Through the concepts of ἔργον and βίος, the article describes the two happiest forms of life, i.e., the theoretical and the political one, asking whether happiness is founded on the conjunction of the two. Focusing on the connection between philosophy, education and politics the paper emphasizes the role of contemplation as πράξις and the importance of philosopher for the city. ; Through the concepts of ἔργον and βίος, the article describes the twohappiest forms of life, i.e., the theoretical and the political one, askingwhether happiness is founded on the conjunction of the two. Focusingon the connection between philosophy, education and politics the paperemphasizes the role of contemplation as πράξις and the importance ofphilosopher for the city.
Frontmatter -- CONTENTS -- PREFACE -- CHAPTER ONE. Manetti's Early Years, Marriage, and First Public Offices -- CHAPTER TWO. Eloquence at Home and Abroad, 1437-1448 -- CHAPTER THREE. Pistoia -- CHAPTER FOUR. Venice and Other Cities, 1448-1453 -- CHAPTER FIVE. Life in Exile -- CHAPTER SIX. Scholarship in Rome -- CHAPTER SEVEN. Naples, 1455-1459: Late Works and Last Years -- CHAPTER EIGHT. Contemporary Reputation and Posthumous Fortune -- Conclusion -- APPENDIX ON ROMAN MILITARY CROWNS OR CHAPLETS -- NOTES -- BIBLIOGRAPHY -- INDEX
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The purpose of the thesis is to find algorithms that can be used to get the perosnal dose equivalents Hp(d) using TL dosimeters. To do so, the plan was to irradiate dosimeters with different filters, in air and on a phantom using monoenergetic radioisotopes of low, medium and high Gamma rays energies. In this manner, we can conclude if it is right to calculate the Hp(10) for the UniPi dosimeters as it was done previously, and try to create an algorithm for the four-element dosimeter in a way to conclude the deep, shallow and eye lens doses. In addition, we can see the effect that the phantom has on the dose received by the dosimeter. We also irradiated the dosimeters with protons of different energies therefore analyzing the response of the dosimeters at different energy levels, filters, and their response to charged particles. 241Am (Americium) was our low energy radioisotope because it emitted gamma rays at 49 keV, 137Cs (Cesium) was chosen to be our medium energy radioisotope as it emitted gamma rays at 662 keV, and finally 60Co (Cobalt) was used to cover the high range of energy as it emitted gamma rays at 1.17 MeV and 1.33 MeV. The irradiations with 60Co were done at Bruno Guerrini Laboratory, as for the irradiations with 241Am and 137Cs, they were made at the SSDL (Secondary Standard Dosimetry Laboratory) at C.I.S.A.M. (Joint Research Center for Military Applications). Lastly, the irradiations with protons were done at INFN – LNL (National Institute of Nuclear Physics – National Laboratories of Legnaro). At the end of this work, we were able to find different algorithms for the University of Pisa dosimeter, and for the four-element dosimeter.
The principles of pacifism and federalism were central to William Penn's career. His Quaker belief in liberty of conscience and his experience of religious violence in England and Europe committed Penn to peace – within as well as between nations – and inspired both his founding of Pennsylvania and his proposal for a European Parliament. Peace was a fundamental commitment of Penn's not only because of the Quaker peace testimony, but also because he considered it a universal human aspiration. Thus, he always sought to build bridges beyond the Quaker community by appealing to broader, shared values, and he believed that well-designed political institutions that protected fundamental rights could offer a way to channel human energies in constructive, not destructive, directions. Drawing on my forthcoming biography of Penn, I consider some of the significant episodes in his life that prepared him to engage in peace building, whether it be an American society with liberty of conscience at its core or a European Parliament where nations could seek resolution of their disputes against each other.
Il saggio ripercorre le fortune editoriali dell'opera di Robert Dodsley OEconomy of Human Life nell'Italia del secondo Settecento. Attraverso lo studio delle differenti versioni approntate, si sottolinea come le traduzioni si prefiggessero obiettivi diversi: le prime, addirittura ritoccando il testo, avevano ridotto il lavoro di Dodsley – un'opera dove non mancano le critiche al cattolicesimo – a un testo pienamente compatibile con le aspettative del pubblico italiano; l'ultima, in una Milano del 1800 dominata dal modello rivoluzionario di Francia, sottolineava invece il profilo deistico dell'opera e puntava a riconciliare per quella via i valori del 1789 con la morale cristiana. In tal modo, tutte le versioni hanno finito per distorcere l'intentio operis: l'esempio è utile per sottolineare come la storia delle traduzioni, collocata in un quadro dove il contesto politicoideologico torna ad avere significato, sia una disciplina in cui linguistica e storia profondamente interagiscono.This essay aims to provide a historical, chronologically presented overview of Robert Dodsley's OEconomy of Human Life fortune in Italy during the second half of the XVIII century. By analyzing various printed editions, the author discusses how the translations served several purposes: some, by considerably shortening the text, were used to appease the acquired taste for English books while in others the translators had overtly censored entire passages in order not to hurt the feelings of the devout Catholic audience and thus it could became a long bestsellers. The latest edition of Dodsley's book published in 1800, in particular, openly underlined the deistic character of the work and consciously attempted to reconcile the values of the French Revolution with Christian morality.The author, by offering numerous examples of different translations, tries to emphasize how translations can manipulate the original text and thus twist the intentio operis for many, diverse reasons – be it political, ideological or simply economical – and supports the claim that the history of translations should be a multidisciplinary topic to be explored with both the tools of linguistics and history.
L'estensione delle tutele al padre lavoratore è frutto di un percorso lento e variegato e dei nuovi risvolti che ha assunto il concetto di work-life balance, ormai arrivato a comprendere ogni aspetto della vita privata della persona. L'attività lavorativa occupa infatti gran parte dell'esistenza delle persone e, da qui, si è rafforzata l'idea secondo cui godere di un maggior tempo libero, da poter dedicare alle proprie esigenze e ad attività ludiche, sia fondamentale poiché permette di aumentare il benessere in generale. L'intento era quello di affrontare il tema in virtù delle esigenze familiari e, in particolare, di soffermarsi sulla genitorialità: quello che è venuto subito in evidenza è stata la grande attenzione che le politiche hanno rivolto, in un primo momento almeno, alle donne, in particolar modo in relazione al loro status di madre. L'obiettivo era ripercorrere il percorso evolutivo che, sia sul piano sociale che su quello politico-istituzionale, ha portato ad un'estensione della disciplina anche nei confronti dei padri lavoratori, mirando ad una loro maggiore collaborazione nelle attività di cura e all' affermazione del principio di eguaglianza sostanziale; grandi passi, in questo senso, sono stati compiuti proprio nell'ultimo decennio, attribuendo al padre lavoratore dei diritti connessi al suo essere genitore. Conciliare il lavoro con la famiglia è un impegno che l'Unione Europea ha assunto fin dagli anni 70': attraverso una serie di direttive che miravano all'affermazione della parità di trattamento nel mondo del lavoro e attribuivano congedi e permessi alle lavoratrici madri, si cercava di superare il vecchio modello fordista fortemente incentrato su una rigida ripartizione dei ruoli all'interno della famiglia. Dal punto di vista normativo, il primo passo è stato il riconoscimento di pari diritti nel mondo del lavoro, migliorando le condizioni lavorative della donna ed equiparandole sempre di più a quelle dell'uomo; subito dopo, si è cercato di apportare un'ulteriore tutela alla donna in quanto madre, grazie al riconoscimento di appositi congedi e riposi. Con l'avvento degli anni 90' la conciliazione vita-lavoro ha assunto le vesti di una maggiore condivisione dei compiti di cura tra gli uomini e le donne. Tale passaggio sicuramente non è stato immediato: il presente lavoro cerca di ripercorrere l'evoluzione legislativa e giurisprudenziale in materia, sia nel contesto europeo che nazionale, evidenziando le criticità emerse nel corso degli anni e che tutt'ora persistono nel riconoscimento di diritti autonomi al padre lavoratore nel nostro Paese.
Il presente studio riguarda l'applicazione della metodologia Life Cycle Assessment (LCA) ad una bottiglia di Passito di Pantelleria, prodotta dall'Azienda vitivinicola "Donnafugata" localizzata nel comune di Marsala in Sicilia. L'obiettivo di tale studio consiste nel quantificare e valutare le prestazioni energetico-ambientali derivanti dall'intero ciclo di vita del processo produttivo, nonché le fasi di produzione che presentano il maggiore impatto. Lo studio è stato ulteriormente approfondito effettuando una comparazione tra la produzione della singola bottiglia di Passito nei diversi anni 2007, 2008 e 2009 con lo scopo di determinare quali tra questi risulta avere il maggiore impatto ambientale. Gli impatti ambientali di un'Azienda vitivinicola risultano avere la loro particolare importanza in quanto la produzione di vino è un processo di natura complessa. Di conseguenza tali impatti possono compromettere le componenti fondamentali del processo produttivo, a partire dalle uve coltivate in vigna fino ad arrivare in cantina, dove avviene la trasformazione dell'uva in mosto e la successiva fase di vinificazione che determina il prodotto finale messo in commercio. Proprio attraverso il fluire delle seguenti fasi di trasformazione, in che misura queste consumano energia e producono emissioni? È importante sottolineare che lo studio del ciclo di vita di un prodotto può essere considerato come un supporto fondamentale allo sviluppo di schemi di etichettatura ambientale attraverso i quali è possibile indirizzare il consumatore finale verso beni più rispettosi dell'ambiente e fornire informazioni chiare e trasparenti sulle prestazioni ambientali del prodotto stesso. Allo stesso tempo tale strumento può essere adoperato dall'azienda per fornire garanzia delle credenziali ambientali del prodotto acquisendo così un vantaggio competitivo rispetto alle aziende concorrenti. Infatti, nell'ambito delle politiche comunitarie di prodotto, una delle applicazioni più significative della valutazione del ciclo di vita si ha nella dichiarazione ambientale di prodotto o EPD (Environmental Product Declaration). L'EPD è uno schema di certificazione volontaria che rappresenta un marchio di qualità ecologica per i prodotti, permettendo di comunicare informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale degli stessi. Per essere convalidabili, le prestazioni ambientali presenti nelle EPD devono rispettare i requisiti stabiliti dal PCR- Product Category Rules, un documento nel quale sono presenti le regole per lo studio di una certa categoria di prodotto. Il presente lavoro può essere suddiviso in cinque step successivi. Il primo prevede la descrizione della metodologia LCA, adottata per la quantificazione dell'impatto ambientale, analizzandone singolarmente le quattro fasi principali che la caratterizzano; il secondo presenta la descrizione dell'Azienda vitivinicola e del Passito di Pantelleria, oggetto della valutazione, mettendo in evidenza anche le particolarità ambientali del territorio Pantesco in cui il prodotto prende vita; il terzo fornisce una descrizione delle caratteristiche principali dello strumento applicativo utilizzato per l'analisi, SimaPro nella versione 7.3; il quarto descrive le diverse attività di lavorazione svolte nel complesso processo di produzione della bottiglia di Passito, focalizzando l'attenzione sui componenti primari dell'oggetto di valutazione ed il quinto riguarda la descrizione dell'analisi LCA applicata alla singola bottiglia di Passito.
The 43rd UID conference, held in Genova, takes up the theme of 'Dialogues' as practice and debate on many fundamental topics in our social life, especially in these complex and not yet resolved times. The city of Genova offers the opportunity to ponder on the value of comparison and on the possibilities for the community, naturally focused on the aspects that concern us, as professors, researchers, disseminators of knowledge, or on all the possibile meanings of the discipline of representation and its dialogue with 'others', which we have broadly catalogued in three macro areas: History, Semiotics, Science / Technology. Therefore, "dialogue" as a profitable exchange based on a common language, without which it is impossible to comprehend and understand one another; and the graphic sign that connotes the conference is the precise transcription of this concept: the title 'translated' into signs, derived from the visual alphabet designed for the visual identity of the UID since 2017. There are many topics which refer to three macro sessions: - Witnessing (signs and history) - Communicating (signs and semiotics) - Experimenting (signs and sciences) Thanks to the different points of view, an exceptional resource of our disciplinary area, we want to try to outline the prevailing theoretical-operational synergies, the collaborative lines of an instrumental nature, the recent updates of the repertoires of images that attest and nourish the relations among representation, history, semiotics, sciences.
Tutti i prodotti alimentari vanno incontro al naturale deterioramento, dovuto alla trasformazione progressiva delle proprie caratteristiche chimico-fisiche e microbiologiche. Nonostante gli sforzi delle industrie alimentari, questo processo di deterioramento non può essere completamente arrestato, ma procedure ottimizzate possono rallentare il più possibile il decadimento di qualità dei prodotti. Gli alimenti sono caratterizzati infatti dalla presenza di una comunità microbica estremamente complessa, cioè da un insieme di popolazioni batteriche differenti, determinate dalle materie prime impiegate e dal processo di produzione adottato. Allo stesso tempo è anche un sistema dinamico poiché varia per effetto di fattori estrinseci (temperatura, modalità di conservazione) e intrinseci (pH, attività dell'acqua). Durante il periodo di conservazione, un prodotto alimentare vede una diminuzione continua della propria qualità verso valori sempre più bassi; si assiste quindi al deterioramento dell'alimento. Un alimento viene considerato alterato quando non è più accettabile per il consumatore. Non dobbiamo dimenticare che, come riportato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità, le malattie alimentari rappresentano la prima causa di ospedalizzazione nel mondo. Il tempo necessario per un prodotto alimentare per raggiungere una di queste condizioni deterioranti è generalmente definito shelf-life del prodotto. Esistono molte definizioni di shelf-life di un alimento; letteralmente significa "vita del prodotto sullo scaffale". Secondo la norma UNI 10534 – 1995, la shelf-life è quel periodo di tempo che corrisponde, in determinate condizioni di conservazione, a una tollerabile diminuzione della qualità dell'alimento. L'imballaggio è un elemento indispensabile nel processo di produzione degli alimenti, infatti contribuisce ad aumentare la shelf-life del prodotto assicurando la protezione da alterazioni fisiche, chimiche e microbiologiche. Come riportato nel Decreto Legislativo 22/1997 (art. 35), si definisce imballaggio il prodotto, composto di materiali di qualsiasi natura, adibito a contenere e proteggere le merci, a consentire la loro manipolazione e consegna e ad assicurare la loro presentazione. Un "gel antimicrobico" può essere considerato come un "additivo alimentare"; ovvero, "qualsiasi sostanza, normalmente non consumata come alimento in quanto tale, e non utilizzata come ingrediente tipico degli alimenti, indipendentemente dal fatto di avere un valore nutritivo, aggiunta intenzionalmente ai prodotti alimentari, per un fine tecnologico nelle fasi di produzione, di trasformazione, di preparazione, di trattamento, di imballaggio, di trasporto o immagazzinamento degli alimenti, che si possa ragionevolmente presumere diventi, essa stessa o i suoi derivati, un componente di tali alimenti direttamente o indirettamente". E' fondamentale valutare l'attività antimicrobica del gel per determinare la capacità di ridurre la carica microbica, un fattore determinante nel processo di deterioramento dei prodotti alimentari. Inoltre, l'utilizzo di antimicrobici naturali può rappresentare una rivoluzione per la conservazione degli alimenti.
Da diversi anni SMU–research, , un gruppo di ricerca internazionale e interdisciplinare formato da architetti, urbanisti, sociologi, antropologi e artisti, lavora a Roma sull'asse della Via Casilina studiando i fenomeni del self made e dell'informalità urbana. L'interesse del gruppo è rivolto alla comprensione delle relazioni che intercorrono tra l'organizzazione sociopolitica e lo spaziourbano attraverso ricerche e interventi sul campo con il coinvolgimento degli abitanti. Una delle prime tappe di ricerca di SMU–research si è svolta a Valle Borghesiana, un quartiere del Comune di Roma sorto in assenza di qualsiasi pianificazione urbanistica. Dal 2009 il gruppo di ricerca ha organizzato diversi workshop con abitanti, associazioni, comitati di quartiere e consorzi di autorecupero. Durante incontri e visite guidate a Valle Borghesiana, SMU–research ha studiato e raccolto le testimonianze dei protagonisti di queste vicende. Un luogo complesso e paradigmatico, che contiene molti fenomeni urbani caratteristici delle metropoli del centro-sud Italia e dell'area mediterranea. Dall'autocostruzione – spesso collettiva – delle abitazioni, alle forme spontanee di organizzazione sociale e politica di lotta per i diritti, coronate con il loro riconoscimento e con la legalizzazione del contesto. Leggendo la storia del quartiere, si ripercorrono le vicende di una città e di una nazione: il tema del diritto alla casa, che per anni ha catalizzato il dibattito politico nazionale, il tema del lavoro e quello della migrazione, prima nazionale e poi globale, fino ad arrivare alla contemporanea e consapevole richiesta del diritto alla città. ; For several years, SMU– research an international and interdisciplinary working group has been working in Rome at the intersection in Via Casilina exploring the phenomena of self-made and urban informality. The neighbourhood of Valle Borghesiana was one of the places on which the research was done. There, workshops between researchers/ artists of the group and the associations of inhabitants were organized. The article traces the history of the neighbourhood and presents two collective works produced by artist Susanna Perin with architects Alessandro Lanzetta and Antonella Perin who investigate the relationship between the socio-political organization and urban space. #01_ research - The history of Valle Borghesiana is considered to be a model of those social and urban phenomena which are typical of the Mediterranean metropolis. It is a useful story to understand processes such as the self-construction of houses and spontaneous forms of social organization and political struggle that characterized Italian and Roman stories from World War II onwards. #02_work - Greetings from Valle Borghesiana - shown at the Venice Biennale of 2012 - tell the complex and contradictory collective construction of urban space. The image of the neighbourhood is represented by a series of postcards made from photographs taken by the inhabitants. - Sketches on Valle Borghesiana - The Illegal Master Plan and Everyday Life, - shown in the gallery nGbK in Berlin in 2013 - is rather a consideration on informal housing in the neighbourhood and on the different relationships between power and politics in urban space.
Giovanni Villani describes Dante as a honorable citizen belonging to an ancient and prestigious ancestry. According to his chronicle, Dante's banishment from Florence was exclusively due to his political role in public city life. This portrait is indeed quite surprising: biographies and scholarly literature describe the poet as a man of humble origins and mediocre political influence. Historical facts and scholarly reconstructions thus yield a very conflicting description of Dante. Thanks to an accurate research into Dante's social network during his last years in Florence, the article aims at contextualizing his role in public city life. ; Nella descrizione di Giovanni Villani, Dante appare un onorevole cittadino di antica discendenza la cui condanna all'esilio fu dettata esclusivamente dal suo ruolo nella politica fiorentina. Questo ritratto risulta tuttavia a tratti sorprendente: le biografie e gli studi sul poeta lo hanno infatti descritto come un uomo di mediocri natali e dal peso politico impalpabile. Tra dati storici e ricostruzioni più o meno accurate, la figura di Dante presenta quindi elementi assai contraddittori, capaci di generare più dubbi che certezze. Un'indagine più approfondita della rete sociale nella quale il poeta si mosse negli ultimi anni fiorentini aiuterà a contestualizzarne la vicenda.
The monastic and hagiographical contents of Hilary's Sermon on the Life of Honoratus (430-431) have received substantial consideration. Much less attention has been paid to the role the sermon played in the specific context of Arles. In this article, I will focus attention on the social and political dimension of the text and will argue that Hilary's main purpose was to justify his election as bishop of Arles. Hilary portrayed Honoratus as the ideal bishop and exploited the similarities between the two in order to present himself as the suitable successor.
This article is about my experience of life and work in Syria from 2008 to 2011. Writing this story gave me the opportunity to reflect on two different Syrias. The pre-revolution Syria which was characterized by tourism, international rehabilitation, economic liberalization and democratic openings and the post-spring 2011 Syria, a country where fear, hatred and repression became increasingly spread, triggering the serious humanitarian crisis that still shakes the country. ; L'articolo propone un'esperienza di vita e di lavoro in Siria dal 2008 al 2011. Un racconto che è anche l'occasione per riflettere su due diverse Sirie: quella prima della rivoluzione (la Siria del turismo, della riabilitazione internazionale, della liberalizzazione economica e delle aperture democratiche) e la Siria nata a partire dalla primavera del 2011, la Siria della paura, dell'odio e della repressione in cui si è preparato il conflitto armato e innescata la grave crisi umanitaria che ancora scuote il paese.
In seguito alle crisi finanziarie degli ultimi anni, si è incentrato un forte dibattito in tema di controlli interni e sulla necessità di gestire situazioni di irregolarità ed abusi tramite regole di Corporate Governance e di buon governo d'azienda. Per contrastare tali situazioni si è accenutata l'esigenza di un intervento legislativo volto a far prevalere i principi di correttezza, trasparenza sugli interessi personali. Nel settore assicurativo, tra le varie soluzioni legislative in tema di Sistema di Controllo e gestione dei rischi, spiccano le direttive Solvency I e l'attuale Solvency II. Nello specifico, il secondo pilastro della direttiva comunitaria Solvency II si focalizza sul Sistema di Controllo Interno e la sua interconnessione con il sistema di Governance e di Risk Management. Nell'elaborato sarà esaminato il Sistema di Controllo e il sistema di Governance della compagnia assicurativa InChiaro Life DAC (Dublino).
This Thesis deals with an innovative approach to the design of ground-source heat pump systems (GSHP), based on performance optimization during the entire operational life. Both design and management strategies are taken into account in order to find the optimal level of exploitation of the ground source, minimizing a proper performance index. The proposed method takes into account all the macro-systems governing the energy balance of the GSHP, namely: building thermal energy loads, efficiencies of the heat pump unit and back-up systems, and thermal response of the ground source. For each of them, suitable simulation models are presented and discussed. A rigorous mathematical formulation of the optimal design problem is provided, together with a specific resolution technique. In this regard, we also propose a statistically based evaluation methodology in order to analyze the soundness of the results of the optimization procedure. The main results of the proposed design and optimization methodology are: thermal capacities of heat pump and back-up generators, length and number of ground heat exchangers and the optimal load share between GSHP and back-up systems (control strategy). If installation costs and energy prices are taken into account, investment figures are also an output. We show how a proper synergy among GSHP and back-up generators leads to notable energetic and economic benefits, ensuring higher energetic performances, lower installation costs, and a sustainable exploitation of the ground-source. The proposed methodology can be conveniently applied to numerous professional, political, economic, and research activities. In this Thesis, we present two case studies. The first one refers to a typical professional design case, showing both the energetic and economic benefits achievable through the illustrated procedure with respect to traditional design methods. The second one illustrates as the proposed methodology can be applied to investigate the technological room for improvement of GSHP technology: in other words, we figure out the subsystem on which technological development should be focused, the expected benefits and some hints about a possible strategy for research activities.