Who Escaped Poverty and Who Was Left Behind? A Non-Parametric Approach to Explore Welfare Dynamics Using Cross-Sections
In: World Bank Policy Research Working Paper No. 8220
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In: World Bank Policy Research Working Paper No. 8220
SSRN
Working paper
In: I volti della storia 741
In: I volti della storia 476
In: I volti della storia 451
In: I volti della storia 395
In: Fish, fishing and fisheries
In: I volti della storia 333
In: Scienze politiche e sociali 429
In: Percorsi
Da sempre le società crescono e si evolvono sotto la pressione dei nuovi rapporti di potere che de-costruiscono le proprie istituzioni per poi costruirne di nuove, affinché gli individui possano convivere nonostante valori e interessi contrastanti. Le società si possono dire tali nel momento in cui costituiscono uno spazio pubblico. Nella società industriale tale spazio pubblico era costruito intorno all'istituzione dello Stato-Nazione che sotto la spinta del sindacato e della lotta di classe, hanno dato vita ad uno spazio pubblico istituzionale basato sul legame con il sistema politico democratico, una magistratura indipendente e una società civile legata allo Stato. Con il passare del tempo e dopo i processi di globalizzazione e lo sviluppo delle nuove tecnologie è stato messo in discussione lo Stato-Nazione come espressione di spazio pubblico. Con ciò non si vuole affermare che lo Stato-Nazione sia scomparso ma che la sua legittimità è andata scemando mettendo in luce una governance globale, mentre i governi continuano a restare nazionali. Il risultato è una crisi della legittimità politica che vede il principio di cittadinanza entrare in conflitto con quello dell'auto-determinazione. Le società continuano a funzionare sotto il profilo sociale e politico, spostando il processo di formazione dell'opinione pubblica dalle istituzioni politiche all'universo della comunicazione, che è incentrato principalmente intorno ai mass-media. Si tratta di una prospettiva che è estesa anche alle dinamiche storiche di contro-potere, dato che emergono nuove forme di cambiamento sociale e una politica alternativa che utilizza le opportunità offerte dai mass-media. In conclusione lo spazio pubblico viene definito nello spazio della comunicazione. Quest'ambito è sempre più contrastato, in quanto apre una nuova era che vede il fiorire di un nuovo modello di società, dove i detentori del potere stanno cercando di riaffermare il proprio dominio, a seguito del riconoscimento della sempre minore capacità, da parte delle istituzioni di recepire progetti e istanze dei cittadini di tutto il mondo; si tratta di fissare nuove forme di dominio che utilizzano principalmente i media. In queste circostanze si assiste a una nuova fase di costruzione del potere nello spazio della comunicazione, dove i potenti sono sempre più spinti dall'esigenza di raccogliere la sfida lanciata dai network di comunicazione orizzontale. Lo spazio pubblico emergente, fondato sulla comunicazione rispetta l'esito di un episodio della più antica battaglia: quella per la nostra libertà di pensiero.
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La tesi si propone di riflettere sulla comunità italiana d'Eritrea durante l'occupazione britannica del territorio (1941 – 1952), attraverso l'utilizzo di documenti rintracciati in archivi italiani, inglesi ed eritrei, e della stampa (in lingua italiana) pubblicata ad Asmara negli anni in oggetto. Il lavoro è strutturato in quattro parti. Nel primo capitolo vengono descritti la struttura del governo d'occupazione britannico, i rapporti tra inglesi ed italiani (coinvolti nell'amministrazione del territorio) e la politica adottata dai nuovi occupanti nei confronti delle comunità eritree. Nel secondo capitolo, il più massiccio, si analizza lo sviluppo del peculiare movimento antifascista sorto a partire dal 1941, cui si contrappose, da subito, la sconfitta, almeno in Eritrea, ideologia fascista, poi tramutatasi in neofascismo. La trattazione si è in particolare soffermata sulla graduale affermazione delle posizioni neofasciste tra gli italiani. Nel terzo capitolo si tratteggia la vicenda del comitato dei "militari e militarizzati" italiani, capace di ingaggiare una ferma battaglia con Roma per far riconoscere ai propri associati i diritti di combattenti. Il quarto capitolo, infine, è dedicato all'ingerenza italiana nella vita politica eritrea ed al tema dell'ordine pubblico. Più in dettaglio sono state prese in esame le formazioni filoitaliane Partito Nuova Eritrea Pro Italia, Associazione Veterani ed Associazione Italo – eritrei, e si è scelto di indugiare su alcuni dei dolorosi episodi che hanno caratterizzato l'intermezzo inglese in Eritrea.
BASE
In: Aus Politik und Zeitgeschichte: APuZ, Heft B 35/36, S. 3-5
ISSN: 2194-3621
"Nach der Europawahl scheint das Schicksal der Regierung Silvio Berlusconi besiegelt zu sein. Das alternative Mittelinks-Bündnis ist jedoch so zerstritten, dass ein Machtwechsel zu diesem Zeitpunkt die politische Lage Italiens noch instabiler machen würde. Die Linke hätte, als sie von 1995 bis 2001 das Land regierte, ohne weiteres eine erneute Regierung Berlusconi verhindern können, wenn sie die richtigen Entscheidungen getroffen hatte. Die Rückkehr zum Verhältniswahlrecht soll der Zersplitterung der Parteien entgegenwirken. Der Spielraum der Kommunisten weitet sich zunehmend aus und bringt die offizielle Linke damit in Bedrängnis, so dass fraglich ist, ob sie einen Machtwechsel herbeiführen kann." (Autorenreferat)
In: Aus Politik und Zeitgeschichte: APuZ, Heft B 35-36/2004
ISSN: 0479-611X
In: Aus Politik und Zeitgeschichte: APuZ, Band 54, Heft 35/36, S. 3-5
ISSN: 0479-611X