The religious interest is one of the most clearly identifiable aspects of the personality of Dio of Prusa, one of the leading intellectuals of his age (late lº to early 2º century A.D.). Like his much better known contemporary, Plutarch, Dio strongly reaffirms the importance of the traditional "Olympic" religion, both in the political life of the Greek towns of the Roman Empire, and in the personal experience of the man in the street, and in the more elaborate religiousness of philosophers. Of course, what we are confronted with is a completely new way of interpreting an old heritage.
Scopo del libro è proporre un modello interpretativo degli eventi che accadono o potrebbero accadere a tutti. Nel linguaggio viene individuato il punto di unione tra eventi naturali e culturali, tra gli oggetti dell'esperienza quotidiana e scientifica da una parte, e la loro descrizione ed interpretazione dall'altra. Viene fornita inoltre una descrizione generale delle scelte politiche ed etiche, nonché della dinamica degli ordinamenti giuridici, fra i quali si situa e spicca l'ordinamento giuridico marittimo generale.
The complex political, economic and cultural processes of globalization, shaping the world in which we live, make the traditional instruments of interpretation no longer useful. In this perspective, the increasing weakening of the nation-state and the beginning of an uncontrollable and anarchical growth of society become realistic. Instead of recognizing the irreversibleness of this process, Held believes that it is possible to build up a new democratic architecture of world order. Against the scepticals who declare that the extent of contemporary globalization is wholly exaggerated and against the transformationalists who extol a new poliarchy, Held's challenge is to try to elaborate an original intellectual test in order to get rid of unacceptable asymmetrical distribution of life opportunity according to different historical values and geographical contexts. Although Held is not always persuasive, in that his subject would require an emprical approach in different fields rather than a theoretical 'conceptual stretching' (to use Sartori's phrase), his effort shows that a democratic control in beginning global processes is necessary even if it is extremely difficult to achieve now.
In apertura vengono analizzati i principi per una divisione dei ruoli e delle competenze tra stato, regioni ed enti locali e successivamente si propone il possibile ruolo dell'autorità indipendente per il trasporto. A fronte del diffondersi nella prassi commerciale del servizio di logistica integrata si riscontra un vuoto normativo che deve venire quanto prima colmato, o attraverso l'intervento del legislatore oppure per mezzo dell'istituzionalizzazione di una prassi uniforme da parte degli operatori nella redazione dei contratti.
Gli statuti dei Porti franchi più evoluti del mondo (Singapore, Hong Kong, Panama, Abu Dhabi, etc.) hanno codificato le regole c.d. immunitarie, che contemplano, cioè, le libertà coessenziali al principio della circolazione delle merci. Altri Paesi hanno emanato leggi interne più ristrette, nelle quali le'immunità delle commercial activities del Porto franco non sembra essere garantita pienamente. In tali casi bisogna ritenere che lex minux dixit quam voluit,cioè che tali leggi vanno interpretate estensivamente riconoscendo anche le altre libertà che costituiscono quel minimun di essenziale "immunità" che devono necessariamente essere presenti in ogni Porto franco. Bisogna, infatti, precisare che gli Statuti dei Porti franchi costituiscono la mera cristallizzazione di regole consuetudinarie, quindi le lacune della regolamentazione legislativa vanno colmate attraverso l'applicazione, in sede di interpretazione estensiva, dei principi consuetudinari in materia, ed in generale, della lex mercato ria, che al pari del Porto franco di Trieste, è considerata da taluno un vero e proprio ordinamento giuridico né statuale, né sovra statuale, ma semplicemente autonomo, che nasce da usi ripetuti, da consuetudini commerciali, da esigenze pratiche: si presenta come un fenomeno che prescinde dalle regole che gli Stati hanno posto. La lex mercato ria ha un proprio sistema di regole che involgono non solo il complesso degli usi del commercio internazionale, ma anche la normativa internazionale uniforme. Si con tranquillante sufficienza puntualizzare che nel Porto franco di Trieste sussiste un fenomenica caratterizzata dalla inapplicabilità di certe regole in ragione di un regime internazionale, segnato da un trattato di rango costituzionalmente privilegiato, cui fa riferimento la classe effettuale immune da ogni sindacato statuale, interstatuale, giurisdizionale, amministrativo, doganale, tributario, che non rinvenga il suo fondamento direttamente nello statuto normativo istitutivo del Porto franco stesso.
Lo spazio cosmico non è più solamente un mezzo per esplorare l'Universo e portare l'uomo oltre nuove frontiere: sebbene questi aspetti sono e saranno sempre importanti , va rilevato che lo spazio ha oggi assunto rilevanti dimensioni strategiche ed economiche. Le applicazioni spaziali hanno aperto nuovi mercati che hanno un ruolo significativo nello scenario del commercio mondiale: in Europa le applicazioni orientate al mercato costituiscono circa il 30% delle attività spaziali. I sistemi di satellite positioning systems furono inizialmente introdotti dagli Stati Uniti e dall'Unione Sovietica durante la Guerra fredda per motivi militari. Essi si evolsero rapidamente da una destinazione principalmente militare ad un sempre più consistente uso privato in quanto segnali non-encrypted provenienti da questi sistemi possono essere destinati, gratuitamente o meno, ad usi civili con la conseguente apertura di un nuovo mercato di strumentazioni per la navigazione e posizionamento satellitare, l'osservazione della terra dallo spazio (monitoraggio delle risorse terrestri, delle aree costiere, dell'atmosfera, etc.) e le telecomunicazioni. Attualmente esistono due grandi sistemi di navigazione mondiale satellitare: il GPS (Global Positioning System) degli Stati Uniti e il GLO.NA.S.S. (Global Navigation Satellite System) della Federazione Russa. In un contesto di globalizzazione del mercato della applicazioni spaziali, in primis quelle delle telecomunicazioni, di libera circolazione dei mezzi cosmici e di totale liberalizzazione dei srvizi, il libero accesso allo space segment e un equilibrato accesso al mercato satellitare dovrebbero essere perseguiti in sede di WTO.
La materia trasportistica assume rilevanza nelle fonti giuridiche primarie della Unione europea; infatti, come noto, a questa ultima sono dedicati gli artt. 74-84 del Titolo quarto ("I trasporti") della parte Terza ("Politiche comunitarie") del Trattato. La presenza all'interno del documento costitutivo l'Unione europea di un Titolo specificatamente dedicato ai trasporti è indicativa dell'importanza ch a questi viene ascritta nelle politiche comunitarie; soltanto il settore agricolo, in quanto settore primario, è espressamente menzionato il Trattato, il quale non richiama che genericamente altre attività economiche. La stessa tutela ambientale non è disgiunta nei più recenti documenti dell'Unione europea dalla politica dei trasporti; al contrario, si può affermare che la politica dei trasporti rappresenta uno degli strumenti cardine per una politica volta alla tutela dell'ambiente, ciò a maggior ragione dopo l'acquisizione formale da parte dell'Unione di specifiche competenze in materia ambientale, di cui il Titolo sedicesimo del Trattato. Risulta evidente come "grandi principi" e "diritti inviolabili" ritrovino la loro attuazione e garanzia giuridica per mezzo non tanto di dichiarazioni programmatiche, il cui destino è di rimanere lettera morta, quanto attraverso una formazione, come quella imposta dall'Unione europea che ricollega l'attività di trasporto alla tute3la del bene ambientale, capace nel concreto di stimolare comportamenti socialmente utili.
"Rosencrantz and Guildenstern Are Dead" premiered at the Edinburgh Festival Fringe in 1966. The play belongs to the post Osborne and Beckett theatrical generation in which authors could no longer be pigeonholed neither from the political nor from the stylistic point of view. Stoppard later transformed the play into a film script which won the Golden Lion at the XLVIII Venice International Film Festival in 1990. The reason behind the success of this tragedy is the popularity of "Hamlet". Written during the last years of the Elizabethan era, it shows the gradual dissolving of its core values: the fact that nothing seems to have sense any more is deeply rooted into the Shakespearean tragic hero, and his dilemma mirrors the fear of the modern man of losing his own role and, with it, his own identity. Stoppard re-writes the Shakespearian drama not by altering the plot, but by presenting it through the eyes of two minor characters, thus by performing a 'poetical misunderstanding' of Hamlet – a device that, with its discussion, parody, ridicule, and, sometimes, celebration of the typical values of traditional culture, belongs to the common practices of postmodern authors in their depiction of reality.
Non è affatto difficile mostrare come il riferirsi alle regole che costituiscono il c.d. ordinamento giuridico del Porto franco di Trieste possa anche individuare le parti di quella stessa disciplina generale dell'attività marittima, portuale, commerciale, industriale incentrata o incentrabile nello stesso. Ai fini di questo preliminare chiarimento, è sufficiente la rilevabilità positiva di un insieme di norme, extra legem (latae), così chiamate perché non traggono origine da atti o fatti legislativi statuali relativi a vari aspetti della multiforme realtà portuale. Il dato normativo che regola il Porto franco di Trieste è permeato, organato per intero da norme sostanzialmente e formalmente internazionali: il principio internazionale o meglio l'internazionalismo delle norme si rinviene sia per quanto attiene alla loro fonte, sia per quanto riguarda il loro contenuto, sia per quanto afferisce alle loro finalità. Nel diritto internazionale la sfera di potestà di ogni Stato è limitata per quanto attiene a quella spettante agli altri soggetti; nel diritto internazionale privato ciascuno Stato, immettendo nel proprio ordinamento anche leggi straniere, "nazionalizzando", in un certo senso, le leggi straniere, regola tramite il proprio ordinamento, così composto, qualunque fatto, qualunque rapporto dovunque verificatosi. Con locuzione breve, il diritto internazionale privato attinge la "logicità" entro e non oltre il proprio sistema, solo ponendo questo nel suo complesso in totale contraddizione con il diritto internazionale (Quadri Rolando). Il sistema su cui si regge il Porto franco di Trieste ha come fonte quella del diritto internazionale pubblico, e segnatamente il più volte citato Trattato di Pace di Parigi del 1947: un trattato-accordo di pace, un vero e proprio trattato normativo,che è fonte di diritto oggettivo idoneo a creare norme nuove e doveri soggettivi, rapporti concreti tra contraenti. La potestà territoriale dello Stato italiano, in ordine al Porto franco di Trieste soffre ed incontra una eteronoma limitazione, in conseguenza delle norme positive di diritto internazionale pubblico, che hanno all'interno dello Stato efficacia in quanto sono intervenute norme interne e conformi alle prime, sancendo il principio della c.d. extraterritorialità (immunità territoriale) e quindi dell'internazionalismo, la cui operatività comporta l'esenzione e l'immunità dalla potestà territoriale dello Stato e dal suo sindacato giurisdizionale.
E' stata, di recente, configurata come eloquente manifestazione della lamentata frammentarietà del perdurante costume legislativo, la pregressa sedimentazione di interventi, mirati a risolvere alcuni aspetti regolamentari concernenti la navigazione "ad uso privato" e la navigazione da diporto, senza, tuttavia, procedere alla preventiva ricognizione della effettiva area di pertinenza di tali species e progettare, quindi, un debito coordina mentale fra le discipline, all'uopo, emanate in ragione delle esigenze della materia. L'indagine svolta sottolineare la ricorrente alternanza di luci ed ombre nel tessuto regolamentare della materia quale riflesso della lamentata disorganicità dell'intervento normativo che, in quanto tale, non si dimostra in grado di affrancarsi dai denunciati limiti della disciplina, facendo gravare sull'interprete un compito non sempre agevole, per tentare di ovviare a tali discrepanze.
I principi generali menzionati nel Piano Generale dei Trasporti vengono di seguito sinteticamente richiamati: -effettuare un numero limitato di interventi prioritari sulle infrastrutture, evitando la frammentazione della spesa; -valutare i costi e i benefici di ogni intervento, la sostenibilità finanziaria con la ricerca del coinvolgimento dei privati, l'impatto sull'ambiente e sicurezza, il contributo al riequilibrio modale e territoriale; -rivedere le competenze dei vari soggetti preposti all'intervento e alla definizione di una politica e di un sistema di trasporti; -favorire l'autonomia e il coordinamento delle Amministrazioni Locali; -combattere l'inquinamento; -raggiungere standards europei nella logistica e nel trasporto merci. Gli altri principi menzionati sono quelli di favorire la qualità del servizio trasporti passeggeri, l'innovazione tecnologica, la lotta alla micro conflittualità del settore, lo sviluppo delle attività di ricerca nel settore del trasporto e delle attività formative volte anche alla mobilità professionale.
I Porti franchi sono importanti strumenti di una politica marittimo-portuale che da "offerta statica dei servizi" si sta evolvendo verso una "politica di organizzazione dinamica della domanda" dei servizi portuali presenti e soprattutto futuri. Il Porto franco è uno strumento di politica marittimo-portuale internazionale, un meccanismo di attuazione del commercio marittimo internazionale, nonché strumento di liberalizzazione delle merci nell'ambito della globalizzazione ed internazionalizzazione dei mercati, una vera e propria categoria giuridica fondamentale del diritto marittimo generale. Il mantenimento del regime giuridico di Porto franco è stato uno dei cardini della Sino-British Joint Declaration prima e della Basic Law, dopo, che hanno configurato per Hong Kong un regime speciale basato sul principio del "one country, two systems" che impegna la Repubblica Popolare Cinese al mantenimento dell'esistente sistema legislativo, amministrativo e giurisdizionale per almeno 50 anni dopo il 1997, anno in cui Hong Kong è stata restituita dagli Inglesi alla Cina.
Lo studio di Passmore può essere ormai considerato un classico della storiografia filosofica humiana, quattro almeno sono le ragioni di attualità di questo studio, anche dopo l'abbondante, talora eccessiva, (soprattutto anglosassone), letteratura humiana dell'ultimo cinquantennio. la centralità che viene ad assumere in Hume la riflessione morale, tesi, com'è noto, già anticipata da Kemp Smith, che nella sua ricostruzione del Trattato aveva prospettato la priorità dei libri II e III sul I, privilegiando, tra le fonti Hutcheson nella linea ShafetsburyHutcheson-Butler, (pur riconoscendo anche la linea Montaigne-Bayle, quella tradizionale Locke-Berkeley, e lo stesso newtonismo), interpretazione che ha fatto parlare, recentemente, di 'naturalismo normativa', ma che in Passmore si configura con modalità diverse fin dal I capitolo, non a caso intitolato In defense of the moral sciences, dove il moralismo di Hume spiegherebbe e chiarirebbe la connessione tra il primo Hume del Trattato e delle Ricerche, e lo Hume saggista morale, politico, storico, economista, e sarebbe piuttosto legato a quell' 'etica della credenza' che, secondo lo studioso australiano, caratterizza più propriamente l'illuminismo di Hume.
Se Ugo Spirito fosse stato chiamato a scegliere un sistema elettorale, per convogliare il consenso ed il dissenso e permettere la partecipazione politica, quale sistema avrebbe preferito? Spirito avrebbe optato per un sistema maggioritario, rivolto ad accertare soltanto quale sia la volontà espressa dalla maggioranza dei votanti? Oppure avrebbe preferito un sistema proporzionale, che tenesse in considerazione anche la volontà dei votanti rimasti in minoranza? La risposta va ricercata "tra le righe" del pensiero spiritiano. Spirito ricorda che "il concetto di maggioranza è essenziale per ogni forma di democrazia". "La maggioranza è sempre diretta, guidata, ispirata da minoranze più intelligenti ed attive" e che quindi - per Spirito - "non esiste il regime democratico, ma esistono tanti tipi di regimi democratici quanti sono i tipi di minoranze capaci di guidare le maggioranze" Quando Spirito si riferisce alle minoranze che condizionano la maggioranza non vuole assolutamente intendere che sia da assicurare una rappresentanza delle minoranze per garantire il pluralismo, ma vuole piuttosto evidenziare che la maggioranza è effettivamente guidata e diretta da gruppi di pressione, da lobbies, da minoranze condizionanti.
Nel riferirmi all'identità di scienza e filosofia, pur proponendomi di coglierne le implicazioni politiche emerse nel corso degli anni Trenta, penso che si debba partire proprio dall'adesione iniziale ai princìpi dell'idealismo attuale ed al proposito di ripensarli, nella loro interezza, fino in fondo. Pensando fino alle ultime conseguenze l'atto, Spirito non può giungere che ad una conclusione, quella per cui si deve negare una pluralità di piani: "La filosofia ( . ) è nella scienza e non al di sopra della scienza, e ogni volta ch'essa presume di porsi a un livello superiore con ciò stesso immediatamente si cangia in un mero verbalismo"