Menschenbilder Ost und West
In: East and West Band 6
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In: East and West Band 6
In: Italian Political Science Review: Rivista italiana di scienza politica, Band 34, Heft 1, S. 148-149
ISSN: 0048-8402
Alla fine del sec. XV, gli Europei scopritori dell'Africa occidentale trovarono che il cavallo era impiegato nel Benin e nei vicini paesi yoruba. Poiché non si conosce l'esistenza di antenati selvatici dell'Equus caballus in questa o in alcuna altra zona dell'Africa, si trattava di equini importati. Sulla base di argomenti zoologici, archeologici, storici ed etnologici, il presente articolo intende chiarire tempi e modi di tale introduzione.Il cavallo e anche qui essenzialmente animale da guerra e simbolo di prestigio sociale: il suo arrivo, dall'Africa settentrionale per via del Sahara, è connesso con l'impiego del carro da guerra. L'A. discute brevemente le questioni della iniziale domesticazione equina, dell'uso e della diffusione dei carri ippotrainati, delle singolari raffigurazioni di questi nello stile del «galoppo volante» tipico dell'arte minoico-micenea e presente tra l'altro nelle figurazioni rupestri sahariane; e delle presumibili relazioni commerciali che dovettero indirettamente collegare quest'ultima area, e quella del Mediterraneo occidentale nell'eta del bronzo, con le zone oltre il Sahara. Di qui, secondo l'A., giunse il cavallo nel bacino del Niger, mentre piu deboli sono considerate le possibilita di connessione degli stati dell'Africa occidentale con Kush e Meroe. Se però l'evidenza archeologica suggerisce per tali contatti epoche non posteriori al II millennio a.C., queste appaiono di molto anteriori ai tempi in cui si presume siano sorti in Africa occidentale stati in grado di sfruttare corpi di caval- leria: il piu antico stato locale di cui si abbia notizia, il Ghana, non risale a prima del IV sec. d.C. Fra le ipotesi relative al destino del cavallo in queste zone durante il lungo e oscuro intervallo, l'A. tende a scartare quella di un rinselvatichimento della specie come si sa essere avvenuto in America; egli pensa piuttosto a un uso del cavallo come animale da sacrificio, o a un suo persistente impiego per il traino di carri; meno probabile il suo uso come cavalcatura, prevalso poi in epoca moderna. La piu antica varieta di Equus presente in Africa occidentale sarebbe infatti, secondo l'A., una razza di ponies di piccole dimensioni, poco atta a essere cavalcata; piu tardo sarebbe l'arrivo della piu robusta varieta berbera, di quella araba, di quella dongolana. Comunque impiegato agli inizi, il cavallo contribuì a trasformare in senso militare le ancor piccole comunita dell'area sudanese-guineana viventi di coltivazione e allevamento di tipo «neolitico»; e i contatti trans-sahariani che accompagnarono l'introduzione del nuovo nobile animale dovettero incoraggiare la fondazione dei primi stati della zona.
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In: Hefte zur Stadtmorphologie 1
In: Römische Quartalschrift für christliche Altertumskunde und Kirchengeschichte
In: Supplementband 55
In: Interdisziplinärer Dialog zwischen Archäologie und Geschichte Band 3
The interview traces Chris Wickham's education, academic career, scholarly relations with the international scientific community, the main themes that characterise his wide-ranging scholarly production, as well as his political involvement and experiences in the field of research evaluation and scientific publishing. ; L'intervista ripercorre la formazione, la carriera accademica, i rapporti con la comunità scientifica internazionale, i principali temi che caratterizzano l'ampia produzione storiografica di Chris Wickham, nonché il suo impegno politico e le sue esperienze nel campo della valutazione della ricerca e dell'editoria scientifica.
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This volume contains the results of some studies presented by Egyptian and Italian scholars at the International Conference "Peacebuilding between East and West XI-XVI c.", organized in Cairo on, October 27, 2016 by the Egyptian Unity of research, as part of the academic activities of the Bilateral Project "History of Peace-building: peaceful relations between East and West (11th - 15th century)" carried out jointly by the Institute of the Mediterranean EuropeHistory of the CNR (Italy), and the University of Damanhour. The project is totally funded by the Academy of Scientific Research and Technology (ASRT)(1) of the Arab Republic of Egypt and the Italian National Research Council (CNR)(2).The purpose of the Bilateral Project - and even of the aforementioned International Conference- is to carry out research in order to examine through the study of different types of documentary and narrative sources; the nature, quantity and quality of peaceful relations between Christians and Muslims in a geographical area extending from the Iberian Peninsula to the Levantin a chronological interval between the eleventh and the fifteenth centuries. Needless to say that since it is an Italian-Egyptian project, the researchers will devote particular attention in their studies to the relations between these two geographical areas.In this book, we can find the first contributions of some scholars of the two Research Units on the important theme of the complex relationships between the Christian world and the Islamic one, which characterized almost all the Middle Ages and much of the Modern Age in the area gravitating around the Mediterranean Sea.The researchers' aim is to focus their studies on episodes, geographical areas, persons and moments which represent incidents and cases of peaceful coexistence and connection, with fruitful exchanges of various kinds of knowledge, even in a general context characterized by military, religious and ideological-cultural conflict. ; Consiglio Nazionale delle Ricerche, Academy of Scientific Research & Technology ; editors in chief Prof. Ali Ahmed El-Sayed, Dr. Luciano Gallinari, Dr. Abdallah Abdel-Ati Al-Naggar ; Beiträge teilweise italienisch, teilweise arabisch in arabischer Schrift
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In: Einaudi Stile libero
In: Big