La dis-eguaglianza nello Stato costituzionale: atti del Convegno di Campobasso 19 - 20 giugno 2015
In: Quaderni del Gruppo di Pisa 7
In: Convegni
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In: Quaderni del Gruppo di Pisa 7
In: Convegni
In: Studi di diritto pubblico 1
In: Diritto internazionale e ordine mondiale 14
In: Democrazia e diritto: trimestrale dell'Associazione CRS, Heft 1, S. 181-204
ISSN: 0416-9565
In: Democrazia e diritto: trimestrale dell'Associazione CRS, Heft 2, S. 7-15
ISSN: 0416-9565
In: Democrazia e diritto: trimestrale dell'Associazione CRS, Heft 2, S. 174-188
ISSN: 0416-9565
In: Mélanges de la Casa de Velazquez, Heft 45-2, S. 143-166
ISSN: 2173-1306
L'esigenza di riconoscere e tutelare le differenze e le specificità locali come risposta ai processi di globalizzazione raccoglie un numero sempre maggiore di interpreti ed esegeti. Data l'attualità e la delicatezza della questione, la comunità europea si è particolarmente attivata negli ultimi anni in favore dello sviluppo rurale. A testimonianza di tale interesse appare opportuno citare l'attuale riforma della PAC, che ha determinato la nascita di Politiche di Sviluppo Rurale ad hoc per i paesi del UE. L'approccio integrato, che contraddistingue gli orientamenti strategici delle politiche comunitarie in materia di sviluppo rurale, necessita di un'interpretazione "multi-direzionale". Il termine "integrazione", infatti, può assumere molteplici accezioni: Può essere inteso come connessione tra saperi specializzati, ovvero "conoscenza integrata", ma può riferirsi anche all'integrazione tra settori produttivi; può interessare dimensioni distinte come l'economia, la società e l'ambiente, tramite opportuni investimenti volti ad innescare positivi processi di creazione di valore; tutto questo però non può prescindere dall'integrazione tra i diversi attori interessati. In questo modo il concetto di integrazione, colto nella sua complessità e versatilità, si presenta attualmente come una delle chiavi di lettura necessaria per elaborare linee strategiche di "conservazione integrata" destinate alle aree rurali. Le aree rurali ormai non si identificano più con la sola attività primaria, poiché al loro interno coesistono diverse attività economiche, nonché diversi stakeholders. Questi ultimi hanno l'obiettivo comune di valorizzare il territorio rurale su cui insistono. Di conseguenza, lo sviluppo rurale può essere interpretato come il prodotto di una complessa rete di interrelazioni e di pratiche, che prendono forma attraverso incontri e negoziazioni tra attori che dispongono di diversi tipi di risorse. Dopo aver inquadrato ed esposto l'attuale questione sullo sviluppo rurale integrato, lo stato dell'arte dei territori rurali in Italia e le politiche comunitarie di sviluppo rurale, tramite l'osservazione e lo studio di "best-practice", distintesi per il loro carattere innovativo e creativo e per la loro rispondenza alle specifiche esigenze locali, è possibile apprendere importanti insegnamenti, trasferibili all'interno del "bagaglio" di conoscenze, indispensabile per la formulazione di indirizzi strategici. La ricerca proposta si concentra, tramite una simulazione riferita ad un caso-studio, sull'analisi di un territorio rurale, all'interno della Comunità Montana Alento Monte Stella, contenuto all'interno di aree protette (PNCVD, zone SIC e ZPS) e soprattutto sull'analisi e la valutazione di differenti scenari di sviluppo, delineando linee di indirizzo strategiche per uno sviluppo rurale integrato con l'obiettivo di formulare un piano di gestione dell'area rurale compresa all'interno del comprensorio, e quindi dei siti legati ad habitat agricoli e forestali ad alto valore paesaggistico-ambientale. A seguito di un'attenta fase conoscitiva, volta al riconoscimento dei valori delle risorse presenti, all'individuazione dei vari attori coinvolti in un eventuale processo di sviluppo e delle criticità strutturali del sistema rurale oggetto di studio, è possibile definire gli obiettivi generali di sviluppo. La metodologia che si intende adottare si fonda essenzialmente su due approcci (l'approccio territoriale e l'approccio bottom–up). Per quel che concerne la definizione di possibili scenari di sviluppo, e la loro valutazione si intende avvalersi del metodo di analisi multi criterio AHP. I risultati di tale processo valutativo tra obiettivi ed alternative potrebbe offrire lo spunto per la formulazione di appropriate linee di indirizzo strategico per le aree rurali con problemi di sviluppo (all'interno di regioni obiettivo1) comprese all'interno di aree protette, nell'ottica di superare le barriere amministrative e ragionare secondo una logica integrata, al fine di risolvere gli eventuali conflitti tra necessità di sviluppo e bisogno di conservazione.
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In: https://eprints.ucm.es/id/eprint/34468/1/T36730.pdf
La llegada a la presidencia de Ecuador de Rafael Correa en el año 2006 supuso un cambio en la gobernabilidad del país y una modificación de las fuerzas políticas. El presidente Correa irrumpe con un discurso anti-neoliberal, con un proyecto político de «Revolución ciudadana» y de regeneración de la democracia. El cambio constitucional establece un nuevo papel del Estado, con un importante rol en las políticas económicas y sociales, y se configura un nuevo modelo de descentralización como estrategia para impulsar el desarrollo equitativo en todo el territorio nacional. Sin embargo, a pesar del discurso positivo sobre la descentralización, el fuerte liderazgo ejercido por el Presidente Correa se enmarca dentro de los gobiernos populistas latinoamericanos, que se caracterizan por ser democracias menos pluralistas que las democracias liberales representativas. Este modo de ejercer el liderazgo impregna las relaciones institucionales y, por tanto, el modelo de descentralización que se está implementando, en el que se observa una tendencia a la re-centralización. El modelo de descentralización condiciona la estructura de las relaciones intergubernamentales, dado que la normatividad configura posiciones de los diferentes gobiernos territoriales y diferentes recursos para la gestión de sus competencias. De este modo, la investigación se propone analizar y establecer el modelo de relaciones intergubernamentales entre el gobierno central y los gobiernos subnacionales, en el ejercicio de la política de descentralización en Ecuador desde el año 2008 hasta el 2014. Para ello, la forma de distribuir el poder a través de las competencias asignadas y la distribución de las transferencias fiscales intergubernamentales son opciones válidas para confirmar la existencia de re-centralización y otras características importantes vinculadas al diseño del proceso. Las estructuras de interacción que se muestran en las transferencias de competencias administrativas y fiscales, proporcionan información suficiente para caracterizar un ...
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In: Revista CIDOB d'afers internacionals, Heft 78, S. 159-186
ISSN: 1133-6595
In: Plant Nutrition, S. 648-649
La planificación del medio físico tiene, entre sus objetivos prioritarios, la aplicación de una política preventiva, capaz de evitar el deterioro del medio ambiente. La preservación de espacios de calidad ambiental lleva consigo la creación de figuras de protección dotadas de un cuerpo legal que asegura su gestión funcional. La actitud política, al respecto, ha variado a lo largo de la historia, impuesta por criterios económicos e influida por aspectos culturales y por la propia evolución científica en el conocimiento del medio ambiente. La aparición de las microrreservas de flora en la Comunidad Valenciana responde a una nueva estrategia en materia de protección, basada en criterios científicos y ecológicos, siendo, además, una medida atrevida y novedosa de la Comunidad Europea, con escasos precedentes. Merece la pena examinar, desde un punto de vista geográfico, la creación de una red pionera de microrreservas por parte del Servicio de Protección de Especies de la Generalitat Valenciana, con el fin de evaluar las implicaciones territoriales de su implantación. ; Physical environment planning has got as priority objectives the application of a preventive policy capable to avoid the deteriorated environment. The preservation of environmental quality spaces supposes the cration of legal protection figures to guarantee its functional management. The political posture has changed during the history with economical criteria and influenced by cultural aspects and scientific evolution in the environmental knowledge. The apparition of the «microreserves of flora» in «Comunidad Valenciana» (mediterranean east coast of Spain) responds to a new stategy in the prtection matter based on scientific and ecological criteria as well as a daring and novel measure of European Community with scarcely precedents. Worthwhile to examine from a geographic point of view the creation of a pioneering net of microreserves by Species Protection Service of «Generalitat Valenciana» (Autonomous Government, Valencia- Spain) in order to evaluate the territorial implications.
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In: Revista de Humanidades, Heft 42, S. 107
ISSN: 2340-8995
Resumen: La infancia y la adolescencia suponen un período vital en la formación de la personalidad del individuo. Si ese período ya puede resultar duro y traumático según determinadas épocas, aún lo puede ser más si los actores del proceso son huérfanos. Presentamos aquí una contextualización sobre la vida de los huérfanos del territorio castellonense del Maestrazgo de Montesa durante la Edad Media. Para ello utilizamos los registros notariales conservados en la zona. De toda la documentación consultada hacemos especial mención a las tutelas porque ofrecen datos indiciarios sobre cómo se desarrolló la vida de esos jóvenes hasta alcanzar la mayoría de edad legal.Abstract: Childhood and adolescence represent a vital period in the formation of the individual's personality. If that period can already be hard and traumatic according to certain times, it can be even more so if the actors in the process are orphans. We present here a contextualization about the life of the orphans of the Maestrazgo de Montesa in Castellon during the Middle Ages. For this we use the notarial records kept in the area. Of all the documentation consulted, we make special mention of the guardianships because they offer indicative data on how the life of these young people developed until they reached the legal age of majority.