In Italy, among the priorities of the National Recovery and Resilience Plan (PNRR), a strategic position is taken by the tax reform, which is part of the actions to remedy the structural weaknesses of the country's system and to stimulate economic recovery after the Covid-19 crisis. In this context, in order to design a new tax structure, in terms of economic growth and competitiveness, a legislative rethink of indirect taxation of trusts and other destination constraints is desirable. In fact, the current tax rules of these negotiation models, in addition to giving rise to numerous disputes, often discourage their use in regulating new interests and needs. ; salvatore.parente@uniba.it ; Salvatore Antonello Parente is Researcher in Tax Law in the Department of Economics, Management and Business Law, University of Bari 'Aldo Moro', Italy. ; University of Bari "Aldo Moro", Italy ; Aa.Vv., L'imposta sulle successioni e donazioni tra crisi e riforme, Milano 2001. ; Albano A., Note a margine della recente giurisprudenza di legittimità in tema d'irrilevanza degli atti di trasferimento dei beni in trust ai fini delle imposte indirette, "Rivista telematica di diritto tributario" 2019, no. 2. ; Antonini M., Papotti R.A., Chiarimenti (da integrare e ripensare) su trust opachi esteri e trasferimenti patrimoniali dei trust, "Il fisco" 2021, no. 36. ; Bartolazzi Menchetti E.M., La dotazione di trust di scopo non è soggetta ad imposta sulle successioni e donazioni, "Tax News" 2019, no. 1. ; Bartolazzi Menchetti E.M., Sospensione dei termini per "Covid-19" davvero inapplicabile al termine di impugnazione precedentemente sospeso?, "Rivista telematica di diritto tributario" 2020, no. 1. ; Basilavecchia M., Corso di diritto tributario, Torino 2017. ; Baxendale Walker P., Purpose trusts, London 1999. ; Bellini M., Iervolino R., Transfer Pricing e Covid-19. 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Information and communication technologies (ICT) play an important role in the development of knowledge societies which, on the whole, constitute priority for governments worldwide. For a long time, measurement of unequal access to exploiting the potential of ICT used to be based on the digital divide concept. However, due to a strong relationship between ICT use and social inclusion/exclusion confirmed in current research, this concept has lately become inadequate. Such a complex issue also requires a much more complex approach, which explains why the concept of e-inclusion is more adequate. Insufficient operationalisation of the e-inclusion concept, which implies an insufficient number of identified indicators as well as the quantity of collected data, represents a major problem in the existing research on e-inclusion. A multiperspective, multimethodological and multidimensional approach is therefore proposed to overcome this problem. ; Provedba glavnog dijela istraživanja izvršena je na reprezentativnom uzorku punoljetnih građana Hrvatske u Međimurskoj i Varaždinskoj županiji u prosincu 2014. i u siječnju 2015. godine. Za kreiranje uzorka angažiran je Državni statistički zavod Republike Hrvatske istraživanje je financirano sredstvima potpore Sveučilišta u Zagrebu pod vodstvom doc.dr.sc. Renate Mekovec i suradnika prof.dr.sc. Gorana Bubaša i a.o.Univ.Prof. Dr. Alexander Prossera. U anketiranju je bilo angažirano 11 osposobljenih anketarki i anketara. U istraživanju je dobrovoljno sudjelovalo 427 ispitanika. Nakon prikupljanja i unosa i dodatne provjere unesenih podataka krenulo se sa analizom podataka. Prvotno sa deskriptivnom analizom podataka, zatim analizom signifikantnih razlika između podgrupa ispitanika po identificiranim demografskim, socijalnim, ekonomskim i kulturnim varijablama uz pomoć metode analize varijance (ANOVA) i post hoc komparacijskih analiza. Analiza je završila validacijom mjernog i strukturnog modela i testiranjem postavljenih hipoteza uz pomoć metode strukturalnog modeliranja na temelju parcijalnih najmanjih kvadrata čime je potvrđena prva hipoteza. Kod validacije mjernog dijela modela validacija je provedena posebno za formativno definirani konstrukt pristupai posebno za reflektivno definirane konstrukte korištenja, utjecaja ICT-a i Interneta na kvalitetu životai osnaživanja. Nakon što se potvrdila konvergentna valjanost, ispitala kolinearnost između indikatora i signifikantnost veza formativnog konstrukta pristupa, te potvrdila kompozitna pouzdanost, pouzdanost indikatora, konvergentna i diskriminantna valjanost reflektivnih konstrukata krenulo se u validaciju strukturnog dijela modela. Validacijom strukturnog dijela modela potvrđena je signifikantnost svih postavljenih veza u modelu, pozitivna veza između kategorije pristupai kategorije korištenja, pri tome se utvrdilo da latentna kategorija pristupa objašnjava 80,09% varijance latentne kategorije korištenja. Potvrđena je pozitivna veza između latentne kategorije korištenjai osnaživanja te da kategorija korištenja objašnjava 55,20% varijance kategorije osnaživanja. Također je potvrđena pozitivna veza latentne kategorije korištenja kao i latentne kategorije osnaživanja sa latentnom kategorijom utjecaja ICT-a i Interneta na kvalitetu životasa objašnjenom varijancom od 78,70%. Dokazivanjem postojanja pozitivne povezanosti između latentne kategorije osnaživanjai latentne kategorije utjecaja ICT-a i Interneta na kvalitetu životakako metodom strukturalnog modeliranja na temelju parcijalnih najmanjih kvadratatako i dodatno provedenom korelacijskom analizom rezultiralo je potvrdom treće postavljene hipoteze. Nakon empirijske validacije mjernog i strukturnog dijela modela i potvrđivanja značajnosti svih teoretski pretpostavljenih veza između glavnih kategorija i atributa u modelu, konačni model e-uključenosti sastoji se od 4 latentne varijable na drugoj razini (kategorije), 20 latentnih varijabli na prvoj razini (atributi) te 84 manifestne varijable koje direktno mjere latentne varijable prve razine (atribute). Identificirane latentne varijable prve razine multidimenzionalnog modela e-uključenosti (kategorije) su: pristup, korištenje, osnaživanjei utjecaj ICT-a i Interneta na kvalitetu života. Latentna varijabla druge razine pristupmjerena je latentnim varijablama prve razine: materijalnim pristupomi mrežom, zadovoljstvo sa mrežomi mjestom pristupa. Latentna varijabla druge razine korištenje mjerena je atributima: intenzitet korištenja, vještinama, motivacija/stavovi, društvena potpora/prisilate digitalnim angažmanom. Latentna varijabla utjecaj ICT-a i Interneta na kvalitetu života mjerna je atributima e-obrazovanje, e-zapošljavanje, digitalna ekonomija, e-zdravstvo-učestalost, e-zdravstvo-percepcija, e-upravai e-kultura. Konačno latentna varijabla osnaživanja mjerena je latentnim varijablama prve razine e-demokracija, e-participacijai kreiranje korisničkih sadržaja i umrežavanje.Iz analize rezultata glavnog dijela istraživanja moguće je bilo izvesti temeljne zaključke i odgovoriti na istraživačka pitanja postavljena na početku ovog rada vezana uz pristup i korištenje ICT-a i Interneta, utjecaja ICT-a i Interneta na kvalitetu života kao i uloga ICT-a i Interneta u osnaživanju pojedinaca/grupa/zajednica te identificirati ciljane skupine kojima bi se trebala posvetiti posebna pozornost kod kreiranja daljnjih strategija vezani uz razvoj informacijskog društva. Rezultati vezani uz kategoriju pristupaukazuju na zadovoljavajuću strukturu pristupa ICT-a i Internetske mreže. Tako se 50% ispitanika izjasnilo da kod kuće posjeduje stolno računalo, 51,29% posjeduje prijenosno računalo, a najviše od njih čak 353 od ukupnog broja (N=427) posjeduje neke od mobilnih uređaja s mogućnošću pristupa Internetu. Fiksnu Internetsku mrežu kod kuće ima 70,02% ispitanika, a mobilnu najčešće koristi njih 179 odnosno 41,92%. No bez obzira što im je omogućen pristup samo nešto više od 30% ispitanika se izjasnilo da te uređaje koristi kako bi pristupali digitalnim sadržajima, dok se od ukupnog broja ispitanika (N=427) njih više od 55,00%, da te uređaje uopće ne koristi ili koristi vrlo rijetko za pristup digitalnim sadržajima. Percepcija zadovoljstva kvalitetom Internetske mreže kao i dostupnošću internetske mreže ispitanika pokazala se kao osrednja s obzirom da se manje od 50,00% ispitanika izjasnilo da je zadovoljno. Učestalost pristupa prema mjestu pristupa ukazuje na dominantnost pristupa od kuće, svega nešto više od 25,00% ispitanika čestoodnosno vrlo čestopristupa ICT-u i Internetu na radnom mjestu dok je najmanji pristup iz javnih institucija u kojima je pristup besplatan. Značajne razlike između podgrupa ispitanika unutar kategorije pristupidentificirane su prema demografskim varijablamaprema godinama, strukturi kućanstvate bračnom statusu. Jedino prema varijabli spolau kategoriji pristupempirijski nije potvrđena značajna razlika. Prema ekonomskim faktorima za kategoriju pristupaempirijski su potvrđene značajne razlike prema zaposlenosti, razini dohotka i imovinskog stanja obitelji. Prema kulturnim pokazateljima značajna razlika u kategoriji pristupaempirijski je potvrđena prema članstvu u religioznim organizacijama i znanju engleskog jezika. Kod kulturnih varijabliu kategoriji pristupnije potvrđena signifikantna razlika prema članstvu u političkimorganizacijamaičlanstvu u jednoj/više neprofitnih organizacija. Prema socijalnim faktorimaza kategoriju pristup,signifikantna je razlika empirijski dokazana kod razine obrazovanja i invaliditeta, dok se mjesto stanovanja(ruralno, urbano) nije pokazalo kao signifikantno. Kako bi povećale pristup ICT-u i Internetu od kuće mnoge europske zemlje poput Poljske, Rumunjske, Belgije, Slovačke, Portugala, Velika Britanija, Grčka, Italija, Njemačka nudile su posebne pogodnosti kupnje za kućanstva niskog imovinskog statusa, ljude sa invaliditetom, umirovljenike, studente(vidi prilog 3). U kategoriji korištenjaprema učestalosti korištenjaanalizapodataka pokazuje da je najveća učestalost korištenja od kuće dok je kao i kod kategorije pristupanajmanja u javnim institucijama gdje je pristup i korištenje besplatan. Razlog je tome što u Hrvatskoj kako u urbanim tako i u ruralnim područjima takva mjesta u javnim institucijama ne postoje. Za razliku od drugih Europskih zemalja kao što su Španjolska, Latvija, Belgija, Cipar, Bugarska, Mađarska, Poljska, Litva, Portugal, Njemačka, Austrija. otvoreno je u urbanim kao i ruralnim područjima niz javnih mjesta gdje je građanima omogućen besplatan pristup ICT-u I Internetu (vidi prilog3). Po pitanju vještina prema vlastitoj procijeni ispitanika uočena je slaba razina poznavanja rada na računalu što je povezano i sa jednako tako slabim digitalnim angažmanomodnosno učestalošću korištenja ICT-a i Interneta za različite kako poslovne tako i privatne aktivnosti. Dok je iznenađujući podatak da se više od 25% ispitanika njih 108 od ukupnog broja (N=427) izjasnilo da nema potrebne vještine za korištenje ICT-a i Interneta. Razlog tome leži u obrazovnom sustavu u Republici Hrvatskoj gdje još uvijek primjerice u osnovnim školama predmet Informatika ne spada pod obavezne već izborne predmete, kao i izostanak besplatnih tečajeva koji bi omogućili svim građanima koji to žele da steknu vještine korištenja ICT-a i Interneta. Primjeri drugih zemalja Europska Unije također pokazuju suprotno,tako su se u zemljama kao što su Estonija, Irska, Litva, Austrija, Češka, Poljska, Latvija, Italija. (vidi prilog. str.) organizirali besplatni tečajevi za usvajanje digitalnih vještina u koje su bile uključene različite ciljane skupine. Percepcija ispitanika vezana uz korisnost ICT-a i Interneta pokazala se kao pozitivna s obzirom da se sa tom tvrdnjom složilo više od 75,00% ispitanika. Po pitanju potporei pomoći u korištenju ICT-a i Interneta najviše se ispitanika izjasnilo da ima potporu od članova obitelji i rodbine. U kategoriji korištenjavezano uz demografske faktore koji su identificirani kao značajni za e-uključenost empirijski su potvrđene signifikantne razlike prema spolu, bračnom statusu, dobnoj strukturite strukturi kućanstva. Vezano uz ekonomske pokazatelje u kategoriji korištenjaempirijski su potvrđene razlike prema faktorima: zaposlenosti, razini dohotka i imovinskog stanja obitelji. U kategoriji korištenjavezano uz kulturne faktore koji utječu na e-uključenost samo varijabla poznavanje engleskog jezika u govoru i pismu pokazala se signifikantnom, dok kod varijabli pripadnosti ispitanika pojedinim političkim, religioznim ili neprofitnim organizacijamanisu se pokazale značajnima. Za socijalni faktor mjesto stanovanjau kategoriji korištenjakao i kod prethodne kategorije pristupanije potvrđena signifikantna razlika između urbanih i ruralnih područja, ali jedokazana kod varijabli vezanih uz razinu obrazovanjai varijablu invaliditeta. Za kategoriju utjecaja ICT-a i Interneta na kvalitetu životaidentificirani su atributi vezani uz korištenje e-usluga. Iz analize rezultata vezanih uz atribut e-učenje, e-posao, e-zdravstvoi e-kulturauočava se da ispitanici koji su sudjelovali u istraživanju u vrlo maloj mjeri koriste ICT i Internet za navedene svrhe to možemo povezati s nedostatkom vještina koje su nužne za korištenje ICT-a i Interneta. Za atribut digitalneekonomijeu koju je uvrštena e-trgovina, e-bankarstvo, e-komunikacijaie-zabavaICT i Internet najveću učestalost korištenja ispitanici su izrazili za tvrdnju koja se odnosi na traženje informacija o željenim proizvodima i uslugama. Iz rezultata po pitanju kupnje proizvoda i usluga putem Internet trgovine vidljivo je da ispitanici to ne preferiraju obzirom da se 78,00% ispitanika izjasnilo da to uopće ne radiodnosno radi rijetko, rezultati istraživanja se gotovo u potpunosti slažu sa podacima EUROST-a za 2014. godinukoji su prikazani u osmom poglavljuovog rada. Po pitanju korištenja e-bankarstva može se uočiti neznatna razlika u odnosu napodatke izEUROSTAT bazegdje se 19% ispitanika za 2014 godinu izjasnilo da koristi internet bankarstvo dok se u ovom istraživanju 4,45% izjasnilo da koristi vrlo rijetko, 5,85% koristi rijetko,16,63% čestoi 14,32% vrlo često,a da uopće ne koristiizjasnilo se 58,78% od ukupnog broja ispitanika. U zabavne svrhe uočava se osrednja XVučestalost korištenja ( slušanje/preuzimanje glazbečesto ili vrlo čestoICT i Internet koristi 34,66% ispitanika, za gledanje/preuzimanje filmova 28,57%, dok za i slušanje radijskih postaja kao i gledanje televizijskih emisijamanje od 15,00% od ukupnog broja ispitanika). Komunikacija putem ICT-a i Internet-a također nije izražena kod većine ispitanika, to potvrđuju i rezultati analize tako primjerice, komunikaciju putem e-maila uopće ne koristiodnosno koristi vrlo rijetko54,10% ispitanika dok socijalne mreže (npr. Facebook, Twitter.), njih čak 60,66%. Najmanje od svih ponuđenih aktivnosti ICT i Internet ispitanici koriste za kupnju odnosno rezervaciju ulaznica za primjerice koncerte ili predstave jer se samo 7,50% se izjasnilo da to radi često ilivrlo često. Što se tiče percepcije o korisnosti e-zdravstva rezultati ukazuju da po svim ponuđenim tvrdnjama gotovo više od 50,00% ispitanika nema niti pozitivno niti negativno mišljenje, odnosno nema stav, a to se može objasniti zbog prethodno spomenute slabe učestalosti korištenja. Ispitivanje stavova vezanih uz atribut e-upraveo potrebama za kreiranjem novih e-usluga od strane vladinih institucija pokazalo se kod većine ispitanika pozitivnim,iz čega se može zaključiti da su ispitanici uglavnom zainteresirani za kreiranje novih vladinih e-usluga što je prema informacijama objavljenim na centralnom e-portalu dugoročni plan odjela za e-Hrvatsku koje djeluje u sklopu Ministarstva uprave. U kategoriji utjecaj ICT-a i Interneta na kvalitetu života značajne razlike prema demografskim pokazateljimauočene su prema dobnoj strukturi, strukturi kućanstvate bračnom status, dok za varijablu spolau ovoj kategoriji kao i u kategoriji pristupaempirijski nije potvrđena značajna razlika. Prema ekonomskim faktorimaza kategoriju utjecaj ICT-a i Interneta na kvalitetu života empirijski su potvrđene značajne razlike prema zaposlenosti kao i za razinu dohotkadok za varijablu imovinsko stanje obiteljiempirijski nije potvrđena signifikantna razlika. Prema kulturnim pokazateljimaznačajna razlika u kategoriji utjecaj ICT-a i Interneta na kvalitetu života empirijski je potvrđena prema poznavanju engleskog jezika u govoru i pismu(vidi prilog 2). Kod kulturnih faktoranije potvrđena signifikantna razlika premavarijablama koja se odnose na članstva u pojedinim političkim, religioznim ili neprofitnim organizacijama.Prema socijalnim faktorimaza kategoriju utjecaj ICT-a i Interneta na kvalitetu životaza koje su kao značajni identificirani: razina obrazovanja, invaliditet te mjesto stanovanja, signifikantna je razlika empirijski dokazana kod razine obrazovanja i invaliditeta (vidi prilog 2)Dok sevarijablamjesto stanovanja(urbano, ruralno) za ovu kategoriju nije pokazala signifikantnom.U kategoriji osnaživanje atributom e-participacijepokušala se ispitati frekvencija korištenja ICT-a i Interneta u svrhu aktivnog uključivanja građana u različite procese javnog i političkog djelovanja, komunikacije građana sa javnim vlastima, te aktivno uključivanje građana u procese donošenja odluka. Rezultati dobiveni istraživanjem ukazuju na veoma nisku razinu korištenja ICT-a i Interneta u prethodno navedene svrhe što je sukladno i sa rezultatima indeksa e-participacijeprema kojem je Hrvatska u periodu od 2012 do 2014 sa 53 pozicije pala na 97 između 193 zemlje11. Rezultati provedenog istraživanja vezani uz atribut e-demokracijekoji je strukturiran od čestica koje mjere preferencije ispitanika u praćenju aktivnosti vlade i participacije u procesima donošenja odluka kao i dostupnost relevantnih dokumenata i informacija putem ICT-a i Interneta, pokazuju da građani po određenim tvrdnjama ne izražavaju ni pozitivan ni negativan stav dok po drugima imaju uglavnom pozitivan stav u vezi 1http://unpan3.un.org/egovkb/en-us/Data/Country-Information/id/42-CroatiaXVIkorištenja ICT-a I Internetau takve svrhe. To se može objasniti i činjenicom da određene e-usluge u Hrvatskoj nisu još ni zaživjele, kao što je primjerice mogućnost glasovanja na izborima i referendumima elektroničkim putem. Primjerice tvrdnju da bi svako zasjedanje sabora odnosno javnih vlasti trebalo biti popraćeno videokonferencijom podržava manje od 50,00% ispitanika, dok 37,23% o tome nema stav. Zainteresiranost više od 55,00% ispitanika ogleda se u komunikaciji lokalnih vlasti sa građanima putemInternet stranica i socijalnih mreža. Iz rezultata vezanih uz tvrdnje koje se odnose na dostupnost informacija u digitalnom obliku na Internetstranicama vidljiv je jasno pozitivan stav ispitanika. Da pronalazi sve dokumente i informacije vezane uz donošenje zakona i regulativa slaže se više od 70,00% ispitanika kao i vezano uz tvrdnju Mišljenja sam da bi prilikom izbora za predsjednika/parlament/ tijela lokalne i regionalne razine popis kandidata trebao biti dostupan na internet stranicama s kontakt informacijama svakog kandidata. Ispitanici su također zainteresirani i za dobivanje informacija o različitim društvenim organizacijama i njihovim inicijativama putem ICT-a I Interneta, s obzirom da se 69,31% od ukupnog broja ispitanika izjasnilo da se slaže odnosno u potpunosti se slažesa tvrdnjom da dobiva na taj način sve željene informacije. Vezano uz atribute umrežavanjai kreiranja korisničkih sadržajarezultati pokazuju da bez obzira na rastući trend korištenja društvenih mreža, foruma, portala u svijetu, u Hrvatskoj rezultati pokazuju suprotno, više od 60,00% od ukupnog broja ispitanika izjasnilo da nije kreiralo i da ne uređuje svoj profil na društvenim mrežama, prijenos svojih digitalno kreiranih sadržaja često odnosno vrlo čestoradi samo 12,18% ispitanika, dok se više od 65,00% izjasnilo da to uopće ne radi. Korištenje foruma kao i portala za komunikaciju i traženje i dijeljenje informacija također nijezastupljeno kod velikog broja ispitanika s obzirom da se na obje tvrdnje više od 75,00% ispitanika izjasnilo da to ne koristi odnosno koristi rijetko. Po pitanju kreiranja blogova, web stranica za sebe ili za druge rezultati pokazuju gotovo da takve aktivnosti ispitanici gotovo da i ne poduzimaju jer se od ukupnog broja ispitanika samo 2,35% izjasnilo da često odnosno vrlo čestokreira i uređuje vlastiti online blog odnosno časopis, da je kreiralo i uređuje svoju Internet stranicu često odnosno vrlo čestoizjasnilo se svega 4,45%, odnosno da to radi i za prijatelje, rodbinu njih 3,74%. U kategoriji osnaživanjaznačajne razlike prema demografskim pokazateljimauočene su prema strukturi kućanstva, dobnoj strukturi, prema spolu, te bračnom statusu. Prema ekonomskim faktorima za kategoriju osnaživanja empirijski su potvrđene značajne razlike prema varijablama zaposlenost, razina dohotka kao i za varijablu imovinsko stanje obitelji. Prema kulturnim pokazateljimaznačajna razlika u kategoriji osnaživanjaempirijski je potvrđena prema varijablama poznavanje engleskog jezika u govoru i pismu, članstva u religioznim organizacijama kao i kod varijable članstva u jednoj/više neprofitnih organizacija, dok za varijablu članstva u političkim organizacija manije potvrđena signifikantna razlika. Prema socijalnim faktorima za kategoriju osnaživanjaza koje su kao značajni identificirane varijable: razina obrazovanja, invaliditet te mjesto stanovanja, signifikantna je razlika empirijski dokazana kod svih navedenih varijabli.Iz sažetog opisa rezultata analize glavnog dijela istraživanja uočenesu značajne razlike u komponentama e-uključenosti između podgrupa ispitanika prema demografskim, socijalnim, ekonomskim i kulturnim varijablamaempirijski dokazane čime je i empirijski potvrđena druga hipoteza.Shodno tome može se zaključiti da rezultati provedenih analiza potvrđuju važnost identificiranih demografskih, ekonomskih, XVIIkulturnih i socijalnih faktora na prihvaćanje i korištenje kao i percepciju i stavove vezaneuz ICT i Internet, korištenje e-usluga i aktivne participacije pojedinaca/grupa/zajednica u svim aspektima informacijskog društva. Kao ciljane skupine na koje bi se trebalo staviti naglasak u strategijama vezanim uz e-uključenost prema empirijski dokazanim značajnim razlikama identificirane su za demografske faktore dobne skupine ispitanika (građana) iznad 55 godina starosti, prema strukturi kućanstvakao ciljane skupine identificirana su jednočlana kućanstvakao i kućanstva bez uzdržavane djece, dok prema bračnom statusuposebice se izdvaja skupina ispitanika koja se izjasnila kao udovice/udovci. Prema ekonomskim faktorimaza varijablu zaposlenostskupine ispitanika (građana) koji su se izjasnili kao umirovljenici. Prema razini dohotka oni građani koji suse izjasnili da im je u posljednje tri godine dohodak ostao isti odnosno da se smanjio, te za varijablu imovinsko stanje obiteljione skupine koje su se izjasnile da im je imovinsko stanje lošije od većine. Prema kulturnim pokazateljimapo svim komponentama uočena je značajna razlika između ispitanika prema varijabliznanje engleskog jezika u govoru i pismu, ciljane skupine su one osobe koje ne poznaju odnosno vrlo slabo poznaju engleski jezik u govoru i pismu. Prema socijalnim faktorimaciljanje skupine su osobe sa invaliditetom dok za varijablu razina obrazovanjasu skupine građana bez potpuno završene osnovne škole, one sa osnovnom školom kao i završenom srednjom školom u trajanju od tri godine. Provedeno istraživanje može biti od velike pomoći kreatorima strategije vezane uz e-uključenost jer prikazuje rezultate vezane uz široki spektar kategorija i atributa vezanih uz e-uključenost kao i kritične faktore koji imaju veliki utjecaj na aktivnu participaciju individua/grupa/zajednica u svim segmentima informacijskog društva. Preporuke koje bi se mogle izvesti iz analize podataka dobivenih provođenjem glavnog dijela istraživanja ogledaju se kao prvo u kreiranju a zatim i provedbi strategije e-uključenosti prema svim smjernicama koje je kroz niz strategija predlagala Europska komisija (strategije Europske komisije vezane uz e-uključenost detaljnije su opisane u poglavlju 11.1.). Jedan od glavnih ciljeva strategije trebao bi biti uspostavljanje kako u urbanim tako ponajprije u ruralnim i teško dostupnim područjima slobodnog i besplatnog pristupa ICT i Internetu za sve građane po uzoru na mnoge zemlje članice Europske unije (vidi prilog 3). Da bi se povećala razina vještina korištenja ICT-a i Interneta građana preporuka je organiziranja i provođenja besplatnih radionica za građane. Kako bi se pojednostavile administrativne procedure u vezi javnih usluga preporuka je da se za gotovo sve javne usluge koje se pružaju od strane javnih vlasti kreiraju kao jednostavne i lako primjenjive elektroničke usluge prilagođene i za osobe sa posebnim potrebama na jednom centralnom portalu i za to dostupna javna mjesta gdje oni korisnici koji iz bilo kojeg razloga nemaju pristup ICT-u i Internetu ili znanja korištenja mogu uz stručnu pomoć obaviti sve aktivnosti vezane uz primjerice pribavljanje osobnih dokumenata, prijave i plaćanja poreza, registracije trgovačkih društava ili obrta, registracije vozila itd. besplatno. Uz to potrebna je potpora i motivacija građana za korištenje elektronički usluga putem promocije kroz tradicionalne vrste medija kao što su novine, javna televizija, plakati. Da bi se povećala razina pristupa i korištenja ICT-a i Interneta kod kuće po uzoru na druge zemlje Europske unije potrebna je aktivna participacija na nacionalnoj razini ili lokalnim razina u troškovima pribavljanja za one skupine koje su najugroženije kao što su umirovljenici, osobe sa invaliditetom, kućanstva sa niskim dohodovnim primanjima, nezaposleni, studenti, učenici XVIIIosnovnih i srednjih škola. Promovirati sve prednosti koje nudi ICT i Internet kao i rastuće digitalno tržište u smislu zaposlenja, veće zarade kao i povoljnije i jednostavnije dostupnosti i kupnje proizvoda na globalnom svjetskomtržištu. Podupirati i motivirati građane na veću društvenu interakciju umrežavanjem preko najrazličitijih društvenih, poslovnih, istraživačkih mreža. Omogućiti građanima i poticati ih na aktivno participiranje u što većem broju procesa donošenja odluka kako na nacionalnim razinama tako i lokalnimrazinama vlasti uz pomoć ICT-a i Interneta. Omogućiti građanima da imaju pristup svim informacijama vezanim uz donošenje zakona, regulativa. u digitalnom obliku kako bi se povećala transparentnost rada kako nacionalnih tako i lokalnih razina vlasti. Sudjelovati u poticanju pojedinaca/grupa/zajednica u kreiranju novih znanja, stjecanju novih znanja i vještina te dijeljenju znanja kroz besplatne pristupe formalnog i neformalnog učenja preko dostupnih online tečajeva. Promovirati sve prednosti i poticati korištenje sustava e-zdravstva u svrhu prvenstveno prevencije bolesti odnosno lakše i jednostavnije dostupnosti usluge zdravstva za sve oboljele. Poticati kao i omogućiti pribavljanje tzv. asistivnih tehnologija za oboljele osobe odnosno osobe sa invaliditetom u svrhu poboljšanja kvalitete njihovih života. Važno je napomenuti da je kreirani model primjenjiv za istraživanje i u drugim zemljama posebice članicama Europske unije jer se identifikacija glavnih kategorija, atributa kao i indikatora temeljila uglavnom na relevantnoj literaturi objavljenoj od strane Europske komisije. I kao zaključno potrebno je istaknuti da se prilikom odabira teme doktorske disertacije razmišljaloo pitanju da li kao znanstvenik i istraživač u području društvenih znanosti treba biti neutralan promatrač sglavnim fokusom samo opisa i objašnjavanja kompleksne stvarnosti i stati na tome ili odabrati temu i provesti istraživanje koje će ispitati postojeće stvarne probleme dati adekvatne preporuke i tako pomoći onima koji su u mogućnosti i koji nose odgovornost za njihovo rješavanje.Postoji nekoliko ograničenja provedenog i opisanog istraživanja u ovoj doktorskoj disertaciji na koje treba obratiti pozornost. Prvo ograničenje veže se uz uzorak ispitanika glavnog dijela istraživanja koji se sastoji isključivo od ispitanika iz dvije veoma slične županije u sjeverozapadnom dijelu Republike Hrvatske (Međimurska i Varaždinska) te da u uzorku nisu obuhvaćena teško dostupna područja koja nemaju istu razinu infrastrukture koja omogućuje pristupInternetu. Stoga se u daljnjim istraživanjima postojećim validiranim mjernim instrumentom namjerava provesti istraživanje na većem uzorku ispitanika na način da se obuhvati što veći i raznovrsniji broj područja u Hrvatskoj kao i po mogućnosti nekim drugimzemljama članicama Europske unije. Dobna skupina ispitanika bili su punoljetni građani što isključuje ispitanike mlađe generacije tzv digitalne urođenike tako da po pitanju e-uključenosti mlađih generacija ne mogu se donositi nikakvi zaključci. Najvažniji je razlog zbog kojeg se nije uključilo u istraživanje ispitanike mlađe od 18 godina što su određene tvrdnje na koje se tražilo mišljenje ispitanika povezane s aktivnostima koje maloljetne osobe po zakonu ne smiju obavljati, primjerice tvrdnje vezane uz e-bankarstvo ili e-upravu. Namjera budućeg istraživanja je postojeći model prilagoditi i mlađim dobnim skupinama ispitanika primjerice od osnovnoškolske dobi kao i onima srednjoškolske dobi kako bi se ispitala e-uključenost navedene populacije i identificirali ključni faktori prihvaćanja i korištenja ICT-a i Interneta te moguće prepreke koje mogu utjecati da pojedinci tih dobnih skupina ne postaju dijelom informacijskog društva. Kao ograničenje istraživanja između ostalog XIXnavedenog treba naglasiti da se identificirane latentne kategorije prve i druge razine kao i potvrđene veze između latentnih kategorija korištenjem neparametrijske metode strukturalnog modeliranja (PLS-SEM) moraju uzeti s oprezom pri generalizaciji nalaza i vrednovanju doprinosa kako konceptualnih tako i empirijskih barem dok se ne potvrde provjerama u novim istraživanjima koja se namjeravaju provesti na većem uzroku ispitanika uključujući ne samo ispitanike iz Hrvatske već i iz drugih zemalja. To se posebice odnosi na identificirane latentne kategorije kao i one veze koje još uvijek nemaju jasnu i teorijski utemeljenu podlogu. Razlog je tome što predloženi konceptualni model nema čvrsti teorijski sustav već je konstruiran uz pomoć brojnih teorija, koncepata i empirijski provjerenih postavkido kojih se došlo detaljnim pregledom i analizom relevantnih istraživanja, studija i strategija vezenih uz pojam e-uključenosti kao i većeg broja drugih predloženih i empirijskih potvrđenih modela vezanih uz pojmove digitalnog jazai e-spremnosti.
PERJANJIAN JUAL BELI TIKET ELEKTRONIK (E-TICKET) MASKPAI PENERBANGAN MELALUI INTERNET (STUDI KASUS GARUDA INDONESIA) (Template) Riery Adriati1, Zarfinal1, Suamperi11Jurusan Ilmu Hukum, Fakultas Hukum Universitas Bung HattaEmail: rieryadriati@yahoo.com1Jurusan Ilmu Hukum, Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Abstract Very influential on the development of internet trading, trading system using the so-called e-commerce internet. One of the activities of buying and selling over the internet is an electronic ticket (e-ticket), which used almost all airlines including Garuda Indonesia. Besides electronic ticket also gives a lot of convenience pose some problems. Issues raised in the study of How the validity of the sale and purchase of electronic tickets (e-ticket) airline Garuda Indonesia via the internet from the point of view of the Book of the Law of Private Law (Civil Code). What are the problems faced by the buyer in the sale of electronic tickets (e-ticket) airline Garuda Indonesia via the internet. How is an attempt to overcome the problems encountered in the sale and purchase of electronic tickets (e-ticket) airline Garuda Indonesia via the internet. In the research the writer used socio-juridical approach. With two data sources, namely primary and secondary data, primary data obtained through interviews, and secondary data obtained from the study of documents and the results of the data analyzed qualitatively. The results showed that, the electronic ticket purchase agreement (e-ticket) airline Garuda Indonesia via the internet is lawful in accordance with the provisions contained in the Code of Civil Law (Civil Code). Problems encountered, the limited payment, human error (error passengers), system error (network interruption) and actors agent. In problem solving, Garuda Indonesia is fully responsible to the consumer.Key words : perjanjian, tiket, elektronik, internet, template Pendahuluan Pemanfaatan Teknologi Informasi, media, dan komunikasi telah mengubah baik perilaku masyarakat maupun peradaban manusia secara global. Perkembangan Teknologi Informasi dan komunikasi telah pula menyebabkan hubungan dunia menjadi tanpa batas (borderless) dan menyebabkan perubahan sosial, ekonomi dan budaya secara signifikan berlangsung demikian cepat. Teknologi Informasi saat ini menjadi pedang bermata dua karena selain memberikan kontribusi bagi peningkatan kesejahteraan, kemajuan, dan peradaban manusia, sekaligus menjadi sarana efektif perbuatan melawan hukum.Teknologi informasi melalui internet bahkan telah mengubah unsur-unsur dunia fisik ke dunia maya (cyber space). Berbagai perubahan telah mempengaruhi pula pada kegiatan perdagangan yang semula dilakukan melalui suatu pertemuan atau bertatap muka. Proses transaksi yang dilakukan dalam dunia bisnis tanpa adanya pertemuan antar para pihak yang menggunakan media internet termasuk ke dalam transaksi elektronik. Menurut Pasal 1 angka 2 Undang-Undang No. 11 Tahun 2008 Tentang Informasi Dan Transaksi Elektronik, Transaksi Elektonik adalah perbuatan hukum yang dilakukan dengan menggunakan komputer, jaringan komputer dan/atau media elektronik lainnya.Perkembangan jual beli melalui internet ini semakin diminati tetapi sampai saat ini Indonesia belum memiliki perangkat hukum yang mengakomodasi perkembangan jual beli melalui internet. Jual beli merupakan salah satu jenis perjanjian yang diatur dalam Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata), sedangkan jual beli melalui internet pada dasarnya merupakan model transaksi jual beli modern yang mengimplikasikan inovasi teknologi seperti internet sebagai media transaksi.Dengan demikian, selama tidak diperjanjikan maka ketentuan umum tentang perikatan dan jual beli yang diatur dalam Buku III Burgerlijk Wetboek (BW) berlaku sebagai dasar hukum aktifitas jual beli melalui internet di Indonesia. Apabila dalam pelaksanaan transaksi jual beli melalui internet tersebut timbul sengketa maka para pihak dapat mencari penyelesaiannya dalam ketentuan tersebut.Pengaturan mengenai perjanjian di Indonesia hanya mengatur pada perjanjian pada umumnya, hal tersebut diatur dalam Pasal 1320 Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata) yang menyebutkan mengenai syarat sah suatu perjanjian yang mengikat para pihaknya. Perjanjian dianggap sah apabila memenuhi syarat subyektif dan syarat obyektif. Pemenuhan atas syarat tersebut berakibat pada perjanjian yang telah dibuat menjadi sah. Perjanjian juga mengikat bagi para pihak mengenai hak dan kewajibannya, sehingga pemenuhan syarat sahnya suatu perjanjian mutlak untuk dipenuhi.Perjanjian dalam e-commerce dengan perjanjian biasa tidaklah berbeda sangat jauh, yang membedakan hanya pada bentuk dan berlakunya. Dalam e-commerce perjanjian menggunakan media elektronik yang ada hanya form atau blanko klausul perjanjian yang dibuat salah satu pihak yang ditulis dan ditampilkan dalam media elektronik (halaman web).Aplikasi bisnis yang berbasiskan teknologi internet mulai menunjukkan adanya aspek finansial, misalnya, internet digunakan sebagai sarana untuk memesan atau reservasi tiket (pesawat terbang, kereta api), hotel pembayaran tagihan telepon, listrik dan sebagainya. Hal ini mempermudah konsumen dalam menjalankan aktifitas atau transaksi bisnisnya. Konsumen tidak perlu keluar rumah dan antri untuk memperoleh layanan yang dinginkan karena dapat dilakukan di dalam rumah, begitu pula tingkat keamanannya yang relatif lebih terjaga.Kegiatan jual beli tiket maskapai penerbangan melalui internet sudah banyak dilakukan karena dengan prosesnya yang cukup mudah, salah satu maskapai penerbangan yang menggunakan sistem ini adalah Garuda Indonesia. Pembelian tiket maskapai penerbangan secara elektronik atau yang lebih dikenal dengan tiket elektronik (e-ticket) dapat terjadi secara otomatis hanya dengan mengakses internet. Konfirmasi kesuksesan akan dilaporkan melalui website. Pada pelaksanaan perjanjian tentang pembelian tiket maskapai penerbangan secara elektronik sering terjadi kesalahan yang mengakibatkan kerugian bagi salah satu pihak dalam transaksi yaitu pada saat pembelian dilakukan, pihak operator tidak melakukan pemesanan tiket sesuai dengan yang diperjanjikan, sedangkan rekening pemesan sudah terambil sehingga merugikan pihak konsumen.Berdasarkan uraian latar belakang di atas, maka dapatlah dirumuskan apa yang menjadi permasalahan. Namun untuk membatasi agar tidak terlalu luas permasalahan yang harus diteliti, maka penulis memberi batasan penelitiannya sebagai berikut:Bagaimanakah keabsahan jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet dari sudut pandang Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata)?Apa saja masalah yang dihadapi pembeli dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet?Bagaimanakah upaya untuk mengatasi masalah yang dihadapi dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet?Berdasarkan batasan masalah yang akan dikaji oleh peneliti maka dapat ditarik tujuan penelitian yang hendak dicapai oleh peneliti sebagai berikut:Untuk mengetahui keabsahan jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet dari sudut pandang Hukum Perjanjian dan Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata).Untuk mengetahui masalah yang dihadapi pembeli dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet.Untuk mengetahui upaya yang dilakukan dalam mengatasi masalah yang dihadapi dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet.Metodologi Dalam penelitian ini peneliti melakukan pendekatan masalah yang bersifat yuridis sosiologis, untuk mengetahui bagaimana hukum itu dilaksanakan termasuk proses penegakan hukum. Pendekatan ini digunakan untuk menganalisa berbagai peraturan yang dapat dikaitkan dengan pelaksanaan jual beli tiket elektronik (e-ticket) dan juga untuk menganalisis berbagai temuan dari lapangan yang bersifat individual atau kelompok sehubungan dengan jual beli tiket elektronik (e-ticket) untuk mendapatkan data primer dan bahan-bahan yang berasal dari pustaka digunakan untuk mendapatkan data sekunder. Dalam penelitian ini penulis menggunakan 2 (dua) sumber data, yaitu:Data PrimerData primer adalah data yang diperoleh langsung dari sumber pertama, yaitu keterangan dari pihak-pihak yang terlibat dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) melalui internet. Adapun yang akan menjadi sumber untuk memperoleh data primer ini adalah keterangan para pembeli yang pernah melakukan pembelian tiket elektronik (e-ticket) melalui internet.Data SekunderData sekunder adalah data yang berasal dari bahan-bahan pustaka, baik yang meliputi:Bahan hukum primer yakni bahan hukum yang terdiri dari aturan hukum yang terdapat pada berbagai perangkat hukum atau peraturan perundang-undangan yang sesuai dengan pembahasan yang diteliti.Bahan hukum sekunder adalah bahan yang memberikan penjelasan mengenai bahan hukum primer, seperti dokumen-dokumen resmi, hasil-hasil penelitian, pendapat sarjana dan buku-buku yang sesuai dengan pembahasan yang diteliti.Bahan hukum tersier adalah bahan hukum yang memberikan petunjuk maupun penjelasan terhadap bahan hukum primer dan bahan hukum sekunder seperti kamus hukum, ensiklopedia, dan lain-lain.Data yang diperlukan dalam penelitian ini dikumpulkan melalui cara:Studi KepustakaanStudi kepustakaan ini dilakukan dengan mengadakan penelitian terhadap dokumen-dokumen yang berkaitan dengan transaksi jual beli tiket elektronik (e-ticket) melalui internet.WawancaraWawancara (interview) adalah situasi peran antar-pribadi betatap-muka (face-to-face), ketika seseorang pewawancara mengajukan pertanyaan-pertanyaan yang dirancang untuk memperoleh jawaban-jawaban yang relevan dengan masalah penelitian kepada seorang responden yang pernah melakukan pembelian tiket elektronik (e-ticket) melalui internet. Bentuk wawancara yang digunakan adalah wawancara berencana (standardized interview), yaitu suatu wawancara yang disertai dengan suatu daftar pertanyaan yang disusun sebelumnya. Dalam penelitian ini yang menjadi informannya adalah Manager atau Staf dari maskapai penerbangan Garuda Indonesia, sedangkan yang menjadi respondennya adalah konsumen yang pernah membeli tiket elektronik (e-ticket) melalui internet.Setelah data dikumpulkan dari lapangan dengan lengkap, maka tahap berikutnya adalah mengolah dan menganalisis data, yang pada pokoknya terdiri dari langkah-langkah sebagai berikut:EditingSetelah data-data diperoleh dalam bentuk berkas-berkas catatan informasi, maka kewajiban peneliti untuk meneliti kembali catatan tersebut dengan tujuan mengetahui apakah catatan-catatan itu sudah cukup baik. Dalam editing, yang dikoreksi kembali adalah meliputi hal-hal: lengkapnya pengisian kuesioner; keterbacaan tulisan atau catatan; kejelasan makna jawaban; kesesuaian jawaban satu dengan lainnya; relevansi jawaban; dan keseragaman satuan data.KodingApabila tahap editing telah selesai, dimana catatan jawaban kuesioner dianggap cukup rapi dan memadai sebagai data yang baik, berikutnya dilakukan koding, yaitu proses untuk mengklasifikasikan jawaban-jawaban responden menurut kriteria atau macam yang ditetapkan. Klasifikasi ini dilakukan dengan cara menandai masing-masing jawaban dengan "tanda kode" tertentu, misalnya dengan angka.Analisa data dilakukan secara kualitatif yaitu dari data yang diperoleh kemudian disusun secara sistimatis dan dianalisa untuk mencapai kejelasan masalah yang dibahas. Analisa data kualitatif adalah suatu cara penelitian yang menghasilkan data deskriptif analisis, yaitu apa yang dinyatakan oleh responden baik secara tertulis maupun lisan dan juga prilaku yang nyata, diteliti dan dipelajari secara utuh. Pengertian analisis, dimaksudkan sebagai suatu penjelasan dan penafsiran secara logis, dan sistematis. Setelah analisis data selesai, maka hasilnya akan disajikan secara deskriptif, yaitu dengan menuturkan dan menggambarkan apa adanya sesuai dengan permasalahan yang diteliti. Dari hasil tersebut ditarik kesimpulan yang merupakan jawaban atas permasalahan yang diangkat dalam penelitian ini.Hasil dan PembahasanBerdasarkan hasil penelitian yang telah dilakukan oleh penulis, menurut Ibu Elfa Lusia (Supervisor Ticketing) sahnya suatu perjanjian jual beli tiket elektronik (e-ticket) pada Garuda Indonesia jika memenuhi syarat-syarat sebagai berikut :Perjanjian yang ada dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) muncul pada saat pihak konsumen menentukan pada hari dan jam berapa akan melakukan penerbangan dan harga dari tiket elektronik (e-ticket) pun sudah tertera berdasarkan jadwal yang sudah ditentukan. Jika konsumen sepakat dengan harga yang telah tertera maka selanjutnya konsumen meng-klik tombol "Next/Berikutnya" untuk melalukan pembayaran atas tiket yang sudah di-booking. Maka dengan begitu salah satu syarat sahnya perjanjian sudah terpenuhi yaitu sepakat mereka yang mengikatkan dirinya.Calon konsumen yang akan membeli tiket pada saat pembayaran tentunya akan memilih melalui cara apa akan dilakukan pembayaran atas tiket yang sudah di-booking, baik melalui ATM atau pun kartu kredit. Hal ini tentunya membuktikan salah satu syarat sahnya perjanjian yaitu kecakapan untuk membuat perjanjian, karena hanya orang dewasa yang dapat memiliki ATM dan kartu kredit.Suatu hal tertentu berhubungan dengan objek perjanjian, maksudnya bahwa objek perjanjian itu harus jelas, dapat ditentukan dan diperhitungkan jenis dan jumlahnya, diperkenankan oleh Undang-Undang dan mungkin untuk dilakukan para pihak. Dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) yang menjadi objek dari perjanjian yaitu ticket elektronik (e-ticket) itu sendiri. Setelah pembeli melakukan reservasi tiket dan menerima kode booking yang dikirim melalui e-mail dan sms, maka si pembeli bisa melakukan print-out dari tiket elektronik (e-ticket) tersebut.Suatu sebab yang halal, berarti perjanjian tersebut harus dilakukan berdasarkan itikad baik. Sebab yang halal adalah mutlak untuk dipenuhi dalam mengadakan suatu perjanjian, pembuatan perjanjian tersebut haruslah didasari dengan itikad baik untuk mengadakan suatu perjanjian.Dari ketentuan tersebut dapat diambil kesimpulan bahwa secara tidak langsung dalam melakukan reservasi tiket elektronik (e-ticket) melalui internet memenuhi syarat sahnya suatu perjanjian. Lahirnya suatu perjanjian dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) yaitu pada saat terjadinya kata sepakat antara penjual dan pembeli tentang harga dan jadwal penerbangan tiket elektronik (e-ticket) serta sudah terlaksanannya perbuatan yang riil yaitu pembayaran atas tiket elektronik (e-ticket) tersebut.Berdasarkan hasil penelitian yang telah dilakukan oleh penulis, pembelian tiket elektronik (e-ticket) Garuda Indonesia dapat dilakukan melalui beberapa cara yaitu : melalui Call Center Garuda Indonesia, datang langsung ke kantor Garuda Indonesia, melalui situs resmi Garuda Indonesia.dalam pelaksanaannya, terdapat beberapa masalah yang dihadapi oleh pembeli dalam reservasi tiket melalui internet. Adapun masalah yang sering dihadapi pembeli dalam pembelian tiket elektrnoik (e-ticket) melalui internet yaitu sebagai berikut :Limited PembayaranAdapun yang dimaksud dengan limited pembayaran yaitu, batas waktu pembayaran tiket 2 (dua) jam setelah kode booking diterima konsumen. Jika sudah lewat limited waktu yang telah ditentukan, maka secara otomatis tiket yang sudah di-booking statusnya adalah batal karena semua prosedur sudah diatur oleh sistem.Human Error (Kesalahan Penumpang)Dalam hal ini yang dimaksud dengan Human Error atau Kesalahan Penumpang yaitu pada saat reservasi tiket melalui Call Center, penumpang menyebutkan tanggal dan hari yang salah dalam memilih jadwal penerbangan. Misalnya yang seharusnya tanggal 14 Mei 2013 adalah hari Selasa, sedangkan konsumen menyebutkan 14 Mei adalah hari Rabu.3. System Error (Gangguan Jaringan)System Error yaitu kesalahan pada sistem on line dari Garuda Indonesia sendiri, seperti tidak bisanya pembeli mengakses website resmi Garuda Indonesia, tidak ada respon setelah melakukan beberapa tahap reservasi tiket on line, dan yang berhubungan dengan sistem lainnya, sehingga menyebabkan terjadinya double atau triple booking.Pelaku AgenPelaku agen maksudnya adalah kesalahan yang berasal dari agen-agen travel. Biasanya jika konsumen datang ke agen travel untuk memesan tiket dan ternyata tiket sudah full. Maka yang dilakukan agen tersebut yaitu dengan cara menghubungi Call Center yang meminta untuk membatalkan salah satu tiket untuk penerbangan pada jam tertentu yang mengatasnamakan orang yang memesan tiket tersebut. Dengan begitu secara otomatis kursi pesawat yang sudah full booking akan menjadi kosong 1 (satu) kursi dan disitulah agen akan menempatkan konsumen yang memesan tiket yang datang pada travel mereka.Dalam mengatasi permasalahan yang timbul dalam pelaksanaan jual beli tiket elektronik (e-ticket) Garuda Indonesia, dilakukan dengan cara yaitu :Limited PembayaranPada masalah ini untuk menyelesaikannya pihak Garuda Indonesia akan mengaktifkan kembali nomor booking yang sudah ada dengan cara menghubungi operator Call Center dan menyesuaikan data-data yang diperoleh dari konsumen dengan data-data yang ada pada Call Center. Setelah itu tiket yang sudah batal statusnya akan aktif kembali dan bisa digunakan setelah konsumen membayar tiket tersebut.Human Error (Kesalahan Penumpang)Dalam masalah ini kesalahannya berada di pihak konsumen yang tidak teliti sebelum melakukan reservasi, namun konsumen bisa mengubah tiket elektronik tersebut dengan cara mendatangi langsung gerai Garuda Indonesia. Maka pihak Garuda Indonesia akan mengulang kembali reservasi tiket sesuai jadwal yang benar dengan cara langsung menghubungi pusat untuk meminta seat (kursi) pada penerbangan selanjutnya. Bagian pusat akan mencarikan tiket sesuai dengan kelas yang sama pada saat reservasi pertama dan harga tiket yang sama, namun jika harga tiket pada penerbangan selanjutnya melebihi dari harga tiket sebelumnya, konsumen harus menambah biaya sesuai kekurangan dengan harga tiket yang baru.System ErrorError System atau sistem error adalah masalah yang sering kali terjadi pada website resmi Garuda Indonesia yang tidak memungkinkan konsumen untuk melakukan reservasi tiket secara on line. Jika terjadi masalah akibat dari error system, langkah yang bisa digunakan untuk reservasi tiket yaitu dengan menghubungi Call Center Garuda Indonesia.Pelaku AgenUntuk permasalahan ini, Garuda Indonesia akan bertanggung jawab sepenuhnya sampai konsumen yang dirugikan bisa melakukan penerbangan sebagaimana mestinya. Apabila pada jadwal penerbangan yang sama pesawat sudah over booked atau penuh, maka penumpang akan dialihkan pada penerbangan selanjutnya. Namun jika konsumen tersebut harus berangkat pada jam yang sama dengan memberikan alasan yang tepat dan tidak bisa diundur, maka pihak Garuda Indonesia akan mengalihkan konsumen tersebut pada maskapai lainnya dan biayanya akan ditanggung oleh Garuda Indonesia sebagai kompensasi. Namun jika konsumen membatalkan tiket tersebut maka pihak Garuda Indonesia akan memberikan kompensasi sebesar Rp. 300.000,00 (Tigar Ratus Ribu Rupiah), sesuai dengan peraturan perundang-undangan dan peraturan Pengangkut yang berlaku.Kesimpulan Berdasarkan hasil penelitian dan pembahasan terhadap perjanjian jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan melalui internet, penulis mengambil kesimpulan sebagai berikut :59 Perjanjian jual beli melalui internet (e-commerce) hamper sama halnya dengan perjanjian jual beli pada umumnya, hanya saja yang membedakan adalah media yang digunakan pada saat perjanjian itu terjadi. Mengenai pengaturannya, perjanjian jual beli melalui internet tidak terdapat dalam Buku III Kitab Undang-Undang Hukum Perdata secara khusus, namun dapat dipakai ketentuan yang berlaku secara umum mengenai perjanjian. Perjanjian jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet mengikat dan berlaku bagi para pihak yang membuat ketika pembeli menyetujui jadwal penerbangan dan harga yang telah ada. Walaupun syarat sahnya perjanjian tidak terpenuhi semuanya yaitu syarat kecakapan para pihak yang dibuat oleh merchant dan customer tetap berlaku dan mengikat, karena syarat kecakapan termasuk dalam syarat subyektif dimana suatu syarat meskipun tidak terpenuhi dalam perjanjian tidak menyebabkan perjanjian menjadi tidak sah. Namun hal itu dapat dibuktikan pada saat pembayaran tiket elektronik yang sudah di-booking, karena hanya orang dewasa yang memiliki ATM atau kartu kredit. .Dengan adanya pemenuhan terhadap syarat sahnya perjanjian menurut Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata) maka perjanjian jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet adalah sah dan keterntuan yang terdapat dalam Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata) dapat digunakan sebagai pengaturannya.Perdagangan melalui internet (e-commerce) merupakan dampak dari perkembangan teknologi informasi yang semakin maju, dimana dalam penggunaannya memberikan banyak kemudahan, tetapi bukan berarti menjadikannya suatu sistem perdagangan yang tanpa masalah. Meskipun memberikan banyak kemudahan, dalam pelaksanaan jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet terdapat beberapa masalah, yaitu limited pembayaran, human error (kesalahan penumpang), system error (gangguan jaringan) dan pelaku agen.Upaya penyelesaiaan masalah yang dihadapi dalam pelaksanaan jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan melalui internet ; a) Limited pembayaran. Pada masalah ini untuk menyelesaikannya pihak Garuda Indonesia akan mengaktifkan kembali nomor booking yang sudah ada dengan cara menghubungi operator Call Center dan menyesuaikan data-data yang diperoleh dari konsumen dengan data-data yang ada pada Call Center. Setelah itu tiket yang sudah batal statusnya akan aktif kembali dan bisa digunakan setelah konsumen membayar tiket tersebut; b) Human error (kesalahan penumpang). Dalam masalah ini kesalahannya berada di pihak konsumen yang tidak teliti sebelum melakukan reservasi, namun konsumen bisa mengubah tiket elektronik tersebut dengan cara mendatangi langsung gerai Garuda Indonesia. Maka pihak Garuda Indonesia akan mengulang kembali reservasi tiket sesuai jadwal yang benar dengan cara langsung menghubungi pusat untuk meminta seat (kursi) pada penerbangan selanjutnya. Bagian pusat akan mencarikan tiket sesuai dengan kelas yang sama pada saat reservasi pertama dan harga tiket yang sama, namun jika harga tiket pada penerbangan selanjutnya melebihi dari harga tiket sebelumnya, konsumen harus menambah biaya sesuai kekurangan dengan harga tiket yang baru; c) System error (gangguan jaringan). Dalam masalah ini kesalahannya berada di pihak konsumen yang tidak teliti sebelum melakukan reservasi, namun konsumen bisa mengubah tiket elektronik tersebut dengan cara mendatangi langsung gerai Garuda Indonesia. Maka pihak Garuda Indonesia akan mengulang kembali reservasi tiket sesuai jadwal yang benar dengan cara langsung menghubungi pusat untuk meminta seat (kursi) pada penerbangan selanjutnya. Bagian pusat akan mencarikan tiket sesuai dengan kelas yang sama pada saat reservasi pertama dan harga tiket yang sama, namun jika harga tiket pada penerbangan selanjutnya melebihi dari harga tiket sebelumnya, konsumen harus menambah biaya sesuai kekurangan dengan harga tiket yang baru; d) Pelaku agen. Untuk permasalahan ini, Garuda Indonesia akan bertanggung jawab sepenuhnya sampai konsumen yang dirugikan bisa melakukan penerbangan sebagaimana mestinya. Apabila pada jadwal penerbangan yang sama pesawat sudah over booked atau penuh, maka penumpang akan dialihkan pada penerbangan selanjutnya. Namun jika konsumen tersebut harus berangkat pada jam yang sama dengan memberikan alasan yang tepat dan tidak bisa diundur, maka pihak Garuda Indonesia akan mengalihkan konsumen tersebut pada maskapai lainnya dan biayanya akan ditanggung oleh Garuda Indonesia sebagai kompensasi. Namun jika konsumen membatalkan tiket tersebut maka pihak Garuda Indonesia akan memberikan kompensasi sebesar Rp. 300.000,00 (Tigar Ratus Ribu Rupiah), sesuai dengan peraturan perundang-undangan dan peraturan Pengangkut yang berlaku.Ucapan Terima Kasih Penulis mengucapkan terima kasih kepada Bapak Zarfinal, S.H., M.H. selaku Pembimbing I dan Bapak Suamperi, S.H., M.H., selaku Pembimbing II dan pihak-pihak yang terkait lainnya yaitu :Ibu Dwi Astuti Palupi, S.H., M.H., selaku Dekan Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Padang.Ibu Nurbeti, S.H., M.H., selaku Wakil Dekan Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Padang.Bapak Adri S.H., M.H., selaku Ketua Bagian Hukum Perdata Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Padang.Kepada seluruh Bapak dan Ibu Dosen Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Padang yang telah memberikan ilmu dan mendidik penulis selama duduk di bangku perkuliahan.Kepada Staf Administrasi (Bagian Tata Usaha) Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta, yang banyak membantu penulis dalam pengurusan dokumentasi dan administrasi untuk kelancaran dalam menyelsesaikan skripsi ini.Ibu Elfa Lusia (Supervisor Ticketing), Bapak Deswita Muchtar (Supervisor Ticketing Bandara Internasional Minang Kabau), Mbak Adek (Sekretaris) dan Mbak Farah (Ticketing Bandara), Mbak Putri (Customer Service Bandara) Garuda Indonesia Cabang Padang yang telah banyak memberikan data dan informasi yang penulis butuhkan untuk menyelesaikan skripsi ini.Bagian Administrasi Kesatuan Bangsa Dan Politik Padang (Kesbangpol), yang telah membantu penulis dalam urusan administrasi untuk kelancaran dalam menyelesaikan skripsi ini.Daftar PustakaAhmad M. Ramli, 2004, Cyber Law Dan Haki Dalam Sistem Hukum Indonesia, PT. Refika Aditama, Bandung. Amiruddin, H. Zainal Asikin, 2004, Pengantar Metode Penelitian Hukum, PT. Raja Grafindo Persada, Jakarta. Dikdik M. Arief Mansur, dan Elisatris Gultom, 2005, Cyber Law Aspek Hukum Teknologi Informasi, PT. Refika Aditama, Bandung. M. Arsyad Sanusi, 2001, E-Commerce Hukum dan Solusinya, PT. Mizan Grafika Sarana, Bandung. Mieke Komar Kantaatmadja, 2001, Cyber Law: Suatu Pengantar, Elips, Bandung. R. Subekti, 1995, Aneka Perjanjian, Cetakan Kesepuluh, PT. Citra Aditya Bakti. R. Wirjono Prodjodikoro, 1981, Hukum Perdata Tentang Persetujuan Persetujuan Tertentu, Cetakan Ketujuh, Sumur Bandung. Subekti, 1987, Hukum Perjanjian, Cetakan Kesebelas, PT. Intermasa, Jakarta. Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata) Undang-Undang No. 11 Tahun 2008 tentang Informasi Dan Transaksi Elektronik Peraturan Pemerintah No. 82 Tahun 2012 tentang Penyelenggaraan Sistem dan Transakasi Elektronik Undang-Undang No. 7 Tahun 1992 Tentang Perbankan Sebagaimana Telah Diubah Dengan Undang-Undang No. 10 Tahun 1998 Undang-Undang No. 1 Tahun 2009 Tentang Penerbangan Peraturan Menteri Perhubungan No. PM 77 Tahun 2011 Tentang TanggungPERJANJIAN JUAL BELI TIKET ELEKTRONIK (E-TICKET) MASKPAI PENERBANGAN MELALUI INTERNET (STUDI KASUS GARUDA INDONESIA) (Template) Riery Adriati1, Zarfinal1, Suamperi11Jurusan Ilmu Hukum, Fakultas Hukum Universitas Bung HattaEmail: rieryadriati@yahoo.com1Jurusan Ilmu Hukum, Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Abstract Very influential on the development of internet trading, trading system using the so-called e-commerce internet. One of the activities of buying and selling over the internet is an electronic ticket (e-ticket), which used almost all airlines including Garuda Indonesia. Besides electronic ticket also gives a lot of convenience pose some problems. Issues raised in the study of How the validity of the sale and purchase of electronic tickets (e-ticket) airline Garuda Indonesia via the internet from the point of view of the Book of the Law of Private Law (Civil Code). What are the problems faced by the buyer in the sale of electronic tickets (e-ticket) airline Garuda Indonesia via the internet. How is an attempt to overcome the problems encountered in the sale and purchase of electronic tickets (e-ticket) airline Garuda Indonesia via the internet. In the research the writer used socio-juridical approach. With two data sources, namely primary and secondary data, primary data obtained through interviews, and secondary data obtained from the study of documents and the results of the data analyzed qualitatively. The results showed that, the electronic ticket purchase agreement (e-ticket) airline Garuda Indonesia via the internet is lawful in accordance with the provisions contained in the Code of Civil Law (Civil Code). Problems encountered, the limited payment, human error (error passengers), system error (network interruption) and actors agent. In problem solving, Garuda Indonesia is fully responsible to the consumer.Key words : perjanjian, tiket, elektronik, internet, template Pendahuluan Pemanfaatan Teknologi Informasi, media, dan komunikasi telah mengubah baik perilaku masyarakat maupun peradaban manusia secara global. Perkembangan Teknologi Informasi dan komunikasi telah pula menyebabkan hubungan dunia menjadi tanpa batas (borderless) dan menyebabkan perubahan sosial, ekonomi dan budaya secara signifikan berlangsung demikian cepat. Teknologi Informasi saat ini menjadi pedang bermata dua karena selain memberikan kontribusi bagi peningkatan kesejahteraan, kemajuan, dan peradaban manusia, sekaligus menjadi sarana efektif perbuatan melawan hukum.Teknologi informasi melalui internet bahkan telah mengubah unsur-unsur dunia fisik ke dunia maya (cyber space). Berbagai perubahan telah mempengaruhi pula pada kegiatan perdagangan yang semula dilakukan melalui suatu pertemuan atau bertatap muka. Proses transaksi yang dilakukan dalam dunia bisnis tanpa adanya pertemuan antar para pihak yang menggunakan media internet termasuk ke dalam transaksi elektronik. Menurut Pasal 1 angka 2 Undang-Undang No. 11 Tahun 2008 Tentang Informasi Dan Transaksi Elektronik, Transaksi Elektonik adalah perbuatan hukum yang dilakukan dengan menggunakan komputer, jaringan komputer dan/atau media elektronik lainnya.Perkembangan jual beli melalui internet ini semakin diminati tetapi sampai saat ini Indonesia belum memiliki perangkat hukum yang mengakomodasi perkembangan jual beli melalui internet. Jual beli merupakan salah satu jenis perjanjian yang diatur dalam Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata), sedangkan jual beli melalui internet pada dasarnya merupakan model transaksi jual beli modern yang mengimplikasikan inovasi teknologi seperti internet sebagai media transaksi.Dengan demikian, selama tidak diperjanjikan maka ketentuan umum tentang perikatan dan jual beli yang diatur dalam Buku III Burgerlijk Wetboek (BW) berlaku sebagai dasar hukum aktifitas jual beli melalui internet di Indonesia. Apabila dalam pelaksanaan transaksi jual beli melalui internet tersebut timbul sengketa maka para pihak dapat mencari penyelesaiannya dalam ketentuan tersebut.Pengaturan mengenai perjanjian di Indonesia hanya mengatur pada perjanjian pada umumnya, hal tersebut diatur dalam Pasal 1320 Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata) yang menyebutkan mengenai syarat sah suatu perjanjian yang mengikat para pihaknya. Perjanjian dianggap sah apabila memenuhi syarat subyektif dan syarat obyektif. Pemenuhan atas syarat tersebut berakibat pada perjanjian yang telah dibuat menjadi sah. Perjanjian juga mengikat bagi para pihak mengenai hak dan kewajibannya, sehingga pemenuhan syarat sahnya suatu perjanjian mutlak untuk dipenuhi.Perjanjian dalam e-commerce dengan perjanjian biasa tidaklah berbeda sangat jauh, yang membedakan hanya pada bentuk dan berlakunya. Dalam e-commerce perjanjian menggunakan media elektronik yang ada hanya form atau blanko klausul perjanjian yang dibuat salah satu pihak yang ditulis dan ditampilkan dalam media elektronik (halaman web).Aplikasi bisnis yang berbasiskan teknologi internet mulai menunjukkan adanya aspek finansial, misalnya, internet digunakan sebagai sarana untuk memesan atau reservasi tiket (pesawat terbang, kereta api), hotel pembayaran tagihan telepon, listrik dan sebagainya. Hal ini mempermudah konsumen dalam menjalankan aktifitas atau transaksi bisnisnya. Konsumen tidak perlu keluar rumah dan antri untuk memperoleh layanan yang dinginkan karena dapat dilakukan di dalam rumah, begitu pula tingkat keamanannya yang relatif lebih terjaga.Kegiatan jual beli tiket maskapai penerbangan melalui internet sudah banyak dilakukan karena dengan prosesnya yang cukup mudah, salah satu maskapai penerbangan yang menggunakan sistem ini adalah Garuda Indonesia. Pembelian tiket maskapai penerbangan secara elektronik atau yang lebih dikenal dengan tiket elektronik (e-ticket) dapat terjadi secara otomatis hanya dengan mengakses internet. Konfirmasi kesuksesan akan dilaporkan melalui website. Pada pelaksanaan perjanjian tentang pembelian tiket maskapai penerbangan secara elektronik sering terjadi kesalahan yang mengakibatkan kerugian bagi salah satu pihak dalam transaksi yaitu pada saat pembelian dilakukan, pihak operator tidak melakukan pemesanan tiket sesuai dengan yang diperjanjikan, sedangkan rekening pemesan sudah terambil sehingga merugikan pihak konsumen.Berdasarkan uraian latar belakang di atas, maka dapatlah dirumuskan apa yang menjadi permasalahan. Namun untuk membatasi agar tidak terlalu luas permasalahan yang harus diteliti, maka penulis memberi batasan penelitiannya sebagai berikut:Bagaimanakah keabsahan jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet dari sudut pandang Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata)?Apa saja masalah yang dihadapi pembeli dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet?Bagaimanakah upaya untuk mengatasi masalah yang dihadapi dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet?Berdasarkan batasan masalah yang akan dikaji oleh peneliti maka dapat ditarik tujuan penelitian yang hendak dicapai oleh peneliti sebagai berikut:Untuk mengetahui keabsahan jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet dari sudut pandang Hukum Perjanjian dan Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata).Untuk mengetahui masalah yang dihadapi pembeli dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet.Untuk mengetahui upaya yang dilakukan dalam mengatasi masalah yang dihadapi dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet.Metodologi Dalam penelitian ini peneliti melakukan pendekatan masalah yang bersifat yuridis sosiologis, untuk mengetahui bagaimana hukum itu dilaksanakan termasuk proses penegakan hukum. Pendekatan ini digunakan untuk menganalisa berbagai peraturan yang dapat dikaitkan dengan pelaksanaan jual beli tiket elektronik (e-ticket) dan juga untuk menganalisis berbagai temuan dari lapangan yang bersifat individual atau kelompok sehubungan dengan jual beli tiket elektronik (e-ticket) untuk mendapatkan data primer dan bahan-bahan yang berasal dari pustaka digunakan untuk mendapatkan data sekunder. Dalam penelitian ini penulis menggunakan 2 (dua) sumber data, yaitu:Data PrimerData primer adalah data yang diperoleh langsung dari sumber pertama, yaitu keterangan dari pihak-pihak yang terlibat dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) melalui internet. Adapun yang akan menjadi sumber untuk memperoleh data primer ini adalah keterangan para pembeli yang pernah melakukan pembelian tiket elektronik (e-ticket) melalui internet.Data SekunderData sekunder adalah data yang berasal dari bahan-bahan pustaka, baik yang meliputi:Bahan hukum primer yakni bahan hukum yang terdiri dari aturan hukum yang terdapat pada berbagai perangkat hukum atau peraturan perundang-undangan yang sesuai dengan pembahasan yang diteliti.Bahan hukum sekunder adalah bahan yang memberikan penjelasan mengenai bahan hukum primer, seperti dokumen-dokumen resmi, hasil-hasil penelitian, pendapat sarjana dan buku-buku yang sesuai dengan pembahasan yang diteliti.Bahan hukum tersier adalah bahan hukum yang memberikan petunjuk maupun penjelasan terhadap bahan hukum primer dan bahan hukum sekunder seperti kamus hukum, ensiklopedia, dan lain-lain.Data yang diperlukan dalam penelitian ini dikumpulkan melalui cara:Studi KepustakaanStudi kepustakaan ini dilakukan dengan mengadakan penelitian terhadap dokumen-dokumen yang berkaitan dengan transaksi jual beli tiket elektronik (e-ticket) melalui internet.WawancaraWawancara (interview) adalah situasi peran antar-pribadi betatap-muka (face-to-face), ketika seseorang pewawancara mengajukan pertanyaan-pertanyaan yang dirancang untuk memperoleh jawaban-jawaban yang relevan dengan masalah penelitian kepada seorang responden yang pernah melakukan pembelian tiket elektronik (e-ticket) melalui internet. Bentuk wawancara yang digunakan adalah wawancara berencana (standardized interview), yaitu suatu wawancara yang disertai dengan suatu daftar pertanyaan yang disusun sebelumnya. Dalam penelitian ini yang menjadi informannya adalah Manager atau Staf dari maskapai penerbangan Garuda Indonesia, sedangkan yang menjadi respondennya adalah konsumen yang pernah membeli tiket elektronik (e-ticket) melalui internet.Setelah data dikumpulkan dari lapangan dengan lengkap, maka tahap berikutnya adalah mengolah dan menganalisis data, yang pada pokoknya terdiri dari langkah-langkah sebagai berikut:EditingSetelah data-data diperoleh dalam bentuk berkas-berkas catatan informasi, maka kewajiban peneliti untuk meneliti kembali catatan tersebut dengan tujuan mengetahui apakah catatan-catatan itu sudah cukup baik. Dalam editing, yang dikoreksi kembali adalah meliputi hal-hal: lengkapnya pengisian kuesioner; keterbacaan tulisan atau catatan; kejelasan makna jawaban; kesesuaian jawaban satu dengan lainnya; relevansi jawaban; dan keseragaman satuan data.KodingApabila tahap editing telah selesai, dimana catatan jawaban kuesioner dianggap cukup rapi dan memadai sebagai data yang baik, berikutnya dilakukan koding, yaitu proses untuk mengklasifikasikan jawaban-jawaban responden menurut kriteria atau macam yang ditetapkan. Klasifikasi ini dilakukan dengan cara menandai masing-masing jawaban dengan "tanda kode" tertentu, misalnya dengan angka.Analisa data dilakukan secara kualitatif yaitu dari data yang diperoleh kemudian disusun secara sistimatis dan dianalisa untuk mencapai kejelasan masalah yang dibahas. Analisa data kualitatif adalah suatu cara penelitian yang menghasilkan data deskriptif analisis, yaitu apa yang dinyatakan oleh responden baik secara tertulis maupun lisan dan juga prilaku yang nyata, diteliti dan dipelajari secara utuh. Pengertian analisis, dimaksudkan sebagai suatu penjelasan dan penafsiran secara logis, dan sistematis. Setelah analisis data selesai, maka hasilnya akan disajikan secara deskriptif, yaitu dengan menuturkan dan menggambarkan apa adanya sesuai dengan permasalahan yang diteliti. Dari hasil tersebut ditarik kesimpulan yang merupakan jawaban atas permasalahan yang diangkat dalam penelitian ini.Hasil dan PembahasanBerdasarkan hasil penelitian yang telah dilakukan oleh penulis, menurut Ibu Elfa Lusia (Supervisor Ticketing) sahnya suatu perjanjian jual beli tiket elektronik (e-ticket) pada Garuda Indonesia jika memenuhi syarat-syarat sebagai berikut :Perjanjian yang ada dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) muncul pada saat pihak konsumen menentukan pada hari dan jam berapa akan melakukan penerbangan dan harga dari tiket elektronik (e-ticket) pun sudah tertera berdasarkan jadwal yang sudah ditentukan. Jika konsumen sepakat dengan harga yang telah tertera maka selanjutnya konsumen meng-klik tombol "Next/Berikutnya" untuk melalukan pembayaran atas tiket yang sudah di-booking. Maka dengan begitu salah satu syarat sahnya perjanjian sudah terpenuhi yaitu sepakat mereka yang mengikatkan dirinya.Calon konsumen yang akan membeli tiket pada saat pembayaran tentunya akan memilih melalui cara apa akan dilakukan pembayaran atas tiket yang sudah di-booking, baik melalui ATM atau pun kartu kredit. Hal ini tentunya membuktikan salah satu syarat sahnya perjanjian yaitu kecakapan untuk membuat perjanjian, karena hanya orang dewasa yang dapat memiliki ATM dan kartu kredit.Suatu hal tertentu berhubungan dengan objek perjanjian, maksudnya bahwa objek perjanjian itu harus jelas, dapat ditentukan dan diperhitungkan jenis dan jumlahnya, diperkenankan oleh Undang-Undang dan mungkin untuk dilakukan para pihak. Dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) yang menjadi objek dari perjanjian yaitu ticket elektronik (e-ticket) itu sendiri. Setelah pembeli melakukan reservasi tiket dan menerima kode booking yang dikirim melalui e-mail dan sms, maka si pembeli bisa melakukan print-out dari tiket elektronik (e-ticket) tersebut.Suatu sebab yang halal, berarti perjanjian tersebut harus dilakukan berdasarkan itikad baik. Sebab yang halal adalah mutlak untuk dipenuhi dalam mengadakan suatu perjanjian, pembuatan perjanjian tersebut haruslah didasari dengan itikad baik untuk mengadakan suatu perjanjian.Dari ketentuan tersebut dapat diambil kesimpulan bahwa secara tidak langsung dalam melakukan reservasi tiket elektronik (e-ticket) melalui internet memenuhi syarat sahnya suatu perjanjian. Lahirnya suatu perjanjian dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) yaitu pada saat terjadinya kata sepakat antara penjual dan pembeli tentang harga dan jadwal penerbangan tiket elektronik (e-ticket) serta sudah terlaksanannya perbuatan yang riil yaitu pembayaran atas tiket elektronik (e-ticket) tersebut.Berdasarkan hasil penelitian yang telah dilakukan oleh penulis, pembelian tiket elektronik (e-ticket) Garuda Indonesia dapat dilakukan melalui beberapa cara yaitu : melalui Call Center Garuda Indonesia, datang langsung ke kantor Garuda Indonesia, melalui situs resmi Garuda Indonesia.dalam pelaksanaannya, terdapat beberapa masalah yang dihadapi oleh pembeli dalam reservasi tiket melalui internet. Adapun masalah yang sering dihadapi pembeli dalam pembelian tiket elektrnoik (e-ticket) melalui internet yaitu sebagai berikut :Limited PembayaranAdapun yang dimaksud dengan limited pembayaran yaitu, batas waktu pembayaran tiket 2 (dua) jam setelah kode booking diterima konsumen. Jika sudah lewat limited waktu yang telah ditentukan, maka secara otomatis tiket yang sudah di-booking statusnya adalah batal karena semua prosedur sudah diatur oleh sistem.Human Error (Kesalahan Penumpang)Dalam hal ini yang dimaksud dengan Human Error atau Kesalahan Penumpang yaitu pada saat reservasi tiket melalui Call Center, penumpang menyebutkan tanggal dan hari yang salah dalam memilih jadwal penerbangan. Misalnya yang seharusnya tanggal 14 Mei 2013 adalah hari Selasa, sedangkan konsumen menyebutkan 14 Mei adalah hari Rabu.3. System Error (Gangguan Jaringan)System Error yaitu kesalahan pada sistem on line dari Garuda Indonesia sendiri, seperti tidak bisanya pembeli mengakses website resmi Garuda Indonesia, tidak ada respon setelah melakukan beberapa tahap reservasi tiket on line, dan yang berhubungan dengan sistem lainnya, sehingga menyebabkan terjadinya double atau triple booking.Pelaku AgenPelaku agen maksudnya adalah kesalahan yang berasal dari agen-agen travel. Biasanya jika konsumen datang ke agen travel untuk memesan tiket dan ternyata tiket sudah full. Maka yang dilakukan agen tersebut yaitu dengan cara menghubungi Call Center yang meminta untuk membatalkan salah satu tiket untuk penerbangan pada jam tertentu yang mengatasnamakan orang yang memesan tiket tersebut. Dengan begitu secara otomatis kursi pesawat yang sudah full booking akan menjadi kosong 1 (satu) kursi dan disitulah agen akan menempatkan konsumen yang memesan tiket yang datang pada travel mereka.Dalam mengatasi permasalahan yang timbul dalam pelaksanaan jual beli tiket elektronik (e-ticket) Garuda Indonesia, dilakukan dengan cara yaitu :Limited PembayaranPada masalah ini untuk menyelesaikannya pihak Garuda Indonesia akan mengaktifkan kembali nomor booking yang sudah ada dengan cara menghubungi operator Call Center dan menyesuaikan data-data yang diperoleh dari konsumen dengan data-data yang ada pada Call Center. Setelah itu tiket yang sudah batal statusnya akan aktif kembali dan bisa digunakan setelah konsumen membayar tiket tersebut.Human Error (Kesalahan Penumpang)Dalam masalah ini kesalahannya berada di pihak konsumen yang tidak teliti sebelum melakukan reservasi, namun konsumen bisa mengubah tiket elektronik tersebut dengan cara mendatangi langsung gerai Garuda Indonesia. Maka pihak Garuda Indonesia akan mengulang kembali reservasi tiket sesuai jadwal yang benar dengan cara langsung menghubungi pusat untuk meminta seat (kursi) pada penerbangan selanjutnya. Bagian pusat akan mencarikan tiket sesuai dengan kelas yang sama pada saat reservasi pertama dan harga tiket yang sama, namun jika harga tiket pada penerbangan selanjutnya melebihi dari harga tiket sebelumnya, konsumen harus menambah biaya sesuai kekurangan dengan harga tiket yang baru.System ErrorError System atau sistem error adalah masalah yang sering kali terjadi pada website resmi Garuda Indonesia yang tidak memungkinkan konsumen untuk melakukan reservasi tiket secara on line. Jika terjadi masalah akibat dari error system, langkah yang bisa digunakan untuk reservasi tiket yaitu dengan menghubungi Call Center Garuda Indonesia.Pelaku AgenUntuk permasalahan ini, Garuda Indonesia akan bertanggung jawab sepenuhnya sampai konsumen yang dirugikan bisa melakukan penerbangan sebagaimana mestinya. Apabila pada jadwal penerbangan yang sama pesawat sudah over booked atau penuh, maka penumpang akan dialihkan pada penerbangan selanjutnya. Namun jika konsumen tersebut harus berangkat pada jam yang sama dengan memberikan alasan yang tepat dan tidak bisa diundur, maka pihak Garuda Indonesia akan mengalihkan konsumen tersebut pada maskapai lainnya dan biayanya akan ditanggung oleh Garuda Indonesia sebagai kompensasi. Namun jika konsumen membatalkan tiket tersebut maka pihak Garuda Indonesia akan memberikan kompensasi sebesar Rp. 300.000,00 (Tigar Ratus Ribu Rupiah), sesuai dengan peraturan perundang-undangan dan peraturan Pengangkut yang berlaku.Kesimpulan Berdasarkan hasil penelitian dan pembahasan terhadap perjanjian jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan melalui internet, penulis mengambil kesimpulan sebagai berikut :59 Perjanjian jual beli melalui internet (e-commerce) hamper sama halnya dengan perjanjian jual beli pada umumnya, hanya saja yang membedakan adalah media yang digunakan pada saat perjanjian itu terjadi. Mengenai pengaturannya, perjanjian jual beli melalui internet tidak terdapat dalam Buku III Kitab Undang-Undang Hukum Perdata secara khusus, namun dapat dipakai ketentuan yang berlaku secara umum mengenai perjanjian. Perjanjian jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet mengikat dan berlaku bagi para pihak yang membuat ketika pembeli menyetujui jadwal penerbangan dan harga yang telah ada. Walaupun syarat sahnya perjanjian tidak terpenuhi semuanya yaitu syarat kecakapan para pihak yang dibuat oleh merchant dan customer tetap berlaku dan mengikat, karena syarat kecakapan termasuk dalam syarat subyektif dimana suatu syarat meskipun tidak terpenuhi dalam perjanjian tidak menyebabkan perjanjian menjadi tidak sah. Namun hal itu dapat dibuktikan pada saat pembayaran tiket elektronik yang sudah di-booking, karena hanya orang dewasa yang memiliki ATM atau kartu kredit. .Dengan adanya pemenuhan terhadap syarat sahnya perjanjian menurut Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata) maka perjanjian jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet adalah sah dan keterntuan yang terdapat dalam Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata) dapat digunakan sebagai pengaturannya.Perdagangan melalui internet (e-commerce) merupakan dampak dari perkembangan teknologi informasi yang semakin maju, dimana dalam penggunaannya memberikan banyak kemudahan, tetapi bukan berarti menjadikannya suatu sistem perdagangan yang tanpa masalah. Meskipun memberikan banyak kemudahan, dalam pelaksanaan jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet terdapat beberapa masalah, yaitu limited pembayaran, human error (kesalahan penumpang), system error (gangguan jaringan) dan pelaku agen.Upaya penyelesaiaan masalah yang dihadapi dalam pelaksanaan jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan melalui internet ; a) Limited pembayaran. Pada masalah ini untuk menyelesaikannya pihak Garuda Indonesia akan mengaktifkan kembali nomor booking yang sudah ada dengan cara menghubungi operator Call Center dan menyesuaikan data-data yang diperoleh dari konsumen dengan data-data yang ada pada Call Center. Setelah itu tiket yang sudah batal statusnya akan aktif kembali dan bisa digunakan setelah konsumen membayar tiket tersebut; b) Human error (kesalahan penumpang). Dalam masalah ini kesalahannya berada di pihak konsumen yang tidak teliti sebelum melakukan reservasi, namun konsumen bisa mengubah tiket elektronik tersebut dengan cara mendatangi langsung gerai Garuda Indonesia. Maka pihak Garuda Indonesia akan mengulang kembali reservasi tiket sesuai jadwal yang benar dengan cara langsung menghubungi pusat untuk meminta seat (kursi) pada penerbangan selanjutnya. Bagian pusat akan mencarikan tiket sesuai dengan kelas yang sama pada saat reservasi pertama dan harga tiket yang sama, namun jika harga tiket pada penerbangan selanjutnya melebihi dari harga tiket sebelumnya, konsumen harus menambah biaya sesuai kekurangan dengan harga tiket yang baru; c) System error (gangguan jaringan). Dalam masalah ini kesalahannya berada di pihak konsumen yang tidak teliti sebelum melakukan reservasi, namun konsumen bisa mengubah tiket elektronik tersebut dengan cara mendatangi langsung gerai Garuda Indonesia. Maka pihak Garuda Indonesia akan mengulang kembali reservasi tiket sesuai jadwal yang benar dengan cara langsung menghubungi pusat untuk meminta seat (kursi) pada penerbangan selanjutnya. Bagian pusat akan mencarikan tiket sesuai dengan kelas yang sama pada saat reservasi pertama dan harga tiket yang sama, namun jika harga tiket pada penerbangan selanjutnya melebihi dari harga tiket sebelumnya, konsumen harus menambah biaya sesuai kekurangan dengan harga tiket yang baru; d) Pelaku agen. Untuk permasalahan ini, Garuda Indonesia akan bertanggung jawab sepenuhnya sampai konsumen yang dirugikan bisa melakukan penerbangan sebagaimana mestinya. Apabila pada jadwal penerbangan yang sama pesawat sudah over booked atau penuh, maka penumpang akan dialihkan pada penerbangan selanjutnya. Namun jika konsumen tersebut harus berangkat pada jam yang sama dengan memberikan alasan yang tepat dan tidak bisa diundur, maka pihak Garuda Indonesia akan mengalihkan konsumen tersebut pada maskapai lainnya dan biayanya akan ditanggung oleh Garuda Indonesia sebagai kompensasi. Namun jika konsumen membatalkan tiket tersebut maka pihak Garuda Indonesia akan memberikan kompensasi sebesar Rp. 300.000,00 (Tigar Ratus Ribu Rupiah), sesuai dengan peraturan perundang-undangan dan peraturan Pengangkut yang berlaku.Ucapan Terima Kasih Penulis mengucapkan terima kasih kepada Bapak Zarfinal, S.H., M.H. selaku Pembimbing I dan Bapak Suamperi, S.H., M.H., selaku Pembimbing II dan pihak-pihak yang terkait lainnya yaitu :Ibu Dwi Astuti Palupi, S.H., M.H., selaku Dekan Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Padang.Ibu Nurbeti, S.H., M.H., selaku Wakil Dekan Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Padang.Bapak Adri S.H., M.H., selaku Ketua Bagian Hukum Perdata Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Padang.Kepada seluruh Bapak dan Ibu Dosen Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Padang yang telah memberikan ilmu dan mendidik penulis selama duduk di bangku perkuliahan.Kepada Staf Administrasi (Bagian Tata Usaha) Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta, yang banyak membantu penulis dalam pengurusan dokumentasi dan administrasi untuk kelancaran dalam menyelsesaikan skripsi ini.Ibu Elfa Lusia (Supervisor Ticketing), Bapak Deswita Muchtar (Supervisor Ticketing Bandara Internasional Minang Kabau), Mbak Adek (Sekretaris) dan Mbak Farah (Ticketing Bandara), Mbak Putri (Customer Service Bandara) Garuda Indonesia Cabang Padang yang telah banyak memberikan data dan informasi yang penulis butuhkan untuk menyelesaikan skripsi ini.Bagian Administrasi Kesatuan Bangsa Dan Politik Padang (Kesbangpol), yang telah membantu penulis dalam urusan administrasi untuk kelancaran dalam menyelesaikan skripsi ini.Daftar PustakaAhmad M. Ramli, 2004, Cyber Law Dan Haki Dalam Sistem Hukum Indonesia, PT. Refika Aditama, Bandung. Amiruddin, H. Zainal Asikin, 2004, Pengantar Metode Penelitian Hukum, PT. Raja Grafindo Persada, Jakarta. Dikdik M. Arief Mansur, dan Elisatris Gultom, 2005, Cyber Law Aspek Hukum Teknologi Informasi, PT. Refika Aditama, Bandung. M. Arsyad Sanusi, 2001, E-Commerce Hukum dan Solusinya, PT. Mizan Grafika Sarana, Bandung. Mieke Komar Kantaatmadja, 2001, Cyber Law: Suatu Pengantar, Elips, Bandung. R. Subekti, 1995, Aneka Perjanjian, Cetakan Kesepuluh, PT. Citra Aditya Bakti. R. Wirjono Prodjodikoro, 1981, Hukum Perdata Tentang Persetujuan Persetujuan Tertentu, Cetakan Ketujuh, Sumur Bandung. Subekti, 1987, Hukum Perjanjian, Cetakan Kesebelas, PT. Intermasa, Jakarta. Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata) Undang-Undang No. 11 Tahun 2008 tentang Informasi Dan Transaksi Elektronik Peraturan Pemerintah No. 82 Tahun 2012 tentang Penyelenggaraan Sistem dan Transakasi Elektronik Undang-Undang No. 7 Tahun 1992 Tentang Perbankan Sebagaimana Telah Diubah Dengan Undang-Undang No. 10 Tahun 1998 Undang-Undang No. 1 Tahun 2009 Tentang Penerbangan Peraturan Menteri Perhubungan No. PM 77 Tahun 2011 Tentang Tanggung
Falta palabras clave. ; La presente tesis doctoral -titulada El Museo Vacío- parte de la convicción que, en vista de que los museos son instituciones culturales que han alcanzado una increíble notoriedad y popularidad desde el último tercio del siglo XX, fenómeno este sin precedentes, atrás quedó el museo como simple caja contenedora donde acoger numerosos objetos, reducto para unos cuantos instruidos, a transformarse en atractivos lugares, donde ofrecer al visitante nuevas experiencias, no sólo en la recepción del Arte y la Historia. Es decir, de instituciones cerradas e impenetrables para el gran público, se ha pasado a recintos abiertos (para las masas), con un papel renovado frente a la sociedad, llegando a ser consideradas las insignias de la Postmodernidad. En el contexto de la sociedad postindustrial, la cultura y el conocimiento toman protagonismo, del mismo modo que la memoria y su recuperación se han convertido en una obsesión global. El concepto de patrimonio cultural ha crecido sin cesar en los últimos tiempos con la aparente intención de dar satisfacción tanto a una sociedad postfordista que demanda "un mayor conocimiento" como a una insistente mirada hacia el pasado. Como resultado, cada vez ha sido más habitual la creación y ampliación de nuevos espacios culturales para albergar un determinado patrimonio (material e inmaterial). Incesantemente se han fundado múltiples y distintos tipos de museos, extensiones o renovaciones de antiguos edificios como centros culturales, nuevos espacios con carácter museístico y/o conmemorativos, múltiples (macro) exposiciones, nuevos proyectos artísticos y culturales de digitalización (gracias especialmente a los nuevos mecanismos de producción de imagen, a las nuevas tecnologías de la información y la comunicación -TIC-, así como a la democratización informativa de la redes mediáticas), y a diversos modelos museológicos y museográficos que plantean un nueva concepción de museo que poco tiene que ver con el tradicional museo-almacén. Este "efecto museo" y proliferación memorística se ha dado desde la década de los setenta, pero se ha intensificado a partir de los años ochenta, cuando se afianzó la cultura posmoderna del entretenimiento y la "Industria Cultural" de la sociedad postindustrial, coincidiendo a su vez con las estrategias revisionistas de la institución artística y con un crecimiento económico. En especial con el Centro Georges Pompidou de París (1977), pionero en lo que a público masivo se refiere y el que marcará el punto final de los museos del Movimiento Moderno y de partida de la Postmodernidad, cuando se dé con mayor impulso el fenómeno de un considerado aumento de nuevos museos y centros de arte contemporáneo, tanto de nueva planta como de edificios reutilizados para tal fin. Aquellas formulaciones de nihilismo museal y del arte institucionalizado levantadas sobre todo en los años sesenta y setenta por parte de distintos artistas y pensadores (ceñidos al debate sobre la muerte de Dios, el Ser y el Arte), paradójicamente desembocó en una progresiva expansión museística, cobrando el museo todo su protagonismo y su monopolio en el discurso artístico dominante y en la difusión del arte en una vitalidad nunca vista hasta ahora, al igual que la exitosa proliferación de centros artísticos, galerías de arte y (macro) exposiciones pensados en función del arte contemporáneo. Este fenómeno, desde las dos últimas décadas del siglo XX y principios del siglo XXI, ha adquirido tal dimensión que merece cierta reflexión o comprensión y un deseo de interpretación que, en "nuestro" caso, parte del asombro que despertó el macroespectáculo de la museomanía arquitectónica que se ha estado rivalizando principalmente entre los museos y centros de arte contemporáneo. El espectáculo de la arquitectura (museística) como imán de sustanciales audiencias, junto con las pautas que promueven el negocio del ocio y el turismo, pasó a convertir estos espacios culturales en parques temáticos de atracción turística: museos-espectáculo (con firma Pritzker), donde las masas han sido atraídas sobre todo por el marketing de la arquitectura-icono, restándole valía al tradicional significado del museo (que es de proteger, coleccionar y exponer), adquiriendo el contenedor todo su protagonismo como auténtica pieza artística en sí misma. Siendo esta una de las particularidades del museo posmoderno (definido como la nueva catedral del S. XXI), la cual realza nuestra cultura globalizadora, en la que impera el consumo de masa y la cultura de la imagen, incentivando al público la peregrinación al edificio el déjà vu. En las tres últimas décadas, el Museo ha pasado de ser un contenedor "neutro" a un objeto artístico destacado de la exposición; transformándose, estas "nuevas catedrales" de nuestro tiempo, en uno de los espacios más relevantes de promoción urbana, de peregrinación del turismo y en lugar de atracción para el consumo de masa. De manera que hemos pasado del modelo de museo-almacén, al museo fábrica (o laboratorio) y en los últimos años al tipo de museo seductor y espectacular. No obstante, la crisis actual del museo (de arte contemporáneo), envuelta por el espectáculo turístico que rodea a estas instituciones, está íntimamente ligada a esa sobresaturación a modo de ¿efecto Guggenheim¿ en la que, en tiempos de bonanza económica, se ha visto sumergida toda comunidad y ciudad, convirtiéndose la creación de museos y centros culturales en un instrumento de status político y de rentabilidad económica, más que de difusión artística y cultural. Dando paso a un modelo de museo altamente vacío (en su contenido), falto de debate crítico, de discusión y sobre todo de didáctica, valorándose el continente por encima del contenido. Así que hemos pasado de aquel vacío que ha dejado el museo moderno en torno a las prácticas artísticas, sobre pedagogías críticas e inclusivas, a la vacuidad de aquel que responde a la cultura del espectáculo; una cultura del "todo vale", de lo banal y superficial como la nuestra, tan efímera y tan post en tantos aspectos y sentidos. Y en definitiva, se observan unos vacíos (en la museología y en la historia del arte) que aparentan ser completados a través del espectáculo de la moda, el consumo y el diseño, atendiendo a una expansión sin límites del museo nunca vista hasta ahora. En una época donde la obra de arte contemporánea se produce y se expande tanto en espacios cerrados como en espacios naturales, urbanos o en red. De ahí también el título de la presente investigación, pues esta idea de museo vacío pretende con ello expresar la metáfora de un museo (expandido) fuera de lugar, infinito e imaginario, pudiendo trasladarse hasta los no espacios del museo virtual. Es de obligación en cualquier asunto de investigación plantearse cuestiones epistemológicas, en el que a partir de la corriente postmoderna, está cayendo toda una serie de valores (morales, éticos, educativos y culturales) a favor de la vacuidad del espectáculo, el consumo y la banalización. Además en un contexto donde predominan las imágenes, hoy más que nunca se necesita de la palabra. Consideramos que todo artista debe confrontarse con este tipo de cuestiones trascendentales de su tiempo en la tarea de investigación y creación artística, a favor de un pensamiento crítico con respecto a los fundamentos esenciales de su trabajo. De modo que este interés por el museo nace de una serie de preguntas que, como artista y consumidora (de arte) interesada, como es lógico, en el hecho expositivo, se hace [la autora] acerca de las prácticas de exhibición dentro y fuera de los museos y en torno a los espacios de discusión sobre las prácticas artísticas e institucionales. Más aún en un momento donde, paradójicamente, la madre institucional museística una vez más se encuentra en plena crisis de identidad -en un contexto de profunda crisis económica, política y social-, en busca de una necesaria reformulación de su concepción desde su uso, según su finalidad, acorde a los nuevos tiempos. El objetivo principal de este estudio teórico (de análisis y reflexión crítica) es reflexionar y debatir sobre múltiples interrogantes que plantea el fenómeno de los museos actuales, especialmente de los museos y centros de arte contemporáneo. Con el deseo, por un lado, de reflexionar -desde una perspectiva crítica- sobre el concepto mismo de museo, su rol-función en el mundo contemporáneo. Y, por otro lado, profundizar en el conocimiento de nuevos planteamientos y usos del museo, a través de distintos períodos y ejemplos nacionales e internacionales, muy distintos en relación con aquellas que ha ido asumiendo el museo tradicional desde sus orígenes: pasando de ser simples almacenes, contenedores de tesoros merecedores de fervor, a reivindicarles una dinámica viva, mudable y renovadora. Con el fin de descifrar las claves de los incipientes caminos del Museo Contemporáneo (tanto en su perspectiva socio cultural, artística y conceptual), y plantear un análisis y debate crítico sobre el estado del arte contemporáneo y su mediación, logrando una mayor conciencia y juicio personal con respecto a dicho fenómeno. No sólo se analiza de qué manera la creación de los nuevos museos plantea nuevos conceptos y trazados estéticos, culturales y filosóficos. Un tema, obsesivamente evocado por numerosos autores, mediadores, artistas, arquitectos, críticos de arte, filósofos, historiadores de arte, sociólogos, etc. Para ello también se tendrá en cuenta, entre otros asuntos, la presentación expositiva -como formato estrella- del arte contemporáneo, ya que la exposición entendida como dispositivo de presentación artística es uno de los elementos primordiales de la articulación discursiva del museo. Esbozando cuáles son algunos de los mecanismos y relaciones de poder y control de las instituciones museísticas, donde se revisan algunas de las propuestas e ideas que plantean distintos autores desde la teoría crítica (frankfurtiana y postmoderna), hasta la teoría artística contemporánea y la crítica institucional, donde se encuentran muchas preguntas, que más que responder, nos interesa plantear. De este modo, la tesis invita a reflexionar sobre el nuevo cambio de paradigma que rodea a la institución museística y a partir de ello identificar una serie de problemáticas que aún persisten en los museos, con el fin de ver sus límites y contradicciones, y generar una reflexión para proponer nuevos retos para el siglo XXI. Nunca como hasta este momento había sido tan cuestionado el papel del museo como institución cultural, hasta el punto que en numerosas ocasiones se ha hablado de una ¿muerte del museo¿, en concreto de los museos de arte contemporáneo. Pero a pesar de que el museo es una ¿institución en crisis¿ tampoco antes había despertado tanto interés como también demuestra la reciente numerosa producción bibliográfica museística a la vez que se ha convertido en un centro de mira de numerosos historiadores, teóricos y artistas, como paradigma de la cultura contemporánea, deslizando a la obra de arte a un segundo plano. De hecho, la relevancia de este trabajo pone también en cuestión el antecedente que originó la inquietud por uno de los problemas que se desea analizar: la posición artística del edificio-museo, pues como ya se ha dicho, el interés por crear un diseño espectacular ha supuesto el riesgo de que la arquitectura museística arrebate la importancia a las obras exhibidas. Tal y como puso de moda el Guggenheim de Bilbao, inaugurado con rotundo éxito en 1997, como paradigma de la cultura convertida en instrumento de consumo pero también de revitalización urbana y económica. Cuestión que, interrogada en multitud de ocasiones (especialmente en foros, conferencias y publicaciones especializadas), es pertinente analizar ya que está profundamente relacionado con la crisis de estas instituciones culturales. Pese a que, por otro lado, los museos se han convertido a finales del siglo pasado en uno de los principales referentes culturales, tendencia que mueve a miles de turistas todos los años, aunque esta nueva situación no está exenta de una serie de problemas que trataremos también de prestarle atención y que empezaron a examinarse en el S. XX. Sin embargo, tras pasar en los últimos años del fenómeno "efecto museo", acrecentado en pleno boom económico, nos situamos en nuevos tiempos de incertidumbre; donde contribuiremos -a modo de reflexión- a la discusión introduciendo ciertas cuestiones sobre el tema: cómo el reciente impacto de la crisis financiera pone en peligro tanto la supervivencia de muchos museos y centros culturales, como la divulgación, educación e investigación del arte y cultural. Poniendo igualmente énfasis en cómo la crisis económica obliga favorecer una reconfiguración de las instituciones culturales y nuevos modos de comportamientos de sus protocolos internos. Nuevos caminos que se abren en un periodo de transformación radical como el actual y el consecuente cambio de paradigma económico, social, político y cultural que se está produciendo, que está impulsando nuevos espacios de producción y colaboración, nuevas maneras de financiación, producción y distribución para las artes, así como redes de colaboración e intercambio -en torno a los bienes comunes y la gestión colectiva-, que abren igualmente nuevos modos de producción, distribución y recepción del pensamiento crítico, donde se toma como punto de salida y de lo común el contexto actual de crisis, que está a su vez marcando un cambio político y social. De modo que igualmente importante son las transformaciones que se están dando a raíz de los cambios producidos con la aparición de las nuevas tecnologías de la información y la comunicación (TIC), sobre todo con Internet, ya que están produciendo grandes cambios en nuestra actual sociedad que necesariamente afectan al mundo del arte. Todo ello se presta a un significativo análisis y valoración, en el que adoptaremos una metodología de trabajo de carácter reflexiva y crítica, desde una sensibilización con el asunto a partir de la observación y experiencia en la visita a estos y otros espacios expositivos, enriquecida con la teoría y la crítica institucional, con la consulta de fuentes bibliográficas en materia museística y publicaciones de revistas especializadas, investigaciones, monografías, ensayos, páginas web, prensa, etc. De esta manera, con la ayuda de dichas herramientas de trabajo, la metodología principal consistirá en recopilar ideas, pensamientos, teorías, fenómenos, nuevos paradigmas, recontextualizarlas y sacarlas a colación, evidenciando y revisando, asimismo, aquellos sistemas (visibles e invisibles) de poder que se manifiestan en todo ámbito de entretenimiento, del lenguaje y la política. La presente investigación encuentra fundamentado su marco teórico en distintos autores de diferentes áreas de conocimiento que rodean al ámbito museístico, básicamente: historia del arte; arquitectura; filosofía; estética; museología; sociología; arte contemporáneo. Si bien, existe una extensa y heterogénea literatura sobre el tema de investigación, la presente tesis pretende cubrir la carencia de estudio y análisis del objeto del museo en el área de Bellas Artes; ahondar sobre temas de actualidad en el mundo del arte y analizar una serie de paradigmas que rodea al ámbito museístico y al mundo del arte contemporáneo, planteando reflexiones y preguntas claves sobre la validez, alcance y naturaleza de ello; de este tema vigente de existente discusión, para que este tesis teórica -de corte crítico- no constituya un punto final de este trabajo, sino una puerta abierta hacia la prolongación de este estudio u otro. Y aunque será un tanto difícil plantear unas conclusiones finales en un asunto como es el museo y el mundo del arte que está en continua transformación, observamos que hay un vacío, un problema, si no, no se habría generado tanta crítica al museo, sobre todo a partir de la segunda mitad del siglo XX, y por supuesto ni tan ingente cantidad de investigaciones y literatura teórica sobre el mismo, que ha conducido, además, en las tres últimas décadas a un debate sobre la especificidad del museo, de los espacios expositivos, del arte y, en consecuencia, a nuevas definiciones del mismo acto creativo. Pero lo cierto es que, según los datos que nos ofrece la historia del arte, el museo se ve avocado a una crisis y renovación permanente. Si no desea morir, a seguir cambiando y evolucionando, según las tendencias artísticas y las necesidades sociales. Así que para una mayor comprensión y conciencia de dicha realidad, en la presente tesis, intentaremos dar cuanta de cuáles han sido los cambios más drásticos que ha sufrido el museo a lo largo de la historia, sin dejar las formas de los edificios inalterables. Especialmente desde que nace el museo como institución pública, a finales del siglo XVIII y principios del siglo XIX, como consecuencia, del paso definitivo de la colección y exhibición del arte privado al dominio público, tras la Revolución Francesa; el nacimiento y desarrollo del museo de arte moderno hasta aquellos proyectos de museos generados por el Movimiento Moderno en la primera mitad del Siglo XX y, por otro lado, su conversión en centros de arte contemporáneos en la segunda mitad del siglo pasado; para posteriormente situar el presente trabajo en dicha evolución histórica, ubicando el museo en nuestra época de la información/comunicación, post-moderna y globalizada, y extraer una serie de consecuencias prácticas para la investigación. De este modo, el analizar cómo ha ido cambiando a lo largo de la historia la forma y la función del museo, nos permitirá a su vez plantear una serie de reflexiones (críticas) en torno a la crisis inherente que ha perseguido al propio museo desde sus orígenes. Con respecto a la estructura de la tesis, ésta se presenta en tres grandes bloques que comprende un total de diez capítulos pensados, por un lado, en base a los objetivos propuestos y, por otro, a las etapas o ciclos más significativos en el origen y desarrollo del Museo, en aquellos acontecimientos y fenómenos más relevantes (de un pasado lejano y cercano) que han devenido en un cambio de paradigma, así como a distintas posiciones que se consideran predominantes en las formas de los museos contemporáneos. Pese a que se ha intentado delimitar en todo lo posible la investigación, el tema en cuestión es un poco rizomático, porque en cuanto se replantea un asunto en torno al museo aparecen otros que nos llevan también a otras cuestiones. Es por ello que en el desarrollo de la investigación se han abordado simultáneamente casi todos los puntos bajo la influencia recíproca de las diferentes observaciones y conceptualizaciones. Con un tono sencillo, aunque un tanto filosófico, se profundiza en las diversas cuestiones planteadas, en las dos primeras partes del estudio se hace un recorrido histórico por la construcción de estos espacios destinados al arte y como una especie de registro (de evaluación) de los movimientos (arquitectónicos) dominantes que han envuelto la concepción del museo a lo largo de la historia, con la intención de profundizar asimismo en la transformación de dicha institución. Además de analizar las diversas tipologías museísticas que se han venido dando a lo largo de la historia, veremos de este modo que la relación que se establece entre la obra y el marco espacial en el que se inserta suele generar numerosas tensiones, como por ejemplo al interactuar con una arquitectura museística como la actual que tiene una fuerte carga narcisista. Precisamente, daremos cuenta que las cuestiones y conflictos en torno a estos contenedores de arte se han estado dando desde la creación de los museos, razón demás por lo que nos situamos en diferentes períodos, con el fin de dar cuenta si el museo es un espacio ecuánime, capacitado y autosuficiente para acoger tanto la obra de arte contemporánea como al espectador. Del mismo modo, que en la 3ª parte examinamos si el formato tradicional de la exposición (física) sigue siendo el más apropiado para acoger aquellas novedosas propuestas y prácticas artísticas que se originan fuera del marco institucional. Pues llegados a la Postmodernidad, en esta última parte, daremos cuenta de los nuevos paradigmas de representación que envuelven al museo desde el inicio del postmodernismo hasta la actualidad (y que, en definitiva, transgreden la misión tradicional del museo y sus límites). La primera parte comprende el "Concepto de Museo y su Expresión Arquitectónica". Distribuida en los tres primeros capítulos de la tesis, se definen las nociones más importantes de la presente investigación. Analizamos en primer lugar la definición y la formación histórica del concepto de museo, su origen en la historia y su significado en la Antigüedad; la gestación del Museo desde hace ya casi tres siglos y las primeras dicotomías de la obra de arte con el espacio que la contiene; se analiza el descubrimiento de las formas de exponer y su expresión espacial en las tipologías básicas, y como se desarrolla su lenta y complicada transformación en los prototipos arquitectónicos del primer tercio del siglo XIX. Para ello le prestamos atención a la evolución de las primeras arquitecturas (palaciales) de uso exclusivamente museísticos (a partir del Siglo XVI), hasta aquellos primeros contenedores de tesoros artísticos que pasaron a materializarse partiendo de "arquitecturas dibujadas". Por otro lado, las causas y el origen del museo público a finales del Siglo XVIII, su gestación como institución estatal pública y patrimonial, y el auge de las exposiciones temporales en el siglo XIX (primero con la creación de los museos de artistas vivos y, por otra parte, con el fenómeno de las exposiciones universales); reflexionando al final del mismo sobre la noción de "museo efímero" frente a los límites del museo almacén, junto a otros fenómenos socio-culturales y prototipos de museos contemporáneos que transgreden la concepción del Museo (tradicional). En la segunda parte: "Antecedentes Artísticos del Museo Postmoderno (la nueva estética de la Modernidad)", a lo largo del capítulo 4, 5 y 6 daremos cuenta de las transformaciones socio-culturales y de los cambios e innovaciones en el arte y en la arquitectura del siglo XX. Se analiza las aportaciones del arte y la arquitectura de vanguardia en la concepción del Museo de Arte Moderno -MOMA- de Nueva York (a través de una nueva enunciación estética y conceptual que irá imponiéndose a lo largo del siglo XX sobre el no estimado palacio o templo de las artes), junto con las aportaciones de los maestros del Movimientos Moderno (Le Corbusier, M. van der Rohe, F. Lloyd Wright) en el desarrollo y evolución del mismo, así como las contribuciones de críticos, teóricos, artistas, sociólogos y filósofos que han cuestionado mordazmente el museo desde distintas perspectivas, hasta los inicios de la Postmodernidad; cerrando esta 2ª parte con aquellos antecedentes más próximos del museo posmoderno: el espectacular Museo Guggenheim de Nueva York, con su espacio expositivo de movimiento continuo, y el espacio flexible e interdisciplinar del Beaubourg de París, entre otras propuestas de museos no edificables pero de enorme repercusión. Situarnos en la era pompidou llevará establecer un nuevo vínculo del museo con las neo-vanguardias, el cual nos permitirá hablar de la ruptura con la cultura oficial de la Modernidad. Además del análisis arquitectónico y conceptual de aquellos proyectos que han marcado un cambio de paradigma, nos introducimos en algunos aspectos del museo visto tanto por arquitectos e historiadores del arte como por filósofos y artistas, de esta manera ampliamos las distintas visiones y aportaciones que han influido en la configuración y la constante evolución de esta institución socio-cultural. Sin obviar, por tanto, aquellos aspectos tanto sociales, económicos y políticos como aquellos vinculados al público. En la tercera parte, estructurada en los últimos cuatro capítulos de la tesis, bajo el título "Transgrediendo los límites del museo: nuevos paradigmas representacionales; nuevas prácticas artísticas y curatoriales", se examina la situación actual que atraviesan los museos y centros de arte contemporáneo, abarcando distintos asuntos ligados a la Posmodernidad, sus efectos y excesos sobre el museo como institución cultural. Si bien, el detonante de la presente investigación, la arquitectura (museística) contemporánea y su artisticidad (avivado por el protagonismo que se le ha dado a estos brillantes contenedores de arte y por la museomanía en la que nos hemos visto envueltos en las tres últimas décadas), nos ha permitido también reflexionar sobre los fundamentos del arte contemporáneo. De este modo, nos introducimos en esta última parte en el tema más amplio, de cómo se han transgredido los límites del museo, con el fin de analizar el museo como un espacio que por sí mismo ejerce una influencia o una política en la sociedad, y, por otro lado, las contradicciones y límites que presenta como institución cultural. Para ello se analizan aquellas prácticas artísticas y curatoriales que desplazan el lugar de la obra de arte y dislocan la autoridad del museo. En este punto se incluyen distintos asuntos sobre las conexiones entre la estética y la política. De modo que, en esta última parte, empezaremos dando cuenta de nuevos discursos y actitudes críticas frente al Museo en los inicios de la Postmodernidad; la crítica feminista; la crítica institucional de los años 60/70 (teniendo en cuenta el precedente crítico de las vanguardias históricas radicales); las nuevas formas de representación que trae consigo la Postmodernidad que exigen a su vez nuevas formas de exhibición, nuevos espacios (públicos) de producción y distribución artística. Por otra parte, se analizan distintos modelos de museos contemporáneos con dinámicas muy distintas, nuevos espacios artísticos y culturales -físicos y virtuales- que rompen con el concepto clásico de museo. Nos situaremos en el contexto actual de crisis que viven estos espacios legitimadores (museos, centros de arte contemporáneo, galerías,.), en un momento de profunda crisis económica, política y social. Y, por otra parte, examinaremos el impacto de las tecnologías digitales en la producción, distribución y recepción del arte contemporáneo; las nuevas formas de participación e interactividad en el arte (arte público, arte contextual, arte relacional) y la importancia de las teorías de la recepción en la configuración de las diferentes orientaciones conceptuales que trazan cuál debe ser el objetivo del museo en el siglo XXI. En definitiva, entre otros asuntos, intentaremos ver en esta última parte cuál es la situación actual del museo (su rol en el contexto socio-cultural, artístico y conceptual), y los retos a los que se enfrenta hoy día esta institución en el actual panorama de crisis globalizada. Analizando aquellas transformaciones a las que se ve avocado el museo para acomodarse en los cambios sociales en consonancia con la sociedad -de la información y mediática- contemporánea. Pues uno de los objetivos principales de esta tesis es precisamente debatir sobre el impacto de esas transformaciones, analizando aquellos paradigmas que han impulsado los cambios más drásticos en el museo a lo largo de su historia, a la vez que exponemos distintos ejemplos de intervención artística que han transgredido los límites del museo y han posibilitado el desarrollo de dispositivos críticos. Conjuntamente, en las tres partes se analizarán algunas de las críticas más destacadas al museo desde que nace como institución cultural hasta la actualidad por parte de filósofos, artistas, historiadores del arte e intelectuales. Así que la presente investigación ha devenido en pensamiento y reflexión crítica en torno al arte contemporáneo, la cultura contemporánea y la sociedad, en torno a las prácticas artísticas y su relación con los espacios expositivos de distribución, instituciones como centros de arte y de producción, galerías y museos, lo cual nos ha permitido adentrarnos en un análisis previo sobre la arquitectura de estos espacios -de ficción y consumo- como reclamo mediático y espectacular. Por último, un apartado con las conclusiones finales de los diferentes temas abordados, donde se recogen las principales reflexiones (críticas) que se derivan de este estudio, que nos ha servido sobre todo para reflexionar en torno al arte y cuestionar lo establecido. ; La présente thèse doctorale -intitulée «Le Musée Vide» (El Museo Vacío)- est animée par la conviction selon laquelle le musée a cessé d'être une simple caisse où conserver de nombreux objets, des bastions de quelques instruits, pour incarner des lieux fascinants conférant au visiteur des expériences novatrices allant au-delà de l'enseignement de l'Art et de l'Histoire. Autrefois fermés et impénétrables au grand public, les musées constituent désormais des enceintes ouvertes aux masses et jouent un rôle nouveau dans la société en tant que symbole de la Postmodernité. Si la culture et la connaissance occupent une place à part entière dans la société postindustrielle, la mémoire et sa récupération sont également devenues une obsession généralisée. Le concept de patrimoine culturel n'a pas cessé de grandir au cours de ces derniers temps avec l'intention apparente de satisfaire aussi bien une société postfordiste aspirant à «une plus grande connaissance» que le regard inflexible jeté sur le passé. Ainsi, la création et l'ampliation de nouveaux espaces culturels pour accueillir un patrimoine concret (matériel ou immatériel) sont devenues monnaie courante. Dès lors, de nombreux musées, aussi différents les uns que les autres, ont vu le jour, en ayant parfois eu recours à l'agrandissement ou la rénovation d'anciens bâtiments, pour donner place à des centres culturels ou de nouveaux espaces muséaux ou commémoratifs, expositions multiples, des nouveaux projets artistiques et culturels de numérisation (notamment grâce aux nouveaux mécanismes de production de l'image, aux nouvelles technologies de l'information et de la communication — TIC —, mais aussi grâce à la démocratisation informative des réseaux médiatiques) et aux nouveaux modèles muséologiques et muséographiques proposant une vision novatrice du musée n'ayant guère de rapport avec le musée-entrepôt classique. Les années 1970 ont été marquées par l'émergence de cet «effet musée» et la prolifération de la mémoire. Ce phénomène s'est par la suite intensifié à partir des années 1980, lors de la consolidation de la culture postmoderne du divertissement et de «l'Industrie Culturelle» de la société postindustrielle, coïncidant, ainsi, avec les stratégies révisionnistes de l'institution artistique et une croissance économique. Ceci est particulièrement spécial le cas du Centre Georges Pompidou de Paris (1977), précurseur dans l'avènement du public de masse, qui va annoncer la fin des musées du Mouvement Moderne et le début de la Postmodernité, au moment où l'on constatera le phénomène d'une augmentation considérable du nombre de musées et de centres d'art contemporain nouvellement fondés, qu'ils procèdent de nouvelles édifications ou de reconversions de bâtiments prévus à cet effet. Le musée assume déjà toute l'importance et a récupéré son monopole dans le discours artistique et dans la diffusion de l'art avec une vitalité encore jamais vue, et également la prolifération des centres artistiques, les galeries d'art et (macro)expositions pensés surtout en fonction de l'art contemporain. Ce phénomène a acquis une telle dimension qu'il invite à la réflexion, voire à la compréhension, et provoque, en ce qui «nous» concerne, un désir d'interprétation né de l'émerveillement suscité par le spectacle de l'architecture (muséale) se retrouvant principalement dans les musées et les centres d'art contemporain et agissant en tant qu'aimant d'audiences considérables. Ainsi, ces «musées-spectacles» (avec la signature Pritzker) font des contenants de véritables œuvres artistiques en soi. Étant celle-ci une des particularités du musée postmoderne (défini comme la nouvelle cathédrale du XXIe siècle), laquelle remarque notre culture globale dont la consommation de masse et la culture de l'image prévaut, encourageant le public au pèlerinage du bâtiment le déjà vu. Pendant les trois dernières décennies, le Musée en tant que contenant «neutre» est devenu un objet artistique du domaine de l'exposition en tout point remarquable et a donné lieu à des «nouvelles cathédrales» de notre temps, des espaces de promotion urbaine figurant parmi les plus influents, des lieux de pèlerinage touristique et d'attraction pour la consommation de masse. De ce fait, on est passé du modèle de musée-entrepôt au musée-usine (ou laboratoire) et, au cours des dernières années, au musée spectaculaire et captivant. Néanmoins, la crise actuelle du musée (d'art contemporain) enveloppée par le spectacle touristique entourant ces institutions, est profondément liée à une sursaturation à titre «d'effet Guggenheim» dans laquelle toute la communauté et la ville s'y plongent pendant la période de prospérité économique, plutôt que la diffusion artistique et culturelle. Laissant du coup la place à un modèle de musée particulièrement vide (dans son contenu), sans débats critiques, de discussion, et surtout de didactique, en valorisant davantage le contenant que le contenu. De cette manière, on abandonne cette idée de vide laissé par le musée moderne –autour des pratiques artistiques sur pédagogies critiques et inclusives - pour arriver à la vacuité de celui qui répond à la culture du spectacle. Il faut observer des vides (auprès de la muséologie et l'histoire de l'art) qui simulent être complétés à travers le spectacle de la mode, la consommation et la conception compte tenu de l'expansion sans limites du musée jamais réalisée jusqu'à présent. À une époque où l'œuvre d'art contemporain se produit et s'étend aussi dans les espaces fermés comme dans les espaces naturels, urbains et sur Internet. D'où aussi le titre de la présente recherche, car avec cette idée de musée vide on essaie d'exprimer la métaphore d'un musée (étendu) déplacé, infini et imaginaire, pour après se rendre jusqu'aux non-espaces du musée virtuel. De sorte que cet intérêt pour le musée est né d'une série de questions qui, en tant qu'artiste et consommatrice (d'art) intéressée, évidemment par le fait expositif, résulte des questions posées sur les pratiques d'exhibition hors et dehors des musées et autour des espaces de discussion à propos des pratiques artistiques et institutionnelles. Notamment dans un moment où paradoxalement la mère institutionnelle muséale se trouve encore une fois en pleine crise d'identité –à l'égard d'un contexte de profonde crise économique, sociale et politique-, à la recherche d'une reformulation nécessaire de sa conception depuis son usage, selon sa finalité en accord avec les nouveaux temps. Le but principal de cette recherche théorique est celui de réfléchir et de débattre sur les différentes interrogations que le phénomène des musées actuels pose, particulièrement des musées et des centres d'art contemporain. D'une part, avec le désir de réfléchir – après une perspective critique - en ce qui concerne le concept de musée en soi, son rôle/fonction dans monde contemporain. Et d'autre part, approfondir la connaissance des nouvelles approches et les usages du musée dans le cadre de ses différentes périodes et exemples nationaux et internationaux, aussi dissemblables en relation avec celles que le musée traditionnel a assumé depuis ses origines: au début ils étaient de simples entrepôts, des contenants de trésors dignes d'être admirés, pour finalement exiger d'eux une dynamique vivante, changeante et rénovatrice. Afin de déchiffrer les clés des voies naissantes du Musée Contemporain (dans une perspective socioculturelle, artistique et conceptuelle) et de débattre à propos de l'impact de ses transformations, alors qu'on est en train d'analyser les paradigmes qui ont stimulé les changements les plus drastiques auprès du musée tout au long de son histoire, en même temps que l'on présente différents exemples d'intervention artistique qui ont transgressé les limites du musée et ont permis le développement des dispositifs critiques. De cette façon il y a aussi une analyse et un débat critique concernant l'état de l'art contemporain ainsi que sa médiation. Non seulement faut-il analyser la manière dont la création des nouveaux musées propose de nouveaux concepts et des tracés esthétiques, culturels et philosophiques, mais il faut aussi tenir compte, entre autre, de la présentation d'exposition – en tant que format étoile- de l'art contemporain étant donné que l'exposition comprise comme dispositif de présentation artistique est l'un des éléments primordiaux de l'articulation discursive du musée. Les mécanismes et les relations de pouvoir et de contrôle des institutions muséales où les propositions et les idées formulées par les différents auteurs se formulent, depuis la théorie critique (de l'école de Francfort et postmoderne), jusqu'à la théorie artistique contemporaine et la critique institutionnelle où se trouvent beaucoup de demandes, qui, plutôt que d'y répondre, nous tient à cœur de les poser. Par la suite, la thèse invite à réfléchir sur le nouveau changement du paradigme qui entoure l'institution muséale et à partir de là, identifier la série de problématiques qui continuent à exister dans les musées afin de voir ses limites ou contradictions et créer une réflexion pour proposer de nouveaux défis pour le XXIe siècle. Jusqu'à nos jours, le rôle du musée comme institution culturelle n'a jamais été autant remis en question à tel point que de nombreuses fois on entend parler d'une «mort du musée», concrètement des musées d'art contemporain. Mais malgré le fait que le musée est une «institution en crise» cela n'avait pas non plus éveillé l'intérêt comme le démontre la récente et nombreuse production bibliographique muséale en même temps qu'il est devenu le centre de repère de plusieurs historiens, théoriques et artistes, comme paradigme de la culture contemporaine, reléguant l'œuvre d'art en arrière-plan. De fait, la pertinence de ce travail remet en cause aussi le précèdent qui a conduit à la préoccupation à propos de l'une des questions à analyser: la position artistique du bâtiment-musée, car comme on avait déjà mentionné auparavant, l'intérêt de créer une conception spectaculaire a signifié le risque de l'architecture du musée minimise l'importance aux œuvres exposées. Tel que le Guggenheim de Bilbao revenu à la mode, inauguré avec succès en 1997, comme un paradigme de la culture transformé en un instrument de la consommation, mais aussi de la revitalisation urbaine et économique. Cette question posée des centaines de fois (en particulier sur les forums, lors de conférences et dans des publications spécialisées) reste pertinente à analyser puisqu'elle se rapporte entièrement à la crise de ces institutions culturelles. Pourtant, après avoir passé les dernières années du phénomène «effet musée», en augmentant en plein boom économique, nous nous situons dans des nouveaux temps d'incertitude, où nous contribuerons (en guise de réflexion) à la discussion en introduisant quelques sujets sur la question: comment le récent impact de la crise financière met en danger soit la survie de beaucoup de musées et centres culturels comme la divulgation, éducation et recherche sur l'art et le culturel. On y souligne également comment la crise économique oblige à favoriser une reconfiguration des institutions culturelles et les nouvelles manières de comportement de ses protocoles internes. Les nouveaux chemins qui s'ouvrent dans une période de transformation radicale comme l'actuel et le conséquent changement de paradigme économique, social, politique et culturel qui se produit de nos jours, favorisent de nouveaux espaces de production et de collaboration, de nouvelles manières de financement, de production et de distribution pour les arts, ainsi que les réseaux de collaboration et échanges -autour des biens communs et de la gestion collective- qui ouvrent également de nouveaux modes de production, distribution, réception de la pensée critique, où le point de départ et du commun –et celui qui marque un changement politique et social- est le contexte actuel de crise. De sorte que pareillement incontournables sont les transformations qui apparaissent à la lumière des changements produits avec l'apparition de nouvelles technologies de l'information et de la communication (TIC), surtout avec Internet, puisqu'ils sont en train de modifier la société actuelle qui affecte directement le monde de l'art. Tout cela offre une analyse essentielle, celle d'adopter une méthodologie de travail réflexive et critique, d'après une sensibilisation avec le sujet à partir de l'observation et expérience dans la visite de ceux et d'autres espaces d'exposition enrichie avec la théorie et des critiques institutionnelles, à une consultation de sources bibliographiques en matière muséale et dans des publications de revues spécialisées, investigations, monographies, essaies, pages web, la presse, etc. La présente recherche trouve sa marque théorique étayé chez divers auteurs de différents secteurs de la connaissance qui principalement entourent le domaine muséal: l'histoire de l'art, l'architecture, la philosophie, l'esthétique, la muséologie, la sociologie, l'art contemporain. Malgré le fait qu'il existe une large et grande variété littéraire sur le thème de recherche, cette thèse vise à couvrir le manque d'études et d'analyses de l'objet du musée dans le domaine des Beaux-arts; approfondir sur les enjeux actuels dans le monde de l'art et ainsi analyser un certain nombre de paradigmes entourant le monde des musées et le monde de l'art contemporain, soulevant des questions et réflexions clés concernant la validité, la portée et sa nature. De ce sujet en vigueur et en discussion, pour que cette thèse théorique -de typologie critique- ne constitue pas un point final de ce travail, mais une porte ouverte sur l'approfondissement de ce cas d'étude ou d'un autre. Et même s'il sera légèrement difficile de tirer des conclusions définitives sur une question telle que le musée et le monde de l'art qui est en transformation constante, nous constatons qu'il y a un vide, un problème, autrement il ne se serait pas généré autant de critiques du musée, en particulier à partir de la seconde moitié du XXe siècle, et non plus l'énorme quantité de la recherche et de la littérature théorique sur celui-ci, qui a également conduit dans les trois dernières décennies à un débat sur la spécificité du musée et des espaces d'exposition, l'art et, par conséquent, de nouvelles définitions du même acte créateur. Par contre, il est certain que, après les données que l'histoire de l'art nous a offert, le musée s'est vu obligé dans une crise de renouvellement permanente. S'il préfère ne pas mourir à changer en continuation et évoluer selon les tendances artistiques et les besoins sociaux. Donc, pour une meilleure compréhension et prise de conscience de cette réalité, nous essaierons de rendre compte des changements les plus spectaculaires subis par le musée à travers l'histoire, laissant indéfectibles les formes des bâtiments. Surtout depuis la naissance du musée en tant qu'institution publique à la fin du XVIIIe et au début du XIXe siècle, en conséquence du pas définitif de la collection et la présentation de l'art privé dans le domaine public, après la Révolution française; la naissance et le développement du musée d'art moderne jusqu'aux projets de musée générés par le Mouvement Moderne dans la première moitié du XXe siècle et, d'autre part, sa conversion en centres d'art contemporain dans la deuxième moitié du dernier siècle; pour ensuite mettre ce travail dans ce développement historique, plaçant le musée dans notre ère de l'information/communication, post-moderne et mondialisée, et d'en tirer un certain nombre de conséquences pratiques pour la recherche. De cette manière, analyser comment la forme et la fonction du musée a changé au cours de l'histoire va nous permettre de nous livrer à des réflexions (critiques) autour de la crise inhérente ayant poursuivi le musée depuis ses origines. Par rapport à la structure de la thèse, elle se présente en trois grands blocs comprenant un total de dix chapitres, plus les conclusions finales, destinées, d'une part, sur la base des objectifs proposés et, d'autre part, aux étapes les plus importantes de l'origine et le développement du musée, dans ces événements et phénomènes pertinents (à partir d'un passé lointain et récent) qui sont devenus un changement de paradigme, ainsi que les différentes positions qui sont considérées dominantes auprès des formes des musées contemporains. Bien qu'il ait tout essayé pour délimiter le plus possible la recherche, le sujet en question nous rappelle au rhizome car dès que le sujet autour du musée se relance, d'autres sujets apparaissent conduisant également à la formulation de nouvelles questions. Voilà pourquoi, dans le cadre de la recherche ont été simultanément traités presque tous les points sous l'influence réciproque des diverses observations et conceptualisations. Avec un ton simple, bien que légèrement philosophique, on se penche sur les diverses questions soulevées dans les deux premières parties de l'étude un voyage historique est fait dans la construction de ces espaces destinés à l'art et comme une sorte de registre (évaluation) des mouvements (architecturales) dominants qui ont enveloppé la conception du musée à travers l'histoire, avec l'intention d'approfondir sur la transformation de l'institution. En plus d'analyser les diverses typologies muséales qui ont été mises en place tout au long de l'histoire, on verra de cette manière que le rapport établi entre l'œuvre et le cadre de l'espace, auquel il est insert, tient à générer plusieurs tensions, comme par exemple lors de l'interaction avec une «architecture muséale» comme l'actuelle d'une très forte charge narcissiste. Justement, nous rendrons compte des questions et des conflits autour de ces contenants d'art qui ont été présents depuis la création des musées, une raison de plus pour qu'on se situe aux différentes périodes afin de rendre compte si le musée est un espace équitable, qualifié et autonome pour accueillir l'œuvre d'art contemporain et le spectateur. De même, dans la troisième partie on va examiner si le format traditionnel de l'exposition (physique) est toujours le plus approprié pour héberger les propositions novatrices et les pratiques artistiques qui naissent hors du cadre institutionnel. Donc, dans cette dernière partie, à la Postmodernité, on décrit les nouveaux paradigmes de représentation impliquant le musée depuis le début du postmodernisme jusqu'à ce jour (et en somme, ils transgressent la mission traditionnelle du musée et ses limites). La première partie comporte «le concept de musée et son expression architectural» (el Concepto de Museo y su Expresión Arquitectónica), distribuée sur les trois premiers chapitres de la thèse où se définissent les notions les plus importantes de cette recherche. On examine en premier lieu la définition et la formation historique du concept de musée, son origine dans l'histoire et sa signification dans l'Antiquité, la gestation du Musée depuis déjà près de trois siècles, et les premières dichotomies de l'œuvre d'art avec l'espace qui y contient. On analyse la découverte de façons d'exposer et son expression spatiale dans les typologies basiques, et étant donné le développement de ses transformations à la fois lentes et complexes aux prototypes architecturaux du premier tiers du XIXe siècle. Pour ce faire, nous prêtons attention à l'évolution des premières architectures (palatiales) de l'utilisation purement muséales (du XVIe siècle), aux premiers contenants de trésors d'art après s'être matérialisé à partir des «architectures dessinées». D'un autre côté, les causes et l'origine du musée public à la fin du XVIIIe siècle, sa gestation en tant qu'institution d'État public et du patrimoine, et l'essor des expositions temporaires au XIXe siècle (premièrement avec la création des musées d'artistes vivants et, d'autre part, avec le phénomène des expositions universelles); pour à la fin réfléchir sur la notion de «musée éphémère» face aux limites du muséeentrepôt, à côté des autres phénomènes socioculturels et les prototypes de musées contemporains qui transgressent la conception de Musée (traditionnel). Dans la seconde partie: «Les précédents artistiques du musée postmoderne» (Antecedentes Artísticos del Museo Postmoderno). Tout au long des chapitres 4, 5 et 6 on expliquera les transformations socioculturelles, et les changements et les innovations dans l'art et l'architecture du XXe siècle. Seront analysées les contributions de l'art et l'architecture d'avant-garde dans la conception du Musée d'Art Moderne - MOMA- de New York (à travers une nouvelle énonciation esthétique et conceptuelle qui va s'imposer tout au long du XXe siècle sur le non apprécié palais ou temple des arts), avec les contributions des enseignants du Mouvement Moderne (Le Corbusier, Mies van der Rohe, Frank Lloyd Wright) dans le développement et l'évolution de celuici. Ainsi que les contributions des critiques, théoriciens, artistes, sociologues et philosophes qui ont durement interrogé le musée à partir de différents points de vue, jusqu'aux débuts de la Postmodernité. Pour finir cette deuxième partie avec ces antécédents plus proches du musée postmoderne: le spectaculaire Musée Guggenheim de New York, avec son espace d'exposition de mouvement continu, et l'espace flexible et interdisciplinaire Beaubourg à Paris, entre autres propositions de musées inconstructibles mais d'un impact considérable. Nous situer dans l'ère Pompidou signifie établir un nouveau lien entre le musée et les néo-avant-gardes, lequel nous permettra de parler d'une rupture avec la culture officielle de la Modernité. Outre l'analyse architectonique et conceptuelle de ces projets qui ont marqué un changement de paradigme, nous nous introduisons dans quelques aspects du musée vus soit par des architectes, historiens de l'art soit par des philosophes et des artistes. De cette manière les différentes visions et apports qui ont influencé la configuration et l'évolution constante de cette institution socioculturelle s'étendent et, par conséquent, seront prises en considération. Il ne faudrait pas oublier, donc, tous les aspects aussi sociaux, économiques et politiques comme ceux liés au public. Dans la troisième partie, structurée dans les quatre derniers chapitres de la thèse, intitulée: «Transgresser les limites du musée: nouveaux paradigmes de représentation; nouvelles pratiques artistiques et curatoriales» (Transgrediendo los Límites del Museo: nuevos paradigmas representacionales; nuevas prácticas artísticas y curatoriales), on examine la situation actuelle que les musées et centres d'art contemporain traversent, englobant diverses questions liées à la Postmodernité, ses effets et les excès sur le musée en tant qu'institution culturelle. Alors que le déclencheur de la présente recherche, l'architecture (muséale) contemporaine et son artisticité (alimentée par l'importance accordée aux magnifiques contenants d'art et par la 'muséomanie' dans laquelle nous nous sommes vu impliqués les trois dernières décennies), cela nous a permis aussi de méditer sur les fondements de l'art contemporain. De cette manière, on introduit dans cette dernière partie le sujet plus large, de comment les limites du musée ont été dépassées afin d'analyser le musée comme un espace qui par lui-même exerce une influence ou une politique dans la société, et, d'autre part, les contradictions et limites qu'il présente en tant qu'institution culturelle. À cet effet, cette pratiques artistiques et curatoriales qui détachent la place de l'œuvre d'art et disloquent l'autorité du musée sont également analysées. À cet égard différents points y sont inclus sur les connexions entre l'esthétique et la politique. De la sorte, dans cette dernière partie, on va commencer par expliquer les nouveaux discours et les attitudes critiques face au Musée aux débuts de la Postmodernité; la critique féministe; la critique institutionnelle des années 1960-1970 (compte tenu la précédante critique des avant-gardes historiques radicales); les nouvelles formes de représentation qui entrainent la Postmodernité en exigeant des nouvelle formes d'exhibition, des nouveaux espaces (publiques) de production et distribution artistique. D'autre part, les différents modèles de musées contemporaines sont analysés avec des dynamiques assez divergents, nouveaux espaces artistiques et culturels -physiques et virtuels- qui finissent avec la notion classique de musée. On se situe alors dans le contexte actuel de crise que vivent ces espaces légitimateurs (musées, centres d'art contemporain, les galléries, etc.) dans un moment de profonde crise économique, politique et sociale. En outre, nous devons examiner l'impact des technologies digitales dans la production, distribution et réception de l'art contemporain; les nouvelles formes de participation et d'interactivité dans l'art (art public, art contextuel, art relationnel) et l'importance des théories de la réception dans la configuration de différentes orientations conceptuelles qui tracent le principal but du musée au XXIe siècle. En définitif, entre questions diverses, on va essayer de constater dans cette dernière partie, quelle est la situation actuelle du musée (son rôle dans un contexte socio-culturel, artistique et conceptuel) et les défis auxquels cette institution doit faire face de nos jours dans une situation de crise globalisée. En étudiant les transformations que le musée a subies pour s'installer aux changements en accord avec la société -de l'information et médiatique- contemporaine. Ensemble, les trois partis vont analyser certaines des critiques les plus remarquables du musée depuis sa naissance comme une institution culturelle jusqu'à présent de la part de philosophes, artistes, historiens de l'art et intellectuels. Donc, cette recherche est devenue critique dans la pensée et la réflexion autour de l'art contemporain, la culture contemporaine et de la société autour des pratiques artistiques et sa relation avec les espaces d'exposition de distribution, des institutions comme des centres d'art et de production, galeries et musées, qui nous a permis d'entrer dans une analyse précédente de l'architecture de ces espaces -de fiction et de la consommation- comme réclame médiatique et spectaculaire. Enfin, une section avec les conclusions finales des différents sujets abordés, où les principales réflexions (critiques) issues de cette étude apparaissent, qui nous a permis surtout à réfléchir sur l'art et à remettre en cause tout ce qui est établi. ; Premio Extraordinario de Doctorado US
PERJANJIAN JUAL BELI TIKET ELEKTRONIK (E-TICKET) MASKPAI PENERBANGAN MELALUI INTERNET (STUDI KASUS GARUDA INDONESIA) (Template) Riery Adriati1, Zarfinal1, Suamperi11Jurusan Ilmu Hukum, Fakultas Hukum Universitas Bung HattaEmail: rieryadriati@yahoo.com1Jurusan Ilmu Hukum, Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Abstract Very influential on the development of internet trading, trading system using the so-called e-commerce internet. One of the activities of buying and selling over the internet is an electronic ticket (e-ticket), which used almost all airlines including Garuda Indonesia. Besides electronic ticket also gives a lot of convenience pose some problems. Issues raised in the study of How the validity of the sale and purchase of electronic tickets (e-ticket) airline Garuda Indonesia via the internet from the point of view of the Book of the Law of Private Law (Civil Code). What are the problems faced by the buyer in the sale of electronic tickets (e-ticket) airline Garuda Indonesia via the internet. How is an attempt to overcome the problems encountered in the sale and purchase of electronic tickets (e-ticket) airline Garuda Indonesia via the internet. In the research the writer used socio-juridical approach. With two data sources, namely primary and secondary data, primary data obtained through interviews, and secondary data obtained from the study of documents and the results of the data analyzed qualitatively. The results showed that, the electronic ticket purchase agreement (e-ticket) airline Garuda Indonesia via the internet is lawful in accordance with the provisions contained in the Code of Civil Law (Civil Code). Problems encountered, the limited payment, human error (error passengers), system error (network interruption) and actors agent. In problem solving, Garuda Indonesia is fully responsible to the consumer.Key words : perjanjian, tiket, elektronik, internet, template Pendahuluan Pemanfaatan Teknologi Informasi, media, dan komunikasi telah mengubah baik perilaku masyarakat maupun peradaban manusia secara global. Perkembangan Teknologi Informasi dan komunikasi telah pula menyebabkan hubungan dunia menjadi tanpa batas (borderless) dan menyebabkan perubahan sosial, ekonomi dan budaya secara signifikan berlangsung demikian cepat. Teknologi Informasi saat ini menjadi pedang bermata dua karena selain memberikan kontribusi bagi peningkatan kesejahteraan, kemajuan, dan peradaban manusia, sekaligus menjadi sarana efektif perbuatan melawan hukum.Teknologi informasi melalui internet bahkan telah mengubah unsur-unsur dunia fisik ke dunia maya (cyber space). Berbagai perubahan telah mempengaruhi pula pada kegiatan perdagangan yang semula dilakukan melalui suatu pertemuan atau bertatap muka. Proses transaksi yang dilakukan dalam dunia bisnis tanpa adanya pertemuan antar para pihak yang menggunakan media internet termasuk ke dalam transaksi elektronik. Menurut Pasal 1 angka 2 Undang-Undang No. 11 Tahun 2008 Tentang Informasi Dan Transaksi Elektronik, Transaksi Elektonik adalah perbuatan hukum yang dilakukan dengan menggunakan komputer, jaringan komputer dan/atau media elektronik lainnya.Perkembangan jual beli melalui internet ini semakin diminati tetapi sampai saat ini Indonesia belum memiliki perangkat hukum yang mengakomodasi perkembangan jual beli melalui internet. Jual beli merupakan salah satu jenis perjanjian yang diatur dalam Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata), sedangkan jual beli melalui internet pada dasarnya merupakan model transaksi jual beli modern yang mengimplikasikan inovasi teknologi seperti internet sebagai media transaksi.Dengan demikian, selama tidak diperjanjikan maka ketentuan umum tentang perikatan dan jual beli yang diatur dalam Buku III Burgerlijk Wetboek (BW) berlaku sebagai dasar hukum aktifitas jual beli melalui internet di Indonesia. Apabila dalam pelaksanaan transaksi jual beli melalui internet tersebut timbul sengketa maka para pihak dapat mencari penyelesaiannya dalam ketentuan tersebut.Pengaturan mengenai perjanjian di Indonesia hanya mengatur pada perjanjian pada umumnya, hal tersebut diatur dalam Pasal 1320 Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata) yang menyebutkan mengenai syarat sah suatu perjanjian yang mengikat para pihaknya. Perjanjian dianggap sah apabila memenuhi syarat subyektif dan syarat obyektif. Pemenuhan atas syarat tersebut berakibat pada perjanjian yang telah dibuat menjadi sah. Perjanjian juga mengikat bagi para pihak mengenai hak dan kewajibannya, sehingga pemenuhan syarat sahnya suatu perjanjian mutlak untuk dipenuhi.Perjanjian dalam e-commerce dengan perjanjian biasa tidaklah berbeda sangat jauh, yang membedakan hanya pada bentuk dan berlakunya. Dalam e-commerce perjanjian menggunakan media elektronik yang ada hanya form atau blanko klausul perjanjian yang dibuat salah satu pihak yang ditulis dan ditampilkan dalam media elektronik (halaman web).Aplikasi bisnis yang berbasiskan teknologi internet mulai menunjukkan adanya aspek finansial, misalnya, internet digunakan sebagai sarana untuk memesan atau reservasi tiket (pesawat terbang, kereta api), hotel pembayaran tagihan telepon, listrik dan sebagainya. Hal ini mempermudah konsumen dalam menjalankan aktifitas atau transaksi bisnisnya. Konsumen tidak perlu keluar rumah dan antri untuk memperoleh layanan yang dinginkan karena dapat dilakukan di dalam rumah, begitu pula tingkat keamanannya yang relatif lebih terjaga.Kegiatan jual beli tiket maskapai penerbangan melalui internet sudah banyak dilakukan karena dengan prosesnya yang cukup mudah, salah satu maskapai penerbangan yang menggunakan sistem ini adalah Garuda Indonesia. Pembelian tiket maskapai penerbangan secara elektronik atau yang lebih dikenal dengan tiket elektronik (e-ticket) dapat terjadi secara otomatis hanya dengan mengakses internet. Konfirmasi kesuksesan akan dilaporkan melalui website. Pada pelaksanaan perjanjian tentang pembelian tiket maskapai penerbangan secara elektronik sering terjadi kesalahan yang mengakibatkan kerugian bagi salah satu pihak dalam transaksi yaitu pada saat pembelian dilakukan, pihak operator tidak melakukan pemesanan tiket sesuai dengan yang diperjanjikan, sedangkan rekening pemesan sudah terambil sehingga merugikan pihak konsumen.Berdasarkan uraian latar belakang di atas, maka dapatlah dirumuskan apa yang menjadi permasalahan. Namun untuk membatasi agar tidak terlalu luas permasalahan yang harus diteliti, maka penulis memberi batasan penelitiannya sebagai berikut:Bagaimanakah keabsahan jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet dari sudut pandang Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata)?Apa saja masalah yang dihadapi pembeli dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet?Bagaimanakah upaya untuk mengatasi masalah yang dihadapi dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet?Berdasarkan batasan masalah yang akan dikaji oleh peneliti maka dapat ditarik tujuan penelitian yang hendak dicapai oleh peneliti sebagai berikut:Untuk mengetahui keabsahan jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet dari sudut pandang Hukum Perjanjian dan Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata).Untuk mengetahui masalah yang dihadapi pembeli dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet.Untuk mengetahui upaya yang dilakukan dalam mengatasi masalah yang dihadapi dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet.Metodologi Dalam penelitian ini peneliti melakukan pendekatan masalah yang bersifat yuridis sosiologis, untuk mengetahui bagaimana hukum itu dilaksanakan termasuk proses penegakan hukum. Pendekatan ini digunakan untuk menganalisa berbagai peraturan yang dapat dikaitkan dengan pelaksanaan jual beli tiket elektronik (e-ticket) dan juga untuk menganalisis berbagai temuan dari lapangan yang bersifat individual atau kelompok sehubungan dengan jual beli tiket elektronik (e-ticket) untuk mendapatkan data primer dan bahan-bahan yang berasal dari pustaka digunakan untuk mendapatkan data sekunder. Dalam penelitian ini penulis menggunakan 2 (dua) sumber data, yaitu:Data PrimerData primer adalah data yang diperoleh langsung dari sumber pertama, yaitu keterangan dari pihak-pihak yang terlibat dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) melalui internet. Adapun yang akan menjadi sumber untuk memperoleh data primer ini adalah keterangan para pembeli yang pernah melakukan pembelian tiket elektronik (e-ticket) melalui internet.Data SekunderData sekunder adalah data yang berasal dari bahan-bahan pustaka, baik yang meliputi:Bahan hukum primer yakni bahan hukum yang terdiri dari aturan hukum yang terdapat pada berbagai perangkat hukum atau peraturan perundang-undangan yang sesuai dengan pembahasan yang diteliti.Bahan hukum sekunder adalah bahan yang memberikan penjelasan mengenai bahan hukum primer, seperti dokumen-dokumen resmi, hasil-hasil penelitian, pendapat sarjana dan buku-buku yang sesuai dengan pembahasan yang diteliti.Bahan hukum tersier adalah bahan hukum yang memberikan petunjuk maupun penjelasan terhadap bahan hukum primer dan bahan hukum sekunder seperti kamus hukum, ensiklopedia, dan lain-lain.Data yang diperlukan dalam penelitian ini dikumpulkan melalui cara:Studi KepustakaanStudi kepustakaan ini dilakukan dengan mengadakan penelitian terhadap dokumen-dokumen yang berkaitan dengan transaksi jual beli tiket elektronik (e-ticket) melalui internet.WawancaraWawancara (interview) adalah situasi peran antar-pribadi betatap-muka (face-to-face), ketika seseorang pewawancara mengajukan pertanyaan-pertanyaan yang dirancang untuk memperoleh jawaban-jawaban yang relevan dengan masalah penelitian kepada seorang responden yang pernah melakukan pembelian tiket elektronik (e-ticket) melalui internet. Bentuk wawancara yang digunakan adalah wawancara berencana (standardized interview), yaitu suatu wawancara yang disertai dengan suatu daftar pertanyaan yang disusun sebelumnya. Dalam penelitian ini yang menjadi informannya adalah Manager atau Staf dari maskapai penerbangan Garuda Indonesia, sedangkan yang menjadi respondennya adalah konsumen yang pernah membeli tiket elektronik (e-ticket) melalui internet.Setelah data dikumpulkan dari lapangan dengan lengkap, maka tahap berikutnya adalah mengolah dan menganalisis data, yang pada pokoknya terdiri dari langkah-langkah sebagai berikut:EditingSetelah data-data diperoleh dalam bentuk berkas-berkas catatan informasi, maka kewajiban peneliti untuk meneliti kembali catatan tersebut dengan tujuan mengetahui apakah catatan-catatan itu sudah cukup baik. Dalam editing, yang dikoreksi kembali adalah meliputi hal-hal: lengkapnya pengisian kuesioner; keterbacaan tulisan atau catatan; kejelasan makna jawaban; kesesuaian jawaban satu dengan lainnya; relevansi jawaban; dan keseragaman satuan data.KodingApabila tahap editing telah selesai, dimana catatan jawaban kuesioner dianggap cukup rapi dan memadai sebagai data yang baik, berikutnya dilakukan koding, yaitu proses untuk mengklasifikasikan jawaban-jawaban responden menurut kriteria atau macam yang ditetapkan. Klasifikasi ini dilakukan dengan cara menandai masing-masing jawaban dengan "tanda kode" tertentu, misalnya dengan angka.Analisa data dilakukan secara kualitatif yaitu dari data yang diperoleh kemudian disusun secara sistimatis dan dianalisa untuk mencapai kejelasan masalah yang dibahas. Analisa data kualitatif adalah suatu cara penelitian yang menghasilkan data deskriptif analisis, yaitu apa yang dinyatakan oleh responden baik secara tertulis maupun lisan dan juga prilaku yang nyata, diteliti dan dipelajari secara utuh. Pengertian analisis, dimaksudkan sebagai suatu penjelasan dan penafsiran secara logis, dan sistematis. Setelah analisis data selesai, maka hasilnya akan disajikan secara deskriptif, yaitu dengan menuturkan dan menggambarkan apa adanya sesuai dengan permasalahan yang diteliti. Dari hasil tersebut ditarik kesimpulan yang merupakan jawaban atas permasalahan yang diangkat dalam penelitian ini.Hasil dan PembahasanBerdasarkan hasil penelitian yang telah dilakukan oleh penulis, menurut Ibu Elfa Lusia (Supervisor Ticketing) sahnya suatu perjanjian jual beli tiket elektronik (e-ticket) pada Garuda Indonesia jika memenuhi syarat-syarat sebagai berikut :Perjanjian yang ada dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) muncul pada saat pihak konsumen menentukan pada hari dan jam berapa akan melakukan penerbangan dan harga dari tiket elektronik (e-ticket) pun sudah tertera berdasarkan jadwal yang sudah ditentukan. Jika konsumen sepakat dengan harga yang telah tertera maka selanjutnya konsumen meng-klik tombol "Next/Berikutnya" untuk melalukan pembayaran atas tiket yang sudah di-booking. Maka dengan begitu salah satu syarat sahnya perjanjian sudah terpenuhi yaitu sepakat mereka yang mengikatkan dirinya.Calon konsumen yang akan membeli tiket pada saat pembayaran tentunya akan memilih melalui cara apa akan dilakukan pembayaran atas tiket yang sudah di-booking, baik melalui ATM atau pun kartu kredit. Hal ini tentunya membuktikan salah satu syarat sahnya perjanjian yaitu kecakapan untuk membuat perjanjian, karena hanya orang dewasa yang dapat memiliki ATM dan kartu kredit.Suatu hal tertentu berhubungan dengan objek perjanjian, maksudnya bahwa objek perjanjian itu harus jelas, dapat ditentukan dan diperhitungkan jenis dan jumlahnya, diperkenankan oleh Undang-Undang dan mungkin untuk dilakukan para pihak. Dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) yang menjadi objek dari perjanjian yaitu ticket elektronik (e-ticket) itu sendiri. Setelah pembeli melakukan reservasi tiket dan menerima kode booking yang dikirim melalui e-mail dan sms, maka si pembeli bisa melakukan print-out dari tiket elektronik (e-ticket) tersebut.Suatu sebab yang halal, berarti perjanjian tersebut harus dilakukan berdasarkan itikad baik. Sebab yang halal adalah mutlak untuk dipenuhi dalam mengadakan suatu perjanjian, pembuatan perjanjian tersebut haruslah didasari dengan itikad baik untuk mengadakan suatu perjanjian.Dari ketentuan tersebut dapat diambil kesimpulan bahwa secara tidak langsung dalam melakukan reservasi tiket elektronik (e-ticket) melalui internet memenuhi syarat sahnya suatu perjanjian. Lahirnya suatu perjanjian dalam jual beli tiket elektronik (e-ticket) yaitu pada saat terjadinya kata sepakat antara penjual dan pembeli tentang harga dan jadwal penerbangan tiket elektronik (e-ticket) serta sudah terlaksanannya perbuatan yang riil yaitu pembayaran atas tiket elektronik (e-ticket) tersebut.Berdasarkan hasil penelitian yang telah dilakukan oleh penulis, pembelian tiket elektronik (e-ticket) Garuda Indonesia dapat dilakukan melalui beberapa cara yaitu : melalui Call Center Garuda Indonesia, datang langsung ke kantor Garuda Indonesia, melalui situs resmi Garuda Indonesia.dalam pelaksanaannya, terdapat beberapa masalah yang dihadapi oleh pembeli dalam reservasi tiket melalui internet. Adapun masalah yang sering dihadapi pembeli dalam pembelian tiket elektrnoik (e-ticket) melalui internet yaitu sebagai berikut :Limited PembayaranAdapun yang dimaksud dengan limited pembayaran yaitu, batas waktu pembayaran tiket 2 (dua) jam setelah kode booking diterima konsumen. Jika sudah lewat limited waktu yang telah ditentukan, maka secara otomatis tiket yang sudah di-booking statusnya adalah batal karena semua prosedur sudah diatur oleh sistem.Human Error (Kesalahan Penumpang)Dalam hal ini yang dimaksud dengan Human Error atau Kesalahan Penumpang yaitu pada saat reservasi tiket melalui Call Center, penumpang menyebutkan tanggal dan hari yang salah dalam memilih jadwal penerbangan. Misalnya yang seharusnya tanggal 14 Mei 2013 adalah hari Selasa, sedangkan konsumen menyebutkan 14 Mei adalah hari Rabu.3. System Error (Gangguan Jaringan)System Error yaitu kesalahan pada sistem on line dari Garuda Indonesia sendiri, seperti tidak bisanya pembeli mengakses website resmi Garuda Indonesia, tidak ada respon setelah melakukan beberapa tahap reservasi tiket on line, dan yang berhubungan dengan sistem lainnya, sehingga menyebabkan terjadinya double atau triple booking.Pelaku AgenPelaku agen maksudnya adalah kesalahan yang berasal dari agen-agen travel. Biasanya jika konsumen datang ke agen travel untuk memesan tiket dan ternyata tiket sudah full. Maka yang dilakukan agen tersebut yaitu dengan cara menghubungi Call Center yang meminta untuk membatalkan salah satu tiket untuk penerbangan pada jam tertentu yang mengatasnamakan orang yang memesan tiket tersebut. Dengan begitu secara otomatis kursi pesawat yang sudah full booking akan menjadi kosong 1 (satu) kursi dan disitulah agen akan menempatkan konsumen yang memesan tiket yang datang pada travel mereka.Dalam mengatasi permasalahan yang timbul dalam pelaksanaan jual beli tiket elektronik (e-ticket) Garuda Indonesia, dilakukan dengan cara yaitu :Limited PembayaranPada masalah ini untuk menyelesaikannya pihak Garuda Indonesia akan mengaktifkan kembali nomor booking yang sudah ada dengan cara menghubungi operator Call Center dan menyesuaikan data-data yang diperoleh dari konsumen dengan data-data yang ada pada Call Center. Setelah itu tiket yang sudah batal statusnya akan aktif kembali dan bisa digunakan setelah konsumen membayar tiket tersebut.Human Error (Kesalahan Penumpang)Dalam masalah ini kesalahannya berada di pihak konsumen yang tidak teliti sebelum melakukan reservasi, namun konsumen bisa mengubah tiket elektronik tersebut dengan cara mendatangi langsung gerai Garuda Indonesia. Maka pihak Garuda Indonesia akan mengulang kembali reservasi tiket sesuai jadwal yang benar dengan cara langsung menghubungi pusat untuk meminta seat (kursi) pada penerbangan selanjutnya. Bagian pusat akan mencarikan tiket sesuai dengan kelas yang sama pada saat reservasi pertama dan harga tiket yang sama, namun jika harga tiket pada penerbangan selanjutnya melebihi dari harga tiket sebelumnya, konsumen harus menambah biaya sesuai kekurangan dengan harga tiket yang baru.System ErrorError System atau sistem error adalah masalah yang sering kali terjadi pada website resmi Garuda Indonesia yang tidak memungkinkan konsumen untuk melakukan reservasi tiket secara on line. Jika terjadi masalah akibat dari error system, langkah yang bisa digunakan untuk reservasi tiket yaitu dengan menghubungi Call Center Garuda Indonesia.Pelaku AgenUntuk permasalahan ini, Garuda Indonesia akan bertanggung jawab sepenuhnya sampai konsumen yang dirugikan bisa melakukan penerbangan sebagaimana mestinya. Apabila pada jadwal penerbangan yang sama pesawat sudah over booked atau penuh, maka penumpang akan dialihkan pada penerbangan selanjutnya. Namun jika konsumen tersebut harus berangkat pada jam yang sama dengan memberikan alasan yang tepat dan tidak bisa diundur, maka pihak Garuda Indonesia akan mengalihkan konsumen tersebut pada maskapai lainnya dan biayanya akan ditanggung oleh Garuda Indonesia sebagai kompensasi. Namun jika konsumen membatalkan tiket tersebut maka pihak Garuda Indonesia akan memberikan kompensasi sebesar Rp. 300.000,00 (Tigar Ratus Ribu Rupiah), sesuai dengan peraturan perundang-undangan dan peraturan Pengangkut yang berlaku.Kesimpulan Berdasarkan hasil penelitian dan pembahasan terhadap perjanjian jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan melalui internet, penulis mengambil kesimpulan sebagai berikut :59 Perjanjian jual beli melalui internet (e-commerce) hamper sama halnya dengan perjanjian jual beli pada umumnya, hanya saja yang membedakan adalah media yang digunakan pada saat perjanjian itu terjadi. Mengenai pengaturannya, perjanjian jual beli melalui internet tidak terdapat dalam Buku III Kitab Undang-Undang Hukum Perdata secara khusus, namun dapat dipakai ketentuan yang berlaku secara umum mengenai perjanjian. Perjanjian jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet mengikat dan berlaku bagi para pihak yang membuat ketika pembeli menyetujui jadwal penerbangan dan harga yang telah ada. Walaupun syarat sahnya perjanjian tidak terpenuhi semuanya yaitu syarat kecakapan para pihak yang dibuat oleh merchant dan customer tetap berlaku dan mengikat, karena syarat kecakapan termasuk dalam syarat subyektif dimana suatu syarat meskipun tidak terpenuhi dalam perjanjian tidak menyebabkan perjanjian menjadi tidak sah. Namun hal itu dapat dibuktikan pada saat pembayaran tiket elektronik yang sudah di-booking, karena hanya orang dewasa yang memiliki ATM atau kartu kredit. .Dengan adanya pemenuhan terhadap syarat sahnya perjanjian menurut Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata) maka perjanjian jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet adalah sah dan keterntuan yang terdapat dalam Kitab Undang-Undang Hukum Perdata (KUHPerdata) dapat digunakan sebagai pengaturannya.Perdagangan melalui internet (e-commerce) merupakan dampak dari perkembangan teknologi informasi yang semakin maju, dimana dalam penggunaannya memberikan banyak kemudahan, tetapi bukan berarti menjadikannya suatu sistem perdagangan yang tanpa masalah. Meskipun memberikan banyak kemudahan, dalam pelaksanaan jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan Garuda Indonesia melalui internet terdapat beberapa masalah, yaitu limited pembayaran, human error (kesalahan penumpang), system error (gangguan jaringan) dan pelaku agen.Upaya penyelesaiaan masalah yang dihadapi dalam pelaksanaan jual beli tiket elektronik (e-ticket) maskapai penerbangan melalui internet ; a) Limited pembayaran. Pada masalah ini untuk menyelesaikannya pihak Garuda Indonesia akan mengaktifkan kembali nomor booking yang sudah ada dengan cara menghubungi operator Call Center dan menyesuaikan data-data yang diperoleh dari konsumen dengan data-data yang ada pada Call Center. Setelah itu tiket yang sudah batal statusnya akan aktif kembali dan bisa digunakan setelah konsumen membayar tiket tersebut; b) Human error (kesalahan penumpang). Dalam masalah ini kesalahannya berada di pihak konsumen yang tidak teliti sebelum melakukan reservasi, namun konsumen bisa mengubah tiket elektronik tersebut dengan cara mendatangi langsung gerai Garuda Indonesia. Maka pihak Garuda Indonesia akan mengulang kembali reservasi tiket sesuai jadwal yang benar dengan cara langsung menghubungi pusat untuk meminta seat (kursi) pada penerbangan selanjutnya. Bagian pusat akan mencarikan tiket sesuai dengan kelas yang sama pada saat reservasi pertama dan harga tiket yang sama, namun jika harga tiket pada penerbangan selanjutnya melebihi dari harga tiket sebelumnya, konsumen harus menambah biaya sesuai kekurangan dengan harga tiket yang baru; c) System error (gangguan jaringan). Dalam masalah ini kesalahannya berada di pihak konsumen yang tidak teliti sebelum melakukan reservasi, namun konsumen bisa mengubah tiket elektronik tersebut dengan cara mendatangi langsung gerai Garuda Indonesia. Maka pihak Garuda Indonesia akan mengulang kembali reservasi tiket sesuai jadwal yang benar dengan cara langsung menghubungi pusat untuk meminta seat (kursi) pada penerbangan selanjutnya. Bagian pusat akan mencarikan tiket sesuai dengan kelas yang sama pada saat reservasi pertama dan harga tiket yang sama, namun jika harga tiket pada penerbangan selanjutnya melebihi dari harga tiket sebelumnya, konsumen harus menambah biaya sesuai kekurangan dengan harga tiket yang baru; d) Pelaku agen. Untuk permasalahan ini, Garuda Indonesia akan bertanggung jawab sepenuhnya sampai konsumen yang dirugikan bisa melakukan penerbangan sebagaimana mestinya. Apabila pada jadwal penerbangan yang sama pesawat sudah over booked atau penuh, maka penumpang akan dialihkan pada penerbangan selanjutnya. Namun jika konsumen tersebut harus berangkat pada jam yang sama dengan memberikan alasan yang tepat dan tidak bisa diundur, maka pihak Garuda Indonesia akan mengalihkan konsumen tersebut pada maskapai lainnya dan biayanya akan ditanggung oleh Garuda Indonesia sebagai kompensasi. Namun jika konsumen membatalkan tiket tersebut maka pihak Garuda Indonesia akan memberikan kompensasi sebesar Rp. 300.000,00 (Tigar Ratus Ribu Rupiah), sesuai dengan peraturan perundang-undangan dan peraturan Pengangkut yang berlaku.Ucapan Terima Kasih Penulis mengucapkan terima kasih kepada Bapak Zarfinal, S.H., M.H. selaku Pembimbing I dan Bapak Suamperi, S.H., M.H., selaku Pembimbing II dan pihak-pihak yang terkait lainnya yaitu :Ibu Dwi Astuti Palupi, S.H., M.H., selaku Dekan Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Padang.Ibu Nurbeti, S.H., M.H., selaku Wakil Dekan Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Padang.Bapak Adri S.H., M.H., selaku Ketua Bagian Hukum Perdata Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Padang.Kepada seluruh Bapak dan Ibu Dosen Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta Padang yang telah memberikan ilmu dan mendidik penulis selama duduk di bangku perkuliahan.Kepada Staf Administrasi (Bagian Tata Usaha) Fakultas Hukum Universitas Bung Hatta, yang banyak membantu penulis dalam pengurusan dokumentasi dan administrasi untuk kelancaran dalam menyelsesaikan skripsi ini.Ibu Elfa Lusia (Supervisor Ticketing), Bapak Deswita Muchtar (Supervisor Ticketing Bandara Internasional Minang Kabau), Mbak Adek (Sekretaris) dan Mbak Farah (Ticketing Bandara), Mbak Putri (Customer Service Bandara) Garuda Indonesia Cabang Padang yang telah banyak memberikan data dan informasi yang penulis butuhkan untuk menyelesaikan skripsi ini.Bagian Administrasi Kesatuan Bangsa Dan Politik Padang (Kesbangpol), yang telah membantu penulis dalam urusan administrasi untuk kelancaran dalam menyelesaikan skripsi ini.Daftar PustakaAhmad M. 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A discussão em torno de políticas públicas ambientais direcionadas à sustentabilidade da agricultura familiar tem significativa importância no cenário nacional, em vista da contribuição que os pequenos e médios empreendimentos rurais têm dado à preservação do meio ambiente e à criação de empregos e renda. Nesse sentido, a presente pesquisa tece uma analisa das políticas públicas voltadas ao desenvolvimento sustentável da agricultura familiar no município de Parauapebas, localizado no sudeste do Pará. Para a realização deste estudo, primeiramente foi realizado levantamento bibliográfico e documental sobre a temática, seguido da coleta de dados através de documentos institucionais e governamentais disponibilizados pela Secretaria Municipal de Meio Ambiente (SEMMA) e pela Secretaria de Produção Rural (SEMPROR) e, por fim, foi elaborada uma estrutura das políticas públicas distribuídas por esfera governamental. Na expectativa de ocupação e desenvolvimento da Amazônia, foram implantadas políticas públicas que contribuíram para o nascimento de pequenos e médios empreendimentos familiares rurais, que apresentam participação significativa na economia brasileira e necessitam de apoio técnico e financeiro para que desenvolvam suas atividades produtivas alinhadas às práticas de sustentabilidade sob o ponto de vista econômico, social e ambiental. Nesse contexto, dentre as dificuldades apresentadas para o desenvolvimento da agricultura familiar estão: escassez de infraestrutura, dificuldades de acesso à informação e ao aperfeiçoamento técnico, onerosidade do processo de regularização fundiária e ambiental para a comercialização dos produtos. Na pesquisa foi possível identificar a execução de políticas públicas em benefício da sustentabilidade para agricultura familiar pela Prefeitura de Parauapebas com objetivo de fomentar produções rentáveis e sustentáveis.
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0 ORGANIZZAZIONE DEL PROGETTO: "Analisi degli ambiti prioritari di domanda e offerta di tecnologie per la "Fabbrica Intelligente"" 0.1 Cenni Teorici sull'attività di Project Management La parola "Progetto" è utilizzata per indicare compiti e attività in apparenza molto diverse tra loro, basti pensare ad un progetto di ricerca e ad un progetto di costruzione di un edificio: due attività assai diverse e formalmente senza punti in comune. Al fine di approfondire i concetti legati al progetto in esame, sarebbe utile definire in maniera più precisa cosa si intende con la parola "progetto". Sin dai primi studi di Taylor e Gantt ad inizio del 1900 si è cercato di dare una definizione chiara del termine, arrivando a definirlo come: "Un insieme di persone e di altre risorse temporaneamente riunite per raggiungere uno specifico obiettivo, di solito con un budget determinato ed entro un periodo stabilito" (Graham, 1990) "Uno sforzo complesso, comportante compiti interrelati eseguiti da varie organizzazioni, con obiettivi, schedulazioni e budget ben definiti" (Russel D. Archibald, 1994) "Un insieme di sforzi coordinati nel tempo" (Kerzner, 1995) "Uno sforzo temporaneo intrapreso per creare un prodotto o un servizio univoco" (PMI – Project Management Institute, 1996) "Un insieme di attività complesse e interrelate, aventi come fine un obiettivo ben definito, raggiungibile attraverso sforzi sinergici e coordinati, entro un tempo predeterminato e con un preciso ammontare di risorse umane e finanziarie a disposizione." (Tonchia, 2007) È da notare che, a prescindere dall'organizzazione e dal settore di riferimento, un progetto è caratterizzato da alcuni elementi distintivi: • un obiettivo da raggiungere con determinate specifiche; • un insieme di attività tra loro coordinate in modo complesso; • tempi di inizio e fine stabiliti; • risorse normalmente limitate (umane, strumentali e finanziare); • carattere pluridisciplinare o multifunzionale rispetto alla struttura organizzativa. La specificità dell'obiettivo determina l'eccezionalità del progetto rispetto alle attività ordinarie e quindi l'assenza di esperienze precedenti. Le organizzazioni, siano esse imprese, enti pubblici o Università, svolgono appunto due tipologie di attività con caratteristiche distinte: 1. funzioni operative; 2. progetti. Talvolta le due categorie presentano aree comuni e condividono alcune caratteristiche: • sono eseguiti da persone; • sono vincolati da risorse limitate; • sono soggetti a pianificazione, esecuzione e controllo. Nonostante queste caratteristiche comuni, progetti e funzioni operative hanno obiettivi diversi tra loro: il progetto infatti è di natura temporanea e ha lo scopo di raggiungere il proprio obiettivo e quindi concludersi, la funzione operativa invece è di natura ripetitiva e fornisce un'azione di supporto continuativo all'azienda. Un progetto indipendentemente dal settore e dall'organizzazione nel quale si sviluppa, ha 3 vincoli fondamentali tra loro in competizione: • qualità o prestazioni; • tempo; • costo. Per di più se il progetto è commissionato da un cliente esterno sarà presente un quarto vincolo, ovvero le buone relazioni tra l'organizzazione e il cliente, è chiaro infatti che è tecnicamente possibile gestire un progetto rispettando i primi tre vincoli senza coinvolgere il cliente, ma così vengono pregiudicati i futuri business. Le principali caratteristiche di un progetto sono: 1. Temporaneità: Ogni progetto infatti ha come detto una data di inizio e di fine definite, e quest'ultima viene raggiunta quando: a. gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti; b. è impossibile raggiungere gli obiettivi; c. il progetto non è più necessario e viene chiuso. Temporaneità non significa che un progetto ha breve durata, i progetti infatti possono durare anche diversi anni, l'importante è comprendere che la durata di un progetto è definita con l'obiettivo di creare risultati duraturi. La natura temporanea dei progetti può essere applicata anche ad altri aspetti: - l'opportunità o finestra di mercato è generalmente temporanea; - come unità lavorativa, raramente il gruppo di progetto sopravvive dopo il progetto, il gruppo infatti realizzerà il progetto e alla conclusione di questo verrà sciolto, riassegnando il personale ad altri progetti. 2. Prodotti, servizi o risultati unici: Un progetto crea prodotti, servizi o risultati unici. I progetti solitamente creano: - un prodotto finale o un componente di un prodotto; - un servizio; - un risultato, come degli esiti, dei documenti e report. L'unicità è un'importante caratteristica degli output di un progetto. 3. Elaborazione progressiva: con questa espressione si intende lo sviluppo in fasi, organizzate attraverso una successione incrementale per tutto il ciclo di vita del progetto, infatti man mano che un Project Team (Gruppo di Progetto) approfondisce la conoscenza del progetto è anche in grado di gestirlo ad un maggiore livello di dettaglio e sarà in grado di arricchirlo di maggiori dettagli via via che il Team sviluppa delle conoscenze sul settore. L'attività di Gestione del Progetto o Project Management è l'applicazione di conoscenze, abilità, strumenti e tecniche alle attività di progetto al fine di soddisfarne i requisiti, dove il Project Manager (PM) è la persona incaricata del raggiungimento degli obiettivi di progetto. La gestione di progetto include: • identificare i requisiti; • fissare obiettivi chiari e raggiungibili; • adattare specifiche di prodotto, piani e approccio alle diverse aree di interesse e alle diverse aspettative dei vari stakeholder. • individuare il giusto equilibrio tra le esigenze di qualità, ambito, tempo e costi, che sono in competenza tra di loro. Nella gestione dei progetti infatti, è costante lo sforzo atto a bilanciare i tre vincoli (qualità e prestazioni, tempi e costi), poiché i progetti di successo sono quelli che consegnano il prodotto, il servizio o il risultato richiesti nell'ambito stabilito, entro il tempo fissato e rimanendo entro i limiti del budget definito, infatti la variazione anche di uno solo dei tre vincoli implica che almeno un altro ne risulta influenzato. Il PM si occupa inoltre di gestire i progetti tenendo conto dei rischi intrinseci di un progetto, ossia eventi o condizioni incerte che, se si verificano, hanno un effetto o positivo o negativo su almeno uno degli obiettivi di progetto. Una Gestione dei Progetti efficace ma allo stesso tempo efficiente, può essere definita quindi come il raggiungimento degli obiettivi del progetto al livello di prestazioni o qualità desiderate, mantenendosi nei tempi e nei costi previsti e utilizzando senza sprechi le risorse disponibili. Tutto ciò è fondamentale che sia conforme al desiderio del cliente, infatti nei casi in cui un progetto è commissionato da un cliente esterno, le relazioni con quest'ultimo diventano un ulteriore vincolo di progetto e quindi Il successo di un progetto si raggiunge con quanto detto sopra e con l'accettazione da parte del cliente. Raramente i progetti vengono completati rispettando l'obiettivo originale, spesso infatti con l'avanzamento del progetto alcune modifiche sono inevitabili, e se non gestite in maniera opportuna possono anche affossare il progetto e il morale di chi ci lavora. Perciò è necessario un accordo reciproco tra PM e cliente relativo ai cambiamenti degli obiettivi, che comunque devono essere minimi e sempre approvati. È da ricordare infine che i PM devono gestire i progetti in base alle linee guida dell'azienda a cui fanno riferimento, rispettando procedure, regole e direttive dell'organizzazione, altrimenti si rischia che il PM venga considerato come un imprenditore autonomo, finalizzato esclusivamente al raggiungimento dei suoi obiettivi, rischiando così di modificare il flusso di lavoro principale dell'organizzazione. 0.2 Scopo del Progetto Sotto il suggerimento della Commissione Europea, tutte le Regioni degli Stati membri dell'UE, sono state invitate a stilare un documento nel quale si definisca la propria Smart Specialisation Strategy SSS , al fine di favorire lo sviluppo delle politiche di coesione delle regioni e degli stati membri, da finanziare con i Fondi Strutturali per il periodo 2014-2020. Il concetto indica Strategie d'innovazione concepite a livello regionale ma valutate e messe a sistema a livello nazionale con l'obiettivo di: • evitare la frammentazione degli interventi e mettere a sistema le politiche di ricerca e innovazione; • sviluppare strategie d'innovazione regionali che valorizzino gli ambiti produttivi di eccellenza tenendo conto del posizionamento strategico territoriale e delle prospettive di sviluppo in un quadro economico globale. In linea con le direttive comunitarie e in coerenza con quanto indicato nella SSS della Regione Toscana, IRPET Regione Toscana ha incaricato quindi il Consorzio QUINN a redigere un report denominato "Analisi degli ambiti prioritari di domanda e offerta di tecnologie per la "Fabbrica Intelligente"", affinché venga delineato il panorama delle imprese regionali che fanno uso di queste tecnologie, al fine di erogare in una seconda fase dei finanziamenti per la ricerca e lo sviluppo, in particolare quelli gestiti nell'ambito dei fondi strutturali che svolgono un ruolo rilevante come promotori dell'innovazione tecnologica. La "Fabbrica Intelligente" infatti rappresenta una delle 9 aree tecnologiche individuate dal Bando «Cluster Tecnologici Nazionali» presentato dal MIUR il 30 maggio 2012, e definita come strategica per la competitività del Paese. Nella SSS regionale, l'ambito prioritario legato alle tecnologie per la Fabbrica Intelligente si rivolge alle tecnologie dell'automazione, della meccatronica e della robotica. Ai fini degli obiettivi della SSS queste tre discipline concorrono in maniera integrata a sviluppare soluzioni tecnologiche funzionali all'automazione dei processi produttivi, in termini di velocizzazione, sicurezza e controllo, della sostenibilità ed economicità degli stessi, nonché dell'estensione della capacità di azione. Per un più semplice inquadramento definitorio, le tecnologie di questi tre settori vengono di seguito approfonditi e descritti in maniera distinta. 1. AUTOMAZIONE : Per "automazione" si intende lo sviluppo di sistemi, strumentazioni, processi ed applicativi che consentono la riduzione dell'intervento dell'uomo sui processi produttivi. L'automazione in tal senso si realizza mediante soluzioni di problemi tecnici legati all'esecuzione di azioni in maniera ripetuta, nella semplificazioni di operazione complesse, nell'effettuazione di operazioni complesse in contesti incerti e dinamici con elevato livello di precisione. Il concetto di automazione assume un carattere estensivo di integrazione di tecnologie e di ambiti applicativi (dal laboratorio, alla fabbrica intelligente), mantenendo il focus sul controllo automatico dei processi. 2. MECCATRONICA : La "meccatronica" è una branca dell'ingegneria che coniuga sinergicamente più discipline quali la Meccanica, l'elettronica, ed i sistemi di controllo intelligenti, allo scopo di realizzare un sistema integrato detto anche sistema tecnico. Inizialmente la meccatronica è nata dalla necessità di fondere insieme la meccanica e l'elettronica, da cui il nome. Successivamente l'esigenza di realizzare sistemi tecnici sempre più complessi ha portato alla necessità di integrare anche le altre discipline per applicazioni industriali robotiche e di azionamento elettrico. 3. ROBOTICA : Come ramo della cibernetica rivolto alle tecniche di costruzione (ed i possibili ambiti di applicazioni) dei robot, la robotica è la disciplina dell'ingegneria che studia e sviluppa metodi che permettano a un robot di eseguire dei compiti specifici riproducendo il lavoro umano. La robotica moderna si è sviluppata perseguendo principalmente: a) l'autonomia delle macchine; b) la capacità di interazione/immedesimazione con l'uomo e i suoi comportamenti. 0.3 Stakeholder del Progetto La definizione stakeholder o portatori di interesse fu elaborata nel 1963 al Research Institute dell'Università di Stanford da Edward Freeman, definendoli come i soggetti senza il cui supporto l'impresa non è in grado di sopravvivere. Gli stakeholder di un progetto sono persone o strutture organizzative coinvolte attivamente nel progetto o i cui interessi possono subire effetti dell'esecuzione o dal completamento del progetto, possono quindi avere influenza sugli obiettivi e sui risultati del progetto. Ignorare gli stakeholder può portare a conseguenze negative sui risultati del progetto, il loro ruolo infatti può avere sia un impatto negativo che positivo sul progetto: gli stakeholder positivi sono quelli che traggono vantaggi dalla buona riuscita del progetto, è quindi vantaggioso supportarne gli interessi, mentre i negativi sono quelli che vedono risultati sfavorevoli dalla buona riuscita del progetto, gli interessi di questi ultimi avrebbero la meglio con un aumento dei vincoli sull'avanzamento del progetto. Solitamente gli stakeholder principali in un progetto sono rappresentati da: • Project Manager: persona responsabile della gestione del progetto; • Cliente/utente: persona o struttura organizzativa che utilizzerà il prodotto del progetto; • Membri del Team di progetto: membri del gruppo incaricati all'esecuzione del progetto; • Sponsor: persona o gruppo che fornisce le risorse necessarie al progetto; • Soggetti influenti: persone o gruppi che sono non direttamente collegati con l'acquisto o l'uso del prodotto ma che, a causa della posizione ricoperta nella struttura organizzativa del cliente, possono influire positivamente o negativamente sul corso del progetto. Il compito di gestire le aspettative degli stakeholder va al Project Manager, spesso ciò non è semplice a causa dei differenti e contrastanti obiettivi degli stakeholder. Nel presente progetto gli stakeholder coinvolti nelle varie attività possono quindi essere ricondotti a quattro soggetti o gruppi: • Ente Committente: IRPET; • Ente Incaricato: Consorzio QUINN; • Team di Progetto; • Regione Toscana. 0.3.1 IRPET: ISTITUTO REGIONALE PER LA PROGRAMMAZIONE ECONOMICA DELLA TOSCANA L'IRPET, nato nel 1968 come organo tecnico-scientifico del CRPET (Comitato regionale per la programmazione economica della Toscana) con la finalità di compiere gli studi preliminari all'istituzione dell'ente Regione, è diventato Ente pubblico con legge della Regione Toscana nel 1974. L'Istituto è ente di consulenza sia per la Giunta che per il Consiglio regionale per lo svolgimento di compiti di studio e ricerca in materia di programmazione. Sono compiti dell'Istituto, in particolare: a) lo studio della struttura socio economica regionale e delle sue trasformazioni, degli andamenti congiunturali e dei relativi strumenti analitici; b) lo studio della struttura territoriale regionale e delle sue trasformazioni e dei relativi strumenti analitici; c) lo studio delle metodologie di programmazione, di valutazione e di verifica delle politiche; d) gli studi preparatori per gli atti della programmazione regionale e per il piano di indirizzo territoriale regionale in ordine ai problemi economici, territoriali e sociali; d bis) elaborazione dei documenti o rapporti di valutazione dei programmi nazionali e dell'Unione europea gestiti dalla Regione Toscana, di cui agli articoli 10, comma 5, e 12 della legge regionale 2 agosto 2013, n. 44 (Disposizioni in materia di programmazione regionale). e) la circolazione delle conoscenze e dei risultati di cui alle lettere a) b) e c). L'Istituto, nell'ambito delle medesime materie, può altresì svolgere altre attività di studio, ricerca e consulenza su committenza di soggetti pubblici e privati diversi dalla Regione, e inoltre: • stabilisce relazioni con enti di ricerca, anche esteri, istituti specializzati, dipartimenti universitari; • assume iniziative di formazione specialistica nelle discipline oggetto dell'attività dell'Istituto. 0.3.2 QUINN: CONSORZIO UNIVERSITARIO IN INGEGNERIA PER LA QUALITÀ E L'INNOVAZIONE Istituito nel 1989 su iniziativa dell'Università di Pisa con l'adesione di numerose grandi imprese italiane e riconosciuto dal MURST (oggi MIUR) con Decreto del 1991, l'attuale QUINN: Consorzio Universitario in Ingegneria per la Qualità e l'Innovazione viene costituito inizialmente con il nome "Qualital" allo scopo di far collaborare un gruppo di grandi imprese nella ricerca applicata e nella formazione manageriale in una disciplina in forte crescita, il Total Quality Management ed in particolare l'ingegneria dei processi aziendali. Nel 2005 alla missione originaria se ne affianca un'altra: l'innovazione. Cambia il nome: Quinn, Consorzio Universitario in Ingegneria per la Qualità e l'Innovazione, ma resta l'approccio rigoroso: sviluppare metodologie e strumenti di supporto ai processi innovativi derivanti dalla migliore ricerca e dalle esperienze più avanzate a livello internazionale. Il Consorzio con sede a Pisa, non ha fine di lucro; esso mira a creare sinergie tra le competenze del suo staff e dei partner accademici e le capacità operative delle Imprese industriali, delle Organizzazioni pubbliche e private operanti nella produzione di beni e servizi, allo scopo di promuovere e svolgere: • ricerca applicata e sperimentazione on field di metodologie e strumenti per il miglioramento della qualità di prodotti e servizi; • progetti di rilievo nazionale ed internazionale finalizzati allo sviluppo scientifico e tecnologico dell'ingegneria della qualità e dell'innovazione. Per quanto concerne la ricerca applicata le linee strategiche seguite riguardano: • Metodiche, strumenti per l'innovazione, la qualità, il miglioramento delle performance aziendali; • Gestione per Processi sviluppata in contesti diversificati; • Sistemi Integrati Qualità, Ambiente, Sicurezza, Sostenibilità. Il Consorzio QUINN è una struttura professionale con al vertice un rappresentante della componente accademica dell'Università di Pisa (discipline ingegneristiche) e gestito dal Direttore operativo con comprovata esperienza manageriale. QUINN opera quindi con un pool di professionisti che, con background multidisciplinare e approccio per «commessa», presidiano i principali ambiti di intervento: • il recupero di efficienza dei processi organizzativi; • la capitalizzazione dell'ascolto dei clienti e delle lessons learned; • il miglioramento continuo delle performance di unità operative e key people; • l'evoluzione dei sistemi di gestione Qualità, Ambiente e Sicurezza verso la sostenibilità. I componenti del pool, oltre ad operare personalmente sul campo, attivano collaborazioni con esperti del mondo della ricerca e delle professioni, per portare a termine progetti e ricerche che creino valore tangibile per i Committenti. Gli incarichi di QUINN si caratterizzano per la relativa non convenzionalità degli obiettivi assegnati, dei metodi di lavoro utilizzati e per l'interdisciplinarietà delle competenze richieste; costante è la flessibilità di approccio per rispondere ad esigenze che evolvono anche durante l'iter progettuale e l'attenzione a coinvolgere le risorse del Cliente che possono contribuire al risultato finale. Tra le linee di intervento a supporto dell'Innovazione attivate da QUINN negli ultimi 15 anni evidenziamo i "Servizi di supporto alle Policy pubbliche", che per la realizzazione di interventi di supporto alle policy regionali toscane (2010-2014) per l'innovazione delle imprese si sono articolate in: • Organizzazione e gestione di un percorso d'incontri per i centri servizi e di trasferimento tecnologico aderenti alla Tecnorete della Regione Toscana; • Revisione catalogo dei servizi avanzati e qualificati, sua estensione all'internazionalizzazione; • Analisi del concetto e di esperienze di Dimostratore Tecnologico; • Linee guida per la Divulgazione Tecnologica nel Trasferimento Tecnologico; • Linee guida per la valutazione della performance dei laboratori di ricerca e trasferimento tecnologico e laboratori di prova/analisi; • Linee guida alle attività di Business-Matching / Matchmaking; • Studio di fattibilità per una società di seed capital per Toscana Life Sciences e collaborazione con le attività di incubazione di Siena (2006); • Studi di fattibilità per le policy di sostegno alla nascita di nuove imprese innovative - CCIAA Lodi, ARTI/Regione Puglia (2007- 2008); • Indagine sul sistema dei Parchi Scientifici e Tecnologici Italiani (2010); • Studio di fattibilità dell'incubatore universitario di Sesto Fiorentino (2009); • Progettazione condivisa con gli attori territoriali del progetto Innovation Building a Prato (2009); • Ricerca sulla nuova imprenditorialità e attrazione di investimenti nel distretto della nautica della Spezia (2007-2008); • Attività di supporto all'Incubatore tecnologico di Firenze finalizzate alla ricerca e accoglimento di nuove imprese (2007); • Analisi di opportunità di nuove imprese innovative derivanti dalla costruzione di un nuovo ospedale (2006-2007). 0.4 Fasi del Progetto La Pianificazione del Progetto, nell'ottica di un'efficace Project Management, è stata svolta suddividendo il progetto in fasi al fine di poter effettuare un miglior controllo. I passaggi da una fase all'altra del progetto, che rappresentano il ciclo di vita del progetto, comportano generalmente una forma di trasferimento tecnico o comunque un passaggio di consegne, dove gli output ottenuti da una fase a monte, prima di essere approvati per procedere alla fase a valle vengono analizzati per verificarne completezza e accuratezza. Quando si ritiene che i possibili rischi sono accettabili, può essere che una fase venga iniziata prima dell'approvazione dei deliverable della fase precedente. Per fasi si intendono sequenze identificabili di eventi composti da attività coerenti che producono risultati definiti e che costituiscono l'input per la fase successiva. Le fasi standard identificabili nella maggior parte dei progetti sono: • Concezione e Avvio del Progetto; • Pianificazione; • Esecuzione e Controllo; • Chiusura. In sostanza il ciclo di vita del progetto definisce quale lavoro tecnico deve essere svolto in ciascuna fase, quando devono essere prodotti i deliverable in ciascuna fase e come ciascun deliverable deve essere analizzato, verificato e convalidato, chi è coinvolto in ciascuna fase e come controllare e approvare ciascuna fase. Le fasi che hanno portato alla redazione del report, nel quale le informazioni raccolte sul campo sono state organizzate in modo tale da consentire l'inquadramento del fenomeno della Fabbrica Intelligente in Toscana, sono così individuabili: • FASE 0: Fase Preliminare Dopo aver ricevuto l'incarico da parte di IRPET per la redazione del report, il QUINN ha analizzato la fattibilità del progetto, in modo da prevenire un rischio di insuccesso e dare concretezza all'idea progettuale, e una volta verificata ha redatto la propria Offerta Tecnica. Dopo l'accettazione dell'Offerta da parte dell'Ente Committente, QUINN ha costituito il Team di Progetto incaricato a svolgere le attività progettuali, assegnando a ciascun componente le proprie responsabilità e mansioni. Grazie all'utilizzo di tecniche efficaci per la pianificazione, sono state programmate nel dettaglio tutte le attività da svolgere, al fine di completare il report entro il termine fissato. • FASE 1: Comprensione del Contesto di riferimento In questa fase l'obiettivo centrale era rappresentato dalla comprensione del contesto del progetto, il Team di Progetto rispetto al contesto imprenditoriale italiano ha svolto un'analisi interna e una esterna, che hanno permesso di inquadrare il tema della "Fabbrica Intelligente". Partendo dalle origini prettamente letterarie del concetto, è stata illustrata l'evoluzione industriale che ha preceduto questo fenomeno, successivamente sono stati analizzati i macro trend socio-economici che hanno maggiore impatto sull'industria che stanno caratterizzando l'attuale scenario industriale, concludendo infine con la presentazione delle varie iniziative comunitarie e nazionali a sostegno della ripresa manifatturiera attraverso la "Fabbrica Intelligente". • FASE 2: Esplorazione del Concetto nel Panorama Internazionale Durante questa fase, svolta quasi in parallelo con la precedente, sono state analizzate le varie declinazioni al concetto di Fabbrica Intelligente e congiuntamente ricercati i trend e le tecnologie abilitanti. Attraverso un esercizio di Forecasting Tecnologico, osservando molteplici studi condotti da un altrettanto numero di esperti, sono stati identificati i trend attuali e quelli emergenti connessi alla Fabbrica Intelligente, con i conseguenti impatti sulle aziende e sulla forza lavoro. Alla fine sono stati ricercati alcuni casi di Fabbrica Intelligente, o di Industria 4.0 che dir si voglia, sviluppati da diverse aziende nel mondo. • FASE 3: Studio dell'Applicazione del Modello nella Regione Toscana Nello svolgimento di questa fase, si è passati allo studio degli ambiti prioritari della domanda e dell'offerta di tecnologie per la Fabbrica Intelligente nella Regione Toscana, per come identificata all'interno della SSS, focalizzandoci sulle tecnologie connesse all'automazione, alla meccatronica e alla robotica. Successivamente si è passati ad individuare possibili legami tra gli ambiti tecnologici analizzati e lo sviluppo di soluzioni tecnologiche funzionali ai processi produttivi, "in termini di velocizzazione sicurezza e controllo dei processi, della sostenibilità ed economicità degli stessi, nonché dell'estensione della capacità di azione". Si è arrivati infine a delineare il panorama della diffusione del modello della Fabbrica intelligente nelle imprese del sistema produttivo toscano, grazie all'analisi della diffusione fra le aziende produttrici e utilizzatrici delle tecnologie correlate, attraverso il merging di due DB di imprese Toscane stilati da enti qualificati, interviste in profondità e telefoniche, e infine attraverso l'organizzazione di due Focus Group. • FASE 4: Realizzazione Conclusiva del Report La quarta e ultima fase ha portato alla redazione finale del report, nel quale le informazioni sia di carattere quantitativo, ma soprattutto qualitativo raccolte sul campo sono state elaborate in maniera tale da evidenziare la diffusione del fenomeno nel tessuto produttivo toscano. I risultati conseguenti all'elaborazione di tali informazioni risultano essere: - la descrizione di casi studio sia di utilizzatori che di sviluppatori, con la presentazione delle peculiarità di adozione delle tecnologie che prefigurano possibili modelli di adozione alla Fabbrica intelligente; - la mappatura della diffusione delle tecnologie abilitanti della Fabbrica intelligente in Toscana con riferimento alle imprese utilizzatrici; - inquadramento del livello di maturità dei diversi settori produttivi toscani rispetto alle tecnologie target identificate dal Cluster Fabbrica Intelligente; - raccomandazioni di policy. 0.5 Strumenti e Tecniche utilizzate nell'ambito del Progetto Per una più facile comprensione dei contenuti, in questo paragrafo vengono descritti in forma teorica gli strumenti e le tecniche gestionali, che il Team di Progetto ha utilizzato per lo svolgimento delle attività progettuali, elencandoli in funzione dell'impiego nelle diverse fasi del progetto. Nel proseguo del lavoro, dove verranno presentati i contenuti del report, saranno illustrate le modalità operative realmente avviate nell'applicazione dei vari strumenti. 0.5.1 FASE 0: FASE PRELIMINARE In questa fase preliminare il PM detiene la responsabilità della pianificazione, integrazione ed esecuzione dei piani. La pianificazione, ovvero il P nella logica PDCA, è fondamentale a causa della breve durata del progetto e per l'assegnazione delle risorse. L'integrazione risulta altrettanto importante, altrimenti ogni soggetto sviluppa la propria pianificazione senza tener conto degli altri. La pianificazione è la definizione di cosa fare, quando va fatto e da chi; è destinata in linea teorica a: • "acquisire" gli obiettivi del processo; • individuare le fasi o meglio processi, diretti ed indiretti, che consentono di raggiungere gli obiettivi prefissati ovvero stesura della "mappa" di processi e delle interazioni; • scegliere metodi per il do, il check e l'act, il personale, i materiali e/o le informazioni, le macchine/tecnologie e/o attrezzature per ogni processo operativo aggredibile; • provare, sperimentare, verificare là dove non si sa; • emettere specifiche, standard; • occuparsi delle eventuali attività di comunicazione e addestramento. Per un PM è fondamentale utilizzare tecniche di pianificazione efficaci, e di seguito sono descritte quelle utilizzate durante tutte le fasi del progetto: • Work Breakdown Structure (WBS); • Matrice RACI; • Diagramma di Gantt; • Flow Chart (FC). 0.5.1.1 Work Breakdown Structure (WBS) La WBS (Work Breakdown Structure) è una forma di scomposizione (o disaggregazione secondo una struttura ad albero) strutturata e gerarchica del progetto che si sviluppa tramite l'individuazione di sotto-obiettivi e attività definite ad un livello di dettaglio sempre maggiore. Scopo della WBS è di identificare e collocare all'ultimo livello gerarchico pacchetti di lavoro (Work Package) chiaramente gestibili e attribuibili a un unico responsabile, affinché possano essere programmati, schedulati, controllati e valutati. La WBS è uno strumento di fondamentale importanza nel Project Management, infatti fornisce le basi per sviluppare una matrice delle responsabilità e successivamente effettuare lo scheduling . Attraverso la suddivisione dei deliverable in componenti più piccoli definiti "work package" si semplifica la gestione del progetto. Il work package infatti rappresenta il gradino più basso della gerarchia WBS ed è tramite questo che si possono definire in maniera più affidabile schedulazione dei tempi e costi. La suddivisione per livello procede riducendo ampiezza e complessità fino a quando non perviene a una descrizione adeguata e inequivocabile della voce finale. La Work Breakdown Structure (WBS), ha permesso di individuare, ai vari livelli, tutte le attività di sviluppo del progetto. La logica di scomposizione utilizzata è stata quella del processo di lavoro, questa logica consiste nel suddividere il progetto in relazione alla sequenza logica delle attività realizzative che verranno messe in opera, e ci ha permesso di individuare, per ogni pacchetto di lavoro: • scopo del lavoro con obiettivi e vincoli; • il processo di lavoro e le sue interfacce; • le risorse assegnabili e assegnate; • i limiti di tempo. 0.5.1.2 Matrice RACI La Matrice RACI è uno strumento che viene utilizzato per l'individuazione delle responsabilità all'interno di un progetto. Essa indica alle risorse umane coinvolte le mansioni e il grado di responsabilità all'interno del progetto, inoltre fornisce indicazioni specifiche su come comportarsi nel gestire le relazioni e responsabilità di altre persone coinvolte, rappresentando un forte elemento di motivazione per le stesse. La matrice di responsabilità nella sua intersezione indica il tipo di persona a cui è delegata una persona o un'unità organizzativa. Generalmente vengono utilizzate delle sigle che esprimono le responsabilità, le più utilizzate sono quelle corrispondenti all'acronimo RACI: • R: "Responsabile": è il ruolo di colui che è chiamato ad eseguire operativamente il task (per ogni task è possibile avere più Responsabili); • A: "Approva": è aziendalmente il ruolo a cui riporta il Responsabile o che comunque dovrà svolgere un ruolo di supervisione del lavoro del/dei Responsabili(ci può essere un solo A per ogni attività); • C: "Coordinamento": è il ruolo di chi dovrà supportare il/i Responsabile nello svolgimento del task fornendogli informazioni utili al completamento del lavoro o a migliorare la qualità del lavoro stesso • I: "Informato": è il ruolo di chi dovrà essere informato in merito al lavoro del/dei Responsabile e che dovrà prendere decisioni sulla base delle informazioni avute. 0.5.1.3 Diagramma di Gantt La complessità sempre maggiore di molti progetti, la gestione di grandi quantità di dati e le scadenze rigide incentivano le organizzazioni verso l'utilizzo di metodi per la pianificazione delle attività su scala temporale. Le tecniche di scheduling più comuni sono: • Diagrammi a barre o di Gantt; • Tecniche reticolari: - PDM (Precedence Diagram Method); - ADM (Arrow Diagram Method); - PERT (Program Evaluation and Review Technique); - CPM (Critical Path Method). • Approccio della Catena Critica CCPM (Critical Chain Project Management). La tipologia di rappresentazione utilizzata nel presente report, è il diagramma a barre (di Gantt), un mezzo molto semplice e intuitivo per visualizzare le attività o gli eventi tracciati in relazione al tempo, come nel nostro caso, o al denaro. La rappresentazione utilizzata riguarda l'evoluzione del progetto su scala temporale, dove ogni barra rappresenta un'attività la cui lunghezza è proporzionale alla durata dell'attività stessa, la quale è collocata sulla scala temporale. Il diagramma di Gantt permette perciò di definire cosa fare in una determinata quantità di tempo, e stabilisce inoltre eventi o date chiave (milestone) di progetto e un riferimento per il controllo dell'avanzamento. Il vantaggio che ha apportato sta nell'ottimizzazione delle risorse, attraverso una contemporanea visualizzazione delle attività, delle tempistiche e dei soggetti coinvolti. Ha comunque tre limitazioni principali, infatti non illustra: • le interdipendenze tra le attività; • risultati di un inizio anticipato o tardivo nelle attività; • l'incertezza inclusa nell'esecuzione dell'attività. 0.5.1.4 Flow Chart (FC) o Diagramma di Flusso Il Diagramma di Flusso, detto anche Flow Chart, rappresenta una modellazione grafica per rappresentare il flusso di controllo ed esecuzione di algoritmi, procedure o istruzioni operative. Esso consente di descrivere in modo schematico ovvero grafico: • le operazioni da compiere, rappresentate mediante forme convenzionali (ad esempio : rettangoli, rombi, esagoni, parallelogrammi, .), ciascuna con un preciso significato logico e all'interno delle quali un'indicazione testuale descrive tipicamente l'attività da svolgere; • la sequenza nella quale devono essere compiute, rappresentate con frecce di collegamento. Tale strumento permette pertanto di visualizzare tutto o parte del processo e di capire il collegamento delle sequenze necessarie a svolgere una funzione. In particolare permette di individuare i punti del processo in cui si verifica l'effetto che si vuole analizzare e di risalire il flusso fino alle origini delle cause potenziali. 0.5.2 FASE 1: COMPRENSIONE DEL CONTESTO DI RIFERIMENTO Tutti i progetti si interfacciano con il mondo reale, quindi occorre considerare i diversi contesti in cui il progetto converge. Alla luce di questo il PM ha incaricato i componenti del Team di Progetto di effettuare, un'analisi del contesto di riferimento, svolgendo un esercizio di Forecasting Tecnologico, attraverso la Ricerca sul Web, allo scopo di realizzare: • un'Analisi Interna; • un'Analisi Esterna; • l'Analisi SWOT. 0.5.2.1 Ricerca sul Web Lo strumento che normalmente viene utilizzato per effettuare una ricerca sul web è il cosiddetto motore di ricerca, il quale è basato sull'inserimento di una o più parole-chiave le cui occorrenze vengono cercate all'interno dei vari documenti presenti in rete. Bisogna dire che il processo di ricerca e di selezione delle informazioni è molto più complesso di quanto si possa pensare, per l'appunto possiamo differenziare la ricerca delle fonti in due modi: • Fonti Istituzionali (es. Regolamenti Comunitari, EUROSTAT, ISTAT, etc.); • Fonti Pubbliche (es. Unioncamere); • Enti di natura scientifica (es. società di consulenza). La conoscenza precedente dell'argomento influenza e da maggiori garanzie di successo nella ricerca, in questo modo l'utente è in possesso di termini specifici che può utilizzare direttamente come keywords. Gli elementi per impostare una soddisfacente ricerca sul web possono essere riassunti in: • chiarezza dell'oggetto, quesito o obiettivo della ricerca; • tempo e capacità dell'utente che effettua la ricerca; • qualità delle risposte in termini di: - adeguatezza, completezza ed esaustività; - affidabilità e autorevolezza della fonte; - grado di aggiornamento. 0.5.2.2 Forecasting Tecnologico Il Forecasting Tecnologico è un settore dei Technology Future Studies che racchiude varie strumenti volti ad anticipare e a capire la direzione potenziale, le caratteristiche e gli effetti del cambiamento tecnologico. Sono identificabili 9 cluster: 0.5.2.2.1 Expert Opinion Questa famiglia comprende tecniche basate sull'opinione di esperti, e include la previsione o la comprensione dello sviluppo tecnologico attraverso intense consultazioni tra vari esperti in materia. Uno dei metodi più diffusi è sicuramente il Metodo Delphi. Questo metodo combina richiesta di pareri riguardanti la probabilità di realizzare la tecnologia proposta e pareri di esperti in materia dei tempi di sviluppo. Gli esperti si confrontano e si scambiano pareri in base alle proprie previsioni tecnologiche, in modo da arrivare a una linea comune. 0.5.2.2.2 Trend Analysis L'Analisi del Trend comporta la previsione attraverso la proiezione dei dati storici quantitativi nel futuro. Questa analisi comprende modelli sia di previsione economica che tecnologica. Una tecnologia di solito ha un ciclo di vita composto di varie distinti fasi. Le tappe includono tipicamente • una fase di adozione • una fase di crescita • una fase di sviluppo • una fase di declino. L'analisi cerca di identificare e prevedere il ciclo della innovazione tecnologica oggetto dello studio. 0.5.2.2.3 Monitoring and Intelligence Methods Questa famiglia di metodi (Monitoring e le sue variazioni: Environmental Scanning and Technology Watch) ha lo scopo di fare acquisire consapevolezza dei cambiamenti all'orizzonte che potrebbero avere impatto sulla penetrazione o ricezione delle tecnologie nel mercato. 0.5.2.2.4 Statistical Methods Fra i metodi statistici, i più diffusi sono l'Analisi di Correlazione e l'Analisi Bibliometrica. • L'Analisi di Correlazione anticipa i modelli di sviluppo di una nuova tecnologia correlandola ad altri, quando lo stesso modello è simile ad altre tecnologie esistenti. • L'Analisi Bibliometrica si concentra sullo studio della produzione scientifica (pubblicazioni, etc.) presente in letteratura. In particolare risulta utile al fine di: - sviluppare conoscenza esaustiva del tema oggetto di studio; - analizzare i database da usare, da cui trarre informazioni e dati; - acquisire conoscenza sulle informazioni dei brevetti, fonte importante per acquisire informazioni uniche dal momento che spesso i dati e le informazioni rintracciabili nei brevetti non sono pubblicati altrove; - definire la strategia di ricerca; - utilizzare gli strumenti di analisi, attraverso software di data e text mining efficienti; - analizzare i risultati, grazie alle informazioni di vario tipo da cui gli esperti possono estrarre informazioni strategiche. 0.5.2.2.5 Modelling and Simulation Per "modello" si intende una rappresentazione semplificata delle dinamiche strutturali di una certa parte del mondo "reale". Questi modelli possono mostrare il comportamento futuro dei sistemi complessi semplicemente isolando gli aspetti essenziali di un sistema da quelli non essenziali. Tra i principali metodi: • Agent Modeling, tecnica che simula l'interazione dei diversi fattori in gioco; • System Simulation, tecniche che simulano la configurazione di un sistema a fronte dell'azione di possibili variabili aggiuntive. 0.5.2.2.6 Scenarios Costituiscono rappresentazioni alternative delle tecnologie future, sulla base di considerazioni e condizioni ulteriori a seguito di possibili cambiamenti delle condizioni al contorno inizialmente ipotizzate. 0.5.2.2.7 Valuing/Decision/Economic Methods Tra i metodi il più popolare è il "Relevance Tree Approach": le finalità e gli obiettivi di una tecnologia proposta sono suddivisi tra: • obiettivi prioritari; • obiettivi di basso livello. Grazie ad una struttura ad albero è possibile identificare la struttura gerarchica dello sviluppo tecnologico. In base ad esso viene eseguita la stima delle probabilità di raggiungere gli obiettivi ai vari livelli di sviluppo tecnologico. 0.5.2.2.8 Descriptive and Matrices Methods In crescente affermazione in questa famiglia di metodi è la definizione di Roadmap dello sviluppo di tecnologie, che consiste nel proiettare i principali elementi tecnologici di progettazione e produzione insieme alle strategie per il raggiungimento di traguardi desiderabili in modo efficiente Nel suo contesto più ampio, una Roadmap tecnologica fornisce una "vista di consenso o visione del futuro" della scienza e della tecnologia a disposizione dei decisori. 0.5.2.3 Analisi SWOT L'analisi SWOT è uno strumento di pianificazione strategica semplice ed efficace che serve ad evidenziare le caratteristiche di un progetto o di un programma, di un'organizzazione e le conseguenti relazioni con l'ambiente operativo nel quale si colloca, offrendo un quadro di riferimento per la definizione di strategie finalizzate al raggiungimento di un obiettivo. La SWOT Analysis si costruisce tramite una matrice divisa in quattro campi nei quali si hanno: • Punti di Forza (Strengths); • Punti di Debolezza (Weaknesses); • Opportunità (Opportunities); • Minacce (Threats). L'Analisi SWOT consente di distinguere fattori esogeni ed endogeni, dove punti di forza e debolezza sono da considerarsi fattori endogeni mentre minacce e opportunità fattori esogeni. I fattori endogeni sono tutte quelle variabili che fanno parte integrante del sistema sulle quali è possibile intervenire, i fattori esogeni invece sono quelle variabili esterne al sistema che possono però condizionarlo, su di esse non è possibile intervenire direttamente ma è necessario tenerle sotto controllo in modo da sfruttare gli eventi positivi e prevenire quelli negativi, che rischiano di compromettere il raggiungimento degli obiettivi prefissati. I vantaggi di una analisi di questo tipo si possono sintetizzare in 3 punti: • la profonda analisi del contesto in cui si agisce, resa possibile dalla preliminare osservazione e raccolta dei dati e da una loro abile interpretazione si traduce in una puntuale delineazione delle strategie; • il raffronto continuo tra le necessità dell'organizzazione e le strategie adottate porta ad un potenziamento della efficacia raggiunta; • consente di raggiungere un maggiore consenso sulle strategie se partecipano all'analisi tutte le parti coinvolte dall'intervento. 0.5.3 FASE 2: ESPLORAZIONE DEL CONCETTO NEL PANORAMA INTERNAZIONALE Anche in questa fase, dove l'obiettivo era quello di ricercare nella letteratura le varie declinazioni al concetto di "Fabbrica Intelligente" e le tecnologie attuali ed emergenti connesse ad essa, è stata svolta un'analisi degli organismi specializzati nel Foresight Tecnologico e di profondi conoscitori del settore dell'automazione industriale, per studiare le tendenze tecnologiche per i prossimi anni. 0.5.4 FASE 3: STUDIO DELL'APPLICAZIONE DEL MODELLO NELLA REGIONE TOSCANA Durante lo svolgimento di questa fase, si è intrapreso un percorso di raccolta delle informazioni legate al tema della "Fabbrica Intelligente" nel tessuto produttivo toscano, che è stato strutturato in 3 diverse attività: • Mappatura della Diffusione delle Tecnologie in Toscana attraverso il merging dei DB "Osservatorio sulle imprese high-tech della Toscana" e delle "Aziende eccellenti" dell'IRPET con l'estrapolazione dei dati da Fonti Aziendali: questa attività verrà discussa nel dettaglio nel proseguo del lavoro; • Interviste in Profondità e Interviste Telefoniche; • Focus Group. 0.5.4.1 Intervista L'intervista semi-strutturata è l'equivalente del questionario, con domande predefinite dal ricercatore in fase di preparazione dello strumento; a differenziare i due metodi è il modo di presentazione, orale nel caso dell'intervista, scritto nel caso del questionario, che assicura maggiore capacità di adattamento all'interlocutore e di valorizzazione di tutte le opportunità di raccolta d'informazioni "non strutturate". L'intervista ha quindi il vantaggio di essere un metodo versatile, che è possibile utilizzare in ogni stadio della progettazione, dalla fase di esplorazione a quella di validazione ex post delle informazioni. A differenza dei questionari, la presenza del ricercatore allontana l'eventualità che il soggetto interpreti in maniera errata le domande o che si trovi in imbarazzo perché non comprende quanto gli viene richiesto; inoltre, nel caso di una risposta non attinente, il ricercatore può riformulare la domanda. Il vantaggio maggiore rispetto al questionario consiste nel fatto che l'intervista non registra la stessa alta percentuale di mancati recapiti da parte dei soggetti contattati; di conseguenza, i dati raccolti godono di maggiore validità . A differenza dell'intervista personale, l'intervista telefonica appare concepibile nell'ambito di un sondaggio, offrendo vantaggi legati soprattutto al costo e al tempo di esecuzione, nonostante la mancanza di un'interazione faccia a faccia limita la "competenza comunicativa" () dell'intervistatore e dell'intervistato. Durante l'intervista telefonica l'intervistato non può prendere visione diretta del questionario, come accade nel sondaggio tramite intervista personale, e non consente all'intervistatore il ricorso a tecniche che comportano strumenti da sottoporre visivamente all'intervistato, come forme di gadgets o scale auto-ancoranti. Dal punto di vista dell'intervistatore, si dispone di meno informazioni per valutare se l'intervistato ha capito davvero la domanda; di conseguenza tenderà a ridurre gli interventi opportuni per chiarire il testo. Non è possibile integrare il resoconto dell'intervista con informazioni relative all'ambiente fisico in cui essa ha luogo e al comportamento non verbale dell'intervistato. 0.5.4.2 Focus Group Interviste rivolte a un gruppo omogeneo di 7/12 persone, la cui attenzione è focalizzata su di un argomento specifico, che viene scandagliato in profondità. Un moderatore (spesso definito: 'facilitatore') indirizza e dirige la discussione fra i partecipanti e ne facilita l'interazione, anche attraverso la predisposizione di un "sceneggiatura" finalizzata a fare emergere le peculiari conoscenze ed esperienze, nonché finalizzata a favorire il confronto "creativo". Ogni partecipante ha l'opportunità di esprimere liberamente la propria opinione rispetto all'argomento trattato ma nel rispetto di alcune "regole del gioco" introdotte dal facilitatore; la comunicazione nel gruppo è impostata in modo aperto e partecipato, con un'alta propensione all'ascolto. Il contraddittorio positivo che ne consegue consente di far emergere i reali punti di vista, giudizi, pre-giudizi, opinioni, percezioni e aspettative del pubblico di interesse in modo più approfondito di quanto non consentano altre tecniche di indagine . Nella tabella seguente, sono riportati i metodi di Forecasting Tecnologico , suddivisi nei 9 cluster definiti dal "MIT- Massachusetts Institute of Technology", indicando quali sono stati impiegati nelle attività progettuali e in che fase. 0.5.5 FASE 4: REALIZZAZIONE CONCLUSIVA DEL REPORT Durante la fase conclusiva di redazione finale del report, il Team di Progetto si è concentrato nell'elaborazione dei dati raccolti durante le fasi precedenti attraverso strumenti grafici che hanno facilitato l'attività di capitolazione delle informazioni, tra cui: • Istogrammi; • Diagramma a Torta; • Mappatura con metrica a "semaforo" : questa tecnica di rappresentazione è stata ideata dal Team di Progetto. Le sue peculiarità saranno illustrate più nel dettaglio successivamente. • Modello di Maturità (Maturity Model). 0.5.5.1 Istogramma L'istogramma è la rappresentazione grafica di una distribuzione in classi di un carattere continuo. Un istogramma consente di rappresentare i dati attraverso rettangoli di uguale base ed altezza differente a seconda dei dati stessi, ed in un solo colpo d'occhio permette di capire se una "quantità" è maggiore, minore o uguale di un'altra semplicemente guardando l'altezza dei rettangoli. 0.5.5.2 Diagramma a Torta Un Diagramma a Torta è una tecnica di rappresentazione che in un modo semplice e diretto è evidenzia il peso delle varie componenti di una grandezza. In questo modo la grandezza in questione viene rappresentata sottoforma di cerchio i cui spicchi hanno un angolo e di conseguenza, un arco, proporzionale alle varie componenti. 0.5.5.3 Modello di Maturità Tale modello definisce il livello di maturità di un'entità. L'aspetto caratteristico di tale rappresentazione è il fatto di essere organizzato per livelli. Il modello definisce diversi profili di maturità crescente, indicando implicitamente anche una strategia molto generale di miglioramento che si basa sull'introduzione di quelle pratiche che permettono solitamente ad un'azienda, di muoversi da un livello di maturità al successivo.
El presente artículo busca hacer una breve conceptualización del agotamiento del derecho marca de acuerdo a lo dispuesto por la legislación comunitaria europea, ya que para los bloques económicos suramericanos, en especial para la Comunidad Andina de Naciones (can), constituye un referente de cómo se ha logrado equilibrar los intereses de los agentes del mercado fomentando la libre competencia y la libre circulación de mercancías. Por lo tanto, mediante este análisis será posible determinar cuáles son los retos y debates que afrontan los países suramericanos sobre este tema. ; Derecho de marca; Agotamiento del derecho de marca; Mercado comunitario; Importaciones paralelas ; enero/junio 2015 ISSN: 0120-3754 Las PYME en América Latina, Japón, la Unión Europea, Estados Unidos y los clúster en Colombia Ángel Emilio Muñoz Cardona María Patricia Mayor López Movilidad urbana: cómo de nir el sistema de trans-porte público colectivo (SITP) en Bogotá Crispiniano Duarte Vega Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones Laila Katrina del Pilar Rojas Santana La participación del Instituto Nacional Electoral en las elecciones de Juntas Auxiliares en México Román Sánchez Zamora Gabriel Miranda Trejo Yunuén Catalina Reyes Archundia La adopción de las TIC con actitud crítica en el sector de la educación por parte del gobierno electrónico de Bogotá D. C. Un caso de éxito Jairo Augusto Ortegón Bolívar Las empresas como formadoras de identidad individual y grupal en la sociedad a partir de la fenomenología Germán Rubio Guerrero Luis Alfredo Muñoz Velasco Fernando Adolfo Fierro Celis Gestión para resultados en el desarrollo: hacia la construcción de buena gobernanza Sergio Alberto Chica Vélez Análisis de la estructura interna de los "grupos económicos" en Colombia en la transición del siglo XX al XXI Juan Sergio Cruz 61 45 Calle 44 n.º 53-37 CAN PBX 220 27 90 l FAX 315 25 60 A.A. 29745 l Bogotá, D.C. 40 41 Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones* Laila Katrina del Pilar Rojas Santana Autora Laila Katrina del Pilar Rojas Santana Administradora pública, docente. Magíster en Análisis Económico del Derecho y las Políticas Públicas de la Universidad de Salamanca. Profesora de la Corporación Universitaria Minuto de Dios, Seccional Bello, Facultad de Ciencias Económicas y Administrativas Correo electrónico: rojaslaila@gmail.com Dirección postal: Carrera 96 b n.° 17b-40, apto 104, int. 10, Fontibón, Bogotá D. C. Fecha de recepción: 10.06.2015 Fecha de aprobación: 5.09.2015 Resumen El presente artículo busca hacer una breve conceptualización del agotamiento del derecho marca de acuerdo a lo dispuesto por la legislación comunitaria europea, ya que para los bloques económicos suramericanos, en especial para la Comunidad Andina de Naciones (can), constituye un referente de cómo se ha logrado equilibrar los intereses de los agentes del mercado fomentando la libre competencia y la libre circulación de mercancías. Por lo tanto, mediante este análisis será posible determinar cuáles son los retos y debates que afrontan los países suramericanos sobre este tema. Palabras clave: Derecho de marca, agotamiento del derecho de marca, mercado comunitario, importaciones paralelas. Abstract This paper presents research results on the identification of shortco-mings that communities suffer regarding the quality in the provision of touristic services and management of this economic activity. From there, a training process in touristic services is proposed with emphasis on community tourism strategies, as well as management tools that facilitate the integration of different agencies and communities of the sector. The text discusses, first, an approach to the concept of commu-nity tourism and its state of the art. Secondly, it presents the diagnostic and composition of the touristic product in the districts of Ciudad Bolivar, Usme and Sumapaz in the Colombian Capital City of Bogotá. Then, the article reviews the current activities of these communities in community tourism, under the auspices of the district government and some institutions such as universities and NGOs. Finally, quantitative and qualitative findings reached with the fieldwork, shown in tabulated results of surveys, observation and interview inquiries made by resear-chers and assistants are described. Keywords: tourism, empowerment, strategic plan, development. Resumo O presente artigo expõe os resultados da investigação de falências que têm as comunidades com relação à qualidade na prestação dos serviços turísticos e a gestão administrativa desta atividade econômi-ca. Daí, é proposto um processo de formação em serviços turísticos com ênfase nas estratégias de turismo comunitário, assim como nas ferramentas administrativas e de gestão que permitam a integração dos diferentes organismos e comunidades do setor. O texto aborda, no primeiro lugar, uma aproximação ao conceito de turismo comunitário e seu estado da arte. No segundo lugar, apresenta os diagnósticos e a composição do produto turístico nas localidades de Ciudad Bolívar, Usme e Sumapaz no Distrito Capital de Bogotá. Depois, resenha as atividades que são desenvolvidas atualmente nestas comunidades em matéria de turismo comunitário, sob o auspicio do governo distrital e algumas entidades como universidades e ONGs. Para finalizar, são descritos os avindos quantitativos e qualitativos alcançados com o tra-balho de campo, representado em resultados tabulados das pesquisas, indagações, observações participantes e entrevistas efetuadas pelos investigadores e auxiliares. Palavras chave: turismo, empoderamento, plano estratégico, desen-volvimento. * Este artículo fue redactado a partir de la tesis de grado "Agotamiento del derecho de marca", adelantada para optar al título de Máster en Análisis Económico del Derecho y las Políticas Públicas, ofrecido por la Universidad de Salamanca Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones. Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55 Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones. Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55 42 43 1. Introducción El agotamiento del derecho de marca ha sido un tema recurrente en las legislaciones internas de propiedad indus-trial y en los bloques económicos con el fin de impulsar el libre comercio. Es una pieza angular que permite la libre de circulación de mercancías, la libre competencia en la distribución de productos en el mercado interior y, por lo tanto, un resultado eficiente del mercado al aumentar la competencia en la distribución y generar efectos positivos para el consumidor. Actualmente existe un amplio análisis de agotamiento del derecho de marca en el Espacio Económico Europeo (eee) gracias a los abundantes pronunciamientos del Tribunal de Justicia de la Comunidad Europea (tjce) porque el ago-tamiento es un instrumento clave para la libre circulación de mercancías y la libre competencia en la distribución de productos en el mercado interior comunitario. Es decir, el agotamiento de derechos de propiedad intelec-tual, y en particular el agotamiento del derecho de marca, se erige en un mecanismo jurídico fundamental para la construcción de un mercado único europeo sin fronteras geográficas ni políticas, regido por la libre competencia. Así pues, la concepción del agotamiento de marca es un punto de partida que nos permite comparar cómo este se ha desarrollado en otros ordenamientos comunitarios o regionales, en especial en el principal bloque económico suramericano: la Comunidad Andina de Naciones (can). 2. Derechos exclusivos otorgados por la marca y el agotamiento del derecho de marca Los bienes que hacen parte de la propiedad industrial tienen como función principal impulsar la competencia en el mercado. Las marcas, como propiedad intelectual, son una creación del intelecto derivada del talento humano y constituyen, como signos distintivos fruto de la creación, un bien incorporal o inmaterial al que la ley protege a través de norma especial, otorgando a su titular un derecho exclu-sivo sobre ellas (Bercovitz, 2002; Fernández, 2001). Las marcas son signos distintivos que fomentan la competencia en el mercado al evitar el riesgo de asociación y confusión entre los usuarios y, así mismo, otorgan una posición en el mercado a los productos bajo la marca. Una marca, entendida como cualquier signo que sea apto para distinguir productos o servicios en el mercado (Decisión 486, 2000, art. 134), cumple cuatro funciones principales en el plano económico: la función indicadora del origen empresarial, la función indicadora de la calidad de los productos o servicios, la función publicitaria y la función de condensación de la reputación o goodwill de la marca. Es un instrumento que les permite a los empresarios su actuación en el mercado y sirve para asegurar que todos los productos o servicios distinguidos con ella tienen el mismo origen empresarial (Bercovitz, 2008, p. 124), así mismo, la marca constituye el control de garantía por la cual una empresa es responsable de la calidad (Tribunal de Justicia de la Comunidad Europea, 2002, C-299/99, p. 10). y permite a su titular organizar su participación en el mercado y la comercialización de sus productos o servicios dentro del mismo (Bercovitz, 2008, p. 125). Por último, la marca es de gran utilidad para la protección de los consumidores, en la medida en que permite identi-ficar y distinguir los diversos productos o servicios que se ofrecen, posibilitando así la elección entre ellos (Bercovitz, 2008, p. 125). En este sentido, la reputación que genera la marca es una herramienta del mercado para evitar las ineficiencias causadas por la asimetría de la información entre consumidores y productores, así, esta busca el buen funcionamiento del mercado mediante la transparencia de la información y, por lo tanto, logra una competencia leal. Dadas las anteriores características, el titular de la marca adquiere una posición jurídica cuyo contenido esencial es el derecho exclusivo sobre la marca (Galán, 2008, p. 532). Sobre el particular, la can establece que: El registro de una marca confiere a su titular el derecho de impedir a cualquier tercero realizar, sin su consentimiento, los siguiente actos: a) aplicar o colocar la marca o un signo distintivo idéntico o semejante sobre productos para los cuales se ha registrado la marca […], b) suprimir o modificar la marca con fines comerciales, después de que se hubiese aplicado o colocado sobre los productos para los cuales se ha registrado la marca […]; c) fabricar materiales que reproduzcan o contengan la marca, así como comercializar o detentar tales materiales […], d) usar en el comercio un signo idéntico o similar a la marca respecto de cualesquiera productos o servicios, cuando tal uso pudiese causar confusión o un riesgo de asociación con el titular del registro […], e) usar en el comercio un signo idéntico o similar a una marca notoriamente conocida respecto de cualesquiera productos o servicios, cuando ello pudiese causar al titular del registro un daño económico o comercial injusto por razón de una dilución de la fuerza distintiva o del valor comercial o publicitario de la marca, o por razón de un aprovechamiento injusto del prestigio de la marca o de su titular, entre otros. (Decisión 486, 2000 art. 155) El derecho conferido por la can, así como la mayoría de ordenamientos, hace referencia a la vertiente negativa del derecho de marca ius prohibendi, ya que la marca es un bien inmaterial en el que cabe la utilización y posesión simultá-nea por otros, por lo cual, para crear una escasez artificial es esencial que se reconozca la prohibición de utilización de la marca a terceros. De esta manera, el titular de la marca tiene derecho le-gítimo a su uso, a introducir, comercializar, publicitar, importar, exportar, almacenar, transportar o vender los productos o servicios identificados con la marca en el mercado (Superintendencia de Industria y Comercio, 2008, p. 33) y autorizar a un tercero a usar la marca a través de las licencias. Sin embargo, el derecho del titular de la marca no es absoluto (Concepto 02007889, 2002, párr.19), ya que el derecho de exclusividad supone una restricción al libre comercio. El derecho de exclusión otorgado al titular no tiene como finalidad prohibir todos los usos de la marca, sino limitar los actos o los usos de la marca susceptibles a causar confusión en el público, por lo tanto, cuando no hay riesgo de confusión, no hay acto de infracción de marca (De las Heras, 1994, p. 113). En consecuencia: Una vez la marca ha cumplido su función no puede tolerarse el mantenimiento de aquellos derechos, ya que ello supondría permitir al titular de la marca controlar, de forma injustificada y en contra de los principios competitivos, la ulterior comercialización de los productos realizada al amparo de aquel derecho exclusivo. (Fernández, 1990, p. 171) Por consiguiente, el titular de la marca tiene un monopolio de decisión sobre la forma, modo de comercialización, cantidad, precio, calidad características esenciales, etc., otorgado por el derecho exclusivo de la marca, hasta la primera venta del producto. Pero una vez comercializado el producto, el titular pierde el control sobre las sucesivas comercializaciones, a menos que venda directamente el producto al consumidor final o lo haga mediante canales de distribución (Martin, 2001, p. 72). Es necesario señalar que mientras el mercado común se basa en la libre circulación de mercancías, el derecho de marca, restringe esa libertad de circulación y competencia al reconocer el derecho del titular de la marca a oponerse a la comercialización ulterior de los productos contraseñados con la marca. En este sentido, el derecho de marca y la libre circulación de mercancías son opuestos. No obstante, el principio de agotamiento del derecho de marca permite conciliar los intereses del titular de la marca y del público contra los actos de confusión, así como de los importadores paralelos. De esta manera, la función de la marca cumple un doble papel en la libre competencia. Por una parte la restringe, al excluir a los demás de participar en una actividad económi-ca específica, y por la otra, favorece la actividad competitiva (Parra, 2002, p. 23). Por lo anterior, las normas sobre defensa de la libre compe-tencia, respecto a las marcas, han buscado no solo impedir las restricciones a la libertad de competencia sino también Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones. Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55 Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones. Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55 44 45 las restricciones al principio de libre circulación (Roncero, 1999, p. 351). El Tribunal de Justicia de la Comunidad Económica Europea (tjcee) sostiene que el titular de la marca tiene el derecho exclusivo sobre la primera comercia-lización del producto, protegiéndolo de competidores que pretendan abusar de la posición y del prestigio de la marca vendiendo productos designados indebidamente con ella (Asunto 17/74, 1974, p. 486). Pero una vez cumplidos los fines esenciales de la marca, el titular del derecho no puede limitar la libre circulación de las mercancías invocando este derecho (Roncero, 1999, p. 353). Si no se agota el derecho exclusivo del titular de la marca después de la primera comercialización, se generaría un obstáculo a la libre circulación de mercancías y con ello a la libre competencia en la distribución, ya que el titular podría invocar el ius prohibendi para oponerse a cualquier comercialización ulterior del producto, aun cuando no esté justificado. Además, como lo señala el tjcee, el titular de la marca tendría la posibilidad de compartimentar los mercados nacionales, dando lugar con ello a una restricción en el comercio entre los Estados miembros, sin que dicha restricción sea necesaria para garantizar el contenido del derecho exclusivo derivado de la marca (Asunto 17/74, 1974, p. 486 ). En definitiva, puede decirse que la regla del agotamiento constituye una norma promotora de la libre competencia insertada en la legislación de propiedad intelectual y, en particular, en la legislación marcaria, para limitar (o de-limitar) el alcance del derecho exclusivo en pro de la libre competencia en el sector de la distribución de mercancías. Ante la creciente expansión de redes de distribución con-troladas por el fabricante o licenciatarios de su marca, el agotamiento se muestra como un engranaje fundamental para facilitar el comercio paralelo o mercados grises en el sector de la distribución comercial; siempre que con ello no se afecte negativamente las funciones esenciales de la marca, los intereses del titular de la misma ni de los con-sumidores o usuarios en la capacidad de elección libre de las opciones que se ponen a su disposición en el mercado. El sistema de marcas es un instrumento destinado a pro-mover la libre competencia: la marca es un instrumento para competir. Su función esencial es permitir identificar los productos y permitir que los consumidores se informen. En este sentido, el derecho otorgado por la marca no tiene como fin que el titular de la marca controle la posterior distribución de las mercancías ni busca restringir la libre competencia (Martin, 2001, p. 73). Sin embargo, así como el derecho exclusivo de la marca no es absoluto, el agotamiento tampoco lo es, ya que este no se aplica cuando existen motivos legítimos que justifiquen que el titular se oponga a la comercialización ulterior de los productos. Esta excepción al agotamiento de marca se justifica en la medida en que se busca salvaguardar las funciones del signo. Por lo tanto, el titular de la marca podrá oponerse a la co-mercialización del producto contraseñado una vez agotado su derecho cuando exista el riesgo de crear confusión en el público acerca de las características esenciales del producto o de su origen empresarial (Martin, 2001, p. 73). Si el ti-tular de la marca no pudiera imponer su ius prohibendi en los casos en los que se realicen actos que puedan generar confusión en el público, no solo se estarían vulnerando los derechos de los consumidores, sino que no se protegería la lealtad de la competencia en el mercado. La can ha incluido en su legislación de marcas la posibi-lidad de que el titular de la marca se oponga a la posterior comercialización de los productos contraseñados, aunque, como veremos, poco se han desarrollado estas excepciones. 3. Clases de agotamiento de derecho de marca Existen tres regímenes de agotamiento del derecho de marca: el agotamiento nacional, el comunitario y el inter-nacional. Cada uno de ellos genera posiciones distintas del titular de marca frente a importadores paralelos. El agotamiento nacional se produce cuando el producto es comercializado por primera vez por el titular de la marca o por un tercero con su consentimiento en el mercado nacio-nal. Así, el agotamiento del derecho está supeditado a que la primera comercialización se haya producido dentro del país. Esta opción es adoptada en aras de la unidad del mer-cado nacional y del libre comercio interior (De las Heras, 1994, p. 26) y ha sido implementada por países como Brasil. El agotamiento comunitario se origina cuando el producto es comercializado por primera vez por el titular de la mar-ca o por un tercero con su consentimiento en el mercado comunitario o regional. En este caso, el agotamiento del derecho supone como requisito que la primera comer-cialización del mismo se produzca dentro del mercado comunitario o regional. Este régimen tiene como objetivo el fortalecimiento y la libertad de comercio en el mercado común (De las Heras, 1994, p. 26), y supone la creación de una barrera al comer-cio internacional (Martin, 2001, p. 31). De esta manera, se configura el "agotamiento comunitario como excluyente del agotamiento internacional" (Ruiz, 2005, p. 353). La Unión Europea (ue) es, por excelencia, el representante de esta clase de agotamiento. Finalmente, el agotamiento internacional se produce cuan-do el producto es comercializado por el titular de la marca o por un tercero con su consentimiento en cualquier país, es decir, en el mercado nacional, comunitario o regional, o en un mercado extranjero. El agotamiento internacional signi-fica "la libertad plena de las importaciones y subsiguientes ventas paralelas de los productos de la marca auténtica en el Estado importador en que esa marca estuviese registrado" (Martin, 2001, p. 27). Este régimen de agotamiento ha sido adoptado por la can y por Estados Unidos. La elección entre el régimen comunitario y el régimen internacional ha generado varios debates en la ue. Diversos han sido los argumentos que se han señalado para mante-ner el régimen comunitario del agotamiento del derecho de marca, entre ellos que la adopción del agotamiento internacional haría que las compañías europeas tuvieran que enfrentarse a una competencia en desventaja, ya que el proceso de integración no ha ocurrido todavía en el ámbito mundial. Sobre el particular, el Comité Económico y Social Europeo emitió un dictamen sobre el agotamiento de los derechos conferidos por la marca. En el documento se sostiene que el régimen actual mantiene una cierta calidad de los productos y unos servicios postventa, características que los importa-dores paralelos no proveen a los consumidores europeos. Así mismo se señala que un cambio de régimen a largo plazo podría inhibir la inversión en nuevos productos o hacer que marcas registradas retirasen productos ya es-tablecidos en el mercado ante la falta de competitividad con los productos importados. También establece las grandes diferencias en materia de normas socio-laborales, administrativas y medio ambientales entre la ue y aquellos países en los que los importadores paralelos se proveen de los productos. Sostiene que el agotamiento comunitario garantiza que los consumidores europeos cuenten con la disponibilidad de los productos en todas sus posibilidades y gamas; y que un régimen de agotamiento internacional puede favorecer el aumento de productos falsificados en la ue, lo que generaría un efecto negativo sobre el crecimiento económico europeo (2001/C 123/05, 2001, pp. 31-32). De acuerdo con el dictamen, los aspectos positivos del agotamiento del derecho internacional referente a la dismi-nución de los precios en beneficio de los consumidores son contrarrestados por la consideración de que la introducción de nuevas tecnologías genera que los consumidores puedan acceder a una gran variedad de productos a precios más bajos (2001/C 123/05, 2001, p. 32 ). Respecto al comercio con terceros países ha señalado que no se puede comparar la integración europea y el esfuerzo por terminar con las barreras que impiden la libre circula-ción de mercancías con otros procesos, además, dado que las compañías europeas que compiten en un mercado global tienen que enfrentarse a compañías con costes bastante más bajos a los europeos en materia de producción, el régimen de agotamiento comunitario defiende de alguna manera a estas compañías, así como a las compañías no europeas que trabajan en el mercado único. Algunos autores indican que "el agotamiento comunitario no solo no beneficia a las empresas de la ue, sino que las perjudica" (Fernández, 2005, p. 32), ya que se ven discri-minadas en la medida en que las empresas comunitarias que fabrican en países comunitarios ven agotado su derecho de marca con la primera comercialización del producto en países comunitarios (De las Heras, 1994, p. 35). También se ha dicho que las empresas importadoras comuni-tarias se ven afectadas en la medida en que las importaciones de productos auténticos comercializados por el titular de la marca o con su consentimiento en terceros Estados pueden ser impedidas por el titular de la marca. Igualmente, los consumidores se ven afectados, ya que no pueden disfrutar del aumento de la competencia y, por ende, de la disminución de precios y el aumento de la oferta. 4. Agotamiento del derecho de marca e importaciones paralelas El agotamiento del derecho de marca está íntimamente relacionado con las denominadas importaciones paralelas (Fernández, 2005, p. 1) o, en términos más generales, el comercio paralelo o comercio gris. Este último se produce cuando el precio en un país exportador es más bajo que en el país importador, de tal manera que los comerciantes parale-los aprovechan la diferencia de precios y ofrecen los produc-tos importados, a precios más bajos, en el país exportador. Estos dos temas adquieren relevancia debido a la supresión de barreras al comercio, suscritas tanto en los mercados comunes como en los tratados de libre comercio (tlc) suscritos de manera bilateral y multilateral. Así, la apertura de los mercados facilita la libre circulación de bienes, no obstante, "también aumenta la producción y distribución de falsificaciones de los productos originales de la marca" (Fernández, 2005, p. 4), lo que permite la aparición del mercado gris. Como lo señalan los análisis de distintos autores (Fernán-dez, 2005, p. 3), en el agotamiento del derecho y de las importaciones paralelas entran en conflicto los intereses Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones. Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55 Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones. Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55 46 47 de varios agentes del mercado. Por una parte, el titular de la marca busca impedir las importaciones paralelas, no solo para conseguir vender a precios más altos, sino para evitar que esas importaciones infrinjan sus intereses legítimos en la medida en que las modificaciones o alteraciones a los productos, para facilitar su introducción en el mercado importador, menoscaban la reputación de la marca o per-judican la garantía de origen. Los consumidores, por otro lado, se ven beneficiados en la medida en que el libre comercio aumenta el número de productos entre los que puede elegir, y genera un aumento de competencia que disminuye los precios, ya que estos se acercan al coste marginal (Mankiw, 2008, p. 241). Por con-siguiente, se han buscado mecanismos que equilibren tanto los derechos del titular de la marca como los de los consu-midores, facilitando así la libre circulación de mercancías. 5. Agotamiento del derecho de marca en la can La búsqueda de integración de Bolivia, Ecuador, Colom-bia, Perú y Chile se llevó a cabo mediante el Acuerdo de Cartagena (ac), suscrito en el año 1969, acuerdo que tiene como objetivo promover el desarrollo de los países miem-bros mediante la integración y la cooperación económica y social, con miras a la formación gradual de un mercado común latinoamericano. De esta manera, la can, conocida en ese entonces como el Pacto Andino, se puso en marcha. En 1973 Venezuela se adhirió al acuerdo y se retiró en 2006, así mismo, en 1976 Chile abandono la can. Uno de los objetivos para llevar a cabo esta integración fue el programa de liberación, que tiene por objeto "eli-minar los gravámenes y las restricciones de todo orden que incidan sobre la importación de productos originarios del territorio de cualquier país miembro" (Decisión 563, 2003, art. 72). Más adelante surgieron otros intentos, tales como el acta de La Paz, firmada en 1990, que tenía entre sus objetivos conformar una zona de libre comercio al 31 de diciembre de 1991 mediante la aceleración del programa de liberali-zación para la desgravación automática; y el acta de Bara-hona, firmada en 1991, que establecía el funcionamiento de la zona de libre comercio a partir de 1992, que empezó a funcionar finalmente a partir de 1993. En materia de propiedad industrial, la can se ha pronun-ciado mediante la Decisión 85 de 1974, que fue reem-plazada por la Decisión 313 de Régimen Común sobre Propiedad Industrial, en el año 1991. Actualmente rige la Decisión 486 del 1.° de diciembre de 2000, por medio de la cual se adopta el nuevo Régimen Común sobre Propiedad Industrial. Tal como lo afirma Rubio (1996), citado por Parra (2002, p. 24), en función del libre comercio, la Decisión 486 del 1.° de diciembre de 2000 utiliza, entre otros mecanismos, el agotamiento del derecho de marca y la admisión de las im-portaciones paralelas "para garantizar que el ejercicio de los derechos derivados de la propiedad industrial no desborde el límite impuesto por un sistema de libre competencia". La importancia del agotamiento del derecho de marca en la can radica en que es un instrumento que permite consolidar un mercado común. Este precepto adquiere aún más relevancia si se tienen en cuenta el proceso y los esfuerzos adelantados por los países miembros para crear un mercado común en el marco de un proyecto integrador (Basombrio, 2004, p.14) En la can, a diferencia de otros ordenamientos comunita-rios, en especial del eee, el derecho que otorga el registro de la marca se limita al territorio en el que se otorga la respectiva concesión, y esta no puede extenderse más allá del territorio del respectivo Estado (Concepto 02065886, 2002, párr.2). Esta interpretación se desprende de lo establecido en el artículo 154 de la Decisión 486 (2000), que señala que el derecho al uso exclusivo de una marca se adquirirá por el registro de la misma ante la respectiva oficina nacional competente. Respecto al comercio paralelo, los países miembros de la can lo han señalado como "una consecuencia lógica de economías liberalizadas", y que por lo tanto han reconoci-do que ese tema "va a adquirir mayor importancia con el aumento del tráfico de mercancías entre Estados" (Organi-zación Mundial de la Propiedad Intelectual, 2002, p. 15). Aun cuando su importancia es evidente, el desarrollo de los supuestos en los cuales se produce el agotamiento, así como las excepciones que le permiten al titular oponerse a la comercialización de los productos contraseñados, no han sido tan desarrollados como en el eee. Como lo indica Lombeyda (2013, p. 192) el tjca no se ha pronunciado frente al agotamiento del derecho de mar-ca, únicamente ha realizado breves referencias al tema. Igualmente, la doctrina andina se ha limitado a un aná-lisis superficial, aun cuando la importancia del desarrollo de supuestos en los cuales se produce el agotamiento, así como las excepciones que permiten al titular oponerse a la comercialización de los productos contraseñados, es evidente, lo que indica que el grado de integración de los países miembros es todavía incipiente. Finalmente, cabe resaltar que los países miembros de la can señalan tres consecuencias específicas del comercio paralelo generado por la adopción del agotamiento inter-nacional del derecho de marca. Para el titular de la marca, es relevante Cuando existe una diferencia de precios sustancial […], ya que en ese momento es que a él le interesaría obtener una compensación del importador paralelo. Para los consumidores implica un aumento de la oferta del producto original, una competencia de precios y una disminución de los precios, así como fuentes alternativas de obtención. Para el sistema de libre empresa, entre los beneficios reconocidos se encuentran el fomento a competencia, una mejor satisfacción de la demanda y el incremento de la oferta. (Organización Mundial de la Propiedad Intelectual, 2002, p. 15) 6. Requisitos para el agotamiento del derecho de marca Para que se configure el agotamiento del derecho de marca en la can existen unos requisitos específicos, a saber, pro-ductos introducidos en el comercio (requisito objetivo), por el titular o por un tercero con su consentimiento (requisito subjetivo) y, dado que el agotamiento es internacional, esta introducción puede llevarse a cabo en cualquier país. Requisito objetivo: productos introducidos en el comercio Como requisito objetivo, la legislación comunitaria andina indica que el agotamiento del derecho de marca se da una vez los productos hayan sido introducidos en el comercio por el titular del registro o por otra persona con consenti-miento del titular o económicamente vinculada a él. Nótese que, a diferencia del agotamiento comunitario europeo, la can no utiliza el término "comercialización", sino que utiliza la introducción en el comercio para referirse al requisito objetivo. Por lo tanto, surge el debate acerca de si la introducción de productos en el comercio hace referencia a los actos asociados a la comercialización, por ejemplo la importación de productos sin que estos hayan sido comercializados, o si, por el contrario, la introducción en el comercio se entiende en el sentido restringido de la comercialización de los mismos. La elección de uno u otro concepto es determinante, ya que sus diferencias y sus efectos en la aplicación del ius prohi-bendi por parte del titular de la marca son distintos. Si se acepta la introducción de un producto en el comercio como la importación de mercancías con la intención de vender el producto, sin que este llegue a venderse, por ejemplo guardar una cantidad de un producto contraseñado con una marca en un almacén o en un depósito, habría lugar al agotamiento del derecho inmediatamente estos productos fueran importados; mientras que si la introducción de un producto en el comercio se entiende como la comerciali-zación del mismo, se estaría haciendo una interpretación semejante a la que hace el tjce, en el sentido de que la intención de vender un producto no transmite al tercero el derecho de disponer de los productos designados con la marca y no le permite al titular hacer efectivo el valor. Por lo tanto, el agotamiento del derecho se daría únicamente con la venta del mismo. En este sentido, la ompi aclara que cuando se hace refe-rencia a la introducción en el mercado de los productos o servicios identificados con la marca, no solo se alude exclusivamente a la comercialización, sino que también se incluyen aquellas actividades preparatorias o conectadas con la comercialización (Organización Mundial de la Propiedad Intelectual, 2002, p. 7). Por lo tanto, el ago-tamiento del derecho de la marca en la can, a diferencia de las condiciones que plantea el legislador de la ue, no se restringe a la comercialización, sino que se amplía a todo su proceso (Organización Mundial de la Propiedad Intelectual, 2002, p. 7) Requisito territorial: cualquier país A diferencia de la ue, que señala como requisito previo al agotamiento del derecho de marca la comercialización por primera vez de los productos en el eee, la can apunta al agotamiento de marca internacional. Esta interpretación se desprende del hecho de que el artículo 158 de la Decisión 486 se refiere al agotamiento del derecho de marca después de que ese producto se hubiese introducido en el comercio en cualquier país. El tjca afirmó el agotamiento de marca internacional al señalar en la interpretación prejudicial que el agotamiento del derecho de marca está exceptuado de territorialidad (Proceso 17-IP-98, 1998, pp. 9-10 ). Así mismo, en el seminario de la ompi para los países andinos sobre la observancia de los derechos de propiedad intelectual en la frontera, dispone que, de acuerdo con el alcance territorial, el agotamiento adoptado por la can es el internacional, ya que con la primera comercialización de los productos identificados con la marca en un mercado extranjero se configura la limitación. "Significa la plena libertad de las subsiguientes ventas de los productos identificados con la marca auténtica tanto fuera como dentro del país en que se encuentra registrada, una vez su titular la ha comercializa-do en cualquier lugar del mundo" (Organización Mundial de la Propiedad Intelectual, 2010, p. 14). Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones. Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55 Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones. Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55 48 49 Requisito subjetivo: consentimiento del titular El agotamiento del derecho exclusivo de marca se da en virtud de la facultad que tiene el titular de la marca de comerciar esos productos o servicios con identificación de su marca, así en la faceta negativa esa facultad se traduce en la prohibición que puede lograr el titular para que terceros vendan productos o suministren servicios bajo el amparo de un signo igual o similar (Proceso 66-IP-2000, 2000, p. 7). De esta manera, la condición para el agotamiento del derecho de marca es que el producto haya sido puesto en el comercio por el titular o por un tercero, con el consen-timiento o económicamente vinculado a él (Decisión 486, 2000 art. 158). El consentimiento dado por el titular de la marca puede ser explicito, implícito o tácito. El consentimiento expreso se desarrolla a través del otorgamiento de una licencia sobre la marca. El consentimiento implícito se produce cuando el producto es comercializado por agentes o representantes autorizados o por filiales del fabricante que registran la marca a su nombre en los países donde se va a producir la comercialización por parte de la filial (Carbajo, 2009, p. 150). En este caso, la actuación fiduciaria no le permite al titular oponerse a su posterior comercialización. Por lo tanto, es fundamental aclarar qué tipo de consentimiento adopta, es decir, si este consentimiento debe ser expreso, implícito o tácito, en especial en cuestiones referentes a las importaciones paralelas y a la distribución selectiva. La interpretación prejudicial del tjca dispone en varios procesos que, conforme al sistema andino, la única forma de adquirir el derecho al uso exclusivo de la marca es por medio del registro, el cual le permite a su titular ejercer el ius prohibendi para impedir que terceros utilicen su mar-ca, sin su expreso consentimiento, en bienes o servicios idénticos o similares, a tal extremo que pueda causarle confusión al consumidor, que es a quien protege, en esen-cia, el derecho marcario. En este sentido, la interpretación prejudicial apunta a que la condición del agotamiento del derecho de marca está sujeta al consentimiento explícito por parte del titular (Proceso 33-IP-2000, 2000, Proceso 116-IP-2004, 2004). Es necesario hacer referencia a las importaciones paralelas para determinar si el titular de una marca puede impedir que terceros importen un producto originalmente marcado cuando estos productos han sido producidos o introduci-dos en el mercado extranjero por él mismo o por personas vinculadas económicamente a él. Este debate responde a la tensión que existe entre el reconocimiento del derecho exclusivo de marca, que se circunscribe al ámbito nacional, y el alcance del agotamiento del derecho de marca, que obedece al terreno internacional. 7. Excepciones al agotamiento de marca La legislación andina ha determinado excepciones al ago-tamiento del derecho de marca. Al respecto señala que: El registro de una marca no dará el derecho de impedir a un tercero realizar actos de comercio respecto de un producto protegido por dicho registro, en particular cuando los productos y los envases o embalajes que estuviesen en contacto directo con ellos no hubiesen sufrido ninguna modificación, alteración o deterioro. (Decisión 486, 2000, art. 158) De lo anterior se puede deducir que una vez que se ha agotado el derecho, en los casos en los que el producto y envase o embalaje que estuviese en contacto directo con él hubiese sufrido alguna modificación, alteración o deterio-ro, el titular puede invocar su ius prohibendi para oponerse a la ulterior comercialización del producto contraseñado con la marca. Sin embargo, este no es el único caso en el que el titular de la marca puede invocar ius prohibendi una vez agotado el derecho, ya que el legislador, al decir "en particular", acepta que existen otras situaciones en las se puede permitir que el titular de la maca se oponga a su comercialización. Las excepciones al agotamiento del derecho de marca son importantes, en la medida en que favorecen que la marca cumpla su función esencial, es decir, que sirvan como indicadora del origen empresarial. Como se vio antes, aunque estas excepciones suponen una restricción al libre comercio, son necesarias en la medida en que fomentan la libre competencia y evitan la competencia desleal. Siguiendo lo dispuesto en la ue en cuanto a las excepciones al agotamiento de marca, haremos referencia a la altera-ción de los productos y al menoscabo de la reputación de la marca como causas por las cuales el titular de la marca puede invocar su ius prohibendi. Respecto a la modifica-ción de los productos, la Secretaria General de la can ha dispuesto que, si bien es cierto que el registro de una marca no le concede a su "titular el derecho de impedir a un tercero realizar actos de comercio respecto del producto protegido por dicho registro, ello está permitido, si y sólo si estos productos no hubiesen sufrido ninguna modificación, alteración o deterioro" (Resolución 590, 2002, p. 2). Es decir, el ordenamiento jurídico de la can prohíbe de manera expresa que los productos protegidos por una marca puedan ser modificados y comercializados, lo que consti-tuye una de las situaciones en las que el titular del derecho puede oponerse a la ulterior comercialización del mismo una vez se hayan dado las condiciones para el agotamiento del derecho. Ahora bien, el tjca no se ha pronunciado sobre los casos en los que estas modificaciones son necesarias para que el importador paralelo pueda acceder a los mercados de los países miembros. Sobre el particular, si llegase a realizar una interpretación similar a la sostenida por el tjce, en cuanto a las condiciones para el reetiquetado, reenvasado y sustitución de la marca, las restricciones sobre el comercio serían las mínimas posibles, ya que permitirían la modifi-cación de los productos (fomentando el libre comercio) y, al mismo tiempo, impondrían una serie de requisitos que garantizan la función esencial de la marca, con lo que se protege tanto a los consumidores como a los titulares de la marca de los actos de competencia desleal. Por otra parte, si opta por hacer una interpretación contraria, en la que no llegase a permitir ninguna alteración o modificación a los productos, estas medidas supondrían restricciones aún mayores al libre comercio en el mercado común. En cuanto al menoscabo de la reputación de la marca como excepción al agotamiento del derecho de marca, el tjca no se ha pronunciado. Sin embargo, es posible analizar en parte esta cuestión a la luz de la función esencial del derecho de marca. El tjca, mediante interpretación preju-dicial, ha determinado que "la finalidad que persiguen las acciones derivadas del ius prohibendi está dirigida a evitar que el doble uso de una marca idéntica o similar introduzca confusión en el mercado" (Proceso 11-IP-96, 1997, p. 34). La interpretación que hace la ompi en este sentido señala que el titular de la marca recobra su derecho de prohibir a terceros que realicen actos de uso de la marca que sean susceptibles de confundir al público consumidor sobre la verdadera procedencia empresarial del producto. Por lo anterior, en principio parece válido aceptar que el menoscabo a la reputación de una marca en la can consti-tuiría una excepción al agotamiento del derecho de marca, sin embargo, el tema no ha sido debatido por el bloque económico andino, entre otros factores porque allí no se ha desarrollado un mercado de productos de lujo y de prestigio tan ampliamente como en el mercado comunitario europeo. 8. Legislación interna y autoridad nacional competente El artículo 276 de la Decisión 486 señala que los países miembros de la can pueden regular aquellos asuntos no comprendidos en ella. El tjca, mediante interpretación prejudicial, ha concluido al respecto que los alcances de la regulación interna deben estar "inscritos en la filoso-fía y armonía jurídica que deben guardar con la norma comunitaria siempre prevaleciente" (Proceso 10-IP-94, 1995, p. 19). De esta manera, las disposiciones internas de los países miembros de la can en materia de agotamiento del derecho de marca solamente pueden reglamentar los vacíos o temas no tratados en la Decisión 486. En este sentido, en cada país andino hay una oficina nacio-nal competente y una autoridad nacional competente. La primera hace referencia al órgano administrativo encargado del registro de la propiedad industrial, mientras que la autoridad nacional competente es el órgano designado al efecto por la legislación nacional sobre la materia (Decisión 486, art. 273) Bolivia: Servicio Nacional de Propiedad Intelectual La oficina nacional competente en Bolivia es el Servicio Nacional de Propiedad Intelectual (Senapi). Fue creada por la Ley 1788 de 1997 y su misión es administrar en forma desconcentrada e integral el régimen de la propiedad intelectual en todos sus componentes (Decreto Supremo 28152, arts. 3 y 4). Para cumplir las funciones que le atribuye la ley, el Senapi cuenta con direcciones técnicas que se encargan de la evaluación y el procesamiento de las solicitudes de dere-chos de propiedad intelectual. La Dirección de Propiedad Intelectual, en particular, es la encargada de velar por el cumplimiento de las leyes, reglamentos, decretos, resolu-ciones, convenios, acuerdos internacionales y decisiones en materia de marcas y otros signos distintivos (Decreto Supremo 28152, art. 1 y 16). La ley reglamentaria de marcas, de 15 de enero de 1918, es la norma nacional que regula temas tales como los propietarios de marcas y de su registro de extinción, y las formalidades para el registro de marcas. Colombia: Superintendencia de Industria y Comercio Para Colombia, la oficina competente es la Superinten-dencia de Industria y Comercio (sic). El artículo 1.° del Decreto 2153 de 30 de diciembre de 1992 la define como "un organismo de carácter técnico, adscrito al Ministerio de Desarrollo Económico, que goza de autonomía admi-nistrativa, financiera y presupuestal". Su estructura fue reestructurada mediante el Decreto 4886 de diciembre 23 de 2011. Entre las funciones de este organismo, y que se relacionan con el agotamiento de derecho de marca, se encuentran: Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones. Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55 Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones. Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55 50 51 62. Administrar el Sistema Nacional de la Propiedad Industrial y tramitar y decidir los asuntos relacionados con la misma. 63. Expedir las regulaciones que conforme a las normas supranacionales corresponden a la oficina nacional competente de propiedad industrial. 64. Impartir instrucciones en materia […] propiedad industrial […] y señalar los procedimientos para su cabal aplicación. (Decreto 4886, art.1) La legislación interna en materia de propiedad intelectual ha sido desarrollada por el Decreto 2591 de 2000, que reglamenta la Decisión 486. En este decreto se regulan, entre otros, las marcas y diseños industriales. En cuanto al agotamiento del derecho de marca, la Superintendencia no lo reglamenta en su derecho interno, por el contrario, sus conceptos y resoluciones se refieren al artículo 158 de la Decisión 486 y a las interpretaciones prejudiciales que realiza el tjca. Así, la doctrina colombiana se ha referido al agotamiento del derecho exclusivo de marca en el concepto 02007889 del 04 de abril de 2002. En especial, ha señalado que res-pecto a las importaciones paralelas: Un licenciatario con pacto de exclusividad sobre el uso de un signo puede verse eventualmente afectado con ocasión de la importación paralela y lícita por parte de terceros, de productos marcados con el signo objeto de la licencia. En este evento, tales productos en principio ingresarían al mercado local provenientes no directamente de operaciones de exportación realizadas por el licenciante, sino de operaciones de exportación realizadas por personas distintas del mismo, a partir de otros mercados donde los productos de este se encontraran. (párr. 26) Ecuador: Instituto Ecuatoriano de Propiedad Intelectual En Ecuador la oficina competente es el Instituto Ecuato-riano de Propiedad Intelectual (iepi). Creado por la Ley de Propiedad Intelectual en 1998, el iepi es "el organismo administrativo competente para propiciar, promover, fomentar, prevenir, proteger y defender, a nombre del Estado ecuatoriano, los derechos de propiedad intelectual […]" (art.3). Para cumplir las funciones asignadas, el iepi cuenta con la Dirección Nacional de Propiedad Industrial, que tiene en-tre sus funciones administrar los procesos de otorgamiento, registro o depósito, marcas, y administrar en materia de propiedad industrial los demás procesos administrativos contemplados en la ley (Ley de Propiedad Intelectual Codificada, art. 347 y 359). A diferencia de países como Colombia y Bolivia, que no hacen una trasposición a la legislación interna del agota-miento del derecho marca, Ecuador, mediante la Ley de Propiedad Intelectual, en su versión codificada, hace refe-rencia a la limitación del derecho que confiere el registro de marca para prohibir la ulterior comercialización de los productos: El derecho conferido por el registro de la marca no concede a su titular la posibilidad de prohibir el ingreso al país de productos marcados por dicho titular, su licenciatario o alguna otra persona autorizada para ello, que hubiesen sido vendidos o de otro modo introducidos lícitamente en el comercio nacional de cualquier país. (art. 219) Perú: Instituto Nacional de Defensa de la Competencia y de la Protección de la Propiedad Intelectual La oficina competente en la Republica de Perú es Instituto Nacional de Defensa de la Competencia y de la Protección de la Propiedad Intelectual (Indecopi). Creado por el Decreto Ley 25868, tiene entre sus funciones administrar el sistema de otorgamiento y protección de los derechos de propiedad intelectual en todas sus manifestaciones, conforme a lo previsto por la ley (Decreto Legislativo 1033, art. 2). El Indecopi cuenta con la Dirección de Signos Distintivos, que tiene como función, entre otras, proteger los derechos otorgados sobre marcas; así, puede otorgar, reconocer o limitar tales derechos luego de un debido procedimiento (Decreto Legislativo 1033, arts. 42 y 36). La Ley de Propiedad Industrial regula el tema referente a las marcas, así mismo, en el Decreto Legislativo 1075, de 27 de junio de 2008, se señalan disposiciones comple-mentarias a la Decisión 486, entre ellas, las relativas al registro de marcas. Sin embargo, este no hace referencia al agotamiento del derecho de marca, por lo que la legislación peruana no hace una trasposición interna del artículo 158 de la Decisión 486. 9. Conclusiones En referencia al agotamiento del derecho de marca en Su-ramérica, este ha sido desarrollado por los dos principales bloques económicos en la región: la can y el Mercosur, con el fin de fomentar el libre comercio. En este sentido, aunque las principales jurisprudencias han establecido el mismo límite al derecho de marca, han surgido diferencias respecto a su extensión y excepciones. Así pues, de los bloques económicos en Suramérica, la can es la que más ha profundizado en el tema, al imple-mentar una legislación armonizada para todos los países miembros. Frente a lo desarrollado por este bloque, son varios los puntos que hay que analizar. La primera cuestión es si el régimen adoptado por la can realmente aporta a los objetivos de fortalecimiento del mercado común, toda vez que hasta el momento estos bloques económicos no se han consolidado debido a las diferencias que afrontan sus países miembros. La can ha optado por el régimen internacional del ago-tamiento del derecho de marca y, dado que este bloque económico no ha alcanzado un alto grado de consolidación, es debatible que lo haya adoptado, puesto que el régimen comunitario brinda mayor fortalecimiento y consolidación del mercado común. En ese sentido, fomentan en mayor medida los objetivos de señalados en el ac, tales como la integración económica, la formación gradual de un mer-cado común latinoamericano, la disminución de la vulne-rabilidad externa y el mejoramiento de la posición de los países miembros en el contexto económico internacional. El agotamiento internacional, por su parte, sitúa en posi-ción de desventaja a las empresas de los países de la can frente a empresas de otros bloques económicos o países que adoptan el agotamiento comunitario o nacional. Aunque algunos autores han resaltado los efectos positivos que el agotamiento internacional tiene frente al agota-miento comunitario, no son claras las razones que llevaron al legislador andino a adoptar este régimen. Lo anterior da lugar al planteamiento de que si lo que se buscaba era fortalecer el mercado común y el libre comercio intracomu-nitario, optar por el agotamiento comunitario hubiera sido una mejor opción, en la medida en que permite proteger la economía, las inversiones nacionales o comunitarias e impulsaría el comercio entre los países miembros. Por otra parte, el tjca ha interpretado la normatividad andina del agotamiento del derecho de marca en algunos aspectos, entre ellos, lo que se entiende por introducción en el comercio, respecto del cual se contemplan los actos de comercio y no únicamente la comercialización, a diferencia del agotamiento de marca en el eee. La Decisión 486, por medio de la cual se determinan el Régimen Común sobre Propiedad Industrial en la Comu-nidad Andina y las demás normas que la rigen, solo puede ser interpretada por el tjca, ya que es el único órgano competente, de acuerdo a lo dispuesto en su tratado de creación y, sobre todo, porque con ello se asegura una apli-cación uniforme de las normas en toda la can (Concepto 02031947, 2002, párr. 5). En este sentido se entiende que la decisión es normativa o legislativa. Teniendo en cuenta lo anterior, es necesario precisar que el tjca no se ha pronunciado acerca de algunos temas específicos del artículo 158 de la Decisión 486 sobre el agotamiento del derecho de marca. Es decir, existen cues-tiones que no han sido objeto de interpretación prejudicial debido a que, hasta el momento, no se han presentado casos o situaciones que así lo requieran en este tema. Entre las cuestiones que se encuentran pendientes por aclarar se encuentra el consentimiento del titular, es decir, si este puede ser tácito o únicamente se acepta un consen-timiento expreso cuando un tercero invoca el agotamiento del derecho de marca. Por otra parte, tampoco ha aclarado si el consentimiento debe referirse a cada ejemplar del producto respecto del cual se invoca el agotamiento, aunque, al parecer, una interpretación semejante a la que hace el tjce sería la solución más viable. Ahora bien, la legislación andina considera que varios pue-den ser los casos en los que una vez agotado el derecho de marca el titular del derecho puede oponerse a su posterior comercialización. Ha manifestado que cuando los produc-tos y los envases o embalajes que estuviesen en contacto directo con ellos hubiesen sufrido alguna modificación, alteración o deterioro, el titular de la marca puede oponerse a los actos de comercio realizados por un tercero. Es decir, la modificación de los productos una vez comercializados le permite al titular del derecho invocar su ius prohibendi para impedir posteriores comercializaciones. Hasta el momento, el tjca no ha se ha referido a alteración de los productos cuando esta se sustente en la necesidad del importador para acceder a los mercados, y tampoco ha he-cho referencia a la reputación de la marca como factor que permita invocar su derecho cuando este se haya agotado. Respecto a este último, además de las consideraciones he-chas, cabe plantearse si el tjca adoptaría una interpretación similar a la que hace el ttjce para el caso específico de la comercialización de productos que gozan de una imagen de prestigio por parte de distribuidores autorizados o comer-ciantes paralelos en aquellos casos en los que la infracción Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones. Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55 Conceptualización y análisis del agotamiento del derecho de marca en la Comunidad Andina de Naciones. Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55 52 53 de las condiciones de comercialización impuestas por parte del titular de la marca producen un menoscabo de la sensación de lujo que emana de los productos. Finalmente, es necesario señalar que en la medida en que avancen en la integración del mercado comunitario andino, estas cuestiones serán desarrolladas por la legislación, ya que son necesarias para garantizar la función de la marca como instrumento para competir y para lograr el correcto funcionamiento del mercado. Referencias bibliográficas Basombrio, I. (2004). Integración andina: instituciones y derecho comunitario. Recuperado de http://www.cepal.org/brasil/ noticias/paginas/2/22962/BASOMBRIO-INTEGRA-CION% 20ANDINA-INSTITUCIONES%20Y%20 DERECHO.pdf Bercovitz, A. (2002). Apuntes de derecho mercantil (13ª ed.). 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Laila Katrina del Pilar Rojas Santana, págs 40 - 55
d) Dolus specialis: la atención especial por EcuadorUn capítulo importante en las relaciones entre Irán y América del Sur durante el bienio lo representa Ecuador (1). Pese a los altibajos, se mueve por varios niveles, y tiene una clara tendencia al incremento.En febrero de 2010, Ecuador se vió obligado a congelar un importante acuerdo en torno a un crédito otorgado a través del Export Development Bank of Iran, lo cual generó un importante debate político interno acerca de las características y alcances de este vínculo. El trasfondo de la decisión del Financial Action Task Force (FATF, entidad que combate el lavado de dinero) de incluir a Ecuador en la Lista de Países No Cumplidores de las recomendaciones del organismo.Pese al traspié, el Presidente Correa mantuvo la decisión de abrir una embajada en Teherán, lo que fue anunciado oficialmente en abril de 2010 y se materializó en julio de 2011, cuando Tomás Blis ha presentado sus cartas credenciales a M. Ahmedinejad como nuevo embajador ecuatoriano en Teherán.El antecedente de poder duro de mayor relevancia en el período es la creación a inicios de este año de un fondo binacional de US$ 30 millones para establecer un Centro de Investigación Geotécnico Químico-Metalúrgico destinado al estudio cartográfico y topográfico de Ecuador (2).En suma, pese a la enorme asimetría entre los dos países, la fructífera y activa relación bilateral ejemplifica la profundidad del despliegue iraní en la región.e) Consummatum est: la consolidación del despliegue en VenezuelaLas iniciativas registradas durante el bienio constituye no sólo el más importante verificador de la tendencia creciente que tiene la penetración iraní en la región, sino que por sus características cualitativas, permiten sostener la hipótesis de que Venezuela es el eslabón más fuerte que tiene el objetivo iraní de establecer unfoothold en América del Sur (3). Para ello ha contado hasta ahora con una muy elevada receptividad de parte del Presidente Chávez. Un posible agravamiento de su enfermedad es posibe que repercuta negativamente en esta tendencia in crescendo. El antecedente de mayor peso fue proporcionado por un informe del periódico alemán Die Welt que dice relación con el emplazamiento de misiles iraníes de corto y mediano alcance en la península de Paraguaná. Esta decisión venezolano-iraní se fundamenta en el acuerdo bilateral sobre cooperación estratégica, de carácter secreto, que los dos países firmaron el 19 de octubre de 2010. Más tarde, en mayo de 2011, ambos países decidieron la localización y entraron en la fase de construcción. Lo más relevante es que, por la parte iraní, la operación fue autorizada por el comandante de la Fuerza Aérea del Pasdaran Amir al-Hadjizadeh.Paraguaná se encuentra a proximadamente a 120 kms de la frontera con Colombia. Se trata de un lugar seleccionado por ingenieros militares del conglomerado Khatam al-Anbia, perteneciente al Pasdaran -viz infra-, quienes visitaron Venezuela con este propósito en febrero de 2011. La base deberá albergar especialistas de Pasdaran, estará equipado misiles Shahab-3 (alcance entre 1300 y 1500 kms.), Scud-B (285 a 330 kms) y Scud-C (300, 500 y 700 kms) (4).Se trata de un acuerdo que contempla la "transferencia de tecnología" y establece el desarrollo conjunto de un misil tierra-tierra de mediano alcance.El acuerdo bilateral que abre paso a esta base, ocurrió durante la visita que efectuó Chavez a Teherán en octubre de 2010, la novena durante su mandato. Fue una visita con acendrado carácter estratégico. Otro acuerdo firmado en esa ocasión fue uno para la creación de una sociedad de transporte marítimo de crudo, IRISL Group, abierto a trasladar este producto a terceros países.Durante el período estudiado se produjo otro antecedente de elevada significación para comprender la profundidad de los lazos bilaterales. Según la consultora Stratfor, la seguridad personal del Presidente Chavez pasó a ser respondabilidad de una unidad del Pasdaran.La evolución de esta relación bilateral no pasa inadvertida para EEUU. En el mes de mayo 2011, el Departamento de Estado aplicó sanciones a la petrolera estatal PdVSA, remitiéndose a normativas de 1996, y que podrían tener consecuencias muy negativas para la empresa. PdVSA no podrá participar en ningún contrato directamente con Washington ni acceder a programas de financiamiento para exportación e importación ni licencias para tecnologías petroleras estadounidenses. Para poner en perspectiva este paso dado por EEUU cabe recordar que hubo advertencias de que estas sanciones podrían ser aún más severas en los próximos meses si no se observa un cambio de conducta de PdVSA.Un asunto de cierto relieve ocurrido durante el bienio fue el abrupto final de la ruta Caracas-Damasco-Teherán ocurrido en septiembre del 2010 y que ejecutaban de forma coordinada Conviasa e IranAir. Estos vuelos, que por la falta de controles y situaciones extrañas (5) alimentaron especulaciones diversas, fueron suspendidos también de forma intempestiva, sin que exista información oficial al respecto. Según la consultora Stratfor, la suspensión del servicio se debe a que el Airbus 340 que realizaba la ruta está siendo sometido a mantenimento y estaría sin repuestos.Finalmente, en julio de 2011, los representantes Ileana Ros-Lehtinen, Connie Mack y David Rivera enviaron una carta a la Secretaria de Estado solicitándole información acerca de proyectos agrícolas de papel financiados por los gobiernos argentinos e iraní y que no se ejecutaron. A juicio de los congresistas existen sospechas de que pudieron haber servido como mecanismo de pagos en la adquisición iraní de tecnología dual. Las sospechas se orientan a sobre-financiamiento de los programas de modernización de las centrales nucleares argentinas (Atucha I y Embalse) cuyo know how o materiales habrían sido desviados a Irán.En definitiva, los antecedentes acumulados durante el bienio 2010-2011 confirman la tendencia observable ab initio en el sentido de que el régimen chavista es el impulsor principal que ha tenido Irán en el hemisferio entero.Veritas diaboli, el PasdaranVarias son las razones que apuntan a la centralidad de este organismo en la penetración iraní en América del Sur. La primera es apunta a la verdadera constelación de altos cargos iraníes, o de terroristas del Hizbollah con fuertes vínculos con el régimen iraní, que Interpol busca en relación a los dos más grandes atentados terroristas registrados en la región. Otra razón es la centralidad que tiene en la jerarquí iraní el Pasdaran, y sus unidades de elite llamadas Brigadas Quds. Todos los proyectos e iniciativas iraníes en el mundo están supeditados los imperativos estratégicos del régimen, diseñados y supervisdados directamente por el Pasdaran.La importancia de Pasdaran en el régimen iraní que ilustrada en el siguiente gráfico:(6) Las Brigadas Quds (7) fueron creadas durante la guerra entre Irán e Irak en los 80s a partir del Pasdaran nacido, a su vez el 5 de mayo de 1979, y el número de sus integrantes es un misterio; las versiones de prensa la estiman entre 10 mil a 15 mil efectivos, otras dicen que no sobrepasa los 2 mil. Incluso, la obra colectiva de investigadores de la Rand Corporation "The rise of Pasdaran" ubica el número de integrantes de las Quds en 1000, aunque lo pone con un signo de interrogación, mientras que el de Pasdaran totalizaría 120 mil, y el de la milicia Bassij en 90 mil (8). Simbólicamente llevan como nombre la designación de Jerusalén en árabe y farsi (9) constituyen una unidad especial del Pasdaran, que reporta directamente al Líder Supremo, máximo cargo en la estructura del Estado, incluso por encima del Presidente. El primer comandante de Quds fue Mohses Resais y, desde marzo de 1998 hasta la actualidad, dicho cargo lo ejerce el Brigadier general Qassem Suleimani. Bednarz y Follat sostienen, además, que el mismo Presidente Ahmedinejad habría integrado la fuerza Quds durante el conflicto armado con Irak, a cargo de operaciones en territorio kurdo. Terminada la guerra contra Irak, la brigadas Quds no se disolvieron sino que fue reestructuradas en orden a cumplir tareas especiales "en territorio enemigo", destacando el entrenamiento, equipamiento y apoyo logístico a movimientos revolucionarios considerados necesarios para los imperativos estratégicos de Irán. En este sentido, su principal logro es la relación simbiótica alcanzada con el grupo libanés Hizbollah. Más tarde apoyaron la organización de organizaciones shiítas en Bosnia. Y en los últimos años han asistido a las células terroristas de inspiración shiíta que operan en Irak y reconocidas por su extraordinaria movilidad.La cifra de Rand significaría que Pasdaran equivale a un tercio de las FFAA regulares del país. Su máximo responsable es el general Mohammed Alí Jaafri (10) de 52 años y considerado uno de los hombres más influyentes del régimen. Su cantera de reclutamiento es la milicia Bassij, compuesta por más de 300 mil fanáticos religiosos con preparación militar básica, aunque podría movilizar hasta un millón de voluntarios si una situación de crisis grave lo demanda. Esta última es una milicia concebida como "poder de masas", análogo al existente en algunos países comunistas (verbigracia, los CDR en Cuba), sin grandes capacidades operativas por sí misma. La milicia Bassij tiene como principal objetivo expandir por el país un espíritu de lealtad y servicio martiriológico al régimen, especialmente entre jóvenes y estudiantes.La posición de Pasdaran en el régimen es fundamental y su poder va aún más lejos que la de un cuerpo de fuerzas especiales o unidades de comando especializadas en guerras asimétricas. Aparte de lo anterior es un híbrido con múltiples empresas y brazos, a través de los cuales controla áreas claves de la economía.Por ejemplo, uno de los conglomerados más significativos para el despliegue externo en áreas como América del Sur es Chatam al-Anbija, compuesto por más de 500 empresas de los rubros más diversos (que mueven más de la mitad de las importaciones y casi un tercio de las exportaciones e incluyendo, por ejemplo, participación en Telecom Iran), que le reportan en total más de US$ 5 mil millones en ganancias netas anuales (controlando de paso puertos enteros como Bandar Abbas) y que hace de este ejército paralelo una suerte de "estado dentro del estado" (11).El hecho que Alí Larijani (exnegociador para cuestiones nucleares con ONU y otros organismos internacionales y ex Presidente del Parlamento), así como su sucesor en las negociaciones nucleares, Said Djalili sean altos oficiales del Pasdaran confirman le presunción que todo aquello considerado dentro de los imperativos estratégicos del países responsabilidad de Pasdaran.En cuanto a su papel en el despliegue exterior de Irán debe señalarse que oficiales del Pasdaran suelen estar a cargo de la seguridad de embajadas iraníes en el exterior.Su estructura organizacional se divide en ocho Directorios (de distribución geográfica): a) Países Occidentales b) Afganistán-Pakistán-India c) Israel –Líbano –Jordania d) Turquia e) Africa f) Península Arábiga g) Asia (exsoviética). Su cuartel general estaría ubicado en las dependencias de la legendaria embajada de EEUU en Teherán que fue capturada por "estudiantes islámicos" en 1979 poniendo en jaque la política exterior del entonces Presidente Jimmy Carter.En definitiva, comprender la naturaleza del Pasdaran –y sus brigadas Quds- resulta fundamental para establecer los alcances de la penetración iraní en América del Sur.Una penetración que en los dos últimos años se ha hecho ostensible y compleja. El aumento de embajadas en la región y la hábil combinación de elementos de poder duro, blando y otros intermedios, observables en su despliegue por los países sudamericanos, especialmente en Argentina, Bolivia, Brasil, Ecuador y Venezuela, dan soporte a la presunción de que estamos en presencia de un asunto muy gravitante para la seguridad y la defensa del hemisferio.Conclusiones1. En el contexto de sus ambiciones nucleares y competencia estratégica con EEUU, Irán ha desarrollado una estrategia compleja para proyectarse sobre América Latina, con mayor énfasis en América del Sur. Su despliegue comprende elementos de poder blando, duros y otros intermedios que son utilizados de forma combinada, según realidades específicas.2. El objetivo de Irán durante el 2010-2011 fue articular complicidades en América del Sur. Los indicios señalan que continuará desplegando una vasta red de recursos materiales, con el objetivo de que ejerzan un papel disuasivo a la hora de un agravamiento de los conflictos entre Occidente y el régimen de Teherán. Pasdaran es una pieza clave para alzanzar estos objetivos.3. Tanto en lo cualitativo como en lo cuantitativo, la penetracion iraní en América del Sur registra un incremento significativo en el bienio 2010-2011. Venezuela y Bolivia son los países más receptivos, por lo que ambos han pasado a ser los principales eslabones de la penetración iraní en todo el hemisferio. En Venezuela ya ha establecido un footholding, en Bolivia está en vías.4. Una interrogante no menor es por qué la activa presencia iraní ocupa un lugar relativamente bajo en la agenda Obama. Una explicación posible es que actitudes y acciones más duras podrían agravar la ya de por sí deteriorada relación con Venezuela y Bolivia con el consecuente impacto en los demás países integrantes del ALBA y con ello, tangencialmente, en toda la región.(1) Esta comienza en enero de 2007 con motivo de la asunción del Presidente Rafael Correa a la que asiste Mahmud Ahmedinejad, lo que abrió paso a la apertura de oficinas comerciales en las respectivas embajadas y la firma de 18 acuerdos entre ambos gobiernos. Correa viaja a Teherán en septiembre de 2008 (la primera de un mandatario ecuatoriano) y califica de "estratégica" su nueva relación con Irán lo que lleva a Teherán al año siguiente a concederle a Ecuador un crédito por US$ 120 millones.(2) A modo de contexto vale la pena señalar que en 2008 Ecuador y Rusia firmaron un acuerdo similar orientado a buscar uranio.(3) Un importante antecedente muy indiciario de las tendencias generales observables es el trascendido no desmentido de que la empresa venezolana CAVIM, ganadora de la licitación para vender 18 mil fusiles a las FFAA uruguayas en 2007, era en realidad una intermediaria de fábricas iraníes.(4) Una prueba fehaciente de la presencia de Pasdaran en Venezuela ocurrió en mayo de 2009 cuando se precipitó a tierra un helicóptero cerca de la frontera con Colombia donde murieron al menos 4 de las 17 víctimas fatales eran oficiales del Pasdaran.(5) No se trataba de un vuelo comercial, pues la posibilidad de adquirir pasajes era prácticamente nula. Las reservas teléfonicas solían ser desviadas a un call center en Buenos Aires. El primero de estos vuelos, efectuados bajo code share, fue el 3 de marzo de 2007 y tenían lugar los sábados, rumbo a Teherán y los martes de regreso a Caracas; en ambos casos con escala técnica de 90 minutos en Damasco. A partir de finales del 2009 la frecuencia se redujo a dos por mes.(6) Bednarz, Dieter y Erich Follath "Iran, die Schattenkrieger", Der Spiegel N° 7, Hamburg, 2010, pag.88.(7)En ciertos textos es citada como Sepahe-Quds o Nirouye-Quds.(8) Op. cit, pag. 9(9) Op.cit. pag.89.(10) Dependiendo de la transcripción, en algunos textos, Mohammad Mohammed Alí Dschaafari o Alí Jafari.(11) Op. cit. pag. 90. *El autor es politólogo y periodista de la Universidad de Chile,PhD en Comunicaciones por la Universidad Carlos IV de Praga, República Checa y egresado del Centro Hemisférico de Estudios de la Defensa, National Defense University (CHDS-NDU). Ha sido jefe de la Mención en Relaciones Internacionales del Doctorado en Estudios Americanos de la Universidad de Santiago y jefe de Cátedra de Estudios Internacionales de la Academia Nacional de Estudios Políticos y Estratégicos (ANEPE) de Chile. En la actualidad es profesor de la ANEPE y la Universidad Alberto Hurtado de Santiago de Chile,profesor visitante del Colegio Interamericano de Defensa, Washington DC. Ha publicado varios artículos sobre terrorismo y seguridad internacional en revistas académicas, destacando "Los guiños de Mefisto. Relaciones Irán-América Latina, los casos de Chile y Argentina", "El síndrome de Herostratos o la conversión de terroristas en íconos". "Momentos palmerstonianos: retórica integracionista y conductas divisivas a la luz de la cumbre energética de 2007".BibliografíaBailey, Norman (2010) "What are the Persians doing over here?", Center for Hemispheric Policy, University of Miami, FL.BBC News (2009) "Profile: Iran´s Revolutionary Guards", 18 de octubrehttp://news.bbc.co.uk (accesado 17.6.2011)Bednarz, Dieter y Erich Follath (2010) "Iran, die Schattenkrieger", Der Spiegel N° 7, Hamburg.Bosworth, James (2011) "Hezbolah in Latin America: prioritizing in threat", Latin American Monitor. Disponible en http://www.csmonitor.org (accesado 10.7.2011)Botta, Paulo (2010) "La doble cara de Hezbollah en América Latina" CEMOC, Documento de Trabajo 01/2010, Buenos Aires._________ (2010) "América Latina y la No-Proliferación: elcaso iraní",__________ (2009) "Irán en América Latina. 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En las líneas que siguen aplicaré la noción de "obstáculo epistemológico" a ciertos planteos que cotidianamente nos formulan los estudiantes de distintas carreras. Aunque algunas ideas de este artículo formaron parte de mi ponencia para las Jornadas de Reflexión Académica 2009-2010 de la Facultad de Comunicación y Diseño de ORT, los fenómenos aquí identificados surgen de mi experiencia en diferentes ámbitos institucionales. Tal vez parezca algo en exceso sofisticado trasladar un concepto clásico de la epistemología a la reflexión sobre la enseñanza de nivel universitario. ¿Qué es eso de "obstáculo epistemológico"?Para comprender la ciencia contemporánea –nos enseñaba hace ya muchas décadas el filósofo Gastón Bachelard–, es preciso abandonar ciertos conceptos que se dan por seguros, tomando conciencia de la precariedad de algunas nociones:"Cuando se buscan condiciones psicológicas del progreso de la ciencia, se llega pronto a la convicción de que hay que plantear el problema del conocimiento científico en términos de obstáculos. (…) El conocimiento de lo real es una luz que proyecta siempre sombras en alguna parte. Nunca es inmediato y pleno. (…) Volviendo sobre un pasado de errores, encontramos la verdad en un verdadero arrepentirse intelectual. De hecho, se conoce contra un conocimiento anterior, destruyendo conocimientos mal hechos". (Bachelard, 1973, págs. 187-188)Según el autor, la noción de "obstáculo epistemológico" refiere a que "es imposible hacer de golpe tabla rasa de los conocimientos usuales" y que "frente a lo real, lo que cree saberse claramente ofusca lo que debería saberse. Cuando se presenta ante la cultura científica, el espíritu jamás es joven. Hasta es muy viejo, pues tiene la edad de sus prejuicios". (Bachelard, 1987)Este concepto puede resultar fecundo para pensar la enseñanza universitaria.Especialmente ante ciertos viejos prejuicios que afloran en el aula, a pesar de que sean muy jóvenes quienes los expresan: atribuciones simplistas a ciertos términos como "verdad" y "objetividad", relativismo moral extremo, vaivén entre las dudas aleatorias y las creencias más pueriles, etcétera. Estos auténticos obstáculos epistemológicos parecen inducir una banalización de la enseñanza universitaria, e incluso comprometer el futuro desarrollo profesional de los egresados. Veamos hasta qué punto esto es cierto, o no tanto.Cuatro supuestosEn nuestra experiencia docente a lo largo de los años, nos hemos encontrado ante la presencia de algo que podríamos denominar "obstáculos pedagógicos", por su similitud con aquellos aludidos por Bachelard. 1Supongamos que a alguien le preocupa que los docentes abriguen el propósito oculto de convencer a sus estudiantes de algo en particular. Esa persona debería atenuar su inquietud: en condiciones normales, las de nuestras democracias liberales en sano y perenne conflicto, es una tarea vana intentarlo. Eso es lo que surge ante las dificultades que uno suele encontrar ante el intento, mucho más modesto, de situar ante la consideración del estudiante ciertas ideas o autores al lado de las "certezas" que ya traen consigo al aula. En otras palabras, pedirles que tomen en consideración, o que supongan al menos provisoriamente que ciertas ideas diferentes a las que les son familiares pueden tener al menos algún aspecto positivo, es un ejercicio que las más de las veces choca contra una pared –es decir, choca contra un "obstáculo pedagógico" –.Parto de varios supuestos para poder reflexionar luego a partir de unos pocos ejemplos.Primero, supongo que el lector posee una formación académica pero no necesariamente en el área de la filosofía, y que no le interesan demasiado los problemas y las discusiones a los cuales esa milenaria disciplina suele conducir.Segundo, el lector es una persona en algún sentido sensata, y sabe que nuestras afirmaciones acerca de "hechos" o acerca de la "realidad" o del "mundo" poseen diferentes grados de certeza –sea cual fuere el significado que pueda atribuirse a términos semejantes–.Este segundo supuesto implica que no es lo mismo el grado de certeza que puede tener la respuesta a la pregunta "¿me amas?" que la respuesta dada a quien interroga por la cotización del dólar o por el número de celular de un conocido común. Incluso si se trata de temas científicos, éstos no poseen el mismo grado de certeza. Es decir, no se encuentra en el mismo nivel de adhesión cognitiva una discusión sobre las leyes del péndulo que otra sobre el big bang, las "super cuerdas" o cualquier otro asunto de la harto especulativa cosmología contemporánea.Tercero. Parto también de la base de que el lector posee cierto "sentido común" y considera ocioso repetir frases tales como "la objetividad absoluta no existe", frase tan obvia que parece hasta de tontos reiterarla.Pongamos un ejemplo bien claro. Hace poco en el salón de actos de la Facultad de Comunicación y Diseño de ORT recibimos a Leila Guerriero. Esta prestigiosa periodista vino a hablarnos de cómo encaraba su quehacer profesional y al referirse a este punto dijo, más o menos textualmente, "la objetividad es una mala idea".Con eso quería decir que cuando concurría, por ejemplo, a una villa miseria para preparar una de sus crónicas, no ingresaba allí como si ella misma fuese una videocámara sino que iba con toda su humanidad, su indignación, sus prejuicios, su ideología. Esto es comprensible y hasta compartible si se complementa con lo que la propia Guerriero manifestó unos minutos después.Palabras más o menos, los matices de la simpática visitante fueron por este lado: pese a que, en cierto sentido, la "objetividad" no es una buena idea cuando uno se la toma muy a pecho, eso no quiere decir que si una señora sale del rancho de la villa miseria al encuentro de Leila y esa señora tiene su dentadura completa, Leila esté dispuesta a escribir luego en su crónica que la mujer tenía la boca en mal estado.En otras palabras, que "la objetividad" en una acepción simplista sea una mala idea, no debería conducirnos a perder la honestidad profesional diciendo una cosa diferente de la que efectivamente se contempló. 2 Parto también de un cuarto supuesto: el lector es partidario de los derechos humanos y no está dispuesto a conceder que sean vulnerados o que no sean defendidos de la mejor manera posible. ¿Por qué hacer explícito este supuesto tan básico para la convivencia civilizada? Ocurre que no solamente los neonazis actuales los desprecian: la adhesión inequívoca a los Derechos Humanos no es nada obvia hoy y tampoco lo era cuando Gilles Deleuze se burlaba de su defensa enL´Abécédaire de Deleuze, la célebre entrevista con Claire Parnet, dirigida por Pierre-André Boutang en 1988-1989. En realidad, el hecho de que algunos invoquen los DDHH de modo hipócrita no debería conducir, precisamente, a rechazarlos. Por si alguien le queda alguna duda, las palabras textuales de Gilles Deleuze son: "Actuar por la libertad, devenir revolucionario, ¡es también operar en la jurisprudencia! Cuando uno se dirige a la Justicia. ¡La Justicia no existe, los derechos humanos no existen! Lo que cuenta es la jurisprudencia: esa es la invención del Derecho. De ahí que los que se contentan con recordar los derechos humanos y recitar los derechos humanos, en fin, ¡no son más que unos imbéciles!". (Deleuze, 1988-1989, pág. 73)Otra "vaca sagrada" de la posmodernidad es Michel Foucault. No es que Foucault carezca de méritos, sólo que en el punto que aquí nos ocupa, da pena pensar que en una célebre polémica de 1972 para la TV holandesa, Noam Chomsky haya tenido que recordarle que la lucha por el poder debía legitimarse por alguna idea, aunque fuese precaria, de "justicia". Entrentanto, a Foucault parecía importarle exclusivamente si el proletariado iba o no a acceder al poder. 3 Por otra parte, irrita un poco que mientras casi cualquier persona de mediana cultura es capaz de recordar las simpatías nazis de Martin Heidegger, poca atención se le haya prestado a la documentada denuncia de las frivolidades políticas de Foucault, llevada a cabo con mucho coraje por Juan José Sebreli en El olvido de la razón(2006).Hasta aquí mis puntos de partida. Necesitaba declararlos de modo manifiesto porque en muchos ámbitos académicos en que he tenido ocasión de participar en los últimos años, encuentro "obstáculos epistemológicos" y por ende "obstáculos pedagógicos" que ponen aquellos supuestos en tela de juicio –en ocasiones en forma despectiva, sin dar la oportunidad al docente o al conferencista de explicarlos o defenderlos mínimamente–.El diario o la vidaRespecto de la noción de "verdad" y de "objetividad", por ejemplo, me he encontrado con dos tesis extremas. Hace ya unos cuantos años –no puedo ser preciso en esto–, no era raro encontrar estudiantes de periodismo dispuestos a defender una noción absoluta de "verdad". La "verdad" y la "objetividad" eran valores supremos y los futuros periodistas era los sacerdotes que debían custodiarlos, en desmedro de cualquier otro valor humano que pudiese entrar en conflicto con ellos.La noción de que los valores más importantes pueden encontrarse en conflicto permanente y que es preciso atenderlos según inexorables soluciones de compromiso, parecía –y parece hoy– por completo ajena para algunos. Algo así como si la tensión entre ser músico y llevar una vida familiar condujese necesariamente a la desagradable dicotomía de prescindir de su pareja e hijos o bien tirar el piano por la ventana.La célebre foto del buitre acechando al niño agonizante, por ejemplo, condujo a algunos a repetir la inadmisible justificación de dejar morir al niño en aras de "cumplir el deber profesional" de sacar la foto y salir corriendo. No estoy seguro que se advierta ya no digo la inmoralidad de esa opción sino la estupidez de quienes la sostienen: según los partidarios del supremo sacerdocio de mostrar a la gente el mundo tal cual es, sería más importante enterar a la gente de estas situaciones, que ayudar a intentar resolver de inmediato una de ellas. ¿Qué sentido tiene informar si no es para poner esa información al servicio de todos los seres humanos de carne y hueso? ¿O acaso se trata de datos para manejo o incluso mero esparcimiento de unos, sin considerar el sufrimiento de otros?Para ilustrar este aspecto, veamos las expresiones de un egresado de periodismo que afirma muy suelto de cuerpo: "Imaginemos un periodista especializado en conflictos bélicos, que es enviado a una guerra. ¿Debe ayudar a los soldados heridos que se desangran a su lado? ¿Debe intervenir el periodista cuando ve que algo está mal, como el hecho de que esos soldados estén sufriendo? Claro que no. La forma más saludable de ejercer el periodismo es teniendo siempre presente que su única función es informar. Si el periodista que fue enviado al campo de batalla se dedica a auxiliar a los heridos en vez de hacer su trabajo, ¿qué pasará con toda esa gente que quiere ser informada sobre lo [que] está ocurriendo en dicho conflicto bélico? ¿Quién hará el trabajo del periodista, si éste se dedica a llevar a cabo el trabajo de alguien más?". 4Al autor de estas expresiones ni siquiera se le ocurre pensar que tal vez haya que distinguir las situaciones en que no es posible ayudar de ninguna manera, o que hacerlo sería correr un riesgo de vida con escasas probabilidades de salvar a nadie, de aquellas en que tal vez se pueda hacer algo, asumiendo riesgos hasta donde nuestra ética y nuestra gratitud lo permitan, para corresponder a quienes nos han protegido y nos han permitido llegar hasta el escenario del conflicto. "¿Debe ayudar a los soldados heridos que se desangran a su lado? Claro que no", afirma con frívola seguridad el defensor del periodismo al servicio de la "información", la "objetividad", la "verdad" o sus variantes, como ídolos abstractos y entidades superiores a los seres humanos que se "desangran" por ellos –y por los "periodistas" que saben poner oportunamente su pellejo a salvo–. La estúpida seguridad del "claro que no" es increíble."La única función es informar" dice el autor de esas frases, como si el derecho a recibir la "información" por parte de los seres humanos que configuran un público fuese superior al derecho a la vida de quienes combaten por ellos –al menos en ciertas ocasiones–.La Tierra es cuadradaPasemos ahora al otro extremo: el de la negación de toda "verdad", de toda noción más o menos de sentido común de "realidad" y del relativismo extremo que supuso el advenimiento de la moda de la "posmodernidad". Como veremos, los autores posmodernos, o mejor aún, lo que creen los estudiantes que dicen o dijeron los autores de la "posmodernidad", supone una confortable negativa a aceptar cualquier teoría o doctrina que promueva valores o pretenda describir la "realidad", por grande que haya sido el trabajo que insumió su elaboración. Es decir, los estudiantes –y a veces también algunos autores "posmo" como los que mencioné líneas arriba a costa de herir muchas susceptibilidades–, no solamente incluyen en su enérgica barrida materias opinables como los valores éticos o estéticos, sino también algunas elementales nociones científicas.Veamos, pues, este otro caso de "obstáculo pedagógico", tomado de un examen de "Análisis de Productos Periodísticos". En una de las consignas, pedí a mis estudiantes que expresaran su opinión personal sobre las declaraciones de Giovanni Sartori en una entrevista donde el notable pensador político italiano explicaba que: "Los medios italianos están llenos de chicos y chicas con muy buena voluntad a los que se pide que hagan una entrevista cada día. Y hacen entrevistas penosas; no porque sean estúpidos, sino porque no están preparados. Y no les dan tiempo para prepararse. Tienen que hacer la entrevista; van allí, y se tragan que alguien les diga que la Tierra es cuadrada. Ellos no cuestionan nada, no saben hacer preguntas e informan que la Tierra es cuadrada. Y por otro lado, los periodistas más hechos son muy cautos, no quieren exponerse a protestas, o no se arriesgan porque no saben lo suficiente de las cosas de las que escriben. Hoy, los periódicos casi no hacen investigación. Es gravísimo; la investigación es lo más importante, es la gran fuerza del diario, y los periodistas que saben hacerla han desaparecido casi, se están extinguiendo". (Sartori, 2005)Una alumna a la cual, por supuesto, no deseo responsabilizar individualmente sino que muestra a las claras las consecuencias de una moda muy fuerte, o de algo más que una moda, respondió con firmeza en estos términos respecto de que la "preparación" de los periodistas: "No puede medirse en términos de las respuestas que aceptan puesto que vivimos en una era posmoderna donde la racionalidad ha dejado de dominar todas las áreas y si alguien quiere sostener que la tierra es cuadrada puede hacerlo. La falta de cuestionamiento que afirma es una tesis también propuesta en Homo videns y tiene que ver con la incapacidad de análisis que produce la cultura de la imagen. Pero esto no es excusa para acusar a un periodista de "penoso" porque publica que la tierra es cuadrada. Ya no hay verdades inmutables. [Sartori] defiende a los periodistas «más hechos» con lo cual quiere decir modernos, es decir, los racionalistas que todo lo verifican científicamente y por eso «no arriesgan porque no saben lo suficiente». Sartori no toma en cuenta que este periodismo no tiene por qué ser mejor, sino que es distinto, pertenece a otro tiempo, a otra ideología y responde a otro público con necesidades diferentes".No conforme con ello, la misma estudiante agrega en líneas posteriores que:"Afirmar que «la investigación es lo más importante» es seguir atado a un metarrelato de verdad que sostenía una definición de periodismo como recolector, procesador y transmisor de hechos fidedignos y no se ha preguntado si hoy, que han desaparecido los metarrelatos (incluido ése) esa concepcion no ha cambiado (…) Creo que lo «gravísimo» es continuar atados a un modelo que ya no es aceptado por el mundo posmoderno, que ya no tiene público y por lo tanto sentido de existencia".Los ejemplos de ignorancia del método científico en particular y de las confusiones acerca del auténtico sentido de la modernidad podrían multiplicarse. La estudiante cree por ejemplo que "la religión y el Estado son dos grandes relatos, ambos cuentan con la confianza absoluta del hombre moderno". Además, sostiene que"el hombre de la modernidad defendía ante todo la racionalidad (…) una noción inmutable de verdad y realidad (…) y una confianza ciega en la ciencia". En otra de las carillas de su examen afirma también que "para el modernista [sic] lo más importante es mantener el status quo".Está claro que la estudiante jamás leyó a Voltaire, ni a Diderot, ni a Rousseau, ni tampoco, más acá en el tiempo y en influencia, a Karl Marx. Y que jamás estudió las diatribas ilustradas contra el papado, la noción de verdad científica como algo perfectible y aproximativo, entre otros aportes de la tan menoscabada como desconocida modernidad, y ha optado por una pésima caricatura. Probablemente ignora también la consigna "libertad, igualdad, fraternidad" de los revolucionarios franceses.Quizás se trata de un caso aislado o, a lo sumo, los párrafos transcriptos podrían haber sido tomados de las hojas de examen de algunos otros estudiantes pero no de la mayoría. Sin embargo, no deja de inquietar el hallazgo de este tipo de "obstáculos pedagógicos". Y me apresuro a declarar que no tengo ningún problema en que se enseñen los autores de la posmodernidad. Al contrario –yo mismo suelo enseñarlos–.Es imprescindible hacerlo, sin duda. (A veces un exceso conduce a advertir mejor los defectos de otro exceso de signo contrario). Lo que sostengo es que habría que tratar de impartir a los estudiantes alguna idea menos esquemática y falsa de las corrientes que la precedieron –o de las que coexisten hoy incluso con ella–.Todos somos EichmannRecordemos que uno de mis cuatro supuestos era el de que el lector es partidario de los Derechos Humanos. En correspondencia con ese tema, he aquí un último ejemplo, tomado de un ensayo que pedí a mis estudiantes de "Cultura y comunicación". Voy a reproducir algunos párrafos y reduciré mis comentarios al mínimo. Para situarnos en el contexto adecuado, debo decir que el programa de ese curso pide ocuparse de Hannah Arendt, la gran pensadora social y política del siglo XX, que se ocupó de conceptos como el de la "banalidad del mal" y de promover la importancia de la "esfera pública" por sobre la "esfera privada". 5Explicado lo anterior, veamos como un estudiante inteligente y que además escribe con cierto talento literario, nos explica: "Descubro que a pesar de haber sido bombardeado en los últimos días con noticias acerca de prácticamente lo mismo, de leerlas en diarios y escucharlas en distintas radios (…) en realidad no sé muy bien qué es lo que pasa en Honduras, por ejemplo. No termino de asustarme por esa gripe extraña que nació hace unos meses en México, aún no sé si es buena idea comprarme uno de esos barbijos…"En tono confesional, íntimo, van surgiendo los fundamentos de toda una cosmovisión: "Me lavo los dientes, apago el calefactor de mi cuarto y me voy a dormir. Al otro día me levantaré para continuar con mi vida. Mientras duermo, una enorme cantidad de gente que no conozco está pasando frio o hambre o las dos cosas al mismo tiempo. Otros tantos estarán siendo asesinados en alguna guerra que no conozco; mucho sufrimiento, mucho dolor… Yo no soy un mal tipo, nunca robé nada, ni maté a nadie (…) Quiero a mis amigos, soy un buen hijo y demás… Muy a pesar de esto último, sería hipócrita si manifestara que me importa algo esa gente que no conozco, seguramente si me importara algo no podría dormir. Pero ¡no! Duermo como siempre, junto a mis pequeñas pretensiones de felicidad y mis sueños".Las líneas del ensayo se aproximan a su fin con la misma ambivalencia de sufrir por los derechos vulnerados y la resignación de asumir la propia monstruosa indiferencia: "Todos nosotros, todos los días convivimos con situaciones desgarradoras: de niños en la calle, chicos violentados por el sistema, hombres y mujeres marginados de la estructura, que vagan de esquina en esquina. Todos sabemos de los desastres que ocurren a diario en África, o en cualquier otro lado del mundo. Todos coincidimos frente a situaciones injustas; pero nadie hace nada. Frente a estas conclusiones se me hace muy difícil no entender a Hannah Arendt, y en definitiva a Adolf Eichmann, por mucho que pese. Todos de alguna manera somos Eichmann, todos somos parte de una especie de Holocausto, y todos continuamos con nuestras obligaciones al pie de la letra".Repasemos los casos que hemos traído para hacer un último comentario.Quizás los estudiantes que protagonizan los testimonios aquí incorporados no constituyen un número considerable, ni nada de esto debería inducirnos a preocupación.Pero es igual que cuando usted se pelea con uno o dos vecinos y vive mortificado todo el día, aunque resida en un edificio de cien apartamentos: estos casos tienden a crear la tónica del aula, pese a no formar una mayoría. Y después de todo, no parece muy halagüeña la perspectiva de ver egresar estudiantes que creen que es mejor dejar morir al prójimo a nuestro lado, con tal de cumplir un deber definido tontamente como "absoluto". O que se puede propalar cualquier opinión infundada o falsa, como "la tierra es cuadrada". O que "todos somos Eichmann" y por lo tanto podemos seguir cumpliendo con nuestras obligaciones y luego dormir tranquilos.* Profesor de Cultura y Sociedad ContemporáneaFACS – LI – Universidad ORT UruguayNOTAS1. En la Facultad de Comunicación, ellos suelen aparecer a menudo en materias como "Cultura y comunicación" y en "Ética y libertad de expresión". En la Facultad de Ciencias Sociales, me los he encontrado en "Cultura y Sociedad Contemporánea". Pero también son numerosos los ejemplos que recuerdo de mis tiempos de la Fundación Bank Boston, donde fui docente de la Diplomatura en Gestión Cultural, o en la actual Fundación Itaú, donde he venido desempeñando el mismo rol hasta hoy (2011), o en mis cursos de Ensayo, Cine y Filosofía en la hospitalaria Unión Latina de Thomas Lowy, o en congresos, seminarios y talleres de filosofía. Una atmósfera cultural similar podía percibir sin esfuerzo alguno en múltiples foros nacionales e internacionales, cuando ocupaba el cargo de Director Nacional de Cultura del MEC del Uruguay (2002-2005). Sería tan largo como innecesario agregar más, refiriéndome a ciertos ambientes intelectuales, donde cualquier cosa puede ponerse de moda. Al respecto, no vale la pena intentar decirlo mejor que Ernest Gellner en Posmodernism, Reason and Religion (1992), del cual existe traducción al castellano: Posmodernismo, razón y religión (1994).2. He aquí una actitud habitual en los estudiantes: del hecho de que haya muchas experiencias ambiguas suelen generalizar indebidamente sosteniendo que todas las experiencias son ambiguas y por lo tanto no es posible afirmar nada seguro del mundo, excepto su propia y dogmática declaración de escepticismo.3. La transcripción de la polémica entre Chomsky y Foucault, moderada por el filósofo Fons Elders, fue publicada en español: ver ELDERS, Fons (1974), La filosofía y los problemas actuales, Editorial Fundamentos, Madrid. También está disponible en: http://www.ddooss.org/articulos/entrevistas/Chomsky-Foucault-Elders.htm4. Por razones obvias, y dado que aquí lo que importa es analizar errores y no hablar de quienes los cometen, ninguna de las transcripciones de frases escritas por estudiantes de Universidad ORT o de otras instituciones serán asociadas a los nombres de sus autores. Puedo exhibir los materiales originales a quien me lo solicite a condición de preservar siempre el anonimato de los estudiantes.5. Para una visión panorámica de la obra de Arendt, ver Courtoisie, 2009. Disponible en:http://200.40.120.165/Suple/Cultural/09/09/18/cultural_441978.asp*Profesor de Cultura y Sociedad ContemporáneaLI – FACS – Universidad ORT UruguayBIBLIOGRAFÍABACHELARD, Gastón (1973). Epistemología. Textos escogidos por Dominique Lecourt, Anagrama, Barcelona. Para avanzar algo más puede consultarse "Gastón Bachelard. Su contribución al desarrollo de la epistemología contemporánea" de Alción Cheroni, en el volumen colectivo Reflexiones sobre el pensamiento francés contemporáneo (2008), Ediciones de la Biblioteca, Montevideo.BACHELARD, Gastón. (1987). La formación del espíritu científico. Editorial Siglo XXI, México. Citado por Luis E. Villamil Mendoza (2008) en "La noción de obstáculo epistemológico en Gastón Bachelard", disponible en: http://www.ucm.es/info/especulo/numero38/obstepis.htmlCOURTOISIE, Agustín (2009). "Ensayos de Hannah Arendt (1906-1975). Caminos de la Política". Suplemento Cultural del diario El País de Montevideo. Disponible en:http://200.40.120.165/Suple/Cultural/09/09/18/cultural_441978.aspDELEUZE, Gilles (1988-1989). El Abecedario de Gilles Deleuze. En varios lugares de la web puede encontrarse esa serie de entrevistas, letras por letra. Impacta mucho ver y escuchar al filósofo pero es muy útil también consultar el texto completo, traducido por Raúl Sánchez Cedillo, y disponible en: http://217.126.81.33:501/psico/sesion/ficheros_publico/descargaficheros.php?opcion=textos&codigo=203GELLNER, Ernest (1994). Posmodernismo, razón y religión. Editorial Paidós, Barcelona.SARTORI, Giovanni (2005). Entrevista con José Manuel Calvo (25/12/2005). Disponible en:http://www.elpais.com/articulo/portada/Giovanni/Sartori/elpeputec/20051225elpepspor_3/TesSEBRELI, Juan José (2006). El olvido de la razón. Editorial Sudamericana, Buenos Aires.
Con los cambios demográficos, económicos y geográficos presentes en las ciudades y sus poblaciones, así como en el ambiente y los recursos naturales de los que depende la sociedad, es cada vez más urgente explorar las posibles formas en que se manifiesta la resiliencia urbana.Era urbana Las ciudades que construimos hoy representan las condiciones de vida no solo para sus habitantes actuales, sino para las generaciones por venir. Se espera que la población urbana continúe aumentando; para 2050, 60% de la población mundial podría vivir en ciudades. A menudo son las urbes pequeñas y medianas las que crecen con más rapidez, y son también las que disponen de menos recursos sociales, financieros y de infraestructura para hacer frente al crecimiento. El incremento poblacional humano ocurre principalmente en África y algunos países de Asia y Latinoamérica. Por el contrario, en varios lugares de Europa, América del Norte y Asia (por ejemplo, Japón) las poblaciones en ciertas ciudades han comenzado a disminuir. A medida que comience a estabilizarse la tasa de urbanización en Latinoamérica, se espera que la tendencia de crecimiento de las ciudades disminuya, principalmente en mega ciudades, al mismo tiempo que continúa el crecimiento urbano en ciudades pequeñas y medianas. Entonces, es un hecho que vivimos en una era urbana, y por lo tanto resulta urgente construir ciudades que pueden apoyar adecuadamente la salud y el bienestar de la población. El recién adoptado Objetivo de Desarrollo Sostenible de la Organización de las Naciones Unidas (ONU) tiene como meta "hacer que las ciudades y los asentamientos humanos sean incluyentes, seguros, resilientes y sostenibles". La palabra resiliencia se utiliza cada vez más en la investigación y la formulación de políticas. Se refiere a la capacidad de un sistema para hacer frente a los cambios y al mismo tiempo seguir desarrollándose. La palabra sistema puede referirse tanto a los sistemas sociales, ecológicos o a la interrelación de ambos en un sistema socioecológico. Con los cambios demográficos, económicos y geográficos presentes en las ciudades y sus poblaciones, así como en el ambiente y los recursos naturales de los que depende la sociedad, es cada vez más urgente explorar las posibles formas en que se manifiesta la resiliencia urbana.Resiliencia de los ecosistemas se refiere a qué tanta perturbación (como tormentas, incendios o contaminantes) un ecosistema puede soportar sin cambiar a un estado cualitativamente diferente. Es la capacidad de autorreconstrucción que tiene un sistema afectado por impactos y eventos inesperados.La resiliencia social es la capacidad de las comunidades humanas para resistir y recuperarse del estrés generado por cambios ambientales, sociales, económicos o políticos.La resiliencia de sociedades y ecosistemas que sustentan la vida es crucial para mantener las opciones que aseguren el desarrollo humano futuro. Fuente: http://www.stockholmresilience.org/21/research/resilience-dictionary.html Sostenibilidad y sistemas socioecológicos Los encargados de tomar decisiones y los habitantes de las zonas urbanas tienen que ser capaces de gestionar los cambios sociales y ecológicos necesarios para que las ciudades continúen desarrollándose sin impactar negativamente ni a los sistemas sociales ni a los ecológicos, es decir, se debe apoyar la resiliencia urbana. La velocidad de urbanización que enfrentamos y el aumento del consumo que acompaña el crecimiento, aunados al cambio climático, son factores que han modificado sustancialmente la configuración de las funciones de los sistemas naturales y sociales, incrementando la presión hacia ellos; en consecuencia, se requiere mayor capacidad de los sistemas para enfrentar los cambios e incertidumbres que se generan. Las ciudades no solo tienen que ser resilientes, también tienen que ser más sostenibles con el fin de asegurar el bienestar social y preservar la naturaleza para las próximas décadas. Los cambios constantes son una realidad tanto para los sistemas sociales (la demografía, la religión o las tasas de empleo) como para los sistemas ecológicos (cambios en los patrones de precipitación, temperaturas, composición de especies). Al estar relacionadas entre sí la sociedad y la naturaleza, el cambio en una provoca efectos en la otra de forma inevitable, lo que a su vez causa reacciones de retroalimentación. Las decisiones políticas, de consumo y el estilo de vida de los ciudadanos suelen conducir a cambios en la cobertura del suelo, o bien, producir emisiones que afectan la calidad del aire o del agua a nivel local o global. Las transformaciones naturales, como son los aumentos de temperatura, pueden afectar la composición biológica, es decir, las especies y los individuos dentro de las especies, las funciones ecológicas de todos y los servicios que la biodiversidad y los ecosistemas proporcionan. Los cambios sociales y naturales pueden ser la causa o el efecto, y en gran medida determinan los requisitos en los que ambos sistemas operan.Los espacios verdes ayudan a aumentar el valor de la propiedad, a revitalizar los barrios deteriorados, mejorar la vida en las calles y la estética de la ciudad, así como brindar opciones de recreación al aire libre. Estos espacios atraen a la gente, hacen que las personas salgan de sus casas, fomentan el sentimiento de comunidad y como consecuencia, la disminución del crimen. Fuente: PNUMA. http://www.unep.org/training/downloads/PDFs/Siting_green_infrastructure.pdfInfraestructura verde y ecosistemas urbanos Los ecosistemas sustentados en la biodiversidad proporcionan servicios esenciales, como la polinización, la comida, la purificación del aire y del agua dulce. Hay un creciente consenso que indica que los elementos de la naturaleza en las ciudades son, y se espera que sean, cada vez más importantes para apoyar el bienestar humano. Estos elementos o "infraestructura verde", son de origen natural o también planeados. Constituyen parte del paisaje al aire libre, por ejemplo, parques, ríos, áreas de bosque o jardines al exterior de los edificios, o bien, pueden ser paisajes de interior, como muros verdes o jardines privados. La infraestructura verde emplea elementos de los sistemas naturales, mientras que la infraestructura gris tradicional es hecha por el ser humano. Ejemplos de infraestructura verde incluyen la creación de arrecifes de ostras para la protección costera y juncales que tratan las aguas residuales industriales. Fuente: The Nature Conservancy. http://www.nature.org/about-us/working-withcompanies/companies-we-work-with/building-aLos paisajes urbanos son un apoyo a los ecosistemas y a la biodiversidad dentro y alrededor de las áreas urbanas. Es el caso de las abejas, que disponen de una dieta más diversa en las ciudades que aquellas que viven fuera de estas, sobre todo en áreas con monocultivos. De igual modo, la presencia de elementos naturales en las urbes hace que el entorno de vida sea más agradable y habitable. Los árboles y zonas verdes proporcionan sombra y retienen aguas pluviales, además de que contribuyen a la purificación del aire. Los parques se consideran espacios para la recreación y el ejercicio, actividades que impactan positivamente la salud mental y física de las personas. Además, sirven como nodos de conexión para los ecosistemas, proporcionando hábitats y rutas de transporte para las especies de plantas y animales dentro y a través de la ciudad. El valor económico de todas estas funciones ambientales es tal que no puede ser estimado. Las personas han desarrollado una serie de soluciones ingenieriles que sustituyen la ausencia de tales funciones, sin embargo, suelen ser alternativas mucho más costosas en su mantenimiento y desarrollo. El valor de la infraestructura verde no solo se encuentra en el monto económico de los bienes suministrados; también reside en el ahorro financiero de mantener o mejorar la salud de las personas, y en la prevención de catástrofes o efectos nocivos de los cambios en los sistemas socioecológicos en las ciudades. Por ejemplo, si los humedales alrededor de Nueva Orleans hubieran quedado intactos, podrían haber contribuido a mitigar significativamente los desastres ocasionados por el huracán Katrina que destruyó gran parte de la ciudad, con enormes costos en salud e infraestructura. La transición a ciudades más verdes, sostenibles y bajas en emisiones de carbono, es rentable. Serían necesarios alrededor de 270 mil millones de dólares al año para acelerar la transición mundial a una economía de bajas emisiones de carbono a través de energías limpias, ciudades más compactas, mejores sistemas de transporte público y un mejor uso de la tierra. Esto se puede comparar con los 6 billones de dólares al año que habrá que derrochar en una economía de alto carbono, como la actual, para la creación de infraestructura dentro de la ciudades que sea útil en la agricultura y la generación de energía durante los próximos 15 años, según el informe "Mejor crecimiento, mejor clima", elaborado en el marco de la Cumbre del Clima de la ONU.La transición a ciudades más verdes, sostenibles y bajas en emisiones de carbono, es rentable. Serían necesarios alrededor de 270 mil millones de dólares al año para acelerar la transición mundial a una economía de bajas emisiones de carbono a través de energías limpias, ciudades más compactas, mejores sistemas de transporte público y un mejor uso de la tierra. Esto se puede comparar con los 6 billones de dólares al año que habrá que derrochar en una economía de alto carbono, como la actual, para la creación de infraestructura dentro de la ciudades que sea útil en la agricultura y la generación de energía durante los próximos 15 años, según el informe "Mejor crecimiento, mejor clima", elaborado en el marco de la Cumbre del Clima de la ONU. La resiliencia y la sostenibilidad en el tiempo y en el espacio Las ciudades tienen que ser cada vez más funcionales y autosuficientes, ya que la demanda de recursos en el mundo va en aumento, mientras que los recursos clave para el sustento humano están en pleno decrecimiento. La infraestructura verde, es decir, la presencia de elementos naturales en las ciudades, jugará un rol cada vez más importante en el apoyo a la capacidad de recuperación urbana y la sostenibilidad en las ciudades del futuro. En lugar de ser puntos aislados en un entorno natural, las ciudades son parte del paisaje que las rodea. El Banco Interamericano de Desarrollo estima que Latinoamérica tendrá que duplicar su infraestructura en la capacidad y generación de energía para el año 2030, a un costo de por lo menos 430 mil millones de dólares. También se ha estimado que la región podría producir más de seis veces la capacidad mundial de energía con la explotación de la energía solar, eólica, marina, geotérmica y de biomasa. https://publications.iadb.org/handle/11319/5744 El Banco Interamericano de Desarrollo estima que Latinoamérica tendrá que duplicar su infraestructura en la capacidad y generación de energía para el año 2030, a un costo de por lo menos 430 mil millones de dólares. También se ha estimado que la región podría producir más de seis veces la capacidad mundial de energía con la explotación de la energía solar, eólica, marina, geotérmica y de biomasa. https://publications.iadb.org/handle/11319/5744 La resiliencia y la sustentabilidad demandan que las ciudades sean entendidas como un nodo socioecológico dinámico en el espacio y el tiempo. Por ejemplo, el agua de uso corriente en las ciudades se origina en áreas montañosas rurales, lejos de los centros urbanos en donde es consumida; entonces, los cambios en la estructura de los bosques de donde viene el líquido pueden afectar directamente su acceso en las zonas urbanas. En otro ejemplo, las ciudades en expansión por lo general cubren las tierras agrícolas más fértiles, al mismo tiempo que demandan más alimentos que a su vez necesitan mayores recursos para ser producidos, como ocurre con la producción de carne. Apoyar la agricultura urbana, en donde los habitantes de las ciudades cultiven sus propios alimentos dentro o cerca de las ciudades, puede llegar a ser de suma importancia en la seguridad alimentaria y nutricional de los diferentes sectores de la sociedad. Los agricultores urbanos han demostrado que son capaces de obtener entre el 40 y el 60% de sus alimentos de sus propios jardines. Fuente: http://www.unep.org/training/downloads/PDFs/Siting_green_infrastructure.pdf Actualmente, la expansión de la mancha urbana es uno de los mayores retos de las ciudades, sobre todo por el crecimiento de los asentamientos irregulares que generalmente –no siempre– son habitados por ciudadanos de bajos recursos. Se requieren políticas que satisfagan las necesidades de todos los sectores de la población, buscando incrementar los estándares de vida de los más desprotegidos, en lugar de aumentar los estándares de los que más tienen; acciones que deben atenderse hoy y en el futuro. Ciudades en el entorno integral del paisaje Dado que cada ciudad sigue su propia trayectoria de desarrollo y existe dentro de fronteras socioecológicas determinadas, no hay una solución única que se adapte a todas las zonas para asegurar la resiliencia y sostenibilidad. En lugar de ello, se tienen lineamientos generales sobre que es, cómo se busca y se implementa la resiliencia y la sostenibilidad dentro de un marco de trabajo para cada contexto local, con el fin de aprovechar la capacidad de cada ciudad y región (para más detalles ver el video: Applying Resilience Thinking en el portal web de Sustainable Development Goals). Se reconoce que el aumento de los elementos naturales en las ciudades y el buen estado de salud de los ecosistemas alrededor de ellas, son cruciales para crear urbes que aseguren el bienestar de seres humanos y ecosistemas. Percibir a las ciudades como un sitio donde la naturaleza no es rentable, hace que esta se vea como una prioridad secundaria, por debajo de las construcciones hechas por el ser humano, como edificios de oficinas y carreteras. Esta visión es cada vez más obsoleta conforme el mundo se hace más urbano. El reciente evento Parques para el Planeta - Naturaleza, Salud y la Nueva Generación Urbana (Parks for the Planet - Nature, Health and the New Urban Generation), celebrado en Salzburgo en octubre de 2015,1 es un ejemplo de esta nueva visión de ciudad. Como resultado del foro se publicó el documento El reto de Salzburgo para la naturaleza, salud y una nueva generación urbana (The Salzburg Challenge for Nature, Health and a New Urban Generation) en el cual los participantes de diferentes sectores de la sociedad se comprometieron a trabajar juntos y con los tomadores de decisiones, las empresas, las organizaciones no gubernamentales y el público en general para abordar activamente las funciones y potencialidades de las zonas verdes en las urbes. Ha llegado el momento de considerar a las ciudades como organismos vivos y dinámicos que forman parte integral del paisaje y sus alrededores, entendiendo que sus funciones dependen de los sistemas socioecológicos locales, regionales y mundiales y que sus interacciones afectan tanto a sistemas más grandes como a la salud de los habitantes. Los líderes urbanos y los pobladores que primero se den cuenta del potencial de dicho conocimiento serán quienes definan el camino en la nueva era urbana resistente, sostenible, habitable y segura. 1Foro organizado por la Unión Internacional para la Conservación de la Naturaleza (IUCN), PNUD, FMAM, ICLEI - Local Governments for Sustainability (Gobiernos Locales por la Sustentabilidad) y World Urban Parks. Maria Schewenius es académica del Centro de Resiliencia de la Universidad de Estocolmo, Suecia (maria.schewenius@su.se). Ecofronteras, 2016, vol. 20, núm. 57, pp. 2-5, ISSN 2007-4549. Licencia CC (no comercial, no obras derivadas); notificar reproducciones a llopez@ecosur.mx
En concomitancia con la proliferación y consolidación de procesos de integración pudo comprobarse en las últimas décadas un creciente interés de la teoría económica por analizar el significado de la reglamentación del mercado en un contexto de integración.El problema, de ineludible complejidad, distó de conocer un abordaje unívoco y unidireccional. En tal sentido, conviene recalcar que múltiples fueron los enfoques y/o programas de investigación que pusieron atención sobre la importancia de la reglamentación económica en un proceso de integración. Aunque diferenciados, es importante tener en cuenta que los abordajes en cuestión no resultaron en lo general alternativos ni rivales. Una explicación tentativa refiere a que cada uno de ellos reparó por lo general un aspecto en particular, lo cual anima a pensarlos en carácter interconectado y complementario. El presente artículo propone precisamente un escueto recorrido por algunos de tales planteos. En la primera parte del trabajo, se revisan los análisis formulados desde el andamiaje conceptual de la denominada economía política institucional y de las teorías de la inconsistencia temporal y de la información asimétrica. A modo de adelanto, se indica que se tratan de indagaciones orientadas a responder tanto el porqué como las consecuencias de las normas en un mercado integrado. En la segunda parte se escudriñan las proposiciones realizadas desde la teoría de la regulación a propósito de la temática en estudio. Proposiciones, vale apuntar, que centran su atención en asuntos tales como la demanda, los costos y los cambios de la regulación en un contexto económico agregado. Finalmente, se toma nota de aquellas formulaciones que abordan el problema del significado económico de la reglamentación del mercado integrado desde la noción de efectividad. En este marco, se escudriña la relevancia de los mecanismos de resolución de controversias como instancias encargadas de la interpretación y aplicación unívoca y uniforme de las normas de integración. Impulsados en buena parte por los desarrollos teórico-conceptuales de la nueva economía institucional y de la teoría de la inconsistencia temporal, los estudios en la materia advierten sobre la relevancia de la reglamentación en cuanto la reducción de costos de transacción y de información dentro del mercado integrado. Como premisa de partida, la economía política institucional sostiene que toda transacción en el mercado conlleva costos. Intercambiar, en términos abstractos, funciones de preferencia (aquello que satisface más por algo que satisface menos) en consideración del costo de oportunidad (aquello que se deja en cambio por lo que se obtiene) supone costos, los cuales derivan, entre otras cosas, de la búsqueda de la contraparte y de las definiciones relativas al precio, a los tiempos, a las cantidades y a las calidades del bien objeto de la transacción (Cortés Conde, 2005: 10-11). Para que las interacciones se desarrollen de forma eficiente, es necesario diseñar y ejecutar acuerdos o arreglos institucionales. La reglamentación, en breve, reduce los costos de transacción y permite los intercambios en el mercado (North, 1990). En tal sentido, se agrega que "en un entorno económico en el que los costos de realizar transacciones son muy altos, los agentes económicos reducen su nivel de comercio, reduciendo por lo tanto su nivel de bienestar" (Spiller y Tommasi, 2000:427). El problema de los costos resulta potenciado si tales transacciones son realizadas por agentes que operan en espacios diferenciados por fronteras (físicas, político- jurisdiccionales y económico-sociales). Analizar la relevancia de la reglamentación en procesos de integración -cualquiera sea su carácter o nivel (1)- queda de este modo en notable evidencia. En tales contextos, la búsqueda por el aprovechamiento de la liberalización del comercio, los beneficios de las economías de escala y la gestión consensuada de las externalidades han de desarrollarse dentro de un marco de regulaciones que permita reducir las incertidumbres inherentes a toda transacción económica signada tanto por las fronteras ya comentadas como por las distancias temporales. Al reducir entonces los costos de transacción, la reglamentación proyecta un horizonte de previsibilidad sobre los agentes económicos presentes en el mercado económico integrado. En lo referente a la reducción de los costos de información, se advierte que los mercados distan de operar en condiciones de información perfecta. Al respecto, se afirma que no todos los agentes económicos que interactúan en el mercado cuentan con los mismos niveles y recursos de información. La diferencia en la asignación de la información repercute en las decisiones de los agentes económicos y en el modo en que éstos se relacionan. Conforme los postulados de esta teoría, son dos las situaciones que pueden derivarse de esta asignación asimétrica de la información: por un lado, la acción oculta, por otro, el de característica oculta. En la primera, un agente económico conoce las consecuencias de una acción en particular de suma relevancia para el intercambio; en la segunda, en tanto, el agente económico sabe de las condiciones de un bien o valor en particular y se resiste de ex profeso a comunicarla y compartirla. En ambos casos, a la parte desinformada le gustaría conocer la información relevante, pero la parte informada puede tener un incentivo para ocultarla (Mankiw, 2007: 335). Si bien no elimina tales fallas en la asignación de información, la reglamentación en un contexto de integración redundaría en un mejor conocimiento de los procesos y mecanismos regulares que intervienen en ese mercado económico (2). Como se afirmó líneas arriba, la utilidad de toda reglamentación refiere a la reducción de costos, ya sean de transacción, ya sean de información. Sin embargo, no debe descuidarse que el reglar no resulta inocuo o gratuito. La reglamentación, en breve, supone costos inherentes que se identifican y suceden en las diversas dimensiones o facetas del diseño y desarrollo normativo-institucional. En efecto, tanto negociar y generar el uso de reglas, convenciones, pautas como crear y mantener organizaciones que las establezcan y hagan respetar reportan costos, los cuales se agregan a aquellos otros inherentes a la producción y transacción (Cortés Conde, 2005:12). Así las cosas, toda reglamentación puede ser evaluada en clave de racionalidad económica. Esto es, en términos llanos, sopesar las regulaciones en función de sus costos y beneficios. Con este telón de fondo, se señala entonces que una reglamentación es valorada cuando los beneficios marginales superan al de sus costos marginales. Por el contrario, una reglamentación deviene en gravosa si los beneficios que reporta son inferiores a los costos de su mantenimiento. En este punto, el análisis avanza sobre los planteos de la teoría de la regulación económica. Stigler, uno de sus principales referentes, sostiene que las regulaciones son harto valoradas por los agentes económicos en la medida que juegan un rol determinante en su desempeño y beneficios. Con esta premisa de partida, argumenta que los agentes concurren racionalmente al escenario político a fin de activar y "capturar" regulaciones a su favor (3). En sus palabras, "a regulation is acquired by an industry and is designed and operated primarily for its benefit" (Stigler, 1971:5). Según explica, cuatro son las políticas de regulación valoradas y perseguidas por los agentes económicos: (a) subsidio directo de dinero; (b) control sobre nuevos rivales; (c) control sobre los bienes complementarios o sustitutos y (d) fijación de precios. Detrás de estos planteos, es oportuno agregar, subyace la idea de la política –económica, por caso- como una arena de irreparable tensión y conflicto. En tal sentido, se entiende que los agentes buscan el poder coercitivo del regulador para asegurar su posición frente a los otros agentes. Las consideraciones de Stigler respecto a la regulación de mercado nacional pueden traducirse sin mayor dificultad al caso de mercados ampliados. En el marco de los procesos de integración, las partes -Estados, regiones, economías, en general- y agentes varios acuden a los órganos de decisión a fin de obtener regulaciones que se correspondan con los intereses particulares. De la misma manera, se advierte que las cuatro políticas recién comentadas pueden identificarse claramente. La búsqueda por subsidios, por controles sobre rivales o bienes sustitutos y complementarios y hasta por la fijación misma de precios se constituye en una práctica recurrente de los actores en un proceso de integración. Diversos son los instrumentos que cuentan los procesos de integración para impulsar tales políticas. Desde luego, las herramientas político-comerciales (medidas arancelarias y para-arancelarias; decisiones sobre liberalización, reconocimiento mutuo, armonización) se constituyen en las más gravitantes en estos casos. A pesar de ello, no debe descuidarse la importancia de otros resortes de la política económica (decisiones sobre el esquema impositivo, sistema financiero). El espectro de tales políticas se amplía a medida que se avanza en el grado de integración. De ahí, entonces que los planteos aquí expuestos encuentren en la Unión Europea un ámbito rico en ejemplificaciones tentativas. Por último, conviene aquí agregar que el éxito de los agentes en hacerse de regulaciones afines a sus intereses en un mercado integrado depende a priori de dos variables: en primer término, de la configuración institucional del proceso de integración; en segundo término -y estrechamente vinculado a lo anterior-, de la "receptividad" o "permeabilidad" de las instancias decisorias respecto a las demandas de los agentes en particular. Ante este panorama, reviste importancia subrayar que evaluar la reglamentación en un contexto de integración conforme el cálculo racional de costo-beneficio no se limita a indagar las ganancias y pérdidas entre las economías partes. La operación, de hecho, ha de realizarse también en términos desagregados, esto es, entre los diferentes sectores y agentes al interior de cada uno de los Estados participantes del mercado integrado. No debe descuidarse al respecto que la reglamentación no afecta sólo a las partes en términos macro sino también a cada uno de los agentes que en ellas operan. Aunque en apariencia verdad de perogrullo, lo antedicho reviste notable importancia a la luz de los procesos relativos a la demanda, definición, adopción y cambio de la reglamentación económica en un mercado ampliado. En este punto, especial mención merecen las formulaciones de Milner quien evalúa las interrelaciones entre los Estados y las instituciones económicas internacionales. Según plantea, los gobiernos invocan y recurren frecuentemente a las regulaciones generadas en el marco de instituciones internacionales para impulsar políticas resistidas en el ámbito doméstico. En determinadas ocasiones, la participación en tales instituciones respondería a la lógica inversa. En este último caso, son las preferencias domésticas quienes condicionan y limitan el carácter y los resultados posibles de las instituciones económicas internacionales (Peters, 2003:201). Cabe remarcar que el resultado en negativo de la evaluación costo-beneficio de una reglamentación de mercado no implica señalar la modificación y caducidad inminente de la misma. A propósito, es menester señalar que el cambio de una reglamentación abre nuevamente el juego de todos aquellos actores cuyos comportamientos se conoce afectado por la norma. En efecto, las tensiones entre agentes, sosegadas momentáneamente tras la adopción de la reglamentación reaparece ante la posibilidad de realizar un nuevo reparto de ganadores y perdedores del nuevo esquema normativo. Hasta aquí, se reparó sobre los aspectos más salientes en lo referente al porqué y a los procesos de demanda, definición y distribución de las reglas en el marco de un proceso de integración. Es momento entonces de avanzar sobre la problemática de la efectividad –el respeto u observancia, si se quiere- de tales reglas. En razón de ello, se analiza la relevancia de las instancias institucionales encargadas de monitorear y hacer cumplir las reglas inherentes al fenómeno de integración. Se entiende en tal sentido que el estudio del significado de la reglamentación en un mercado integrado no resulta completo si no toma nota de los mecanismos de enforcement institucional previstos por los decisores políticos en tiempos constitutivos a fin de interpretar y observar la aplicación uniforme de la norma en caso de divergencia o controversia entre los diversos agentes participantes del proceso de integración. A los fines del trabajo, se entiende que tres son al menos lecturas posibles que refieren a la relevancia de tales mecanismos en un contexto de integración. Cimentado en lo basal en conceptualizaciones propias de la teoría política, el primer abordaje a considerar remarca la relevancia de los mecanismos de resolución de controversias para que la empresa de la integración se conduzca dentro la lógica de acción cooperativa. Al sancionar –esto es, imponer costos- a los comportamientos lejanos y/o contrarios a lo pautado, tales mecanismos procuran mantener el proceso de integración dentro de un cuadro "ganancia-ganancia", alejando y constriñendo en lo consecuente todo accionar orientado por la lógica de juego de suma cero (Peña, 2002). En palabras de Maduro, "Mandatory dispute-resolution would provide all parties involved the guarantee that none will be allowed to evade the application of the rules accepted as good for all in the co-operation process. The function of a quasi-jurisdictional system would be the prevention of free riders" (Maduro, 2002: 52). De este modo, los mecanismos de resolución de controversias permiten ratificar que el proceso de integración se maneje por una dinámica de reglas (rule-oriented process) en lugar de una lógica signada por las realidades de poder (power-oriented process) (Peña, 2003). El interés por el accionar de estos mecanismos remite, desde luego, a la gestión de los mentados conflictos de reparto suscitados por la adopción e interpretación de reglas en el marco de la cooperación. Se señala al respecto que la existencia de un enforcement institucional supone que el abordaje de los conflictos (desde sus inicios hasta su solución) no suponga la imposición de la voluntad del actor más poderoso, sino el seguimiento de pautas o reglas concertadas por todas las partes en momentos anteriores. Las formulaciones de Peña resultan nuevamente elusivas al respecto, "aperturas parciales de mercado –es decir, no protegidas jurisdiccionalmente contra la propensión de cualquier país a recurrir a prácticas unilaterales discriminatorias y contrarias a lo pactado- entre naciones contiguas y de distinta dimensión económica, pueden ser un incentivo a la concentración de inversiones en él o los de mayor tamaño relativo, a fin de operar desde allí en el resto del espacio económico contiguo". (Peña: 2007). Particular relevancia tiene lo antedicho en aquellos procesos de integración signados por la asimetría de sus partes. La experiencia del Mercosur es elusiva al respecto. Las disparidades de los Estados partes en términos de gravitación económica y de recursos de poder, en general (Brasil y Argentina, por un lado y Paraguay y Uruguay, por otro) suponen grandes desafíos a la empresa de integración. Aún la relación entre Argentina y Brasil, los socios de mayor peso relativo en el proceso de integración, reporta carácter asimétrico. La imperiosidad de una instancia capaz de sortear los conflictos fue advertida desde los tiempos momentos fundacionales del proceso de integración. De hecho, el anexo III del Tratado de Asunción encomendaba a los Estados partes la institucionalización de un mecanismo de resolución de controversias, mandato concretado con la firma de los protocolos de Brasilia y de Ouro Preto, los cuales establecen sucesivos sistemas de resolución de controversias, ambos en carácter provisorio. En febrero de 2002, los Estados partes reconocieron la imperiosidad de mejorar el mecanismo de resolución de controversias hasta vigente con la firma del Protocolo de Olivos. Igualmente relevantes para corregir las asimetrías de entre los Estados son los profusos mecanismos de resolución de controversias instituidos en el marco del Tratado de Libre Comercio de América del Norte (TLCAN) (5) y el Tribunal de Justicia de las Comunidades Europeas (TJCE) -junto al Tribunal de Primera Instancia- en el contexto de integración europeo, particularmente tras los sucesivos procesos de ampliación. Desde un abordaje eminentemente económico, se advierte que tales mecanismos revisten especial importancia en lo referente a la proyección de la credibilidad del mercado integrado. Tal proyección, vale señalar, no se limita sólo a los agentes participantes del proceso de integración sino también a agentes operadores allende las fronteras del mercado integrado en cuestión. En coincidencia con el análisis de Peña, se argumenta que es precisamente el desempeño de estos mecanismos el responsable de que las reglas de integración no sean consideradas por los ciudadanos, los inversores y los terceros países como meras formulaciones indicativas sino también como compromisos exigibles ante instancias jurisdiccionales. Al reconocer la posibilidad de recurrir a mecanismos de resolución de controversias ante desvíos y/o contravenciones de la reglamentación vigente en el mercado integrado, los agentes económicos operan en un marco de certidumbre. Por tal motivo, se subraya que el accionar de estos mecanismos reviste especial importancia para el problema de la distribución asimétrica de la información. En su actividad de interpretar, aclarar y ratificar la naturaleza y alcances de la reglamentación vigente las instancias de resolución de diferendos producen y distribuyen conocimientos sobre el desempeño de las partes del proceso y del cumplimiento de los compromisos por los Estados asumidos. Por último, y no por ello menos importante, se reconoce una lectura basada en formulaciones propias del Derecho. Conforme esta interpretación, los mecanismos de resolución de controversias reportan capital importancia para los procesos de integración puesto que imprimen uniformidad a la interpretación y aplicación de la reglas dentro del espacio económico integrado. Así las cosas, se destaca la relevancia de las instancias de resolución de controversias para la perdurabilidad de la empresa de integración. Ciertamente, su accionar remite a la restauración o reparación del orden normativo quebrantado por el alejamiento, la contravención o las diferencias sobre la misma interpretación de lo pautado. No son casuales entonces que no sean pocos los autores quienes identifican a los mecanismos de resolución de controversias como elementos precursores, indicativos de una institucionalización constitucional. (1) Respecto al carácter, se señala que los procesos de integración pueden clasificarse en bilaterales o multilaterales. En lo relavito al nivel, se menciona que conforme la teoría de la integración los procesos pueden diferenciarse en diversos niveles o estadios: acuerdo preferencial de comercio, zona de libre comercio, unión aduanera, mercado común, unión económica. (2) El lector avezado bien podría llamar la atención sobre las asimetrías de información respecto la reglamentación misma. En tal sentido, es menester advertir que los agentes conocen en diferente grado y calidad las reglas que intervienen en el mercado integrado. Aunque de sumo interés, la problemática en cuestión excede a los objetivos del presente trabajo, posponiendo su desarrollo para estudios venideros.(3) Al respecto, y atendiendo las consideraciones espacio-temporales del trabajo, se afirma solamente que el debate por el reparto de los recursos de la Política Agrícola Común (PAC) o de los propios fondos estructurales bien puede identificarse con la primera de las políticas señaladas en la tipología de Stigler.(4) NAFTA, por sus siglas en inglés.Sobre el autorDoctor en Relaciones Internacionales. Docente de Economía Internacional en la Facultad de Ciencia Política y Relaciones Internacionales de la Universidad Nacional de Rosario (UNR). Becario Postdoctoral del Consejo Nacional de Investigaciones Científicas y Técnicas (CONICET). 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»Der Faktor Mensch bestimmt den Unternehmenserfolg« – die zentrale Managementerkenntnis wird in kaum einem Unternehmen umgesetzt. Jörg Knoblauch spricht Klartext: Wer im Vertrauen auf das Bauchgefühl neue Mitarbeiter auswählt, wer sich darauf verlässt, dass sich die Fehlbesetzung noch zum Performer entwickeln wird, wer unter Personalentwicklung nur das jährliche Mitarbeitergespräch versteht, der darf sich nicht wundern, wenn sein Team in eine Abwärtsspirale gerät. Knoblauch zeigt, warum das Personalmanagement in die Unternehmensführung gehört und warum es ein entscheidender Wettbewerbsvorteil ist, wenn Mitarbeiterauswahl, -förderung und -führung oberste Priorität bekommen.
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In: Côté , P , Bussières , A , Cassidy , J D , Hartvigsen , J , Kawchuk , G N , Leboeuf-Yde , C , Mior , S , Schneider , M , Aillet , L , Ammendolia , C , Arnbak , B , Axen , I , Baechler , M , Barbier-Cazorla , F , Barbier , G , Bergstrøm , C , Beynon , A , Blanchette , M A , Bolton , P S , Breen , A , Brinch , J , Bronfort , G , Brown , B , Bruno , P , Konner , M B , Burrell , C , Busse , J W , Byfield , D , Campello , M , Cancelliere , C , Carroll , L , Cedraschi , C , Chéron , C , Chow , N , Christensen , H W , Claussen , S , Corso , M , Davis , M A , Demortier , M , De Carvalho , D , De Luca , K , De Zoete , A , Doktor , K , Downie , A , Du Rose , A , Eklund , A , Engel , R , Erwin , M , Eubanks , J E , Evans , R , Evans , W , Fernandez , M , Field , J , Fournier , G , French , S , Fuglkjaer , S , Gagey , O , Giuriato , R , Gliedt , J A , Goertz , C , Goncalves , G , Grondin , D , Gurden , M , Haas , M , Haldeman , S , Harsted , S , Hartvigsen , L , Hayden , J , Hincapié , C , Hébert , J J , Hesby , B , Hestbæk , L , Hogg-Johnson , S , Hondras , M A , Honoré , M , Howarth , S , Injeyan , H S , Innes , S , Irgens , P M , Jacobs , C , Jenkins , H , Jenks , A , Jensen , T S , Johhansson , M , Kongsted , A , Kopansky-Giles , D , Kryger , R , Lardon , A , Lauridsen , H H , Leininger , B , Lemeunier , N , Le Scanff , C , Lewis , E A , Linaker , K , Lothe , L , Marchand , A A , McNaughton , D , Meyer , A L , Miller , P , Mølgaard , A , Moore , C , Murphy , D R , Myburgh , C , Myhrvold , B , Newell , D , Newton , G , Nim , C , Nordin , M , Nyiro , L , O'Neill , S , Øverås , C , Pagé , I , Pasquier , M , Penza , C W , Perle , S M , Picchiottino , M , Piché , M , Poulsen , E , Quon , J , Raven , T , Rezai , M , Roseen , E J , Rubinstein , S , Salmi , L R , Schweinhardt , P , Shearer , H M , Sirucek , L , Sorondo , D , Stern , P J , Stevans , J , Stochkendahl , M J , Stuber , K , Stupar , M , Srbely , J , Swain , M , Teodorczyk-Injeyan , J , Théroux , J , Thiel , H , Uhrenholt , L , Verbeek , A , Verville , L , Vincent , K , Dan Wang , A L , Weber , K A , Whedon , J M , Wong , J , Wuytack , F , Young , J , Yu , H & Ziegler , D 2020 , ' A united statement of the global chiropractic research community against the pseudoscientific claim that chiropractic care boosts immunity ' , Chiropractic and Manual Therapies , vol. 28 , no. 1 , 21 . https://doi.org/10.1186/s12998-020-00312-x
Background: In the midst of the coronavirus pandemic, the International Chiropractors Association (ICA) posted reports claiming that chiropractic care can impact the immune system. These claims clash with recommendations from the World Health Organization and World Federation of Chiropractic. We discuss the scientific validity of the claims made in these ICA reports. Main body: We reviewed the two reports posted by the ICA on their website on March 20 and March 28, 2020. We explored the method used to develop the claim that chiropractic adjustments impact the immune system and discuss the scientific merit of that claim. We provide a response to the ICA reports and explain why this claim lacks scientific credibility and is dangerous to the public. More than 150 researchers from 11 countries reviewed and endorsed our response. Conclusion: In their reports, the ICA provided no valid clinical scientific evidence that chiropractic care can impact the immune system. We call on regulatory authorities and professional leaders to take robust political and regulatory action against those claiming that chiropractic adjustments have a clinical impact on the immune system.