the fray
International audience ; The SETA group (Agricultural Science and Technology) sent a letter to the Italian Parliament advising them not to adopt a legislative measure that favors organic and biodynamic agriculture compared to the conventional one. Another group of scientists thinks instead that the Italian government should favor organic and biodynamic agriculture and explains its reasons. The current article lists the SETA letter and the point of view of other Italian and international ecologists, economists, pedologists, ecologists, writers and artists, which are tendentially "protectors of nature" but not idealists. Nor are they so much in agreement with each other. Judge for yourself in scrolling through the Discussion chapter. The divergence leads to the "why" it is necessary to switch to organic farming not on the "need" to do so. There are also disappointments about the use of GMOs orthe costs of highly technological agriculture. The situation is such on planet Earth that it is necessary to involve the whole society to get out of it. In addition, politicians are also needed to structure the collective action that only if conceived by the whole society and not by individuals or by non-coordinated organizations can save our species. We are convinced that agriculture and soil are among the fundamental levers of this action.
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Biologico "Si", biologico "No": una discussione tra specialisti con il Parlamento Italiano nel gioco
Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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Organic food "yes", organic food "no": a discussion between specialists with the Italian Parliament in the fray
International audience ; The SETA group (Agricultural Science and Technology) sent a letter to the Italian Parliament advising them not to adopt a legislative measure that favors organic and biodynamic agriculture compared to the conventional one. Another group of scientists thinks instead that the Italian government should favor organic and biodynamic agriculture and explains its reasons. The current article lists the SETA letter and the point of view of other Italian and international ecologists, economists, pedologists, ecologists, writers and artists, which are tendentially "protectors of nature" but not idealists. Nor are they so much in agreement with each other. Judge for yourself in scrolling through the Discussion chapter. The divergence leads to the "why" it is necessary to switch to organic farming not on the "need" to do so. There are also disappointments about the use of GMOs orthe costs of highly technological agriculture. The situation is such on planet Earth that it is necessary to involve the whole society to get out of it. In addition, politicians are also needed to structure the collective action that only if conceived by the whole society and not by individuals or by non-coordinated organizations can save our species. We are convinced that agriculture and soil are among the fundamental levers of this action.
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Biologico "Si", biologico "No": una discussione tra specialisti con il Parlamento Italiano nel gioco
Il gruppo SETA (Scienze e tecnologie agrarie) ha inviato una lettera al Parlamento italiano in cui consigliava di non adottare una misura legislativa a favore dell'agricoltura biologica e biodinamica rispetto a quella convenzionale. Un altro gruppo di scienziati ritiene invece che il governo italiano debba favorire l'agricoltura biologica e biodinamica e ne spiega le ragioni. Il presente articolo espone prima la lettera SETA, e poi il punto di vista di altri ecologi, economisti, pedologi, ecologi, scrittori e artisti italiani e internazionali, tendenzialmente "protettori della natura" ma non idealisti. Non sono nemmeno perfettamente d'accordo tra di loro. Giudicate voi stessi scorrendo la parte Discussione. La divergenza porta sul "perché" sia necessario passare all'agricoltura biologica ma non sulla "necessità" di farlo. Ci sono anche differenze di opinioni sull'uso di OGM o sul come comportarsi verso i costi di un'agricoltura altamente tecnologica. La situazione è tale sul pianeta Terra che è necessario coinvolgere l'intera società per uscire dal tunnel. Ai politici viene chiesto di strutturare l'azione collettiva che solo se concepita da tutta la società e non da individui o da organizzazioni non coordinate può salvare la nostra specie. Siamo convinti che l'agricoltura e in particolare le modalità di sfruttamento del suolo siano tra le leve fondamentali di quest'azione.
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