Open Access BASE2019

Ultimi sviluppi sull'Agenda "donne, pace e sicurezza" del Consiglio di sicurezza a quasi vent'anni dall'adozione della risoluzione 1325 (2000)

Abstract

All'approssimarsi del primo ventennio dall'adozione della nota risoluzione 1325 (2000) del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e nel ricorrere del decennale dall'istituzione del mandato della Rappresentante speciale per la risposta dell'ONU alla violenza sessuale commessa nel corso dei conflitti armati, una breve riflessione sull'Agenda "donne, pace e sicurezza" e sugli obiettivi ad oggi raggiunti appare di particolare attualità. Nel corso dei primi mesi del 2019, si è registrata un'intensa attività del Consiglio di sicurezza, attraverso incontri formali ed informali e con il coinvolgimento della società civile, sul tema della sicurezza delle donne nel corso dei conflitti armati. (2019), adottata lo scorso 23 aprile, che, dopo quattro anni di inattività in tema di women, peace and security da parte del Consiglio, ha offerto un approccio fortemente operationally-oriented all'eliminazione della violenza sessuale ai danni delle donne nei teatri di guerra. Oltre ad essere indicativa della complessità degli equilibri politici in seno al Consiglio, essa si distingue soprattutto per un marcato riferimento alla condizione dei sopravvissuti al crimine di rape.

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